Congratulazioni!

Adamas&Blake

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    Black Opal

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    Black Opal
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    Blake Barnes
    Black Opal | 18 anni
    Non poteva farcela. Da inizio anno ancora non era stato in grado di saltare una lezione e quella cosa lo metteva veramentea disagio. Davvero erano riusciti a farlo diventare un cavolo di studente quasi modello? Non che prendesse tutte E nella sua carriera scolastica ma era pur vero che neanche ci si impegnava abbastanza, quindi alla fine rimaneva sempre in quel limbo del "che palle la scuola" "che palle non voglio sentire aaron che rompe per la scuola!" Blake Barnes era una persona imprevedibile e sorprendente ed allo stesso modo era abitudinaria e prvedibile. Eh si, non vi chiedete come sia possibile essere sorprendeti e prevedibili allo stesso modo perchè non riesco a capirlo neanche io che sono la sua player! Aveva il libro di alchimia sotto il braccio, la sigaretta sull'orecchio neanche fosse un muratore, la camicia fuori dai pantaloni e tre bottoni sbottonati, e no non aveva appena finito di fare sesso, semplicemente, si era appena svegliato, tardi, e doveva andare... Il suo sguardo si fermò non appena riconobbe una persona che gli stava estremamente simpatica ed antipatica allo stesso tempo! Adamas Vesper. Il legittimo fidanzato del suo fidanzato. Ma sti cazzi della lezione! Pensò poi facendo qualche passo indietro e mettendosi lungo il cammino del povero svenutrato. Ecco, Blake non voleva coglierlo ne di sorpresa ne far finta che fosse una cosa casuale, anche se in fondo lo era, quindi fece un piccolo fischio e richiamò la sua attenzione, poi alzò una mano per salutarlo, infine gli andò incontro. Ecco a pensare che molto probabilmente fino a quel momento era stato con Jesse lo turbava e neanche poco e soprattutto, con lui non avrebbe certamente finto. Hai visto Jesse in giro? Era uno stronzo perchè in quel modo avrebbe capito se effettivamente, era stato con lui oppure no. Perchè la verità era che non era in ritardo per la prima ora di lezione, ma erano semplicemente le 11.00 della mattina e lui era in ritardo per tutte le lezioni di quella mattina. Attese la risposta scrutandolo attentamente, in particolar modo sul collo. Se c'era un succhiotto, Adamas era morto, ed in realtà anche Jesse. Dio solo sapeva la gelosia dove lo avrebbe portato!
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    Adamas Vesper
    Studente, Capitano Ametrin | 18 anni

    Ma quanto è bello andare in giro e badare ai propri pensieri (da canticchiare sull’aria di 50 Special)? Era un periodo tranquillo e sereno, per Adamas: nonostante il casino imperasse nel mondo Babbano, ad Hidenstone la vita scorreva senza droghe, senza nemici sanguinari e senza nuove, improvvise sparizioni. Certo, ormai si era abituato a tutti gli eventi macabri dell’Accademia, e -anche se non l’avrebbe mai ammesso neanche a se stesso- un poco gli mancavano; rendevano l’esperienza scolastica più entusiasmante.
    “Come va la mattinata? Manchi di già!”: era uscito dalla classe, approfittando della breve pausa tra la conclusione della parte teorica e l’inizio quella pratica, per andare in bagno. Quello era l’unico momento in cui si sarebbe osato ad usare il cellulare per scrivere a Jesse, visto che durante le lezioni, nonostante lo silenziasse e spegnesse, aveva una paura irrazionale che squillasse con conseguente richiamo da parte del docente.
    Immerso nell’attesa della risposta del fidanzato, non si era accorto di essere seguito da Blake; nel momento in cui il Black Opal parlò, Adamas sussultò, lanciando quasi il magifonino in aria. Lo trattenne con la punta delle dita, mentre si voltava sorpreso e frustrato per lo spavento.
    “Uh! Sei tu!": nei mesi passati con Jesse, quell’intercalare era entrata nel suo lessico e lì era rimasta, a imperitura memoria del suo Snowflake. Essendo stato preso in contropiede, la sua voce fu un po' tentennante: "N-no, cioè, sì, ma a colazione - e poi, non è più probabile che lo veda tu?”.
    Squadrò con sconcerto celato la… sciatteria, non avrebbe potuto chiamarla altrimenti, con cui Blake si era vestito al mattino; forse invidiava un poco il suo essere sopra le regole, ma sapeva in cuor suo che non sarebbe mai riuscito ad andare in giro per l’Accademia con un abbigliamento così spiegazzato e scomposto durante le ore di lezione.
    Notò quindi il modo in cui Blake lo scrutava, iniziando a sentirsi a disagio: non è che aveva qualcosa sul collo? Non gli passò neanche per l’anticamera del cervello che il pretendente usurpatore al trono del suo fidanzato stesse cercando segni di intimità tra loro sul suo corpo.
    “Ehm, ho qualcosa sul collo?”: si toccò, come per togliere eventuali pelucchi o chissà cos’altro. La verità è che Blake avrebbe avuto più fortuna se avesse cercato segni di colluttazione amorosa sotto i vestiti suoi e di Jesse, perché avevano l’accordo esplicito di non colpirsi nei punti visibili al pubblico con succhiotti, morsi o graffi.
    Da quanto tempo non si trovava faccia a faccia con Blake? Non lo ricordava esattamente: da quando si era fidanzato con Jesse, Blake era diventato una figura incombente nella loro vita amorosa (era anche ovvio, visto che erano entrambi Black Opal e, giusto per aggiungere altri vincoli, pure migliori amici). Tuttavia doveva ammettere che si rivolgevano ormai qualche parola, senza propriamente intavolare un discorso produttivo.
    “Uh, ho saputo di, ecco - della tua rottura. Mi dispiace. Tu, ecco… beh, come stai?”: cercò un minimo di conversazione col suo frenemy per eccellenza, perché rimanere lì, in piedi nel corridoio, ad essere fissato come un pezzo da museo di dubbio valore era estenuante.
    “Comunque… dovrei andare alla toilette e tornare a lezione - ti va di accompagnarmi?”: non era una proposta indecente, o sì? La verità è che, per un aristocratico come Adamas, ammette di avere funzioni fisiologiche in pubblico era alquanto scandaloso - e quindi, forse, era davvero indecente.
    Nonostante ciò, non si trattava affatto di una proposta.
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    Blake Barnes
    Black Opal | 18 anni
    Perchè quella mattina aveva deciso di torturare Adamas? Bene, la risposta a quella domanda era sconosciuta ma sapeva che, proprio in quella giornata, il ragazzino gli stava decisamente sulle scatole. Alzò, infatti, un sopracciglio quando gli rispose con quel "uh sei tu!" ovviamente l'ametrino non lo aveva detto per farlo rimanere male, ma Blake, specialmente quando cercava rogne era una persona intrattabile. Aspettavi qualcun'altro? Chiese retoricamente ed anche in maniera abbastanza antipatica. Il fatto era che Adamas non gli aveva fatto assolutamente niente e forse gli stava anche simpatico, trattava bene il suo Jesse e da quando stava con lui sembrava essere decisamente più tranquillo, ma a Blake piaceva rompere le scatole e dare fastidio alle persone che lo cirocndavano in maniera stretta. Stare con Jesse voleva dire anche un pò stare con Blake in realtà e forse bisognerebbe levare quella porola: pò!Alzò un sopraciglio quando gli fece notare che molto probabilmente avrebbe dovuto vederlo di più lui. Beh, strano ma vero, ma io e Jesse non viviamo in simbiosi, inoltre stamattina mi sono svegliato tardissimo perchè ieri sera, abbiamo fatto tardi! Quindi visto che dovresti essere il suo ragazzo... Era seriamente odioso quando faceva così, ma comunque non aveva intenzione di proseguire ancora molto con quella sua vena di sarcasmo, ironia e stupidità assurda. Anche perchè Adamas, come giusto che fosse, si trovava ad essere ispezionato, e se Blake lo avesse potuto fare gli avrebbe levato quella divisa perfetta solamente per capire se ci fossero delle prove tangibili del fatto che si faceva il suo ragazzo. A no, non era il suo ragazzo. Scosse il capo e si mise apposto il ciuffo volutamente disordinato. No, controllavo che non ci fossero succhiotti. Ecco, diciamo che Blake non lasciava assolutamente niente al caso ne tanto meno lasciava qualcosa di non detto. Sapeva benissimo cosa dire e lo diceva senza neanche pensarci troppo! Ma poi quando gli disse che aveva saputo della sua rottura e che gli dispiaceva si strinse nelle spalle. Oddio gli era venuta voglia di fumare, tremendamente. Sto che non voglio pensare a quello che è successo. Lo sanno tutti e tutti mi fate la stessa domanda. Sto bene. Andrà meglio. Per il momento mi tengo impegnato! Aggiunse poi facendo un occhiolino volante ad una ragazza che passava di la. Insomma a buon intenditor poche parole! Ridacchiò per quello che chiese ed annuì camminando insieme al nuovo capitano degli ametrin verso il bagno. Beh, complimenti per le selezioni di quidditch! Ho saputo che sei diventato il nuovo capitano... chi lo avrebbe mai detto! Ecco, magari quell'aria così sorpresa non era poi la cosa più carina del mondo, ma ancora una volta la spontaneità di Blake stava colpendo. Era più forte di lui, non riusciva veramente a trattenersi, ma i complimenti erano sinceri e sentiti. Allora, verrai a fare quel provino, giusto? Ecco, Adams era meglio che imparava da subito che Blake non riusciva a mantenere un filo del discorso, diceva quello che gli veniva in mente in maniera del tutto causuale per gli altri anche se nella sua testa, e solamente nella sua testa, aveva tutto quanto una logica. Arrivarono in bagno.
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    Adamas Vesper
    Studente, Capitano Ametrin | 18 anni

    Ovviamente, l’esclamazione di Adamas era completamente innocua; avrebbe reagito così con chiunque altro (a meno che non fosse un professore). Ma ovviamente avrebbe potuto Blake perdonare di essere trattato come chiunque altro? Figuriamoci: ecco perché Adamas non si sorprese più di tanto del tono sgradevole del migliore amico del suo Snowflake.
    ‘Ma perché non si può seppellire l’ascia - cioè, no, il lanciafiamme - di guerra e vivere tranquilli? Che vuole, ora?’
    “Veramente, non mi aspettavo proprio nessuno - è ora di lezione, no?”
    Non ricordava perfettamente gli orari degli studenti del Triennio, per cui aveva scordato che dalle 10.30 alle 11.30 avessero un’ora libera; ciò dimostrava che, pur amando Jesse, gli lasciava abbastanza spazio per vivere senza un’ulteriore ombra nella sua vita.
    Quel ruolo era già preso da un altro.
    ‘Seh, vabbè Blake - per forza fate tardi assieme, vivete nello stesso dormitorio. Non è una cosa così eccezionale di cui vantarsi'; non aveva mai parlato a Jesse del modo in cui Blake gli parlava, spesso e volentieri, per non mettere in una posizione scomoda il suo ragazzo. Sapeva quanto tenesse al suo amico, e non era certo il tipo da porre ultimatum.
    “Ehm - ma, scusa, a te che importa se mi lascia dei succhiotti?”: pose la domanda, provando a metterla sul ridere, ma trovando troppo invadente quell’affermazione.
    ‘Oddio, per gli standard di Blake neanche troppo… e meno male che ho le clavicole coperte, oppure potrebbe davvero dare in escandescenze.’
    “Sono d’accordo con te - andrà meglio; ma nel frattempo te lo chiediamo perché ti vogliamo bene, no?”: nonostante quello strano incontro stesse diventando sempre più peculiare ogni minuto che passava, donò comunque un sorriso incoraggiante al suo frenemy di fiducia. Poi continuò: “Insomma, anche tu ci vuoi bene, anche se hai un modo… Blakiano di dimostrarlo”.
    Cosa avrà mai voluto dire Adamas con l’aggettivo Blakiano? Forse attivo-aggressivo (perché Blake era, da ogni punto di vista, attivissimo nel mostrare la sua aggressività)? Esplosivo? Non ci è dato saperlo, in quanto l’Ametrino non avrebbe mai elaborato una definizione di sua sponte.
    “Uh, grazie - beh, devo ammettere che è stato inaspettato per l’intero universo. Ad Hogwarts non mi hanno mai preso in squadra perché… sì.”
    La realtà era che ad Hogwarts era molto più timido ed impacciato, e l’idea di dover giocare di fronte all’intera scuola lo atterriva. Finalmente, Hidenstone l’aveva liberato di alcune paturnie, anche se la mole era troppo grande da essere completamente libero.
    ‘Beh, almeno ci sto lavorando su, no?’: le sessioni con Skyler continuavano, più diluite nel tempo, ma comunque sempre presenti.
    “Il provino? Ehm, sì, direi - ma devo chiedere il permesso a Jesse. Cioè, gliene avevo parlato ma è stato ormai mesi fa. Ma ti hanno contattato per dirti qualcosa?”: inclinò il viso, incuriosito. Ormai aveva solo un ricordo distante di quella proposta, per cui ricevere quella rinfrescata alla memoria non sarebbe stata male.
    “Pensavo seriamente che se ne fossero dimenticati tutti, di quel provino. Ma… che tipo di programma si trattava, più?”
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    Non sapeva descrivere quello che gli montava dentro quando si parlava di Jesse. Non sapeva seriamente come descrivere quelle emozioni,sensazioni o altro. Non ce l'aveva con Adamas, anzi, lo trovava un bravissimo ragazzo, sapeva che voleva bene a Jesse e sapeva anche che la loro vita sessuale non doveva riguardarlo. Ma era più forte di lui. Odiava il fatto che Jesse dovese dare attenzioni a qualcun'altro! Era la stessa cosa che aveva passato il primo anno ad Hidenstone con Erik, ed alla fine, era diventato anche un suo amico. Il fatto era che Blake aveva solamente un mod diverso e lento di accettare le cose e farle proprie. Il fattore tempo era sicuramente qualcosa di assurdamente principale. Non si poteva certamente essere frettolosi e per quanto Blake stimasse Adamas doveva dargli fastidio. E se lui lo avesse allontato da Jesse? E se Jesse non avrebbe più condiviso niente con lui solamente perchè adesso c'er Adamas? Insomma Blake era una persona con un ego stratosferico tanto quanto dei vuoti che gli erano stati lasciati. La sua autostima era enorme tanto quanto le contraddizioni che lo contraddistinguevano. Alla rispsta più che lecita di Adamas, Blake alzò un sopracciglio. Ecco ed adesso che gli rispondeva? Che era geloso? Nah, non lo avrebbe mai ammesso a parole. Mi interessa. Perchè potresti diventare un prefetto da un momento all'altro ed avere succhiotti sul collo, di un altro prefetto, sarebbe indecoroso e soprattutto inappropriato. Che paraculo che era quel ragazzo. Era ovvio che si stava arrampicando sugli specchi e non era neanche abituato a farlo, quindi lo faceva abbastanza male, ma per fortuna tra i due, il moretto era sicuramente quello più intelligente. Quindi una volta in bagno, Blake sospirò e si arrese alle sue parole. Come si poteva essere stronzi con un tipo che gli aveva chiesto il "permesso" - ovviamente non gli aveva chiesto il permesso lo aveva semplicemente informato di un fatto, ma Blake non lo aveva vissuto così - di uscire ed avvicinarsi al proprio migliore amico, ti chiedeva come stavi anche se non era per niente una cosa scontata che lo facesse specialmente per il tono in cui lui si rivolgeva sempre all'ametrino, e che lo faceva anche con un tono per sdramatizzare e soprattutto dicendoti che lo faceva perchè ti voleva bene? Insomma Blake sbuffò e si rassegnò al tutto. Il suo sguardo ebbe un guizzo di orgoglio quando Adamas clonò quel termine per lui e che si potesse riferire solamente alla sua persona. Gli diede una pacca sulla spalla. So che questo termine implica sicuramente almeno un aggettivo cattivo e pessimo, ma ti sei meritato una tregua da parte mia! Il che non voleva dire che erano amici, quello era ovvio. Perchè ad Hogwarts sono tutti dei coglioni patentati! Sono stato membro e leader di un sacco di club e tutti assurdamente stupidi erano, quindi non ci pensare. Adesso sei capitano, puoi metterla in quel posto a tutti quelli che non hanno mai creduto in te! Oscillava sempre dal: adesso ci divento amico, al sto stronzo si scopa il mio unico amore. Era veramente dannoso sia per la salute di blake che per quella della player! Ma andiamo avanti. Per quanto riguardava il provino, no, in realtà non sapeva niente in particolare, ma aveva un sacco di amici e conoscenti e gli bastava una telefonata per saperne molto di più. No, non ne ho idea, credo che sia una cosa tipo il grande fratello e non devi chiedere il permesso a nessuno. Se vuoi farlo lo fai, se no no. Tanto anche se abbiamo detto che stiamo insieme non ti darò modo di tradire Jesse. Non gli farei mai una cosa del genere, quindi che diavolo di permesso devi chiedere?Ecco, Blake faceva sempre due pesi e due misure: Jesse poteva avere modo di tradire adamas con lui e solamente con lui, e non sarebbe successo niente, il contrario sarebbe stata una grandissima catastrofe che vedeva Adamas protagonista di un funerale. Non mi hanno ancora detto niente, ma non si dimenticano di certo di Blake Barnes, sia perchè una cattiva pubblicità di aaron potrebbe mandarli falliti sia perchè li hai colpiti... di conseguenza! Ti butti troppo nel cesso Ad. Dovresti essere più convinto delle tue doti! Giustamente, come si poteva solo ipotizzare che qualcuno si dimenticasse di lui?

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    Adamas Vesper
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    Adamas era sempre stato un ragazzo molto riservato, sia con i pochi amici che aveva avuto, sia (per ovvissime ragioni di incompatibilità emotiva) con i genitori; aveva cominciato ad aprirsi veramente al mondo da quando aveva iniziato a frequentare l’Accademia, ed il rapporto con Jesse aveva dato il colpo di grazia alle sue ultime remore.
    Tuttavia, per quanto il muro che si era costruito attorno potesse essere stato smantellato, il terreno dove sorgeva non era ancora pronto ad accogliere una schiacciasassi (aggeggio Babbano che, aveva scoperto, era usato per costruire edifici) di invadenza e gelosia quale si era dimostrato Blake Barnes.
    “Eh? Ma… Erik è il Prefetto, e fa un lavoro egregio; non credo proprio che sarà sostituito a breve”: il terzo membro del Trio delle Meraviglie era il più adorabile (escludendo ovviamente il suo Snowflake, che però era assolutamente incomparabile a chiunque altro), ed eseguiva il compito di Prefetto in maniera adorabilmente personale. Nessuno, neanche uno studente ambizioso come Adamas, avrebbe mai insediato quel ruolo.
    “Comunque, se mai mi lasciasse dei succhiotti - e non lo farà, perché nessuno dei due vuole finire nei guai - ho guardato su YouTube dei tutorial per nasconderli, sia con che senza magia”: rise brevemente, non pensando che forse Blake avrebbe potuto considerare quelle parole come un’ammissione di colpa. In ogni caso, anche se avesse perlustrato ogni millimetro del suo collo con la magia, il Black Opal non avrebbe trovato tracce.
    “Blakiano? Beh, non intendevo qualcosa di pessimo o cattivo - anche perché chi ti conosce un poco di più sa che quando fai così è perché tieni a qualcuno… almeno, spero!”; si stava forse sbilanciando troppo, con quelle parole? Se fosse stato così, l’avrebbe scoperto di lì a breve. La verità era che quell’alternanza tra complimenti e minacce più o meno velate era l’essenza della sua amicizia/inimicizia con Blake, e finché andava così probabilmente era tutto a posto.
    “Ehm… cosa sarebbe il Grande Fratello?”: ovviamente, da buon Purosangue senza alcun amore per la TV spazzatura non aveva la minima idea di ciò a cui Blake si riferisse. “Comunque non tradirei mai Jesse - a maggior ragione in un programma televisivo. E poi lo sai benissimo che non sei affatto il mio tipo… quindi potrai usare la visibilità - si dice così, no? - per trovare un’altra ragazza.”
    Ascoltò le parole del Black Opal con un leggero distacco divertito: era ovvio che Blake si sarebbe lodato da solo, avendo un ego grande come...
    ‘Non mi vengono in mente termini di paragone!’: ecco quanto era grande l’ego di Blake.
    “Ma... a che doti ti riferisci?”: non parlava forse di quel tentativo di seduzione ballerino che aveva messo in atto quell’ormai remota sera, vero?
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    Delle volte non lo capiva neanche lui perchè faceva così. Adamas era sempre stato di una gentilezza disarmante con lui, era stato l'unico che si era preoccupato davvero di andare da lui e chiedergli scusa per quello che era successo quella notte assurda di Halloween di oramai due anni prima. Adamas era andato da lui a chiedergli come stesse Jesse e se andava bene di frequentarlo e cose del genere ed ancora sapeva che avrebbe ucciso per il suo migliore amico. Ed allora perchè mai lo trattava come se fosse uno degli ultimi stronzi che camminavano per i corridoi? Non lo sapeva, o meglio, il fatto era proprio quello: Blake sapeva che Adamas era una persona seriamente in gamba e la cosa lo disturbava perchè non voleva, in nessun modo, essere messo da parte da Jesse. Ovviamente quello non sarebbe sicuramente successo visto e considerato che i due avevano due ruoli ben distinti e separati nella vita del prefetto, ma per Blake non era qualcosa di concepibile tutto quello. Ogni momento che il giovane Jesse passava con Adamas, sentiva che si allontanava da lui. Ovviamente una sensazione tutta sua e completamente assurda oltre che falas,a ma in quel momento della sua vita, specialmente dopo la chiusura con Lilith definitiva, si era attaccato al bene di Jesse come mai aveva fatto prima, e Adamas, ci stava capitando in mezzo senza aver fatto assolutamente niente per meritarsi un Blake Barnes che rompeva le palle ogni tre per due!Magari ne servirà uno nuovo! Erik, l'altra minaccia adorabile nella vita di Blake che, in qualche modo, lo divideva da Jesse. Ecco invece di pensare che Jesse era circondato da tutte persone assurdamente buone e che avrebbero davvero ucciso per lui, lui pensava al fatto che non era l'unico che sarebbe morto per lui. Insomma era un egoriferito vero e la cosa non gli faceva ne caldo e ne freddo!Anzi! Cavolo se continuava ad andare per la sua strada e rafforzare da morire quel tipo di sua caratteristica. Una volta in bagno, comunque Blake guardò Adamas come per dirgli: quindi non devi andare in bagno? Lasciamo stare la parte dei succhiotti prima che ti dia un pugno in faccia! Lo borbottò, ma erano vicini ed Adamas avrebbe sentito. Non voleva dirlo davvero ed invero lo stava solamente pensando, ma sorrise al ragazzo ed alzò le mani in segno di resa, come per fargli capire che no, non avrebbe alzato neanche un muscolo nei suoi confronti e non avrebbe mai osato fare una cosa del genere al fidanzato del suo ragazzo! Che frase strana ed ambigua!Voglio più che bene a Jesse e non vorrei mai che stesse male, ne per colpa tua, ne tanto meno per colpa mia, quindi... tregua fatta ed il tuo termine mi piace, oltre al fatto che ti rende, ai miei occhi, una persona oggettiva. Solo perchè aveva fatto dei complimenti, al contrario non avrebbe detto la stessa cosa, ovviamente.Quando lo vide perplesso al solo nominare quella cosa orribile che era Grande Fretello, Blake si ricordò, che, effettivamente, Adamas era uno che voleva conoscere la cultura babbana ma i suoi genitori non volevano, o comunque una cosa del genere. Quindi si ritrovò a sospirare. è una trasmissione babbana, dove mettono tante persone dentro una casa piena di telecamere, per un tot di giorni. Gli fanno fare qualche gioco, eliminano qualcuno...una cagata pazzesca, ma comunque divertente! Rispose poi sorridendogli. E quindi hai intenzione di andare in bagno oppure vuoi fartela addosso? Chiese poi guardando la porta del bagno. Sai ballare, sai stare al gioco e sei intelligente. Direi che è abbastanza, no? Ed i complimenti di Blake per Adamas, valevano sempre il doppio. Comunque non voglio un'altra ragazza, sto bene così come sto. Inoltre non serve che io sia il tuo tipo! E quello implicava dire che alla fine della fiera lui riusciva ad essere il tipo di tutti anche se nessuno voleva ammetterlo. Bastava che si impegnasse un pò e poi sarebbe finito dritto nelle mutande e, ancora peggio, nel cuore di tutti.

    Revelio GdR

     
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