Confessioni

Blake&Lilith

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     -1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Black Opal

    Group
    Black Opal
    Posts
    1,584
    Reputation
    +1,206
    Location
    Londra

    Status
    🗲
    AccurateWelldocumentedAmericanindianhorse-small
    Blake Barnes
    Black Opal | 18 anni
    Era il 12 gennaio. Il problema di gennaio era che per Blake era sempre stato un mese del cazzo. Quel Natale lo aveva passato a Roma da solo con Aaron ed avevano avuto modo, davvero, di parlare. Aaron era sempre stato incisivo sulle scelte del giovane Barnes ed anche questa volta non sarebbe stato da meno. Era stato chiarissimo e cristallino, aveva detto a suo fratello che doveva dire la verità alla sua ragazza e non solo perchè si era affezionato davvero a Lilith ma perchè lei non si meritava menzogne. Blake sapeva che Aaron diceva la verità, ma solo il pensiero di perderla gli faceva paura, sapeva come aveva reagito l'ultima volta e sapeva anche che non avrebbe potuto fare la stessa cosa, questa volta era diverso, questa volta veramente aveva fatto qualcosa che forse, non avrebbe dovuto fare. Eppure, una parte di lui, quella maggiore, sapeva che non aveva tradito nessuno, loro non stavano insieme quando era successo e lui non era neanche lucido! Quindi perchè doveva essere lasciato per qualcosa che non aveva fatto? Blake non era mai stata una persona affidabile a livello sentimentale ne tanto meno emotivo e questo lo sapevano tutti, anche chi non lo conosceva, inoltre non era una persona che si nascondeva dietro un dito. Sapeva benissimo che avrebbe fatto del male a Lilith, prima o poi, e glielo aveva detto. Aveva faticato a dirle che l'amava non perchè non lo pensava ma perchè non voleva farlo realmente. Si sentiva davvero pronto per una relazione sicura e stabile? La risposta era sempre al 50% una parte di lui diceva di si ed un'altra parte cercava di fuggire in tutti i modi. Blake era una contraddizione vivente, aveva cercato casa per vivere insieme a lei una volta finita l'accademia ed aveva tenuto le chiavi per se, facendole vedere solamente una foto. La voleva intorno, non provava niente di niente per nessuna se non per lei. Sapeva di amarla, sapeva che lo avrebbe sempre fatto, e proprio in virtù di quello, proprio perchè non poteva più tenerle nascosto una cosa del genere decise di mandarle un messaggio e farla andare nella loro stanza, dove tutto era cominciato. Si guardò intorno e sorrise fissando il pavimento dove le aveva visto le mutandine per la prima volta mentre leggeva un libro, poi le aveva detto ti amo per la prima volta su quella cattedra abbandonata ed aveva avuto paura quando lei aveva avuto un ritardo. Insomma li dentro tutto parlava della loro storia, quindi era giusto essere onesti fino in fondo li dentro. Non avrebbe fatto il nome della Whitemore, anche lei era importante per lui e non voleva che le due litigassero per colpa del suo pene. Si morse il labbro si mise seduto sulla cattedra con le gambe penzoloni ed attese il suo arrivo. Scrisse un messaggio ad Aaron: Lo sto facendo. Stasera chiederò un permesso per tornare a casa. Vieni al porto di Londra per le 17. Questa volta aveva bisogno di suo fratello.Si morse il labbro ed in attesa della sua riccia, fece un giro veloce su instagram.
    RevelioGDR
     
    .
  2.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar




    Group
    Dioptase
    Posts
    894
    Reputation
    +415

    Status
    🗲
    Lilith Clarke
    Dioptase-Prefetto | Metamorphomaga | Stat
    Non basta scopare bene per essere una coppia.
    Dove tutto era cominciato.
    Era quella la stanza dove Blake, inaspettatamente l'aveva chiamata per vederla. Lilith sorrise a quel messaggio, perché Blake era esattamente quello che ci voleva per fare una pausa dai libri che l'avevano rapita. Poi, forse, la sorpresa di quell'incontro, l'aveva resa un po' nervosa. Non si aspettava mai sorprese da lui, perché sapeva che per l'opalino erano così difficile, ma era consapevole che quando Blake le faceva una sorpresa, era qualcosa di grosso, qualcosa che avrebbe ricordato per sempre.
    Aveva rannicchiato tutti i libri in un angolo del tavolo della biblioteca, consapevole che sarebbe tornata, a qualsiasi orario avrebbe finito con Blake. Con passo svelto cercò di coprire il percorso che la divideva dalla stanza in disuso, nel frattempo, ad ogni finestra, si specchiava per accertarsi che fosse tutta sistemata. I capelli ricci ricadevano sciolti e profumati di vaniglia nera, sulle spalle. Accarezzavano il tessuto della giacca della divisa, pulita e ben stirata, che le si stringeva sui fianchi. Era abbottonata appena sotto i seni, che spingevano il petto per restare dentro la camicia perfettamente immacolata, di un candido bianco, che stava sotto la giacca. La gonna della divisa sembrava essere appena uscita dalla fabbrica di produzione: le linee che distinguevano le pieghe di questa, erano perfette e si muovevano all'unisono ad ogni passo della ragazza.
    Il suo volto era sereno, non era preoccupata di nulla e questo forse sarebbe stato un male, non sapendo cosa poteva nascondere il ragazzo che tanto amava.
    Quando entrò nell'aula solitaria, ancora il suo sorriso le illuminava il volto. Gli occhi di cristallo cercarono subito quelli di Blake, mentre a grosse falciate tagliava lo spazio che li divideva, provando ad avvicinarsi tanto da buttarsi subito tra le sue braccia «Mi cercavi?» - gli mormorò a fior di labbra, se lo avesse permesso, con un tono caldo e basso, mentre lo sguardo richiamava le iridi di lui e qualche ciuffo riccio si tingeva di nero.
    Era sempre stato così, alla sua presenza, le emozioni cozzavano tra loro e i colori della riccia divenivano più scuri, senza riuscirli a controllare.
    La cosa bella dei rapporti è che ti dimentichi come sono iniziati.
    ©
    Scheme role by Amphetamines'
    Vietata la copia anche parziale.
     
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Black Opal

    Group
    Black Opal
    Posts
    1,584
    Reputation
    +1,206
    Location
    Londra

    Status
    🗲
    AccurateWelldocumentedAmericanindianhorse-small
    Blake Barnes
    Black Opal | 18 anni
    Non sapeva esattamente come e cosa dire. Sapeva solamente che non voleva perdere la riccia in ogni maniera possibile. Sapeva che non aveva mai provato niente di quello che provava con lei con nessun'altra. Sapeva, ancora, che Lilith era l'unica capace di rimettergli il cuore a posto con un semplice sguardo. Non sapeva esattamente cosa lo spiegeva a rovinare sempre tutto, ma da quando Aaron aveva detto che le relazioni con delle bugie non erano delle relazioni, Blake si era cominciato a sentire in colpa. Tremendamente. Si morse il labbro più e più volte ed ad ogni post di instagram che vedeva alzava lo sguardo per vedere se Lilith era entrata e quando finalmente i suoi passi arrivarono in quella stanza, quando finalmente la vide all'interno della sua divisa sempre perfetta, Blake sorrise sincero. Era bellissima. Era la ragazza più bella ed in gamba che aveva mai conosciuto, riusciva a tenergli testa sempre, e riusciva sempre a farlo calmare in qualsiasi occasione. Era giusto farle del male in quel modo? Possibile che non riusciva ad avere una relazione normale con nessuno? Neanche con quella ragazza che gli aveva donato il cuore? Costantemente, dimostrandogli amore e che non sarebbe mai andata via? Eppure lo aveva lasciato già una volta ed anche per una cazzata, cazzata che era costata una cazzata ancora più grande a lui. Era andato a finire a letto con la sua migliore amica. Quando lei si tuffò tra le sue braccia Blake la strinse a se e le diede un bacio nettamente diverso dalle altre volte. Questa volta fu sicuramente più dolce, era sicuramente più gentile e voleva davvero che lei capisse quanto ci teneva a lui. Posò le sue mani appena sopra il sedere. La guardò negli occhi prima di portare una mano a giocherellare con uno di quei ricci nerissimi. Adorava quando succedeva, voleva dire che riusciva a provare ancora quell'affetto e quel miscuglio di emozioni che provava solamente per lui. So che stava studiando e so anche che ti ho disturbato, ma volevo parlarti di una cosa veramente importante. Aaron aveva chiesto esplicitamente al fratello di utilizzare il tatto che non aveva, e Blake, comunque, era uno che cercava sempre di accontentare il maggiore o comunque lo ascoltava sempre a prescindere. Si morse il labbro. Posò la sua fronte su quella della ragazza. Sono stato a letto con una ragazza, quando mi hai lasciato per il gesto con Mia. Eravamo entrambi fatti ed abbiamo anche bevuto. Si sarebbe preso tutto quello che lei avrebbe voluto, ma doveva essere sincero. Adesso che lo aveva detto ad alta voce quasi si sentiva meglio per un verso e una merda per un altro. In quel momento era come se la cosa fosse successa davvero. Si allontanò leggermente per guardarla negli occhi ancora più intensamente. Non te l'ho detto prima perchè non è importante, non lo è mai stato. Mi avevi lasciato ed io non credevo... Forse era meglio fare un momento di pausa e darle modo di rispondere. Fatto si era che sapeva che l'avrebbe distrutta. Si odiava per questo e sentiva il cuore battere all'impazzata. Non voleva perderla, non voleva assolutamente perderla.
    RevelioGDR
     
    .
  4.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar




    Group
    Dioptase
    Posts
    894
    Reputation
    +415

    Status
    🗲
    Lilith Clarke
    Dioptase-Prefetto | Metamorphomaga | Stat
    Non basta scopare bene per essere una coppia.
    Sicuramente aver interrotto lo studio per incontrare Blake era anche dettato dal fatto che avendo orari diversi di lezione, ormai si vedevano molto meno durante la giornata e Lilith cercava di dividere equamente i suoi impegni con la necessità di vedere Blake.
    Quando vedeva il suo viso, i suoi occhi e le cadeva tra le sue braccia, Lilith si ricordava perché riusciva a perdonare tutte le volte in cui avevano litigato. Si sentiva felice e completa, nonostante i loro caratteri sempre in contrasto e la loro gelosia che raggiungeva livelli epocali, Lilith stava bene con Blake.
    Quando quelle braccia la strinsero, Lilith sentì il calore e quella strana sensazione di perfezione che sentiva ogni volta che i loro colpi si univano. Tuttavia quel bacio così dolce e gentile, non era nelle corde di Blake. Non che non gliene avesse mai dati, ma questo era oltre la dolcezza che Blake imprimeva sulle labbra della riccia. Non disse niente, ma lasciò che le sue mani si posassero... sopra il suo sedere? E da quando Blake non le toccava il fondoschiena abbracciandola? C'era qualcosa che non andava e l'entusiasmo che aveva colpito Lilith nel ricevere quel messaggio da Blake, si stava spegnendo a poco a poco «Non disturbi mai...» - sussurrò un po' incerta. Annuì poi, lasciando che il silenzio desse il coraggio a Blake di parlare. Sicuro non era lì per dirgli che era incinto. Né per comunicarle che sarebbe partito per un tour, perché in quel caso le avrebbe chiesto di fare le valige e andare con lui.
    Allora... cosa stava succedendo? Sentì la fronte calda di lui, poggiarsi su quella di lei e--- il cuore si fermò.
    Lilith sgranò gli occhi e fece un passo indietro. Due. Tre.
    Gli occhi di cristallo erano sgranati, puntati sul volto di Blake.
    La testa si muoveva freneticamente in una negazione psicologica e quei ciuffi che prima erano diventati neri, via via si schiarirono fino a diventare argentati.
    «No... no... non può essere vero.» - sussurrava tra le sue labbra, con un filo di voce che forse non sarebbe stata udibile a Blake. Il suo volto si contrasse in un'espressione di dolore e di disgusto. Lo guardava e i suoi occhi tremarono diventarono liquidi.
    Dentro di lei stava sentendo sgretolarsi tutto.
    «Due. Giorni.» - mormorò partendo piano «DUE FOTTUTI GIORNI, BLAKE.» - il tono della sua voce era intrinseco di sofferenza, mentre gli urlava contro il tempo in cui non erano stati insieme «E' QUESTO IL TEMPO CHE TI BASTA? DUE GIORNI LONTANO DA ME E TI FICCHI NELLE COSCE DI UNA PUTTANELLA INCONTRATA PER CASO?!» - le lacrime iniziarono a scendere, mentre le gambe presero a tremare.
    «Mi hai mentito. MI HAI MENTITO PER TUTTO QUESTO TEMPO!» - quei dieci mesi erano stati forse un'illusione? Avevano passato momenti insieme che Lilith non avrebbe mai dimenticato, il progetto di una vita insieme, di una famiglia vera... e lui l'aveva tradita.
    «Non credevi cosa?! Che potessimo tornare insieme? Che io ti amassi davvero?! E' questo che sono per te, Blake. Una sfida che avevi vinto. Un gioco con cui ti sei stancato di giocare. Cosa aspettavi per dirmerlo?! COSA?! Che io continuassi ad illudermi di poter costruire la nostra famiglia?!» - strinse i pugni lungo i fianchi, mentre il suo cuore ormai in pezzi, stava continuando a cadere e dissolversi «Come hai potuto, Blake?! Era questo il tuo intento dall'inizio?! Farmi innamorare e poi distruggermi? Farmi credere di aver trovato la persona giusta, per poi accoltellarmi?!» - le mani batterono sul petto della ragazza «Qui dentro, Blake, c'è un cuore vero. Non sono un giocattolo e tu... mi hai distrutta!» - le sue urla erano talmente forti che la gola bruciava e sentiva il sapore del sangue, per quanto stesse graffiandola. Il volto era rosso e gli occhi gonfi, le lacrime bagnavano quel viso.
    «HAI DISTRUTTO TUTTO, BLAKE. PERCHE?! LA SOLA COSA BELLA CHE AVEVAMO, L'HAI FATTA IN FRANTUMI.» - le mani cercarono quaclcosa da afferrare e l'unica che trovarono fu una sedia. Lilith cercò di sollevarla e lanciarla dietro il ragazzo, ma la sola cosa che riuscì a fare fu crollare su se stessa, rannicchiarsi con le ginocchia a terra e piangere disperatamente, a singhiozzi, sentendo la cosa più preziosa che aveva esser portata via.
    Il dolore che provava era indescrivibile, quasi paragonabile a quello che si era portata dietro per mesi dopo Ottobre. Le ciocche argento erano tornate e lei, adesso, era senza alcuna difesa. Per Blake aveva distrutto tutti i muri che aveva messo per non essere debole e lui ne aveva approfittato e l'aveva uccisa.
    Cercò un po' di forza nelle gambe, per rimettersi in piedi, barcollando appena. Non rialzò il volto, bagnato, dove i riccioli argentei si erano attaccati «M-mi hai reso... un involucro vuoto, Barnes.» - mormorò, tra i singhiozzi.
    Si girò di spalle, sapendo bene che fine avrebbe fatto questa storia.
    «Un involucro vuoto.» - disse, per poi varcare la soglia della porta di quell'aula che aveva visto il loro inizio e... la loro fine.
    Rimase fuori alla porta chiusa alle sue spalle, cadde seduta in terra e strinse le gambe a sé, piangendo.
    La cosa bella dei rapporti è che ti dimentichi come sono iniziati.
    ©
    Scheme role by Amphetamines'
    Vietata la copia anche parziale.
     
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Black Opal

    Group
    Black Opal
    Posts
    1,584
    Reputation
    +1,206
    Location
    Londra

    Status
    🗲
    AccurateWelldocumentedAmericanindianhorse-small
    Blake Barnes
    Black Opal | 19 anni
    Sapeva che la reazione sarebbe stata quella. oramai aveva capito come era fatta Lilith. Non era neanche arrabbiato con lei, la guardava mentre piangeva e si stava prendendo tutto quello senza dire assolutamente niente. Quello che avrebbe voluto farle capire che loro, in quel momento non stavano insieme, e che no, non erano stati solamente due giorni, ma una settimana, dove lui era stato davvero malissimo, dove comunque le cose erano andate in un certo modo. La cosa che avrebe voluto farle capire che lo aveva lasciato per unmotivo così futile ed esagerato che non si poteva fare in quel modo, che non poteva avere una spada di democle sulla testa. lui era fatto in quel modo ed inoltre voleva bene, veramente bene a Mia esattamente come voleva bene a Jessica. Erano le sue migliori amiche e non voleva che la cosa cambiasse. Lilith era gelosa esattamente come Blake, ma lui non aveva mai lasciato Lilith solamente perchè lei parlavacon Cameron o perchè quando non stavano insieme si era scopata Joshua. Il problema principale era che la sua gelosia era per le sue attenzioni e per il suo corpo ma la lasciava sempre libera di scegliere in ogni tipo di situazione. Si era arrabbiato molto e si sarebbe continuato ad arrabbiare se l'avesse vista con un altro, ma non l'avrebbe mai lasciata. Il problema era che Blake soffriva il tira e molla più di ogni altra cosa perchè lui non era abituato alle fidanzate nel vero senso della parola, lui era abituato a ragazze che si portava a letto e che vivevano la loro vita. Con lei aveva vissuto delle cose importanti, per lui, Lilith era veramente importante e quella cosa non sarebbe cambiata in quel momento. Sentì il cuore fermarsi per un secondo quando lei gli urlò in faccia che aveva rovinato tutto. Non stavamo insieme e non è statoun vero e proprio tradimento. Clarke. Non importa se mi lasci o se credi che io abbia rovinato tutto. Continuo e continuerò ad amarti perchè è quello che provo per te. Si alzò dalla cattedra. Ecco, una cosa era certa, in quel momento aveva bisogno di suo fratello. Lo sapeva che sarebbe successo quello, lo sapeva così bene che aveva chiesto già un giorno di permesso alla preside per andare a Londra. Aveva detto che doveva farsi una visita, il che non era del tutto falso. Fece un respiro profondo e vederla girata di spalle per andare via fu l'ennesimo colpo al cuore. Non mandò nesusun tipo di messaggio a nessuno, il giorno dopo sarebbe tornato a scuola ed avrebbe parlato con Jessica anche se era convinto che Lilith sarebbe andata dritta da lei in quel preciso istante. Non la trattenne, non questa volta. Aveva preso la sua decisione e se per lei il modo giusto era scappare invece di affrontare l'ennesima tempesta insieme allora era meglio allontanarsi per un pò. Blake era stato chiaro fin dal principio con lei. Le aveva detto esplicitamente che non era una persona facile, che le avrebbe fatto del male e che non era mai sicuro di quello che provava realmente specialmente nei confronti delle ragazze. Per lui era molto più facile essere un buon amico, anche se li c'erano delle pecche enormi, ma un fidanzato... behli era tutta un'altra storia. Aveva 19 anni ma aveva un emotività che faceva davvero schifo. Suo padre e comunque la morte prematura di sua madre lo avevano segnato per la vita perchè per quanto Blake fosse forte sia visivamente che emotivamente, c'erano dei punti completamente neri nella sua vita ai quali non riusciva neanche ad affacciarsi ed era ben lontano da risolvere i suoi problemi. Si morse il labbro ed una volta che non sentì più i passi della riccia prese il telefono. Non ci arrivo a Londra, vieni a denrise. La risposta di Aaron fu immediata. Sono già qui. Beh, Aaron conosceva suo fratello e sapeva anche cosa sarebbe successo, ossia Blake non avrebbe reagito in nessun modo e quello voleva dire che uscito da li avrebbe fatto ... Blake. Lilith era l'unica cosa che lo fermava da farlo, ed adesso che non c'era più sarebbe tornato alle vecchie e buone abitudini solamente un pò peggiorate.
    RevelioGDR
     
    .
4 replies since 11/1/2021, 19:23   75 views
  Share  
.
UP