Let's do some Potions 3

POZIONE CURA FERITE
Quantitativo per 2 Pozioni.
Per prima cosa triturò il fegato di drago con un coltello bello affilato.
Proteggendosi le mani con dei guanti e utilizzando diversi tipi di pinze, afferrò il Bubotubero e in una vaschetta di vetro gli schiacciò i bozzi viscidi pieni di pub giallo, un acido corrosivo che per la pianta era solo una sostanza di scarto, ma per i pozionisti come lei era una importante mucosa organica utile per scopi difensivi.
Riempì il calderone di acqua potabile e sotto vi accese la fiamma tenendola media per non farla bollire troppo presto. Aggiunse prima 2 rametti di Artemisia e mescolò in senso orario, aggiunse 6 gocce di pus di Bubotubero, sempre continuando a mescolare nello stesso verso.
Alzò la temperatura del fuoco e aggiunse 4 rametti di Dittamo, ma mescolando questa volta in senso antiorario.
Infine aggiunse il fegato tritato e tornò a mescolare in senso orario.
Concluse con un colpo di bacchetta sopra al liquido, così da aggiungere magia al composto, necessaria per la creazione della cura. Se avesse funzionato, avrebbe assunto una colorazione di un intenso rosso.


ANTIDOTO MENTALE
Quantitativo per 2 Pozioni.
Versò nel calderone l’acqua di sorgente, per poi lasciarvi in infusione 40 gr circa di foglie di Acetosa di Bosco, a fuoco basso.
Intanto polverizzò in un mortaio 12 paia di Ali di Coleottero e quando l’acqua iniziò a bollire, le aggiunse mescolando 6 volte in senso orario.
Pestò 12 Semi di Fuoco e li aggiunse a sua volta alzando al massimo il fuoco e lasciando cuocere il tutto per 6 minuti.
Intanto triturò 20 gr di Scaglie di Ramora e dopo aver abbassato il fuoco (passato il tempo necessario) le aggiunse.
Spense il fuoco e lasciò in infusione per 30 minuti, per poi filtrare la pozione con un colino a maglie fini così da ottenere solo la parte liquida del composto,
Se avesse funzionato, si sarebbe mostrata di aspetto simile ad acqua frizzante, con grandi bolle che dall’alto scendevano verso il basso.


POZIONE EXTIMULO Potente
Quantitativo per 1 Pozione.
Messo sul fuoco medio il calderone contenente acqua di sorgente, prese 3 fiori di Lewisia e 4 di Bucaneve, entrambi già essiccati, e li lasciò in infusione finchè non iniziò a bollire.
Dopo aver mescolato 5 volte in senso orario, aggiunse 1 ciocca di Crine di Abraxan e rimescolò questa volta in senso antiorario per 6 volte.
Per ultima cosa aumentò la temperatura del fuoco e aggiunse 1 goccia di sangue di Troll per poi mescolare in senso orario 3 volte.
Filtrato il composto e fatto raffreddare, se le fosse venuta come doveva, la pozione avrebbe gradualmente assunto una colorazione Azzurrina.

POZIONE CURA FERITE
Quantitativo per 1 Pozione.
Per prima cosa triturò il fegato di drago con un coltello bello affilato.
Proteggendosi le mani con dei guanti e utilizzando diversi tipi di pinze, afferrò il Bubotubero e in una vaschetta di vetro gli schiacciò i bozzi viscidi pieni di pub giallo, un acido corrosivo che per la pianta era solo una sostanza di scarto, ma per i pozionisti come lei era una importante mucosa organica utile per scopi difensivi.
Riempì il calderone di acqua potabile e sotto vi accese la fiamma tenendola media per non farla bollire troppo presto. Aggiunse prima 2 rametti di Artemisia e mescolò in senso orario, aggiunse 6 gocce di pus di Bubotubero, sempre continuando a mescolare nello stesso verso.
Alzò la temperatura del fuoco e aggiunse 4 rametti di Dittamo, ma mescolando questa volta in senso antiorario.
Infine aggiunse il fegato tritato e tornò a mescolare in senso orario.
Concluse con un colpo di bacchetta sopra al liquido, così da aggiungere magia al composto, necessaria per la creazione della cura. Se avesse funzionato, avrebbe assunto una colorazione di un intenso rosso.


POZIONE EXTIMULO Potente
Quantitativo per 1 Pozione.
Messo sul fuoco medio il calderone contenente acqua di sorgente, prese 3 fiori di Lewisia e 4 di Bucaneve, entrambi già essiccati, e li lasciò in infusione finchè non iniziò a bollire.
Dopo aver mescolato 5 volte in senso orario, aggiunse 1 ciocca di Crine di Abraxan e rimescolò questa volta in senso antiorario per 6 volte.
Per ultima cosa aumentò la temperatura del fuoco e aggiunse 1 goccia di sangue di Troll per poi mescolare in senso orario 3 volte.
Filtrato il composto e fatto raffreddare, se le fosse venuta come doveva, la pozione avrebbe gradualmente assunto una colorazione Azzurrina.

POZIONE CURA FERITE
Quantitativo per 1 Pozione.
Per prima cosa triturò il fegato di drago con un coltello bello affilato.
Proteggendosi le mani con dei guanti e utilizzando diversi tipi di pinze, afferrò il Bubotubero e in una vaschetta di vetro gli schiacciò i bozzi viscidi pieni di pub giallo, un acido corrosivo che per la pianta era solo una sostanza di scarto, ma per i pozionisti come lei era una importante mucosa organica utile per scopi difensivi.
Riempì il calderone di acqua potabile e sotto vi accese la fiamma tenendola media per non farla bollire troppo presto. Aggiunse prima 2 rametti di Artemisia e mescolò in senso orario, aggiunse 6 gocce di pus di Bubotubero, sempre continuando a mescolare nello stesso verso.
Alzò la temperatura del fuoco e aggiunse 4 rametti di Dittamo, ma mescolando questa volta in senso antiorario.
Infine aggiunse il fegato tritato e tornò a mescolare in senso orario.
Concluse con un colpo di bacchetta sopra al liquido, così da aggiungere magia al composto, necessaria per la creazione della cura. Se avesse funzionato, avrebbe assunto una colorazione di un intenso rosso.


POZIONE EXTIMULO Potente
Quantitativo per 1 Pozione.
Messo sul fuoco medio il calderone contenente acqua di sorgente, prese 3 fiori di Lewisia e 4 di Bucaneve, entrambi già essiccati, e li lasciò in infusione finchè non iniziò a bollire.
Dopo aver mescolato 5 volte in senso orario, aggiunse 1 ciocca di Crine di Abraxan e rimescolò questa volta in senso antiorario per 6 volte.
Per ultima cosa aumentò la temperatura del fuoco e aggiunse 1 goccia di sangue di Troll per poi mescolare in senso orario 3 volte.
Filtrato il composto e fatto raffreddare, se le fosse venuta come doveva, la pozione avrebbe gradualmente assunto una colorazione Azzurrina.


ANTIDOTO MENTALE
Quantitativo per 1 Pozione.
Versò nel calderone l’acqua di sorgente, per poi lasciarvi in infusione 20 gr circa di foglie di Acetosa di Bosco, a fuoco basso.
Intanto polverizzò in un mortaio 6 paia di Ali di Coleottero e quando l’acqua iniziò a bollire, le aggiunse mescolando 6 volte in senso orario.
Pestò 5 scaglie di Ashwinder e li aggiunse nel calderone alzando al massimo il fuoco e lasciando cuocere il tutto per 6 minuti.
Intanto triturò fini 5 Scaglie di Ramora e dopo aver abbassato il fuoco (passato il tempo necessario) le aggiunse.
Spense il fuoco e lasciò in infusione per 30 minuti, per poi filtrare la pozione con un colino a maglie fini così da ottenere solo la parte liquida del composto,
Se avesse funzionato, si sarebbe mostrata di aspetto simile ad acqua frizzante, con grandi bolle che dall’alto scendevano verso il basso.

Appena tornata alla bottega, rapida si mise a lavoro sul suo fedele calderone, aveva ancora abbastanza tempo per far tutto quello che aveva in mente.

Per prima cosa iniziò col DISTILLATO SOPORIFERO:
Mise 3 rametti di lavanda nel mortaio e 2 misurini di ingrediente base, per poi frantumare tutti insieme finché non ottenne un impasto omogeneo.
Tra i tanti barattoli sulla mensola, prese quello col muco di vermicoli e ne aggiunse 2 gocce nel calderone insieme ad altri 2 misurini di altro ingrediente base. Acceso il fuoco sotto, aspettò che si riscaldasse a fuoco lento prima di spegnerlo. Prelevò 3 misurini dell'impasto iniziale, quello frantumato nel mortaio e li aggiunse mescolando.
Lasciò fermentare il composto per 70 minuti per poi agitare la bacchetta e riscaldarlo ad elevata temperatura per 1 minuto.
Infine aggiunse 4 radici di valeriana nel calderone dove e mescolò 7 volte in senso orario poi riagitò la bacchetta.
Un sorriso comparve sul suo volto appena la soluzione divenne del colore e della consistenza giusta: marrone scura e molto densa.



La mise da parte e passò subito a quella dopo... una bella POZIONE ESPLOSIVA.
Doveva prestare estrema attenzione nella preparazione di questa pozione poichè una sola fiala era sufficiente per creare vaste e pericolose esplosioni.
Messa la fiamma bassa sotto il calderone, aspettò che 1 litro di acqua bollisse per aggiungere 2 foglie intere di erba fondente.
Lasciate fermentare per 20 minuti, le tolse delicatamente.
Dalla sua teca con insetti morti rinsecchiti/tostati e altri ingredienti da conservare all'asciutto e temperatura ambiente, prese i barattoli con le libellule, gli scarabei e in un contenitore ignifugo i semi dell'albero di fuoco che si era procurata solo di recente. In un mortaio tritò 2 toraci di libellula in modo grossolano, in un altro 20 gr di scarabei secchi fino ad ottenere una bella polvere. Aggiunse entrambe nel calderone per poi mescolare 2 volte in senso orario e 1 antiorario.
Dalla stessa mensola dove prima aveva preso il muco di vermicoli, questa volta ne prese uno leggermente più piccolo contenente linfa di tentacula velenosa.
Per precauzione, s'infilò i guanti protettivi adatti a maneggiare sostanze altamente velenose e in una ciotola ne versò con attenzione 7 gr, poi si cambiò i guanti con quelli in pelle di drago per maneggiare i semi infuocati e aggiungerne 10 alla linfa. Altri 6 semi vennero invece aggiunti nel calderone per poi alzare la fiamma a media e lasciar sobbollire 10 minuti.
La pozione era diventata rosa, segno che la stava creando nel modo giusto; era giunto il momento di rovesciare molto lentamente e senza mai smettere di mescolare, la linfa prima lavorata coi semi. Svuotata la ciotola, coprì il calderone col suo coperchio e abbassò la fiamma al minimo, per poi muovere la bacchetta sopra ad esso, spegnere il fuoco e infine scoperchiare.
Lasciata a riposo per 10 minuti, raggiunta la colorazione arancione, la travasò in fiale di vetro, per poi avvolgerle in alluminio (per proteggerle dai raggi ultravioletti) e le lasciò in un luogo fresco in attesa dell'indomani.