Lezione Biennio 21/22

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Cassian Dorian Black
        +1   +1   -1
     
    .
    Avatar




    Group
    Dioptase
    Posts
    144
    Reputation
    +78

    Status
    🗲
    «Orribile» Osservava il suo riflesso nello specchio del suo dormitorio verde e blu. In realtà, nel complesso, quel costume che indossava non era poi così malaccio, ma si sentiva incomoda. «Guarda qua» le mani ad afferrare la pancia in eccesso, le cosce tornite, il seno grande. Era orribile, soprattutto se pensava ai corpi delle altre ragazze privi di imperfezione, con O'Connor pronto a produrre litri e litri di ricotta. Già si vedeva a dovergli passare fazzolettini sottobanco, a rifilargli gomitate e chissà quale parola al vetriolo solo per mascherare il suo senso di inadeguatezza. Una serie di bip consecutivi risuonarono nell'ambiente, portando Yume a zampettare verso il suo magifonino, che si illuminava ad intermittenza. «Ma chi è?» bisbigliò frustrata, lasciando perdere il suo cruccio per afferrare il dispositivo e scorgere i messaggi del suo migliore amico. Dannazione, era così carico a prima mattina e per il primo giorno di lezioni e se il tenore di quelle sue battutacce era già così alto nella scala delle idiozie, aveva il serio terrore di come si sarebbe svolta quella giornata. Già il fatto che il docente di Magitecnica li avesse coinvolti il primo giorno di scuola in una lezione fuori dagli schemi era motivo di impensierimento per l'ex Corva, con l'aggiunta delle freddure di Ryan aveva la sensazione di non riuscire ad arrivare sana alla fine della giornata. "Bridge, sul serio? Queste cose a prima mattina? Ma non ti vergogni?" Digitò frenetica sullo schermo, decidendo di condividere le sue paure con lui con una domanda piuttosto che con una affermazione. "Dici che è un problema se non porto il costume?" Ad ogni modo, troppo ligia al dovere, finì con il coprire il costume con la divisa nella sola camicia e gonna, legando i capelli in due sottili treccine da unire poco sopra la sua nuca. «Andiamo Yume, tua sorella ci aspetta», prese il geko posizionandolo all'interno del taschino della camicia, ben sapendo che anche l'irlandese avrebbe finito con il portare la gemella del suo famiglio. In Sala Grande la strega ebbe difficoltà nell'individuare i suoi capelli ricci, grugnendo quando riconobbe quelli di Fitz senza trovare quelli di Brooks. «Prima mi mette fretta e poi fa pure ritardo!» Lo stomaco era chiuso eppure si avviò lo stesso alla tavolata dei suoi colori, rimanendo ghiacciata nel sentire un paio di braccia cingerla con trasporto e calore, con la schiena solleticata da un petto che avrebbe riconosciuto ovunque. «Sì, anche se all'inizio era strano dormire in un letto che non fosse quello dei corvi», si sfregò con forza la guancia lì dove lui aveva posato le sue labbra morbide, come se quel gesto avrebbe potuto cancellare una verità latente ma che ancora non era pronta ad ammettere. «Rallentaaaa» avrebbe poi detto, mentre le loro mani continuavano un contatto che era sì dolce ma anche doloroso come mille spilli. Seguirono la mappa fino alla x, luogo dove riconobbe già alcuni studenti cui non ebbe il tempo di salutare perché un imponente orso polare si era avvicinato a loro trasformandosi poi nel professore di quel giorno. «Non c'è che dire, un'entrata davvero niente male». Le pupille a mangiare la vestaglia che copriva l'uomo, le sua parole distensive, un carisma travolgente. Ad avercelo un padre così figo! Anche perché così, stando alle sue direttive, non si sarebbe trovata le dita sporche di inchiostro e alla ricerca di luoghi stabili dove poter prendere appunti. Nella sua borsa infatti aveva ricacciato un telo da mare variopinto, mentre la bacchetta era ben salda nella sua mano. Bacchetta che strinse mollemente, quasi si fosse rilassata, dopo le parole di una sua concasata molto femministe e vere per il suo stato d'animo. Lei si sentiva incomoda, con la paura del giudizio e della derisione una volta che sarebbe giunto il momento di denudarsi. Avrebbe pertanto ringraziato con un cenno del capo Edith.
    «Amalea Davidson, primo anno, Dioptase», aveva alzato la mancina per prendere parola, facendo un passo avanti e sciogliendo la presa di Ryan. «La funzionalità della magitecnica credo sia da ricercare nella possibilità di creare oggetti che vadano a potenziare e a migliorare la qualità della vita dell'individuo. Così come per i babbani l'invenzione della ruota, che rientrebbe più nella tecnica che nella tecnologia intesa comunemente, ha portato delle migliorie per la produzione e una maggiore rapidità di raccolta per i raccolti -scusi il gioco di parole- allo stesso modo i droni-prendi appunti facilitano la partecipazione attiva della classe alle sue lezioni, non perdendosi in scarabocchi sulle pergamene, nella produzione di ansia per non riuscire ad essere al passo con quanto viene detto e scritto, oltre ad essere, beh, davvero belli da vedere». Lo sguardo sarebbe stato fisso in quello del docente, con i soli segnali ad essere viva nelle palpebre che sbattevano ritmicamente ed il movimento delle labbra. «La bacchetta magica» sollevò la sua con adorazione. «Un oggetto del passato, del presente e del futuro. Inventata secoli e secoli fa, uno strumento che si evolve con il passare del tempo e con continui studi, uno strumento che permette di canalizzare la magia e di riuscire a fare qualsiasi cosa dal far cadere giù qualcosa a creare un vero e proprio disastro naturale». Le spalle a sollevarsi con segno di indifferenza, facendo un passo indietro e tornando accanto ad O'Connor, occhieggiando però anche Roberts ed Edith.
    Amalea Davidson

    "
    Fill your paper with the breathings of your heart.
    "

    Dioptase
    Corvonero

    code by ©#fishbone



    Interagisce con Brooks Ryan O'Connor, ringrazia Edith Arbell Brightstone, occhieggia anche Thomas S. Roberts. e risponde alle domande di Morrigan Maverick.
     
    .
56 replies since 31/8/2021, 23:37   2209 views
  Share  
.
UP