Lezione Biennio 21/22

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  1. Amelia Farley
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    Amelia Farley
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    parlato - pensato- ascoltato
    Halloween era da sempre un mese caotico per la famiglia Farley. Come durante ogni celebrazione, se non ancora di più del solito, la famiglia teneva una festa privata, all’insegna di costumi ricercati, luminarie e decorazioni pregiate. La madre aveva già invaso i messaggi di Amelia con foto di delicati pipistrelli di vetro fluttuanti, che avrebbero dovuto decorare il soffitto della grande sala da ricevimenti, e le aveva domandato già fin troppe volte da che cosa si sarebbe travestita quell’anno.
    Diciamo pure che la ricorrenza le scorreva nel sangue, e anche se le sue risposte erano quasi sempre distaccate, perché non voleva mostrare quanto le piacesse, quella festività la faceva sentire ancora come una bambina, ancora più che il Natale. Le piaceva l’atmosfera tetra e misteriosa che avvolgeva ogni luogo, adorava tutto quello che era spaventoso e travestirsi era qualcosa che, forse scioccamente, le piaceva fin troppo. E, come se tutto quello non bastasse, quell’anno c’era una variante ulteriore, che iniziava con Nathan e finiva con Parker King. Aveva riflettuto sulla cosa diverse volte, si era chiesta se fosse il caso di fare un passo che per lei era davvero importante, ma alla fine era arrivata alla sua deduzione e quella mattina aveva infilato nella borsa che usava come zaino anche una pregiata busta in carta di riso color terra di siena, intarsiata in oro, che riportava il nome del ragazzo, scritto con eleganza e precisione. Un invito forse? Oh beh il ragazzo lo avrebbe scoperto presto, se si fosse davvero decisa a consegnarglielo.
    Quella mattina però, tra lettera e colazione, aveva perso fin troppo tempo nel prepararsi ed era stata costretta a mandare un messaggio a Nat, ricordandogli di presentarsi a lezione puntuale ma comunicandogli che si sarebbero beccati direttamente in aula, perché lei di certo non intendeva fare tardi. Forse era fin troppo agitata, e voleva vederlo in un ambiente pieno di altre persone, capace di calmare almeno all’apparenza i suoi nervi.
    Entrando nell’aula avrebbe notato subito il cambiamento, la stanza era decisamente decorata, e per i suoi gusti anche fin troppo, soprattutto perché la bionda prediligeva decorazioni ben specifiche. Avrebbe alzato un sopracciglio quindi, sorpresa dall’atmosfera che si respirava. “A qualcuno qui piace Halloween..” constatò a mezza voce, avvicinandosi poi ad uno dei posti liberi, avvicinandosi a Siria e lanciandole un’occhiata: non aveva mai avuto modo di parlarle, non ancora almeno, ma non le sembrava poi così male anche se per i suoi gusti parlava sempre fin troppo.
    Avrebbe preso posto quindi e avrebbe optato per una piccola zucca di carta pesta, ancora bianca, estraendo la bacchetta e pronunciando un “Muto!” per trasformarne il materiale in vetro arancione e modificarne leggermente la forma, rendendola più tondeggiante ed elegante. Dopo aver ottenuto quello che desiderava avrebbe eseguito un “Atramenta” e avrebbe cominciato a disegnare dei delicati ghirigori dorati sulla superficie della zucchetta, abbellendola ulteriormente.
    “Beh il 31 ottobre e il 1 novembre sono legati, più o meno ovunque, ai morti o, in generale, al legame con l’aldilà. Come hanno menzionato i miei compagni” - e già era un miracolo che ne avesse ascoltati alcuni - “Variano le festività ma è palese che il filo rosso che unisce ognuna di queste celebrazioni sia un profondo legame con i morti, che siano essi santi, dannati, fantasmi o spiriti. In realtà anche nella tradizione norrena ottobre è un mese particolare: non si parla di un vero e proprio halloween ma celebravano le Winter Nights, più o meno nello stesso periodo, e durante la celebrazione veniva evocate, tra gli altri, anche Dísir , spiriti femminili che avevano il potere di influenzare il fato degli uomini. Non si parla quindi di spiriti o morti, ma di creature in grado di determinare il futuro nel Vhallah dei mortali, di certo figure importante e collegate all’aldilà. Insomma, in qualunque cultura si guardi, da quella occidentale a quella orientale, da quella antica a quella moderna, è palese che questo periodo sia considerato da tutti prolifico per mettersi in contatto con i morti o chi per loro, di certo una coincidenza piuttosto interessante, anche se non del tutto sorprendente. Dopotutto l’inverno si avvicina, le giornate si fanno più lunghe e fredde… nel passato questo significava, almeno in parte, avvicinarsi alla morte, anche fisicamente.” provò a spiegare la sua opinione, mentre osservava concentrata la punta della propria bacchetta, flash nella sua mente che le ricordavano quando aveva utilizzato quell’incantesimo in ben altri contesti.


    code made by gin



    Si siede accanto a Siria Healy
    Esegue un Muto e un Atramenta e poi risponde alla domanda.


    Edited by Amelia Farley - 9/10/2021, 21:17
     
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54 replies since 4/10/2021, 17:17   1262 views
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