Lezione Biennio 20/21

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  1. Amelia Farley
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    Amelia Farley
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    parlato - pensato- ascoltato
    Amelia, da brava studentessa abbastanza spocchiosa e viziata, non aveva preso di buon grado l’idea di dover andare a lezione anche di sabato e per una volta avrebbe voluto davvero attuare uno dei comportamento infantili “alla Nathan”, lamentarsi e magari starsene a letto. Non che fosse un comportamento da lei, non a caso l’idea le aveva sfiorato la mente solo per qualche istante per poi essere abbandonata con la stessa velocità con cui era nata.
    Non aveva dato l soddisfazione al ragazzo di intuire i suoi pensieri e anzi, ancora abbastanza risentita per quel che era successo nell’ultima lezione di Ensor alla quale avevano partecipato –glielo avrebbe mai perdonato?! Forse, a giorni alterni- lo aveva spronato a presentarsi a lezione e fare poche storie, come faceva sempre da quel giorno.
    Di certo non era poi così tanto interessata a quel genere di celebrazioni, lei non vedeva così tanto di buon occhio di Denrisiani e i loro rituali, ma aveva provato a mordersi la lingua e non dare occasione a Nathan di farle notare che anche lei, alle volte, non era proprio l’alunna modello che si spacciava di essere. Non significava che avrebbe mancato la lezione, ma di certo voleva dire che non era così allegra di parteciparvi e aveva un po’ storto il naso quando, quella mattina, si era obbligata a lasciare a casa anche la propria divisa, come se fosse normale.
    Considerava Lancelot un insegnante fuori dalle righe, non sempre in senso buono: era di certo permissivo e gentile con tutti –non a caso gestiva la casata Ametrin…!- ma questo contribuiva a farglielo percepire come poco professionale e di certo meno affidabile del Professor Ensor, che continuava ad essere in cima alla sua personale classifica dei migliori docenti di Hidenstone. Per una come lei presentarsi a lezione senza la divisa era quasi illegale, dal momento che vedeva in quegli abiti formali un segno di impegno e di serietà oltre che di ordine e rigore.
    Aveva anche pensato di indossare lo stesso la sua divisa, ma aveva optato alla fine per una gonna non troppo corta e un maglioncino, sempre nei colori Dioptase ma senza per questo essere parte della sua divisa, e dopo aver intrecciato i suoi lunghi capelli si era impegnata per essere puntuale e anche per trascinare Nathan a fare lo stesso.
    Avrebbe aspettato il ragazzo fuori dalla sua sala comune, giusto per essere sicura che intendesse presentarsi davvero, e questa volta avrebbe addirittura –King avrebbe anche potuto mostrare un po’ di commozione per questo gesto più unico che raro- qualche dolcetto da mangiare nel mentre andavano a lezione perché quella mattina non sarebbe riuscita a sopravvivere senza una buona dose di zuccheri. “Non ti abituare, non lo farò sempre, è solo un’eccezione” lo avrebbe anticipato, allungandogli comunque un sacchetto con diversi TopiGhiaccio e alcuni Rospi alla menta.
    Arrivati al limitare della foresta, i dolcetti ormai scomparsi, avrebbe raggiunti i suoi compagni lanciando un’occhiata ai presenti e non rivolgendogli più di un rapido cenno di saluto. Avrebbe riservato anche ad Olwen un elegante “Buongiorno” seppur ancora contraria alla sua scelta e poi si sarebbe impegnata nell’ascoltare la sua spiegazione. La sua richieste le sarebbe sembrata un po’ singolare ma non avrebbe esitato a pronunciare un convinto “Atramenta” per poi avvicinarsi alla bacheca.
    ”Giorni lunghi, sole” avrebbe quindi scritto in grafia svolazzante e ordinata, riservando un’occhiata a D’Angelo e scuotendo piano la testa.
    “Quanta poesia sprecata…! Sì, certo, la primavera è rinascita ma è una come me che ama profondamente l’inverno significa che le giornate sono sempre più lunghe e il sole comincia a farsi sempre più caldo e io detesto l’estate, che è sempre più vicina.” avrebbe replicato sinteticamente, senza sbilanciarsi poi troppo –perché andiamo, aveva intenzione di impegnarsi ma era comunque sabato mattina e pure presto per i suoi standard altolocati!
    code made by gin



    Amelia interagisce per lo più con Nathan Parker King e lancia un cenno di saluto ai preenti e un buongiorno a Lancelot.
    Scrive le parole "giornate lunghe, sole" sulla bacheca e poi argomenta la sua risposta agganciandosi alla spiegazione data da Benjamin D' Angelo1
     
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