Lezione di divinazione - ottobre, triennio

2021/2022

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  1. Lilith Clarke
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Ascoltò con attenzione ogni singola parola del docente, prendendo sul serio ogni consiglio del docente. Un momento di meditazione era importante per tutti e, per Lilith, era un modo per comprendere una nuova tecnica che avrebbe messo in atto anche nelle peggiori delle situazioni. Ogni singolo fiato veniva quasi rallentato al massimo per cercare di avere una respirazione più che regolare.
    Ogni pensiero che affollava la mente della riccia veniva esaminato per poter essere messo da parte: la sua rottura con Blake che si stava rimarginando ogni giorno di più, il suo anno precedente dove la media si era abbassata e lei aveva perso chili, per quello stesso rapporto che ora si stava ricostruendo; le sue sedute da Aaron per affrontare problemi che aveva nascosto nel dimenticatoio per non essere debole; la sua volontà di spiccare sempre davanti a tutti ed essere sempre la migliore. Ogni attimo veniva astratto e infilato in un cassetto mentale, mentre tentava di liberare la sua testa da tutto quello che poteva esserle da distrazione. Il respiro, lentamente le gonfiava il petto e con lo stesso ritmo lento lo sgonfiava. Quale sarebbe stato il suo futuro, dopo Hidenstone? Questa era la domanda che la sua mente voleva presentare al proprio spazio personale, quello spazio che non sarebbe stato invaso da nessuno e che sarebbe rimasto intimo ed unico, solo per lei. Incrociò le gambe, facendosi un po' centrale col sedere sul cuscino, quindi poggiò i palmi delle mani sulle ginocchia e tese la schiena proprio come quando saliva sulle punte per ballare. Da quanto tempo non lo faceva, eh. Chiuse gli occhi, quindi, continuando a mantenere il ritmo lento della respirazione. Immaginò, allora, una sfera all'altezza della sua metà della fronte. La vide fluttuare proprio lì, era quasi piacevole quell'azzurrino, come i suoi occhi, che vibrava. Quindi la vide esplodere e i raggi si espansero fino ad arrivare ad accarezzarle il petto, attraversandolo e rilasciando un calore invernale, come quello di una cioccolata calda durante una giornata nevosa. Il mare accompagnò quella sensazione, sentendo quelle onde che si infrangevano sul bagnoasciuga, il vento scivolava tra i capelli, quasi solleticandola e la sabbia sembrava scivolare sul volto. Un violino iniziò a risuonare, quella stessa melodia che conosceva benissimo, quella melodia che l'aveva portata per la prima volta su un palco a danzare da sola, senza il resto delle compagne della scuola di danza. Il ritmo era perfetto, non una stonatura, non una sbavatura. Quelle note le smuovevano qualcosa dentro, entravano nel suo corpo ogni volta che accennava già solo l'inizio. E fu come se queste alimentassero di nuovo quei raggi celesti che ora riapparivano a formare la stessa medesima sfera, ma davanti a lei.
    Era quasi fluida, forse gelatinosa.
    La voglia di allungare il dito per toccarla fu tanta, quindi provò ad allungarsi come se la sua mano fosse la chiave stessa per accedere in quella sfera e provò ad entrarvi.
    Lilith Clarke

    "
    La cosa bella dei rapporto è che dimentichi come sono iniziati.
    "
    Dioptase, Prefetto

    code by ©#fishbone

     
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19 replies since 3/10/2021, 12:23   257 views
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