Lezione Biennio 21/22

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  1. Brooks O'Connor
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    Brooks O'Connor
    Uffa perché non mi hai svegliato?! Erano circa le 7:40 di martedì mattina e la prima lezione era alle 8. Brooks, rintontito dal sonno, era seduto sul morbido materasso messo a disposizione dall'Accademia, mentre Fitz lo osservava, già vestito di tutto punto, con un ghigno leggermente divertito, tanto da costringere il gemello buono, a tirargli un cuscino in faccia. Di malumore, Brooklyn buttò le gambe fuori dal letto, alzandosi e quasi incespicando per andare a raccogliere i pezzi della sua divisa, non molto ordinati, sparsi per la stanza. Questa cravatta mi prude sbuffò, indossando gli abiti che dovevano mettere ogni giorno alle lezioni, a meno che non fosse specificato diversamente dal docente in questione; alla fine, però, riuscì a mettere insieme tutti i tasselli per un abbigliamento più o meno decoroso, sempre con il fratello che vigilava su di lui un po' come un avvoltoio osserva una preda morente, aspettando l'occasione buona per cibarsene. Popcorn, vieni qui... oggi ti porto a lezione! Ho sentito che Olwen ha uno scoiattolo, magari fate amicizia. Vieni anche tu, Mirai! A lezione ci sarà sicuramente... il tuo gemello. Non ne era certo, era davvero moltissimo tempo che non si incontrava con Amalea se non in Sala Grande durante i pasti o a qualche lezione sparsa, dove non parlavano molto né si sedevano vicini. Questa situazione gli faceva male e forse avrebbe dovuto prendere in mano la situazione come gli aveva caldamente consigliato Fitzgerald, tuttavia proprio non ci riusciva, protraendo il distacco dalla sua migliore amica, all'infinito.
    Con uno sbuffo, si sistemò Mirai in tasca e Popcorn sulla spalla, infilando lo zaino e voltandosi verso il fratello gemello. Possiamo andare. Erano le 7:55, mancava davvero pochissimo alla lezione. Si avviarono lungo il corridoio che portava alla Sala Comune, salirono le scale ed arrivarono nella stanza dove ormai non c'era praticamente nessuno, segno che tutti erano ormai a lezione, mentre loro due stavano ritardando di parecchio. Era certo che a Fitz non interessasse poi così tanto, ma lui non voleva sfigurare dopo poco più di un mese di scuola. Si incespicò lungo la strada, precedendo l'altro, in una camminata veloce. Fortunatamente l'aula di rune non era così lontana, solo un po', ed alle 7:59 riuscirono ad arrivare davanti alla porta che letteralmente si distruggeva, cadendo a terra a seconda di come la incantava il docente.
    Quando Brooks entrò, un potente: WOOOOOOOW uscì dalle sue labbra, gli occhi spalancati a cibarsi di ogni particolare di quella stranissima stanza, decorata per un perfetto Halloween. C'erano zucche, pipistrelli, scheletri, ragnatele, ragni finti e fantasmi... insomma, di tutto e di più per rendere l'aula a tema. Devo dire che si è impegnato, prof! Tutto molto bello, ma davvero posso aggiungere qualcosa...? Domandò, colpito da quella strana richiesta che mai avrebbe pensato di sentir provenire da un prof. Gli sarebbe bastato un solo cenno e si sarebbe dato alla pazza gioia. Hai sentito, Fitzy?! è una cosa grandiosa! Tu lo sai quanto mi piaccia Halloween! E non stava scherzando, ogni primo di ottobre decorava casa loro con le più svariate decorazioni, per poi toglierle solamente il due novembre. Atramenta! Iniziò, vedendo comparire davanti a sé il quadrato di inchiostro cremisi, oserei dire rosso scuro, ed intingendoci la bacchetta. Si avvicinò ad un muro e con precisione millimetrica, disegnò due mani come se qualcuno, con gli arti sporchi di sangue, si fosse posato al muro, godendosi poi il risultato del suo lavoro, sebbene fosse parecchio inquietante. Ma lui amava quella festa in maniera smisurata, perciò decise che non si sarebbe fermato a quello, iniziando a cercare pennarelli, colori o qualsiasi cosa potesse usare, poiché l'inchiostro di atramenta era solo rosso e non aveva ancora le abilità perché esso cambiasse. Ma non trovò niente, quindi sconsolato, si dedicò a disegnare altre mani rosse in giro per tutta l'aula, banchi e muri.
    Finito il suo lavoro, ascoltò le spiegazioni degli altri con immensa attenzione; non voleva ripetere cose già dette, ma alle volte diventava difficile e magari poteva dire qualcosa di già detto ma dal suo punto di vista. Prima che potesse aprir bocca, si accorse di Marlee intenta a decorare un pipistrello e le si avvicinò. Lee! BUONGIORNO! Spontaneamente, le buttò le braccia al collo in un abbraccio stritolante, cosa che ormai aveva ripreso a fare dopo lo shock iniziale dell'averla rivista, dopo averla lasciata in America, qualche anno prima. Oh e ciaociaociao James! Sorrise al gemello della sua ex. Non avevano un legame forte come lui lo aveva con Marlee, ma erano comunque in ottimi rapporti e Brooks era contento di rivedere anche lui. Alla fine, però, dovette concentrarsi sulla domanda del docente.
    Quello che hanno detto i miei compagni è giusto, ma precisamente, si pensa che Halloween abbia origini celtiche o Romane. Parlo dell'antica Roma, ovviamente, non di quella attuale. Lo so perché io amo Halloween e tutte le sue tradizioni! Quello che deriva dall'Irlanda, invece, è l'abitudine di intagliare zucche e lo so perché sono Irlandese! Ci abbiamo sempre vissuto e ci viviamo tutt'ora, veniamo a Londra solo per la scuola, quindi ho avuto tempo per studiare la storia del mio paese e tutto ciò che ne deriva. Le hanno già raccontato bene o male la leggenda di Jack o'lantern, una delle mie preferite, perciò non mi dilungherò su ciò. Piuttosto, mi concentrerò sul raccontare come viviamo questa festa in Irlanda: ogni notte del 31 ottobre, ci divertiamo a travestirci -come un po' in tutto il mondo- da zombie, streghe, goblins e chi più ne ha più ne metta... ma la cosa più bella è che a Derry si organizzano un sacco di spettacoli pirotecnici e sono i più grandi di tutta l'Irlanda, sa?? Dovrebbe venire, un giorno. Non se ne pentirebbe. Era euforico e forse stava usando un tono troppo confidenziale nei confronti del suo docente, perciò le gote gli si arrossarono. Mi scusi... è che è sempre bello parlare di ciò che mi piace. Stavo dicendo... i fuochi d'artificio ed i falò sarebbero vietati, in Irlanda, ma solo per quell'occasione, li fanno ed accendono dei falò, i bonfire, che sono comunque controllati dalle forze dell'ordine. C'è un'altra occasione che mi piace tantissimo ed alla quale lei potrebbe partecipare, insomma mi sembra molto portato per cose... artistiche? Fece una pausa, incerto su ciò che stava dicendo, temendo di dire sempre una parola di troppo. Insomma, credo che le rune siano una forma d'arte, mi sbaglio? Stava divagando, ma ormai era presissimo dall'argomento. Si chiama Virginia Pumpkin Festival e si tiene appunto nella città di Virginia e sarebbe una gara tra coltivatori di zucche, con molti altri giochi e fuochi pirotecnici. Quando ci sono abbastanza iscritti, però, fanno anche una gara a chi intaglia e decora la sua zucca nel modo più creativo, spaventoso, divertente ed innovativo possibile! I giudici sono accuratamente selezionati perché siano imparziali e... scusi, sto parlando troppo. Detto ciò, stette zitto per lasciare posto agli altri, ma sentendo le parole dei suoi compagni, si illuminò di nuovo, specialmente quando sentì parlare del giorno dei morti messicano. COCO gli sfuggì, guardando Julian ammirato, come se gli avesse appena dato un miliardo di sterline, ma poi tornò ad avvicinarsi a Marlee, dandole una leggera spallata. Ehi, non vorrai farci perdere punti già ad ottobre! Scherzò, scurendosi appena appena pochi attimi dopo, fissando il docente con due occhioni da cucciolo di bambi. Però ha ragione... insomma anche nostro... i nostri papà non hanno mai dato importanza al primo Novembre, forse perché non sono così credenti, non lo so... so che si chiama Samhain, non altro. In effetti il mondo dovrebbe dare più importanza a questo giorno, se conta realmente così tanto. Si strinse nelle spalle, guardandosi in giro per l'ennesima volta, non vedendo nemmeno l'ombra di Amalea e si lasciò sfuggire un sospiro sconsolato, prima di tornare a rivolgersi a Lancelot. Prof... ho sentito da studenti più grandi, che ha uno scoiattolo! Anche io ne ho uno, lo sa? Si chiama Popcorn. Lo scoiattolo, come nominato, uscì dal taschino della giacca dove si era rifugiato, risalendo sulla sua spalla e facendo il versetto tipico degli scoiattoli, nel tentativo di attirare l'attenzione del violinista. Chi aveva idea di fargli rivivere il Vietnam? Solo questa narratrice, ma per amor di coerenza, Brooks non lo sa e forse non lo saprà mai. Anzi, sicuramente non lo saprà mai. Si limitò a guardare il docente con gli occhi color cioccolato aperti ed attenti. Non era uno a cui piaceva stare eccessivamente sui libri, ma quando voleva, si impegnava.
    16 y.oStudenteTwinI annoFrom Ireland


    Interagisce con Lance, Fitz, Marlee, James eeee approva Julian (?)
     
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54 replies since 4/10/2021, 17:17   1262 views
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