Una finale sfortunata

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  1. Alyce Coffey
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    L'entrata era riuscita con tanta tranquillità che Alyce nemmeno si era accorta di essere dentro lo stadio, respirò lentamente, tutta quella gente le dava fastidio «C'è troppa gente, dude...» - confessò intimamente al docente, quasi a voler cercare uno spiraglio di tranquillità in lui. Muffin era andato dove doveva andare e questo fece sentire la rossa in pace con se stessa, almeno un po', tanto da lanciare un sorriso psicopatico dei suoi al docente mozzafiato «Fate i bravi, ma non troppo.» - mormorò al docente, prima di guardare gli altri arrivati e memorizzare i volti dei nuovi. Perché non erano tutti clienti del Rouge? Dovevano rimediare, quelle merdine. Ma ora non c'era tempo, dovevano cercare di agire al più presto, per potersi godere al meno un attimo di adrenalina nel bel mezzo della vera azione.
    Ad Alyce annoiavano tutte quelle procedure preliminari, quindi cercò di farle durare il meno possibile, provando a pensare a qualcosa di divertente da fare. Tuttavia, a volte, capiva quanto lei non fosse poi quella più problematica del gruppo: Damien li sceglieva tutti perfetti i suoi membri, eh?! Il casino alle loro spalle fece voltare la rossa, con un'aria interrogativa «Mhm?» - mugugnò guardando con la coda dell'occhio Brian, quasi come se fosse annoiata da quella situazione che il ragazzo alle loro spalle stava creando. Provò a concentrarsi di nuovo, ma tutto quel chiasso la stava infastidendo. Sbuffò «Ma come si fa.» - spirò appena, un po' aspra.
    Tirò fuori la sua bacchetta e provò a concentrarsi, socchiudendo appena gli occhi e tentando di ritrovare la pace mentale, beandosi del fatto che le sue vocine fossero zitte grazie alla presenza di Brian.
    Lo smeraldo si riaprì, il braccio di Alyce si tese in avanti, lasciando scoperto il polso destro e mentre il mancino iniziava movimenti precisi e lenti, le labbra si mossero a proferire un «Chorium Runae» - che accompagnava quella scritta runica che si stava tatuando sulla parte interna del braccio destro, che raffigurava la runa di Eiwaz.
    Una volta fatto questo, osservò la runa attivarsi e sbuffò ancora, muovendo qualche passo verso Brian e ignorando gli altri «Se lo salvo, pretendo il mio premio dopo missione.» - gli soffio a voce bassissima, affiancandolo, così da rivolgere quelle parole solo a lui, con un ghigno perverso a disegnarle il volto e la coda dell'occhio che cercava il suo sguardo. Fatto questo, provò a tirare un grande respiro e prima ancora di uscire dalla massa di gente che la circondava, la sua voce iniziò a risuonare tra la folla, provò a tenere un tono allarmato, cercando di apparire quanto più scossa possibile «WALDO?!» - con le mani provò a farsi spazio tra i presenti «WALDO?! QUALCUNO HA VISTO WALDO?!» - il suo tono provava a essere allarmato e preoccupato, ma anche scosso come se avesse perso qualcosa o... qualcuno.
    Provò ad uscire dal mucchietto di persone «WALDO. Mio fratello, lo avete visto?!» - tentò di domandare alla gente con cui incrociava il proprio sguardo; smeraldo che appariva scosso e sgranato, come se fosse terrorizzata all'idea di aver perso il fratello «Oh Merlino, Waldo! Dove sei?!» - continuava a chiamarlo allarmata, fino a quando non sarebbe uscita dal mucchio di gente e avrebbe mosso passi verso le guardie che avevano bloccato Xavier. Provò a raggiungerle alle spalle e come se non avesse visto con chi stessero parlando, riprese il suo tono spaventato «Sicurezza, sicurezza! Vi prego, aiutatemi!» - avrebbe provato ad accorciare quei metri che la dividevano dalla sicurezza mentre «Ho perso mio fratello, Waldo! Lui non può stare da solo, ha probl---» - si fermò una volta raggiunta la scena di Xavier, se questo fosse stato possibile e alla vista del ragazzo avrebbe sgranato gli occhi, quasi disperata «Waldo!!! Dove ti eri cacciato! Lo sai che non devi allontanarti da me!» - piagnucolava, o almeno ci provava, mentre tentava di buttare le braccia al collo di Xavier stringendolo appena come farebbe una sorella preoccupata «Agenti, è successo qualcosa?» - il suo tono era mortificato e il suo sguardo cercava quello della sicurezza, quasi come se volesse instaurare con loro un contatto visivo. Se loro avessero raccontato la situazione, Alyce avrebbe tentato di apparire il più dispiaciuta possibile, oltre che scandalizzata dal racconto, portandosi le mani al volto e sgranando gli occhi smeraldo che non lasciavano un attimo le guardie «Io non...» - ingoiò a vuoto, cercando un attimo d riprendere fiato e provando a mantenere la concentrazione. Chinò poi il capo, davanti alle guardie, provando a recuperare tempo «Se non lo ammazzano loro, lo farò io.» - pensò, mentre provava a ritornare con lo smeraldo sul volto degli agenti «Sono umilmente dispiaciuta, agenti... e signore.» - disse, poi, volgendosi al derubato «Waldo è mio fratello e... soffre... soffre di qualche disturbo.» - il suo tono provava ad essere il più convincente possibile, provando a metterci del trasporto nel racconto, recuperando anche un po' dal suo passato, quando la mamma doveva scusarsi per quel che lei combinava. «E' cleptomane e tende a rubare quel che più in quel momento desidera e questo, purtroppo, è imbarazzante.» - mormorò chinando il tono come se fosse davvero imbarazzata dalla cosa. Quando poi sentì della presenza dell'arma, Alyce sgranò gli occhi e li posò su Xavier, quasi ammonendolo «Lo faccio fuori.» - i suoi pensieri erano sempre quelli, mentre una mano si allungava verso il ragazzo a dargli uno scappellotto sul sedere, come se fosse un rimprovero ad un bambino «WALDO! Dove lo hai preso! Consegnalo immediatamente agli agenti!» - e il suo sguardo non ammetteva, dal ragazzo, storie, visto che lo stava provando a salvare. Poi puntò di nuovo lo smeraldo su di loro, provando ad incastrarlo negli occhi dell'interlocutore «Le sue manie di persecuzione sono tante, lo portano a fare cose pericolose per se stesso, ma soprattutto per gli altri... Ditemi che non ha ferito nessuno, ve ne prego...» - e in quelle parole sentì quelle della mamma che ancora le bruciavano dentro, tanto da farle venire gli occhi lucidi. Mandò giù a vuoto e questa volta fu seria quando lo fece, per prendere aria, ripensando a quante volte la madre aveva dovuto trovarsi in quelle situazioni e quanto odio aveva covato per lei «La terapia non sembra stia funzionando... i medici ci hanno detto che probabilmente dovrà andare in un istituto, per la sua sicurezza e la nostra... volevo solo fargli vedere l'ultima partita di Quidditch dal vivo... non credevo che questo diventasse...» - si interruppe e l'idea che lei aveva vissuto qualcosa di similare le fece scendere una lacrima dall'occhio sinistro «... vi prego. Sono disposta a ripagare i danni che ha fatto.» - fece per tirare fuori il portafogli dove vi erano dentro 100 Galeoni «... vi giuro che non lo perderò più di vista... ma non fategli del male, lo porto dentro e lo faccio sedere accanto a me, non sentirete più parlare di lui. Ve ne prego...» - il suo tono era una supplica reale, come se adesso stesse provando ad imitare la madre disperata che l'andava a recuperare «...vi darà il coltello e restituirà i documenti... ho comprato i biglietti per quest'evento da settimane, per favore...» - i suoi occhi smeraldo presero l'espressione di un cucciolo abbandonato, mentre tentava di salvare il ragazzo.

    Il post in breve: Soffre per la gente e cerca aiuto in Brian, poi nota la situazione con Xavier e prova a sistemare le cose, castandosi una runa e andando a parlare con le guardie, mettendo su una scenetta.
    Azione 1: Chorium Runae Eiwaz Dritta [potenzia azioni di charme][Mago Runico I]
    Azione 2: Parla alle guardie, tentando di liberare Xavier, inventando che sia suo fratello Waldo malato, sperando di riuscire a farlo entrare con lei [Manipolazione Mentale I]+[Eiwaz Dritta]+[Carisma 32]
    Mezza-azione: -
    Quirk Attivo:
    Inventario:
    • Bomba Sonica

    • idromave

    • Sfera Magia Nera

    Skill:
    Magia Nera I - Fattucchiere
    Antiche Rune I - Mago Runico
    Arti Mentali I - Manipolazione Mentale
    Outfit: x
    Coraggio: 26
    Empatia: 30
    Intelligenza: 31
    Resistenza: 29
    Tecnica: 27
    Intuito: 24
    Destrezza: 26
    Carisma: 32
    Animagus
    Quirk:
    • Il mio tesssoro
      Alla vista dell'alcol, Alyce ricverà +2 a destrezza se la sua intenzione è quella di ottenerlo in qualche modo.

    • Miss Coffey
      Quando è con Brian, Alyce nella sua follia fa emergere la sua parte più malvagia, pronta a seguire Brian in qualsiasi follia sanguinaria lui voglia condurla, sia essa una vendetta o una semplice esecuzione di studenti, rei di essere passati davanti al docente.
      +2 a Coraggio, perché con Brian sa di non dover aver paura di nulla. -2 a destrezza, del resto davanti a tanta sadica bellezza come si fa a non avere le ginocchia di gelatina? Questo quirk fa coppia con Mr. Ensor; quando i due PG interagiscono in on, spetta ai palyer decidere se attivarli ambedue.

    • Fuga Esplosiva
      Pazza è pazza. Bella è bella. Ma oggettivamente, non è scema.
      +1 coraggio a Bombarda; +2 se tenta di impiegare questa magia per aprirsi una via di fuga.

    • Ops, non ti avevo visto!
      L'incolumità delle persone non può certamente passare in primo piano quando c'è da uccidere qualcuno. Alyce ottiene +1 se attacca per uccidere qualcuno già ferito gravemente, +2 se lo fa rischiando di colpire un alleato.
    alyce coffey

    27 anni
    purosangue
    acromantula
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75 replies since 5/9/2021, 08:31   1763 views
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