Lezione Biennio 21/22

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  1. Julian Miller
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    Dioptase
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    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"

    Da quando era tornato a scuola, Julian non era stato un attimo fermo: tra le lezioni, gli allenamenti, il passeggiare per i corridoi senza una meta... tutto era andato esattamente come voleva, finanche lo smistamento. Aveva addocchiato un po' di gente interessante tra i suoi concasati, tra cui i due prefetti, ma ancora non aveva avuto l'occasione per poter restare solo con loro. Insomma, lui voleva imparare, ma maggiormente divertirsi e con questo spirito seminava tempesta in ogni dove, solo per poter vedere le reazioni degli altri senza però annoiarsi troppo.
    Era pronto e carico a tornare tra i banchi di scuola e dimostrare a tutti che lui non aveva solo fisico e ricci a farne da cornice, ma anche un cervello che voleva mettere in mostra.
    Quando quel colibrì recapitò la lettera a Julian, il ragazzo la prese e concesse all'uccello un biscotto prima che andasse via, per poi aprire la missiva e leggervi quello che vi era scritto.
    Rise appena, muovendo i propri ricci e sfilando la mappa delle Coste. Che simpatici erano quegli inglesi, iniziavano quasi a fargli tenerezza con le loro cose strane. Sollevò le spalle, sbuffando appena e si preparò per andare lì dov'era richiesta la sua presenza: a lezione.
    Aveva indossato un costume semplice, piuttosto sgambato, seppur a pantaloncino e una camicia bianca lasciata sbottonata sul petto. Sì, era una meraviglia non doversi mettere quella divisa che tanto gli stava stretta.Era un secchione certo, ma questo non faceva di lui una persona che rispettava tutte le regole sociali che qualcuno imponeva.
    La bacchetta era nella tasca del costume, quindi si avviò, seguendo la mappa. Sul tragitto cercò di individuare qualche volto conosciuto alla cerimonia d'apertura e tra questi addocchiò Giada.
    Affrettò il passo, quindi e raggiunse la ragazzina, portandole un braccio attorno alle spalle, giungendole da dietro - sempre se lei avesse concesso - e stringendola appena mentre proseguiva il cammino «Ma tu guarda che fortuna, il tuo principe azzurro è di nuovo qui. Non sei felice?» - la strafottenza di Julian si buttava, non c'era che dire, oltre ad una buona dose di egocentrismo. «Com'è il tuo lettino, principessa? Non vorrei che tu soffra di mal di schiena...» - le disse in un soffio nell'orecchio, prima di sorriderle infame e lasciare le sue spalle, una volta giunti nel punto d'incontro.
    Non c'era nessuno quando arrivarono e quasi si stava preoccupando che fosse tutto uno stupido scherzo dall'umorismo inglese. Sbuffò appena, rigirandosi un riccio e facendolo molleggiare «Quindi qu---» - l'orso fece la sua apparizione e Julian sollevò un sopracciglio, soprattutto notando che i ragazzi del biennio non si stavano allarmando.
    Quando questo si trasformò in docente, Julian spalancò la bocca entusiasta «Un animagus!» - proferì lui, quasi come se fosse davvero divertito dalla cosa.
    Ascoltò le parole del docente, che stava già acquistando punti alla sua vista; poi guardò i droni e ghignò appena «Registrano solo le tue parole o anche quello che diciamo noi?» - domandò interessato, indicando i droni e prendendo subito il suo spazio sulla scena.
    Ascoltò le prime risposte alla domanda del docente e lasciò che i secondini borbottassero qualcosa su qualche primino che parlò dopo altri concasati. Socchiuse gli occhi, quindi sbuffò appena, poi tornò a sentire intorno a sé le eventuali risposte. Spostò il peso del corpo sulla gamba destra, quindi lasciò che qualche altro rispondesse prima di prendere lui parola «Un perfetto connubio tra la magia e la tecnologia, ecco come classificherei la magitecnica. Julian Miller, dioptase, primo anno. L'evoluzione scientifica che incontra la magia e ne sposa le arti, così da creare qualcosa di magicamente perfetto ed utile a diverse esigenze comuni. Direi anche che è un mix perfetto tra il mondo babbano e quello magico, delle volte. La tecnologia babbana che si lega alla magia; una disciplina che riesce ad avvicinare due realtà parallele ma diverse.» - prese fiato, spostandosi i capelli con la mano destra, quindi riprese «Pensando a questa definizione, potrei dire che come artefatto magico sarebbe utile qualcosa che permetta di canalizzare la magia in altro, senza l'utilizzo della bacchetta. Insomma, un guando, un bracciale... qualcosa che non occupi la presa come fa la bacchetta, facendo in modo che il mago, in qualsiasi situazione esso si trovi, possa agire al meglio.» - scrollò le spalle, quindi, sorridendo soddisfatto e incorciando le braccia al petto, quasi come un pavone mostrava la sua coda.
    Interagisce con Giada McCarthy e Morrigan Maverick
    Julian Miller

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    EDIT: AGGIUNTO IL NOME E L'ANNO.

    Edited by Julian Miller - 3/9/2021, 20:02
     
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