Smistamento Marlee Beauvais

arlee, se le avessero detto tipo l’anno prima che invece di ritrovarsi per l’ennesima volta tra i corridoi di Ilvermorny si sarebbe trovata tra quelli di Hidenstone, nel Regno Unito, si sarebbe fatta una grassa risata e avrebbe mandato il malcapitato in infermeria, chiedendo che gli controllassero il cervello. E invece eccola lì, per mano con il fratello gemello, metre saliva sulla nave che l’avrebbe portata proprio in accademia. Quasi vibrava tanto non vedeva l’ora di arrivare. Il viaggio in nave fu noioso, ovviamente, e lei non riusciva a contenere tutta l’energia che aveva in corpo, che l’aveva portata a camminare avanti e indietro per la maggior parte del viaggio. Una volta arrivati, dopo aver stritolato per bene la mano di James - come ovvio che fosse - si era finalmente calmata. Aveva fatto un respiro profondo e aveva seguito il fiume di gente fino alle porte della maestosa accademia, e da lì, con uno sguardo che tradiva l’eccitazione che provava, aveva ascoltato le parole di benvenuto, annuendo di tanto in tanto solo per sembrare partecipe. Una volta seguito il percorso di fuocherelli aveva impugnato la bacchetta, stringendola tra le mani con forza. Fece un respiro profondo.
-Revelio!
Chiuse gli occhi per un solo istante, per poi aprirli di scatto e abbassarli sulla spilla che aveva appuntata sulla divisa.