La maledizione di Lykos

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  1. Aleksey Konstantin Golubev
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    Aleksey Konstantin Golubev
    Auror | Russo

    Durante quella giornata di lavoro Aleksey aveva avuto stranamente poco caos in ufficio, e per sua fortuna non aveva alcun caso a cui lavorare, motivazione per la quale passò gran parte del tempo a leggere qualcosa mentre era seduto alla propria scrivania. Le iridi glaciali del ragazzo scorrevano sulle pagine di quel saggio che aveva preso dalla libreria nel proprio ufficio, e sebbene qualche parola ogni tanto non fosse di sua conoscenza, sembrava essersi immerso veramente nella lettura, tanto che il rumore dell’apertura della sua porta lo fece sobbalzare all’istante. Non appena venne avvisato di doversi recare nella hall di quel piano, il russo accennò un lieve cenno della testa come ad acconsentire, andando successivamente a posarsi la mano a pugno contro la bocca, schiarendosi la voce. Fu così che prese la propria giacca e, portandola rigorosamente appesa al proprio braccio, Aleksey raggiunse la hall piena di colleghi e persone a lui sconosciute, rivolgendosi a tutti con un saluto pregno di accento russo. “Salve a tutti.” E fu così che la voce del ragazzo non uscì ulteriormente dalle sue labbra, passando tutto il periodo di quella sorta di ‘riunione lampo’ in silenzio, ascoltando le parole di quella donna che stava parlando e le eventuali domande dei suoi colleghi, annuendo di tanto in tanto.
    Aleksey aveva la sfortuna di non aver mai conosciuto quel tizio, quindi non aveva idea di cosa potersi aspettare, ed in qualche modo aveva anche il timore di non riuscire a contrastare delle sue abilità in particolare, ma decise che avrebbe fatto affidamento sulle proprie capacità con lo scopo di portare tutto il gruppo alla vittoria. Ovviamente, mentre sentiva tutti parlare, in qualche modo poté capire di quanto quell’uomo fosse pericoloso per l’equilibrio della società magica in quel momento, e sicuramente le ipotesi di diplomazia pacifica non erano contemplate nel cervello irrorato da sangue freddo di Aleksey; probabilmente, se lui ne avesse avuto la possibilità, lo avrebbe sbattuto in cella senza alcun rimpianto ed avrebbe reso la sua anima un succulento pasto per dissennatori, ma sapeva anche che non avrebbe dovuto mostrarsi troppo impulsivo, o probabilmente avrebbe finito per rovinare il clima di collaborazione che si sarebbe sicuramente instaurato tra tutti i compagni. Terminate le ultime domande da parte degli altri, dunque, giunse il momento della partenza, momento che il ragazzo prese immediatamente con spirito di iniziativa, andando quindi a toccare la passaporta con convinzione e percependo quello strappo all’altezza dell’ombelico che era tipico di quel genere di spostamenti.
    I ragazzi apparirono in un vicolo, ed in quel momento il ragazzo iniziò a camminare di gruppo con tutti gli altri, avanzando adesso le proprie teorie in merito a quanto proposto da Xander. “L’idea di infiltrarsi è ottima. Personalmente non ho mai visto il Pastore, e non so benissimo nemmeno di quali abilità sia dotato, quindi preferirei studiare un piano ed andarci con i piedi di piombo. Infiltrarsi è ottimo, ma come dice la signora…” Disse, guardando a quel punto Annie “…forse è meglio che qualcuno con delle abilità di magipsicologia e persuasione si occupi dell’infiltrazione.” Ed accennò un lievissimo sorriso, evento più unico che raro, per poi avvicinarsi lentamente ad un passante. Nel mentre, in lontananza, rimase piuttosto colpito dalle azioni che gli altri iniziarono a fare pur di scoprire qualcosa in più circa il parroco, e quindi avrebbe voluto a tutti i costi rendersi utile anche lui in qualche modo, dirigendosi quindi con passo spedito verso un passante al quale avrebbe tentato di approcciare in maniera piuttosto tranquilla e disponibile, fingendo anche un sorriso di cortesia mentre gli parlava con un accento russo piuttosto marcato, così da sostenere la propria copertura da ‘turista’ in cerca di informazioni. “Mi scusi, posso chiederle un’informazione? Sono un turista e sono qui in visita, lei per caso sa se è possibile visitare la chiesa? Ed il parroco è dentro? Perché vorrei chiedergli qualcosa in merito alla storia di questa bellissima opera architettonica!” E definire ‘bellissima opera architettonica’ quella chiesa, in effetti, era già un’iperbole fin troppo esagerata, ma dopotutto il ragazzo doveva fare la figura del turista curioso e desideroso di scoprire nuove cose.
    RevelioGDR


    Azione 1: interagisce con gli altri in merito al piano da svolgere.

    Azione 2: fingendosi un turista in vacanza, chiede alcune info ad una persona di passaggio.

    Coraggio: 28

    Empatia: 28

    Intelligenza: 28

    Resistenza: 28

    Tecnica: 20

    Intuito: 20

    Destrezza: 28

    Carisma: 20

    Elementale I (Magiecologo)
    Duello I (Duellante nato)

    Ha con sé: bacchetta, magifonino.
     
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98 replies since 9/8/2021, 09:42   2003 views
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