Problemi sentimentali?

Giada McCarthy ♣ Stundentessa

"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

[Sabato 4 settembre 2021 ore 21.00]

Quella sera era stata particolarmente strana per Giada, la cena era stata si tranquilla ma ripensare alla storia amorosa che aveva passato quell'estate con un ragazzo di Londra le riportava alle mente dei brutti ricordi che spesso la facevano stare male. Ci era rimasta male dell'addio tra di loro e leggere anche le lettere che si erano spediti non l'aiuta certamente ma lo faceva come fosse un qualcosa da ricordare. Non è che quello la bloccasse ad avere nuove relazioni, sinceramente l'addio era stato più facile del previsto dato che era stato lei a lasciarlo per un altro, ma doveva essere reale e diretta nelle parole che avrebbe raccontato al professore, sperava assolutamente di trovarlo nel suo ufficio a quell'ora della sera, era certa che avesse degli alcolici o altre bevande per adulti per consolarla se fosse stata giù di tono come doveva far credere di essere, seppur in minima parte gli mancasse veramente quell'ex ragazzo. Si portò alla porta dell'ufficio del professore facendo uscire delle lacrime quasi a comando dagli occhi per poi farle scendere nel volto, aveva imparato ormai a fare ciò, aiutava molto nelle situazioni problematiche. Arrivata alla porta lignea bussò alla porta dell'ufficio del docente di Difesa contro le Arti Oscure. Tutto sommato era vera la storia anche se sarebbe stata leggermente ingigantita, ma era nella norma per come era fatta lei.

Professor Ensor? E' nell'ufficio?

Tenne anche una voce collegabile facilmente a un pianto o una cosa del genere.

Mi potrebbe aprire per piacere? Sono McCarthy, la studentessa di Dioptase. Avrei sinceramente bisogno di parlarle.

La voce che teneva avrebbe riportato il docente a un qualcosa in cui avrebbe dovuto aiutarla. Sperava assolutamente che fosse in grado di aiutarla nel suo piccolo ma reale problema.

Giada McCarthy ♣ Stundentessa

"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

La voce dall'aula gli fece intendere che il professore era all'interno della stanza, a meno che non avesse un pappagallo era decisamente lui, la voce fu la prova. Che non fosse il direttore della sua casata poco gli importava sinceramente, rassicurò subito il docente per il fatto che non riguardasse qualcosa di accademico appena gli aprì la porta del suo studio.

Non è importante che sia il direttore della mia casa professor Ensor, non devo parlarle di una cosa accademica.

Un attimo di pausa per oltrepassare la porta poi riprese a parlare.

La ringrazio molto di avermi aperto, è stato molto gentile.

Si portò sul divanetto di fronte al posto dove era il professore.

Non penso che mio padre potrebbe aiutarmi in questa cosa, glielo assicuro. Non mi permetterebbe mai di parlare di certi argomenti.

Fu lieta che il professore gli dette il permesso per parlargli. Era certa che dieci minuti sarebbero diventati almeno una mezz'ora, su certi argomenti sapeva bene come mettere le cose in chiaro e non si vergognava nemmeno davanti a un professore.

Saprà bene che noi ragazze a questa età siamo molto complicate da capire vero? Diciamo che siamo in una fase intermedia della nostra crescita.

Fece uscire un altro paio di lacrime dagli occhi con grande destrezza.

Devo parlarle di un problema che mi porto dietro da questa estate. So che potrebbe capirmi e essermi molto d'aiuto. Parto dal fatto che si tratta di un problema amoroso.

Si fermò un attimo.

Le posso chiedere un fazzoletto per piacere? Almeno mi asciugo un po' di lacrime. Non le piacerà certamente vedere una ragazza che piange vero?

Era certa che quel gesto poteva aiutarla nel parlare della cosa, vera ma forse un po' ingigantita, al docente. Poteva fare breccia nella mente dell'uomo con quel discorso. Avrebbe rigirato il dito nella piaga del dolore di ciò che gli avrebbe raccontato passo dopo passo.

Giada McCarthy ♣ Stundentessa

"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

Quello che aveva sentito allora non era del tutto vero, forse quel professore non era almeno a sua detta quello sciupafemmine che si aspettava. Le altre ragazze della sua camera gli avevano detto ciò.

Se lo dici lei mi fido certamente professore. Ognuno conosce se stesso meglio degli altri, poco ma sicuro. Sa chi me lo aveva raccontato? Le mie compagne di stanza nel dormitorio.

Fece una piccola pausa.

Ha ragione, ma non possiamo abbandonare la scuola così, di sicuro non la lascerei per un amore, non mi mancano certamente le scelte con i ragazzi anche qui dentro, anzi non mi sono mai mancati.

Fece un piccolo sorriso a quel punto.

Mi sa che potrei fare proprio così, dovrei solo dimenticarlo, ha proprio ragione. La scuola è piena di bei ragazzi, e qualcuno potrà farmi dimenticare assolutamente questa storia.

Fece una piccola pausa.

Augurargli la morte sarebbe fin troppo anche da parte mia, non lo farei mai, ma mi ha tradita e deve patire su qualcosa o con qualcosa. Non può passarla liscia. Una nuova occasione? Se la sogna. non può fare altro. Sa cosa le dico? Lo farò bollire nel suo brodo e io mi troverò molto presto un nuovo ragazzo, anche più bello e muscoloso.

Volle fare una richiesta al docente.

Scusi, ha qualcosa da bere per caso? Mi è venuta sete. Mi farebbe un grande piacere.

Qualunque cosa andava bene, era meglio se fosse stato un superalcolico o una bella birra babbana ma sapeva che difficilmente un professore avrebbe fatto un offerta del genere a una studentessa. Sarebbe stato forse anche contro le regole ma lei non lo avrebbe raccontato e non avrebbe mai chiesto quella cosa direttamente. Nel caso sarebbe stata solo una vittima e non la colpevole della cosa.