-
.Anthony quel martedì era da poco uscito da lavoro e dopo una doccia veloce aveva deciso di passare il pomeriggio in giro per Diagon Alley. Non aveva intenzione di comprare qualcosa, voleva solamente dare un'occhiata alle vetrine dei negozi che ormai conosceva bene ma comunque non aveva mai dato la giusta attenzione. I negozi di quella strada che solo i maghi potevano conoscere, avevano delle vetrine sempre più sorprendenti e, ogni volta che passava di lì trovava sempre le vetrine decorate in modi diversi, la merce esposta, in alcuni negozi, cambiava spesso e ti stupiva ogni singola volta.
In questi anni era entrato in quasi ogni negozio lì presente. Però era da un po' che non visitava il negozio del Ghirigoro. Sapeva che aveva cambiato gestione da poco tempo, ma non aveva ancora avuto la possibilità di conoscere il nuovo proprietario (o nuova proprietaria). Quindi, quel giorno, Anthony si era messo in testa che sarebbe entrato dentro il Ghirigoro e avrebbe provato a conoscere il nuovo gestore (o gestrice...o gestitrice...o gestora, come dice internet. Si, ho cercato su internet) del negozio. Non credeva di averlo/a mai incontrato/a. Per lui poteva essere chiunque, tra le persone che girovagavano in quella stradina. Poteva essere l'anziano signore che osservava la vetrina di Madama McClan, poteva essere quella giovane donna che guardava un ragazzo in modo piuttosto provocante. Si fermò un attimo a vedere cosa avrebbe fatto quella ragazza, incuriosito dal suo comportamento e poi spostò lo sguardo pure sul ragazzo: Sembrava interessato pure lui. Gli scappo' un sorrisetto vedendo la scena ma, per quanto fosse un tantino incuriosito di quei due ragazzi, decise di andare avanti e dirigersi fino alla vetrina del Ghirigoro, osservando la merce esposta dietro i vetri di quelle finestre. Non aveva problemi a guardare attraverso quel vetro “Ottima idea, devo dire...era già così, quando frequentavo io la scuola?” in effetti non ci aveva mai fatto caso. Ma comunque, non si volle soffermare troppo su quella vetrina. Voleva entrare e conoscere la persona che lo gestiva. Così fece, quindi. Aprì la porta ed entrò. Spalancò la bocca, sorpreso dalla bellezza di quel posto. Nonostante non fosse la prima volta, non ci si abituava mai. Avanzò, all'interno di quel grande locale guardando a destra e a sinistra. “Buonasera...” mormorò, alzando di pochissimo la voce, in modo che almeno qualcuno potesse sentirlo. Non sapeva dove si trovava il/la proprietario/a, quindi voleva conoscerla. “C'è nessuno?” però non voleva disturbare eventuali lettori, perciò si zittì ed attese che arrivasse qualcuno. Chissà se magari quella persona l'aveva già vista da qualche altra parte?Anthony Lovegood".Non si può essere infelici quando si ha questo: l’odore del mare, la sabbia sotto le dita, l’aria, il vento."Auror, 24 anni"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
code by ©#fishbone
. -
.
Edited by Chloé Tournesol - 13/5/2021, 09:30. -
.La scena che gli si parò davanti fu improvvisa e...strana.
Subito dopo che Anthony avvisò chiunque ci fosse della sua presenza, sentì una voce piuttosto arrabbiata e subito dopo una donna avvicinarsi all'entrata. L'auror pensò che sarebbe arrivata perché lui era appena entrato...ma no, non era per questo. Anthony non parlò, lasciando parlare quella donna, e nel frattempo la osservava, grattandosi la fronte per chiedersi dove aveva visto quella donna. Perché era sicuro di averla già vista da qualche parte ma non riusciva ancora a ricordare dove l'avesse incontrata.
La donna, tra l'altro, non si era nemmeno accorta di lui, impegnata com'era da qualcosa o qualcuno che le dava fastidio e, soprattutto Anthony notò solo in quel momento cosa fossero questi 'nerini' con cui la libraia stava parlando.
Anthony, avvicinandosi titubante alla donna, cercò di attirare in qualche modo l'attenzione su di lui.
“Ehm...salve...Ha bisogno di una mano?”
Ancora comunque non riusciva a capire dove diamine l'avesse vista! Perché di sicuro non era un volto nuovo e, il suo modo di fare era molto molto simile a... “ma io la conosco!”
Disse spalancando gli occhi confuso “Lei è Madame Chloé Tournesol! Ci siamo incontrati a Trafalgar Square!” Ecco dove aveva già visto quella donna! Era la ragazza con cui si era scontrato di fronte al National Gallery alcuni mesi fa e con cui poco dopo visitò il museo d'arte inglese. Non avevano mai parlato dei loro lavori e quindi non erano mai venuti a sapere che entrambi fossero dei maghi. Insomma Anthony era sicuro che lei fosse una babbana...e probabilmente pensava la stessa cosa Chloé di lui.
“Quindi lei è una strega! Si ricorda di me? Sono Anthony, ci siamo incontrati...o meglio, scontrati, a Trafalgar Square. Non pensavo minimamente che avrei incontrato lei, al Ghirigoro...e...immagino che lei sia la proprietaria di questa libreria!”.
Due maghi che si incontrano in un posto babbano che scoprono di essere entrambi maghi mesi dopo per puro caso. Quanto è piccolo il mondo!Anthony Lovegood".Non si può essere infelici quando si ha questo: l’odore del mare, la sabbia sotto le dita, l’aria, il vento."Auror, 24 anni"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
code by ©#fishbone
. -
..
-
.Alle parole della libraia, Anthony la guardò accigliato. Non sembrava per nulla una buona giornata per la ragazza che, a quanto aveva detto, aveva problemi con dei ragazzi che si divertivano e abusavano della 'stanza delle meraviglie'.
“Beh...sì, sono un Auror...”
Non aveva idea di cosa fosse esattamente questa stanza, ma da ciò che disse la libraia, poteva immaginare a cosa serviva. Gli stava venendo da ridere, ma dato che Chloé non sembrasse molto contenta della situazione in cui si trovava non volle farlo per non farla innervosire ulteriormente.
“Ehm...vedrò cosa posso fare” Disse l'auror, rivolgendo alla donna un sorriso gentile.
“Mi porti in questa stanza e proviamo a mandare via questi per nulla simpatici ragazzetti”.
Intanto la donna rivolse nuovamente la parola al tassorosso, quando lui le riferì di essersi già incontrati da un'altra parte. “Trafalgar...Square...ha presente? La colonna di Nelson...la national gallery! Abbiamo visto il museo insieme!”
Rispose lui quando gli chiese dove si fossero visti esattamente. “Le rovesciai la borraccia di acqua per terra” lì non poté evitare una leggera risatina.
“Le chiedo ancora scusa, tra l'altro”
Anthony difficilmente dimenticava le persone che incontrava, ancora meglio se quelle persone gli avevano lasciato un bel ricordo. Il carattere piuttosto vivace e la simpatia della signorina Tournesol fecero in modo che il suo volto rimanesse impresso nella mente del biondo.
“È davvero un piacere incontrarla nuovamente! E sono rimasto positivamente sorpreso dalla scoperta del fatto che lei fa parte del mondo magico come me. Immagino che lei pensava la stessa cosa di me...cioè che io fossi un babbano...dico bene?” chiese, osservando la libraia con un sorriso.
Poco dopo si guardò intorno per dare un'occhiata più attenta del locale ed infine riprese a parlare.
“Ma comunque...mi porti pure da questi teppisti...la aiuterò volentieri a cacciarli via. Non credo servisse a queste cose, quella stanza. Mi dispiace per questi problemi.”
E quindi si sarebbe incamminato, assieme alla libraia, verso questa stanza. Così ne avrebbe approfittato anche per visitarla, appena avrebbe risolto questo problema.Anthony Lovegood".Non si può essere infelici quando si ha questo: l’odore del mare, la sabbia sotto le dita, l’aria, il vento."Auror, 24 anni"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
code by ©#fishbone
. -
.
Edited by Chloé Tournesol - 3/7/2021, 22:50. -
.Chloé sembrava piuttosto stanca a causa di quei ragazzi e non poteva non aiutarla. Quindi seguì la libraia fino alla stanza che aveva indicato.
“La aiuterò senza problemi, stia tranquilla”
Appena arrivarono in quella stanza, in effetti si trovavano dentro una vera e propria camera dove alcune ragazze si stavano esibendo in uno strip-tease di fronte a due giovani di Hogwarts.
Anthony non poteva negare di trovarsi in un momento tanto divertente quanto imbarazzante, dato che lui era con una ragazza e altre ragazze si stavano spogliando...insomma non era un locale che avrebbe scelto per portare a cena una ragazza, decisamente.
Comunque Anthony si fece avanti, facendo segno con una mano a Chloé per farle capire che avrebbe risolto il problema senza dubbio.
“Vi sembra una cosa giusta da fare? Sfruttare un'iniziativa interessante come questa stanza per una cosa del genere, vi sembra una cosa giusta, ragazzi? Uscite di qui, adesso! Parlerò col preside di Hogwarts e vi attenderà una sonora strigliata ed una bella punizione. Fuori adesso! Uscite e ditemi il vostro nome e cognome! Vi capisco se mi mentite!” Non era così vero, in realtà. Ma era meglio usare una piccola bugia per far timore ai ragazzi e costringerli a dire la verità.
Intanto la libraia parlò con lui riguardo al loro primo incontro.
“Beh, ho pensato la stessa cosa anche io su di lei! Pensavo che anche io che lei fosse una babbana!”
Era normale, in effetti: Si trovavano in un luogo babbano, nessuno aveva avuto modo di estrarre la propria bacchetta, non si conoscevano e quindi era normale scambiarsi per semplici cittadini non magici londinesi o in vacanza a Londra.
Subito dopo diede un'occhiata ai tre ragazzi, attendendo i loro nomi e segnandoseli su un foglio di carta che aveva estratto dalla tasca assieme ad una penna.
“Questa stanza si usa per leggere! E non per assistere a...a spettacoletti osé!” le guance gli si arrossarono leggermente, ma non perse lo sguardo serio che aveva rivolto ai ragazzi.
“Ora che ho i vostri nomi andatevene via!”
Appena i ragazzi se ne fossero andati via, Anthony si rivolse alla libraia.
“Mi dispiace molto per questo inconveniente. È un'idea davvero interessante, questa stanza...e vederla usata in questo modo deve essere stato un brutto colpo...mi dispiace”.Anthony Lovegood".Non si può essere infelici quando si ha questo: l’odore del mare, la sabbia sotto le dita, l’aria, il vento."Auror, 24 anni"Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato"
code by ©#fishbone
. -
.
Edited by Chloé Tournesol - 14/8/2021, 15:49.