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Era successo esattamente quello che temeva: aveva detto la verità e di conseguenza lo aveva lasciato. In quel momento era seriamente devastato. Aveva mandato un messaggio a suo fratello per farlo andare al canto della sirena, ma non si era minimamente accorto che il cellulare non lo aveva inviato per la pessima linea che c'era in quella schifossisima isola. Ma comunque lui aveva deciso di andarsi a sbronzare e far male in quel psoto e lo avrebbe fatto. Ovviamente non aveva nessun tipo di remora su quello che stava per fare ed in quel momento, per quello che valeva, potevano anche espellerlo, non gliele importava veramente niente. Lilith lo aveva lasciato di nuovo e la seconda volta stava quasi facendo più male della prima, ma non aveva nessuna intenzione di piangersi addosso. Non quella volta, quindi si mise bello seduto al bancone e dopo essersi guardato un pò intorno e non avendo avuto nessuna traccia di suo fratello decise, addiririttura, di spegnere il telefono e decidere che la cosa importante era mettrsi in pari con tutto quello che non aveva fatto in quell'annetto scarso. Se fosse stato umanamente possibile voleva bersi tutto il canto della sirena, quindi dopo aver reso inoffensivo il suo telefono e qualsiasi persona che lo avrebbe fatto ragionare, si mise comodo, alzò una mano per farsi servire e boom. Era proprio vero che la vita ti dava sempre quello di cui si aveva bisogno. Castlewine che fa il cameriere in un posto del cazzo come questo! E chi lo avrebbe mai detto!?E soprattutto chi avrebbe mai detto che Blake era così sconsiderato da non riuscire proprio a frenare certi pensieri quando era nettamente in minoranza e quando, soprattutto non era consciente di quello che sarebbe successo di li a poco. Effettivamente, lui con Markab, non ci aveva mai avuto a che fare più di tanto oltre ad una giornata folle di qualche mese prima, ma comunque sapeva che non avrebbe fatto niente di sconveniente a lui e non perchè tenesse alla sua di amicizia o altro, ma perchè era ovvio che Aaron aveva un posto quasi speciale nel suo cuore o sul suo pene, che non avrebbe di certo voluto perdere e Blake non era stronzo ma era un bastardo sapeva come tenere per le palle le persone. Ma in quel momento, nel ragazzo aveva visto quasi una salvezza, un'ancora di salvataggio. Si, questo faceva capire al mondo quanto non avesse tutte le rotelle apposto. Ma in quel momento era davvero ferito e per quanto lui volesse fare la persona assurdamente di marmo, non lo era per niente. Perchè non era andato da Jesse? Perchè in quel momento non gli serviva qualcuno che gli dicesse che sarebbe andato tutto bene, ma gli serviva qualcuno che gli consumasse il cuore e che lo rendesse completamente libero e senza pensieri. Markab era la persona giusta, o almeno credeva. Prendo una bottiglia di... quello! Indicò la prima bottiglia che vide. Non importava cosa fosse, bastava solamente qualcosa per stare meglio e soprattutto reprimere la rabbia cieca che in quel momento gli stava attanagliando il cuore!. -
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Il problema principale non era tanto il fatto che aveva fatto una cazzata e che sapeva di averla fatta, il problema principale di Blake, in quel momento, era che nella vita non era mai stato lasciato da nessuna, adesso, con Lilith, quella era la seconda volta e la cosa intaccava non solo il suo immane ego, ma anche l'orgoglio non scherzava. Era andato li per trovare suo fratello ed invece, il destino, gli aveva messo sulla strada l'unica persona che era meglio incontrare in un'altra circostanza: Markab Castlewine! Non perchè fosse una cattiva compagnia, ma perchè, l'ultima volta che si erano visti, ed anche l'unica, avevano avuto una conversazione strana, schietta, divertente e sicuramente impressa ben lucida nella mente una dell'altro. Blake ammirava Markab per qualcosa che non sapeva neanche lui spiegarsi specialmente perchè aveva comunque un senso di gelosia su suo fratello molto alta e sapere che quello se lo rigirava come un calzino e nel vero senso della parola, era qualcosa che non gli sarebbe mai e poi mai andato giù. Ma allo stesso tempo, il fatto che era riuscito a rigirarsi come un calzino una persona con una volontàdi ferro come quella di Aaron, lo rendeva un animale mitologico da venerare e da cui prendere esempio e spunto. Il problema, comunque, era che ogni volta che pensava a quella cosa avrebbe voluto baciarlo e spaccargli la faccia, ma in quel momento, era così tanto incazzato, deluso e dolorante, che non aveva neanche la forza di dire niente, o meglio, niente inerente a quello. Che stava cercando esattamente Blake in quel posto? Rogne? Quello lo faceva continuamente ma... alzò un sopracciglio alle parole di Markab e soprattutto sogghignò. Non era sicuramente un buon segno. Castelwine, servi a dei tavoli che possono essere anche d'oro e del miglior locale di Denrise, ma comunque sei un cameriere. Loro sono puttane. In realtà avrebbe potuto rispondere in maniera decisamente più brillante e frizzante, ma niente, in quel momento per quanto il suo spirito volesse essere davvero il Blake di sempre, in quel momento niente. Era spento. e non usare le stesse similitudini di Skyler, potresti ritrovarti a fare anche il suo stesso lavoro e non lo so se saresti capace come lui! Ecco, su una cosa non si smentiva mai: antipatico era ed antipatico sarebbe rimasto, su quello si poteva dormiare tutti quanti più che sereni! Quando il biondino disse che gli era mancata la sua faccia da schiaffi, Blake fece una piccola smorfia, attese che gli riempisse il bicchiere e senza neanche farlo finire di posare la bottiglia sul tavolo se lo buttò in gola. Tu non bevi quando dai una mano al tuo amico proprietario? Andiamo ti pago la serata libera!Tanto non era un problema di soldi per mr esagerazione duemilaesempre! Sbuffò e si versò di nuovo da bere, in effetti già gli bruciava tutta la gola ma non gli interessava assolutamente nulla in quel momento. Jesse lo sa com'è una figa è che non gli piace. Ma non è qui perchè volevo stare con quel coglione di mio fratello che quando mi serve non c'è mai! Non era vero, ma era anche vero che Blake era un adolescente appena lasciato da una persona che lui reputava veramente importante. E fanculo le femmine. Sono tutte delle grandi puttane che non si meritano neanche i miei spiccioli! Era incazzato ed anche visibilmente. Fece tintinnare il suo bicchiere con quello del ragazzo e poi buttò giù il secondo bicchiere. Un bordello. Tu lavori in un bordello. Ecco, adesso scoppiò a ridere. Si versò un altro bicchiere e poi sospirò. Che facciamo?. -
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In quel momento voleva parlare e non voleva parlare allo stesso tempo. Si rendeva conto che andare li a cercare rissa era come gettarsi in una vasca piena di piragna affamati e sperare di vincere. Forse non voleva cercare rissa, ma solamente qualcuno che lo picchiasse a sangue fino a fargli capire che quello era tutto un sogno. Ma purtroppo per se stesso, gli anni ad Hidenstone e sopratutto la compentenza dei suoi docenti ed il bene dei suoi amici, in particolare quello di Jesse, lo avevano cambiato completamente, quindi preferiva rimanere li, seduto su quello squallido sgabello a scolarsi qualsiasi cosa fino a quando non avrebbe perso i senti. Era quello il piano B, lo avrebbe fatto con un medimago di cui si fidava al suo fianco e poi si sarebbe ritrovato nel suo letto con un dopo sbronza da record. Ma no, i piani non erano andati come lui aveva previsto ed al posto del fratellone, affianco a lui c'era Markab Castewine. Un dono dal cielo. Forse era quello che gli serviva, nessuno che gli dicesse che le cose si sarebbero aggiustate e che lui era forte e bla bla bla. Gli serviva qualcuno che lo trattasse come un suo pari e sopratutto che non lo rendesse invincibile anche in quella occasione. Ma io non ti facevo uno che stesse così attento alle etichette!! Sei un barista! Affermò prima di ridacchiare e stringersi nelle spalle. Il fatto era che doveva prendere un pò il ritmo e per quanto si vantasse di essere uno che non faceva capire niente del suo stato emotivo, ecco non era per niente così. Blake era trasparente come l'acqua dei Caraibi per qualsiasi persona lo guardasse negli occhi. Sentì le mani del ragazzo sulle sue spalle e si mise bello dritto, alzandosi addirittura in piedi per farsi ammirare. Sono stato a contatto per un mese intero, tutti i giorni con quel bastardo di Phillipp Garlic, mi ha massacrato e dico nel vero senso della parola. Mi allena, almeno una volta a settimana. Ma è un coglione e dice sempre che sono una femminuccia. Ecco quegli insulti erano, in realtà, segni di ammirazione per Blake. Veramente aveva molta stima del densiriano e non a caso aveva fatto nome e cognome come se per lui fosse motivo di vanto. Si mise di nuovo seduto solamente quando il ragazzo decise di versargli da bere. Quando a fine del terzo bicchiere gli chiese se avesse problemi del fatto che lavorava in un bordello, Blake scoppiò a ridere. Io assolutamente no! Lo trovo un lavoro rilassante! Se ne versò un altro di bicchiere! Oh, non punterei mai a te! Cazzo non si scopano i scopamici del proprio fratello maggiore! Ti pare?! Anche se le recensioni sono ottime, ma ho un codice morale da rispettare!Non aveva nessun codice morale da rispettare, sapeva solamente che Aaron ci sarebbe rimasto di merda e che quella cosa era solamente loro e lui non voleva, in nessun modo immischiare. In fondo già quello che stavano facendo era come un "rubare" un pò di Markab ad Aaron. Che Londra sia ed io non pago chi mi scopo! Si, direi che l'alcool cominciava a fare leggermente effetto. Quindi non disse niente quando lo vide dare i soldi che lui stesso gli aveva dato per la serata a Jonathan ed in effetti neanche lo guardò di striscio. Blake seguì Markab fino alla piccola scialuppa ed ancora verso il lago. Una volta fuori avrebbe ridacchiato per quello che disse. Penso di aver fatto più colloqui io con la preside che tutta la scuola. Sono sempre minacciato di essere espulso e si, cazzo se trincia i coglioni! Niente risse, niente alcool, niente ragazze in camera. Ma lei ha mai scopato? Chiese poi seriamente curioso. Oddio era meglio che chiedeva a Markab che alla preside in persona, ma anche un pò meno, direi! Ti ho detto che stava per succedere. Ho scopato con la mia migliore amica, Whitemore, magari te la ritrovi come collega tra qualche anno, e l'ho detto a Lilith, perchè Aaron mi ha sfracassato i coglioni con la questione della sincerità, l'onestà, l'amore ed il rispetto e tutte quelle cazzate li, ed il risultato è che ci siamo lasciati. O meglio mi ha lasciato. Cioè. Lei che lascia me? PER LA SECONDA VOLTA? Ti pare? Aveva sempre 19 anni, era ferito e si sentiva comunque in una sorte di confort zone con Markab. In fondo Aaron si fidava di lui tanto da dargli il culo! Chi era lui per dubitare anche solo per una volta di Castlewine? lo guardò sorridendogli appena. Perchè devo scegliere? Non possiamo andare con le amiche tue a sfondarci di alcool in discoteca?Magari proviamo la S&S! Mai parole furono più pericolose di quelle. Blake lo avrebbe davvero fatto. Tornò a guardare Markab per quella domanda. Erano a Londra oramai. Lui era maggiorenne e non aveva nessuna intenzione di essere rotto le scatole. Il limite? Porca puttana, non c'è un limite. Aggiunse allargando le braccia come se fosse la cosa più ovvia del mondo. Tu che limiti non vuoi sorpassare, così magari, non so...evito di fare qualcosa? Era arrabbiato, frustrato e l'alcool era in circolo nelle sue vene.C'è una quest mortale per te, privata e personale sig. CastelwineVieni con me ti porto in un club esclusivo. Il nome Barnes apre un sacco di porte!Disse poi facendogli segno di seguirlo.
Edited by Blake Barnes - 24/5/2021, 23:48. -
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Era evidente che Blake era già fuori di se, non serviva effettivamente qualcuno che gli desse una spintarella per fare qualche cazzata. Forse il problema, in quel preciso istante, era proprio quello. Suo fratello non si era presentato e la divina provvidenza gli aveva portanto li, proprio li, Markab, che era l'esatto opposto del fratello. Ma comunque avrebbe ringraziato per sempre la provvidenza e si sarebbe lasciato trascinare dalla situazione e la serata. Il problema di Blake, in quel momento, non era davvero la sua impulsività, ne tanto meno il suo essere egoriferito, era la sua rabbia e la sua delusione che faceva da padrone, più una buona dose di alcool che avrebbe dato fuoco a tutto quello che provava in quel momento. éun coglione comunque. Mi allena perchè sa che sono bravo. Mi insulta perchè si diverte. Ma non voglio sentir larpare di densiriani. Sono strani, li detesto e se la tirano troppo, come se fossero i padroni del mondo, ed invece hanno solamente delle cazzo di barchette di merda! Ecco si, uscire dal locale ed andare a Londra era la cosa migliore che potessero fare se Markab non voleva restituire solamente la salma di Blake al suo culetto di burro. Perchè da quando Aaron era stato scaravaentato nel tamigi e da quando quei due avevano preso la palla al balzo per fare un pò i coglioncelli, Blake aveva messo una croce sui densiriani rossa come il sangue che gli scorreva nelle vene.
Scoppiò a ridere di cuore quando Markab gli diede quella notizia su victoria. Non ce la vedeva proprio per niente a fare una cosa del genere. Era tremenda come immagine, ma lo stava divertendo troppo. Tutte quelle che hanno una scopa nel culo alla fine sono troioni da battaglia! Ma si,diciamo cose carine sulla preside della tua scuola che non vede l'ora di trovare un pretesto per buttarti fuori dalla scuola, in fondo cosa può mai succedere? Comunque, alla fine finalmente erano a Londra ed erano veramente pronti a fare la qualunque,o comunque Blake era pronto per farlo e sapeva, con certezza assoluta, che Markab non solo era una buona spalla, ma lo avrebbe anche riportato a casa sano e salvo, anche se al limite della coscienza. Quando gli disse quella cosa il suo viso si rabbuiò tremendamente. Si lo aveva lasciato come una perdente, ma comunque lo aveva lasciato. Scosse appena il capo. Non aveva nessuna intenzione di continuare quel loop distruttivo che lo avrebbe portato solamente a risse intuili che non solo avrebbe perso, ma che gli avrebbero procurato solamente un sacco di altri guai. Infatti non ci voglio pensare. Non mi interessa. Aaron mi ha sempre detto che chi se ne va dalla mia vita ci perde sempre. Non sono io che perdo loro, sono sempre loro a perdere me. Quindi amen. Ha fatto la sua scelta. Ecco si il problema era che Blake era sempre stato trattato come un principino, come quello che non avrebbe mai perso, che non poteva farlo perchè nel suo dna c'era il gene vincente e Blake era cresciuto con quella consapevolezza e convinzione. Nessuno avrebbe mai scalfito davvero il suo ego, solamente suo padre poteva riuscirci ma non era li per dire assolutamente nulla. Quindi il ragazzino alzò appena le spalle, si prese le pacche sulla spalla e poi sorrise tornando ad essere quasi una persona normale, ovviamente al limite del possibile.
Sentì quali erano i suoi limiti e poi fece un bel respiro profondo per l'ultima cosa che gli disse. Non spezzo il cuore a mio fratello, e non dovresti farlo neanche tu! Quindi se proprio ti si alza guardando il culo di un Barnes, pensa a quello giusto. Disse dandogli un pugno giocoso sul braccio. Poi sogghignò ancora. No, per carità non quelle della mia età. Non voglio cozze. Persone che non rompono il cazzo il giorno dopo. Dobbiamo divertirci no? Chiese poi facendogli segno di seguirlo. Cafè de Paris. Ha una buona musica, belle ragazze, ottimo alcool e soprattutto per noi è gratis! Aggiunse poi prendendo anche lui una sigaretta ed accendendosela. Una volta arrivati davanti al locale, che aveva, fondamentalmente due tipi di entrate: una per il ristorante l'altra per la pista da ballo, Blake cacciò un tesserino. E lui è con me! Disse poi riferendosi a Markab. Sono per lo più babbani. Godiamoci la serata. Lo avrebbe preso per il braccio e portato direttamente al bancone. Oddio, il che non era proprio un bene visto che l'uktima volta che Markab era stato al bancone con un Barnes aveva dato vita ad una crisi di identità e soprattutto ad un legame che, oramai, era assolutamente indissolubile ed insipensabile per il maggiore dei Barnes. 5 cicchetti di sambuca. Tu che vuoi? Ordinò e poi chiese a Markab. Voleva conoscere davvero Blake, bene! Sarebbe stato accontentato di li a poco!. -
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C'erano momenti in cui Blake andava con il cervello completamente off. Quello era uno di quei momenti. In quel preciso istante non vedeva nessuno e non avrebbe sentito nessuno. Si rendeva conto da solo che gli eccessi erano il rifugio più assurdo di tutti i suoi dolori, ma questa volta davanti a lui non c'era Aaron Barnes che frenava il tutto, ma aveva trovato esattamente la persona di cui aveva meno bisogno del mondo: Markab. Una cosa era certa, insieme erano davvero una bomba ad orologeria e sicuramente Aaron si sarebbe pentito amaramente di non essersi presentato a quell'appuntamento, ma era anche vero che aveva avuto un'urgenza al San Mungo e che non era uno che non adempiva ai suoi doveri. Si morse ancora il labbro e rise per quello che disse il ragazzo. Minchia se vuoi provare questa esperienza posso dirgli che visto che lui non si è presentato ti ho scopato io. Vedrai che scenata di gelosia che ti fa. Però è tenero quando lo fa e soprattutto dopo diventa ancora più bello. E comunque scopa tanto, solo che vuole fare il falso bravo ragazzo. è uno stronzo. è un Barnes! E detto questo era concluso il discorso del maggiore. Non aveva certamente senso andare avanti anche perchè sarebbero uscite cose veramente poco convenienti per entrambi. Lo fermò e lo guardò posandogli una mano sul petto. Forse non ti è chiaro il concetto. Non mi fega un cazzo del dove. Voglio sfasciarmi, provare la Screm&Shout e scopare. Bene, più chiaro di così non poteva certamente essere. Effettivamente un locale valeva l'altro, ed effettivamente ognibuco era trincea in quel momento. Voleva solamente devastarsi. In quel momento Markab poteva fare di Blake quello che voleva, Blake avrebbe fatto di tutto pur di farsi del male. Era fatto così, era sempre un bipolare col dramma!
Non serviva neanche troppo ribadire la situazione che in poco tempo, Markab, gli aveva procurato da bere, da scopare e da divertirsi. La musica, il frastuono, l'odore di alcool, ormoni e sudore erano forti, ma Blake ci stava capendo davvero poco, quindi bevve la sua Sambuca e poi, si voltò verso il ragazzo sogghignando. Ordinò anche lui la stessa sua cosa e senza neanche pensarci due volte, si calò anche i 5 cicchetti di rum e pera, esattamente come aveva fatto Markab poco prima. Rise per quello che disse su Jesse. Ecco da cosa poteva capire che stava davvero finito. Dal fatto che rideva di una cosa del genere invece di prenderlo a cazzotti. Si, ma rideva fino ad un certo punto. é un ripiego. Jesse è mio. Può farsi tatuare e rune quanto vuole, può piegarsi a 90 davanti a tutti i neri che conosci ed anche che non conosci, ma niente... si fa allargare solo il buco. Perchè Jesse è MIO. Portò il suo braccio intorno al collo di Markab per avvicinarlo. Se era vero che l'alcool abbassava tutti i freni inibitori, Blake non era di certo l'eccezione che confermava la regola, ed in un certo senso era meglio che quelle cose erano state dette da ubriache ed al Castlewine,seppur Blake lo pensava anche da sobrio e lo avrebbe detto tranquillamente a Jesse. Ma questa è un'altra storia ed un'altra role.
Ooooh! Le fortunate vedranno la miglior suite dei Barnes Hotel, il miglior Barnes e il miglior cazzo di tutta Londra! Un pò si riferiva a se stesso, come al solito d'altro canto, ed anche leggermente a Markab. Il che era tutto dire, visto che non aveva ben chiara la cronologia di quello che Markab gli aveva detto e di conseguenza rispondeva a quello che si ricordava quando se lo ricordava!Poi si allontanò appena da Markab a quella domanda, si cominciò a sbottonare i bottoncini della camicia. Blake Barnes non aspetta un cazzo di nessuno. Aggiunse poi prendendolo per il braccio e portandolo nella pista e nella mischia. Voleva ballare, ma più di tutti voleva dimenticare. Quindi non ci mise quasi niente a vedere una ragazza a prenderla per il braccio e metterla tra lui e l'influenzer. Stasera è la tua serata fortunata. Disse prima di avvicinarsi alle labbra della tipa e sogghignare.. -
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Stava raggiungendo il suo scopo. Non ci stava capendo assolutamente niente. Non si sentiva in quel modo da un sacco di tempo. In quel momento sarebbe potuto essere qualsiasi persona e poteva anche dire qualsiasi cosa, non si sarebbe ricordato niente. Non voleva più parlare di suo fratello o di Jesse, in quanto, in quel momento, si santiva in colpa nei confronti di tutti e due, e forse più nei confronti di Jesse che in quelli di Aaron. Invece di stare nella sua cameretta a fare qualsiasi cosa con lui, non aveva fatto altro che prendere il largo ed andare a divertirsi con una persona, che rispetto a Jesse, non era proprio niente per lui. Ma non voleva riflettere su tutto quello, voleva solamente essere libero dai pensieri e voleva lasciar andare quel dolore e quel senso di abbandono che solamente Lilith Clarke poteva fargli provare. Non era giusto. Tutta quella situazione non era per niente giusta e lui la dimostrava eccedendo in tutto quello che avrebbe fatto da li a qualche ora. Si sarebbe pentito di tutto quello? Ovviamente non ne aveva intenzione, ma in quel momento la sua testa era piena di niente. Musica, alcool, ragazze, la voce di Markab, ed ancora una lingua in bocca, le mani addosso di qualcuna/o. Insomma veramente un piccolo disastro, ma che lo stava facendo scaricare e sentire vivo. In fondo o era quello oppure avrebbe cercato la rissa con chiunque gli fosse capitato davanti solamente per dare qualche cazzotto ben assestato. Per fortuna c'era Markab con le sue conoscenze e con la sua premura nei confronti del minore del suo culetto di burro. Lui non si presentò, non gli andava neanche di parlare in quel momento ma quando Markab propose una cosa a tre, a Blake quasi si illuminarono gli occhi. Che dici? Una cosa a tre? Non farti scappare questa opportunità non ti ricapiterà mai nella vita. Disse alla povera/fortunata ragazza, mentre il suo corpo continuava a muoversi. Ecco, per fortuna che stava ballando, se no l'alcool lo avrebbe sentito ancora di più. Ma comunque l'idea di Markab non era male e lui era comunque aperto a tutto quanto. Chissà, magari esaudiva il desiderio del giovane e si sarebbe fatto scopare da un Barnes! Impossibile, erano solamente illazioni di Blake che in quel momento non ci stava capendo davvero niente.. -
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Cerano delle cose che erano largamente più grandi di lui. Blake era un tipo sfrontato a prescindere, era una persona alla quale non piaceva stare alle regole di nessuno se non alle sue, era uno di quelli che non pensavano alle conseguenze e che prima di pensare agivano sempre. Era una persona dinamica e brava nei fatti. Con le parole non se la cavava benissimo in quanto riusciva ad essere sempre uno stronzo e comunque era raro che si adattasse perfettamente alle altre persone. Era bravo sicuramente ad essere un alfa, ma c'era anche chi, come quella sera, riusciva ad esserlo più di lui. Non capiva come uno come Markab potesse anche solo minimamente provare attrazione per uno come suo fratello. Lui che alla fine si era presa una tigre anche come fidanzata, oramai ex e si rivedeva veramente molto nei panni di Markab, non avrebbe mai capito la sua logica. Ma in quel momento c'era qualcosa che aiutava il suo cervello a non connettersi, a non capire: l'alcool. L'alcool sicuramente aiutava e sicuramente c'era qualcosa in Blake, quella sera, che riusciva a farlo stare sereno. markab era la persona giusta per non farlo sentire in colpa per qualcosa che sarebbe successo, comunque, prima o poi, e la cosa non era per niente causuale. Una cosa che aveva imparato era che le coincidenze non esistevano e la cosa gli era entrata così tanto in testa che quella serata, per il biondino, sarebbe stata quasi qualcosa di rilevante oltre che rivelatoria. Nella sua testa c'era confusione, la sua lingua andava da sola, la musica guidava il suo corpo, l'alcool aveva messo completamente in stand-by la sua mente. In quel momento non aveva neanche voglia di fare altro. Quella Valeria non era male e forse il suo culo era anche molto meglio rispetto alla sua faccia, Markab era una buona spalla sia attivamente che passivamente e lui non chiedeva altro. Quella sera voleva decidere fino ad un certo punto, sarebbe stato il contesto a decidere tutto. In fondo lui cosa aveva da perdere? Si morse il labbro e quando la ragazza se ne andò, per non si ricordava per quale motivo Blake guardò Markab quasi a dire: che cazzo di problemi ha? Ma a quella domanda si fermò un momento e riflettè. La milfona tutta la vita. Ci sono più Valerie ad Hidenstone che cristiane normali, quindi posso averla sempre... una milfona di questa portata e genere... quando cazzo mi ricapita. Poi scoparla con te! Andiamo.Io ed Aaron abbiamo preso un nuovo alberghetto nella periferia di Londra. abbiamo una suite da paura e nessuno rompe le palle. Andiamo li. Ma si ke suite ed i posti non erano un problema. Ma voleva farlo. Parlava seriamente e da 19enne quale era ed era sempre stato nonostante si atteggiasse costantemente da adulto. Guardò Markab e sogghignò, così, a cazzo. Castelwine. Sono contento che sei nella vita di quel perfetto di Aaron. La sua mano era sulla spalla di Markab. Lo pensava veramente e molto probabilmente non lo avrebbe mai più ridetto. In fondo era completamente sbronzo. Allora si va?. -
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"Sono fatto cosi, bipolare col dramma"
Blake Barnes | Black Opal | 19 anni | 4 Anno
Forse Markab gli era stato mandato da qualche diavolo laggiù che abitava l'inferno, oppure qualche angelo aveva deciso che era ora che Blake avesse la sua grande rivincita. Fatto si era che in quel momento di completo caos nella sua vita, sapeva che li, con lui era al sicuro. Forse, per una sera, non sarebbe tornato con niente di rotto e con tutti i cinque i litri di sangue nel corpo. Era convitno che alla fine Markab lo avrebbe sempre protetto, era qualcosa che sapeva perchè aveva visto quanto teneva ad Aaron e li non si trattava di culi e peni, per quanto Markab potesse dire il contrario, si vedeva che voleva bene al maggiore dei due e di conseguenza Blake era compreso nel pacchetto. Era sempre stato così e per tutti era così, anche chi entrava nella vita di Blake prendeva un pacchetto unico quindi era inutile continuare a chiarire situazioni e bisognava andare al sodo ed a proposito di sodo, Blake rise a quello che disse Markab sulle donne e scosse il capo. Da grande voglio diventare come te! Quello, però, non era cercamente l'alcool che parlava, era molto di più, era la stima che Blake non esprimeva da sobrio che usciva come un fiume in piena quando era sotto effetti di stupefacenti vari. Sorrise quasi come se dinanzi a lui ci fosse la madonna e poi quando sentì la mano di Markab dietro la schiena capì, semplicemente, che era ora di andare, che era ora di andare a prendersi quello che voleva davvero: Laura. Era così che si chiamava, giusto? Sorrise composto e si presentò alla donna. Blake era fatto e con un tasso alcolemico nelle vene che rasentava l'impossibile, quindi quando la vide la sua espressione fu chiarissima. Minchia che gran patata!!E fu l'ultima cosa che si ricordò. Era sicurissimo di essere arrivato al suo Hotel, aver chiesto la sua suites, aver fatto un sesso da paura, di aver scopato tutta la notte con quella tizia e di aver passato veramente una gran serata. Il fatto era che era sicuro al 100% che Markab Castlewine fosse una persona speciale, sincera ed incredibile. Sapeva che lui era la persona giusta per quella situazione ed in quel momento non odiava più niente e nessuno, avrebbe voluto rimanere in hangergover ancora qualche settimana prima di tornare alla solita vita dell'accademia e tornare a far finta di non stare male per qualcosa che aveva fatto e così via. Si risvegliò tardi, molto tardi, il giorno dopo, nudo, con un gran mal di testa ma anche con una gran bella sensazione. Dovevano rifarla. Scrisse un messaggio al Castelwine, prima di cancellarlo, e fare direttamente una storia su instagram: un pollice alzato, un cuore rosso e la faccina felice. Blake era di poche parole, ma lui avrebbe capito, compreso ed allora il resto lo avrebbe fatto suo fratello, che non appena vide quella storia con Markab taggato lo chiamò come non ci fosse un domani. Ci siamo solo divertiti, Aaron, comunque il suo numero ce l'hai, fatti raccontare da lui se proprio ci tieni! Torno a scuola, o almeno cerco di farlo! Si rivestì e se ne tornò a scuola cercando di darsi una sitemata. Era stata la notte più assurda, fantastica e bella della sua vita..