Un medaglione da trasfigurare tutto

Samuel Black

⋆ Scheda ⋆ 34 anni ⋆ Animagus ⋆ Prof Alchimia ⋆ Stats ⋆

-Ok è giunto il momento di darvi un degno scopo ragazzi miei.-
I galeoni antichi ricevuti da un fantasma il primo giorno dell'anno, ticchettarono sul bancone di marmo inscalfibile.
-Cassiopea...-
Le mani erano appoggiate alla superficie liscia, mentre la mente viaggiava indietro nel tempo.
La stanza segreta, semi vuota e colma di luce bluastra scomparve dando spazio a capelli del grano, a lacrime, urla disperate e un galeone in mezzo al blu delle onde.
Poi la testa fu scossa piano quanto una marea stanca.
-Torniamo a noi-
Le mani scivolarono veloci e in un attimo, affianco ai dischetti lucenti c'era una piccola struttura metallica. Una rete d'acciaio su cui appoggiare le monete, e al di sotto un imbuto che avrebbe raccolto l'acciaio fuso per poi portarlo ancora più sotto, in una bacinella dello stesso metallo.
-Metalia moldum-
La bacchetta fece i suoi consueti giri e lo sfrigolio dell'oro fuso scese fino al recipiente prestabilito.
-Bene e ora...-
Con una pinza prese la piccola bacinella piena di oro fuso, l'estrasse dalla struttura in acciaio, la spostò di lato e poi la versò nell'aria.
Una pioggia di oro fuso.
-Convérto!-
Nella magia fu introiettata la composizione dell'antico oro Denrisiano, lo stesso metallo contro cui aveva puntato la bacchetta, tuttavia l'obbiettivo era di ottenere delle molecole statiche e non in febbricitazione come quelle proprie di un materiale a fusione. Voleva dell'oro freddo.
L'eco limpido di una placca lucente che impatta contro del marmo, riempì la stanza.
Bene e ora. La bacchetta sfiorò per tre volte il metallo dello stesso colore del sole. -Favellio Objectum, Favellio Objectum, Favellio Objectum.-
In quel momento Samuel andò oltre il banale incanto, entrando direttamente in contatto con carattere e umore dell'oro antico.
E fu proprio una maschera d'oro quella che vide. Una maschera sul volto di un pirata seduto comodamente su un trono dorato nel mezzo di un ponte di un galeone. L'imbarcazione scivolava piano su un mare senza onde.
-Cosa vuoi da me alchimista.-
-Collaborazione-
Attraverso un foro della maschera, la saliva volò fino a terra.
-e perché mai dovrei collaborare con una scartina come te?-
-Io ti ho dato la via, unendo diverse monete, ma l'ho fatto perché riconosco il tuo potere e ora vorrei donartene di più.-
Le grandi iridi dorate lo fissavano da dietro la maschera dorata. -continua.-
-Ti donerei la forza degli dei, ti darei una forma e in più... ti darei onore e battaglie.-
Samuel era in piena caccia. Sapeva che a forza di fare il segugio della Burke, prima o poi avrebbe dovuto combattere, ma non era solo quello.
Voleva iscriversi alla nuova stagione della Lega dei Duelli e gli serviva un arma adeguata.
-Sarai celebrato da oggi e per almeno cento altri anni. Essere il compagno d'armi del vicepreside della più prestigiosa scuola di magia al mondo non sarà tanto peggio di far polvere in una mensola no?-
Il pirata non disse nulla, ma la sua maschera brillò d'energia e una nuova forza parve investire l'alchimista.
Sam riaprì gli occhi e si ritrovò di nuovo nel suo laboratorio segreto.
-Bene e ora...-
I polmoni si riempirono d'aria.
-Scripta Maneo- Il vertice della bacchetta aveva inciso nel metallo la runa Uruz, per un innesco violento, poi attorno a lei un algiz, una thurisaz e un isaz.
Poi appoggiò il catalizzatore sulla runa d'attivazione.
-Uruz, invoco la tua anima più feroce. Infondi in questo oggetto le tue doti e capacità. Trasmettigli la tua rabbia, tu che rappresenti la potenza primordiale degli elementi allo stato brado. Che i colpi dei nemici e quelli a loro inferti, risveglino la tua forza e quella dei tuoi fratelli e delle tue sorelle che a te legherò.-
Queste volontà fluirono nella bacchetta.
-Canete Runae-
Poi toccò ad Algiz.
-Algiz, rappresentante in terra dei gemelli Alcis, manifestazione in terra dei cigni immortali, le valchirie, e simbolo del alce dell'eterno ritorno. Io ti chiedo di donare a questo oggetto le tue tue capacità di resilienza, la tua autoconservazione eresistenza agli influssi magici.-
Incantò anche quella, poi toccò alla successiva.
-Isaz, la più fredda e statica delle 24 testimonianze divine. Trasmetti la perseveranza dei ghiacci di Niffelheim e del primo gigante, Ymir, in questo oggetto. Rendilo inscalfibile.-
Un altro Canete Runae ed infine l'ultima runa di quel Triscele.
-Thurisaz, runa dei giganti e del loro oppositore, Thor, protettore di Midgard. Io ti chiedo di liberare in questo oggetto la tua caparbietà e la tua insofferenza per i nemici. Rendi quest'oro capace di punire i nemici stordendoli con le tue spine-
Una goccia di sudore scivolò lungo la fronte.
-Bene, e ora arriva la parte difficile.-
Samuel aveva deciso di incantare l'oggetto prima di dargli una forma e questo perché voleva sfidare i propri limiti. Voleva trasfigurare un artefatto magico. Si era già allenato con Chairsey e altri manufatti, ma ora sentiva di essere vicino a padroneggiare quella branca della trasfigurazione.
Chiuse gli occhi e cercò di visualizzare di nuovo le molecole di quell'oro così antico, per moltiplicarle, cancellarle, plasmarle in una nuova forma, una che potesse essere compatibile con la grandezza del proprio polso e del proprio avambraccio, ma non solo. Cercò di caricare quelle molecole con un energia che rispondesse ad ogni possibile stimolo trasfigurativo, aumentando la velocità e l'efficienza di tale trasfigurazione. -Muto!-
Un getto nero investì il lingotto d'oro freddo che iniziò a trasformarsi. Se tutto fosse andato secondo i piani, sul piano di lavoro ci sarebbe stato un bracciale a spirale, dorato, con una triscele lungo la sua sottile struttura.
-Bene-
Un altro respirò allargò il petto dell'uomo.
-Scripta maneo- poco sotto la prima triscele, ne aveva incisa una seconda. Dagaz come runa di attivazione, che bagnò anche con una goccia del proprio sangue. L'intento era quello di far cominciare la reazione a catena in qualsiasi momento una trasfigurazione di Samuel Black avesse colpito il bracciale. Continuò a completare il secondo triscele con un altra dagaz, per amplificare ogni trasfigurazione dedita ad allungare il bracciale, una sowilu, per aumentare la potenza energetica delle molecole d'oro e quindi una più rapida ed efficace risposta alla trasfigurazione e una terza dagaz per aumentare ancora la lunghezza massima ottenibile attraverso le mutazioni della materia per via magica.
-Canete runae!- in quelle urla c'era tutta la determnazione a creare una compagna fedele edefficace.
-Non voglio più che Eva, per la mia incompetenza, si metta nei guai come quella volta a Dubai.-