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Blake&Emma

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    Black Opal

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    Blake Barnes
    Black Opal | 18 anni
    Cosa gli aveva detto Lucas su di lei? Troppe carinerie e sdolcinerie che lo avrebbero portato solamente ad allontarla, ma quello lo tenne per lui. L'atteggiamento della ragazzina era troppo passivo per prenderla ancora in giro e Blake non era un bullo. o meglio lo era ma lo era solamente con alcune persone da lui predilette e forse, Emma non era tra queste, per fortuna. Stellina, amore, dolcina... insomma tutte cose sdolcinate e che io non condivido, ma comunque... sei carina! Rispose poi guardandola ancora per un momento prima di strabuzzare gli occhi. Oddio, si era vero c'era anche lei a luglio! Ecco una cosa importante di Blake era che lui non era una persona che si interessava alle altre persone specialmente se queste non gli interessavano affatto. Ma poi, quando Emma glielo ricordò, si ricordò anche che suo fratello era andata a trovarla spesso e che comunque aveva parlato anche lui di lei, del molo, dei bulli e bla bla bla. Sbuffò quasi per esserselo ricordato. Possibile che suo fratello dovesse essere davvero la voce della sua coscienza?Quando lei gli prese la mano e si alzò in piedi le diede una rapida occhiata, a lei ed al suo uovo e quando la sentì ancora parlare sospirò. Un altro lampo fece illuminare le segrete, e subito dopo, un tuono rimbombò così forte che rimase in silezio anche lui.La dorga che ti ha fatto assumere. E tu perchè vai pomiciando con il primo belloccio che ti si para davanti? O forse non eri tu? Ecco Blake era tanto stronzo quanto scemo. Non si ricordava neanche della presenza di Emma,figurarsi del fatto che aveva pomiciato o meno con altri. Ma Blake aveva semplicemente tirato a caso e non sapeva neanche se fosse successo quello che aveva appena detto. Sorrise furbo poi al pensiero del San Mungo. Belli i medici al San Mungo? Chiese poi cercando di capire se la ragazzina avesse visualizzato di chi lui fosse il fratello, ma comunque poco importava! Alzò un sopracciglio quando gli diede del brutto, perchè del cattivo lo poteva anche capire, ma del brutto proprio no. Brutto? Cioè... davvero io sono brutto?Sei sicura che non ti servano degli occhiali?Perchè in quel momento la priorità di Blake, ma come in realtà in qualsiasi momento, era che qualcuno gli avesse dato del brutto!Ma si sapeva che per Blake che priorità erano sicuramente strane esattamente come lui e quando la bionda gli rispose in quel modo, Blake si rassegnò e sospirò. Emma, aspetta! Disse poi quasi contro voglia. Già se lo immaginava Aaron a rompere le palle! Se ti sei fatta male andiamo nelle cucine. La morte bellissima e cattiva si farà perdonare! Aggiunse poi sfottendola ancora un pò, ma questa volta il suo tono era diverso. ti odio Aaron quando fai queste cose! Maledizione! Pensò quasi sbuffando.
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    Emma Lewis
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    Doveva ancora riprendersi dallo spavento e capire che davanti aveva un comunissimo ragazzo e non la personificazione della morte scesa in terra per farle del male. E quando lo capì, la sua espressione di disappunto si accentuò fin quasi a raggiungere il soffitto. Ma perché la gente si divertiva così tanto a spaventarla? Okay, era piuttosto facile e forse era questo il bello, ma lei odiava essere così impressionabile e sensibile e si vergognò al pensiero di voler Nat vicino a lei, il suo migliore amico da abbracciare. Ovviamente non lo disse o l'avrebbe presa in giro fino alla morte, quindi si limitò a stringere i pugni e non far cadere il suo uovo. Ascoltò ciò che Lucas gli aveva detto su di lei e, stranamente, sentì un moto di fastidio invaderla; non gli andava a genio che parlasse di lei come fosse una stupida ragazzina di cui prendersi cura, da proteggere. Lei era forte e lo doveva dannatamente dimostrare. Grazie. Replicò freddamente a quella mezza specie di complimento, continuando a pulirsi i vestiti con la mano libera, togliendo tutta la polvere di quel luogo. Solo in quel momento, un alto forte tuono seguito da un lampo quasi accecante, la fece sobbalzare e le venne la pelle d'oca dallo spavento, tanto che non avrebbe voluto fare altro che girarsi e darsela a gambe da quel posto spaventoso e buio, salvo per i lampi. Arrossì come un pomodoro alla sua affermazione ed avrebbe voluto difendersi, ma non sapeva cosa dire e in cuor suo, era consapevole del fatto che lui avesse ragione. Non l'ho fatto! Ero in panico, quello mi voleva dare davvero della droga! Anche se alla fine è riuscito a farlo lo stesso... tremò, pensando a quelle sette dosi che senza volerlo aveva sniffato e che l'avevano quasi fatta pietrificare, diventare una di quelle statue che aveva visto al Louvre, quando viveva a Parigi. Oh sì non sono male, anche se non è che io abbia tanto badato a quelle cose, sai com'è. Ero impegnata a pensare ad altro. Gli unici medici che ho visto sono stati Skyler, anche se teoricamente non è un medimago, e tuo fratello. Disse con naturalezza perché sì, era impossibile non capire che Aaron fosse il fratello del biondino che ora si trovava davanti. Si somigliavano davvero tantissimo, in oltre... beh era risaputo. Sbuffò sonoramente, cercando di darsi un tono. Sì! Brutto e pure tanto! Protestò, incrociando le braccia al petto e decidendo che se ne sarebbe andata in camera assieme a Ringo, il suo uovo.
    No non mi sono fatta male e lasciami in pace, Barnes! Sto benissimo così! Cercò di aumentare il passo, girando e rigirando per i corridoi in modo tale da perdere l'orientamento e non sapere praticamente più dove si trovasse.
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    Blake Barnes
    Black Opal | 18 anni
    Non ce la poteva fare. Blake si divertiva veramente a mettere alla prova e a disagio le persone. Non riusciva ad essere una persona migliore ne tanto meno una persona diversa da quello che era realmente. Non riusciva a capire neanche il motivo ma il fatto che Aaron gli aveva parlato di quella ragazzina e lo aveva fatto in maniera così tanto apprensiva e dolce quasi lo infastidiva. Suo fratello, era appunto, SUO. Non voleva che dedicasse le sue attenzioni ad altre persone e ben che meno a persone come Emma. Per quanto riguardava il suo amico glielo aveva detto più di una volta di non confessare i propri sentimenti alle ragazze e soprattutto di non esagerare con le parole che se no le avrebbe spaventate. Perchè mai nessuno lo prendeva mai sul serio e lo ascoltava davvero? Capiva che era un coglione, ma non parlava mai tanto per parlare. Blake misurava sempre quello che aveva da dire sia nel bene che nel male. Era una persona fin troppo brava a ferire ed era anche capace di farlo con il sorriso sulla bocca. Captò appena il suo disappunto per quello che aveva detto Lucas e poi ridacchiò per il suo imbarazzo e sopratutto per la sua paura quando un altro tuono ed ancora un altro fulmine illuminarono le segrete. Blake si stiracchiò appena e poi sbuffò quando lei si giustificò per le sue azioni. Lewis. Dovresti davvero cominciare a smetterla di giustificarti dei tuoi comportamenti con le persone, specialmente quelle che non conosci! Era un particolare esempio di come Blake voleva essere utile nella vita delle persone cercando di dispensare dei consigli utili, e se non lo avesse detto con quel tono da saccente ed arrogante poteva anche essere davvero in quel modo. Sorrise alla ragazzina, anche se sembrava più un ghigno. Ma Blake era fatto così e non sarebbe di certo cambiato per Emma! Già. Mio fratello. E lo disse con un certo fastidio, ma non per il fratello ma perchè lei ci aveva avuto a che fare. Ma quello che disse dopo fu qualcosa che Blake non riuscì davvero a trattenere e quindi le rise semplicemente in faccia. Fece un passo verso di lei, le prese una mano e se la posò sugli addominali. Fece scorrere la mano della ragazzina, fino all'estremità della sua cinta. posso essere stronzo, arrogante, presuntuoso, a volte un vero coglione ed idiota... ma brutto... proprio no! Quelle parole gli vennero sussurrate all'orecchio, in maniera provocatoria, la mano di Blake non reggeva più quella della biondina quindi se avesse voluto levarla da sopra di lui avrebbe potuto farlo in qualsiasi momento. Voleva veramente andarsene? Benissimo, poteva andare dove meglio credeva, lui non rincorreva nessuno e non glielo avrebbe detto una seconda volta. Oh beh, sta attenta ai fantasmi! Le disse stiracchiandosi.
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    Emma Lewis
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    La frase che lui le disse, a questa narratrice ricordò tanto ciò che disse Joshua a Jesse prima di scoparselo come se fosse il loro ultimo giorno sulla terra, ma passiamo oltre.
    Emma tendeva a scusarsi sempre e comunque di tutto, sia che fosse effettivamente colpa sua, sia che fosse colpa degli altri. Era la tipica ragazza che, dopo un accoltellamento, avrebbe offerto un panino al suo carnefice. Non ce la faceva ad essere cattiva con gli altri, anche se Blake stava tirando fuori un lato di sé che non credeva possibile potesse esistere ma non sapeva se essergli grata o meno, visto che questo lato non le piaceva proprio per niente. Odiava rispondere male alle persone, odiava essere maleducata ma in quel momento proprio non riusciva a farne a meno, soprattutto con uno che si credeva molto di più di quanto in realtà fosse. Un pallone gonfiato, egocentrico e stupido. Ecco tutto. Non lo reggeva e non le importava farlo; tutto ciò che voleva, era allontanarsi da là e farlo il prima possibile, la infastidiva parlare con lui.
    Non sarai certo tu a dirmi cosa fare e cosa non fare, Barnes. Comunicò, scuotendo appena la testa. Certo che una frase del genere strideva molto con la vocina con cui lo disse, visto che proprio non le usciva la voce arrabbiata, ma forse avrebbe dovuto solamente lavorarci, migliorare quell'aspetto. Non poteva essere all'infinito carina e coccolosa con tutti, per esempio con quell'energumeno.
    Percepì il fastidio nella sua voce; Emma era da sempre una ragazzina molto empatica che ben riusciva a calarsi nei panni degli altri in qualsiasi situazione. Alzò un sopracciglio. Tranquillo, non te lo rubo mica. Potresti chiuderlo in casa per non fargli vedere nessuno a questo punto... visto che è un medimago. Sbuffò solo, incassando la testa nelle spalle, massaggiandosi la tempia con una mano e reggendo l'uovo con l'altra. Le stava venendo un fastidioso mal di testa. Il suo sopracciglio raggiunse il soffitto, soprattutto quando le prese la mano e gliela posò sui suoi addominali, facendola scorrere verso il basso. Aveva i riflessi di un bradipo, ma alla fine si produsse in un'espressione schifata, togliendo la mano da addosso a lui e passandola sui pantaloni come per pulirla. Ew che schifo, non farlo mai più. Sbuffò, prima di girarsi ed allontanarsi, ignorando quella sua ultima frase. Improvvisamente, però, tutte le torce presenti nel corridoio si spensero, facendo cadere tutto il luogo nel buio più nero, mentre la risatina di una bambina invase le segrete, macabra e quasi in grado di portare Emma a farsela sotto. Solo per amore di orgoglio, non si attaccò a Blake urlando, ma si accostò al muro, tremando terrorizzata. Cos-Cos'è stato...? Non può essere il vento. Comunicò, da brava capitan ovvio. Nel buio, Blake avrebbe sentito delle piccole mani fredde sul collo. Non stavano stringendo, quindi non avrebbe sentito dolore, solo un gelo improvviso, mentre una voce gli arrivò all'orecchio, anche se sembrava essere dentro la sua mente. Non credo siano i fantasmi il vostro maggior problema sibilò. Emma si ricordò di aver urlato e di essersi rannicchiata su se stessa, stringendo l'uovo.
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    Blake Barnes
    Black Opal | 18 anni
    Non ce la poteva fare, era nella sua natura romperele palle alle persone e pure se alla fine della giostra veniva odiato, Blake sapeva che ad Emma serviva cominciare a cacciare le unghie. non gli importava niente di lei, effettivamente, lo stava più facendo per Aaron che per altro. Alla fine Aaro aveva accolto la sua migliore amica e la sua protetta come se fosse davvero la sua e visto che non aveva fatto altro che parlare di come Emma fosse una persona con un potenziale assurdo ma che doveva solamente imparare a cacciare fuori gli artigli, Blake la stava aiutando nella maniera che riteneva più opportuna. Non sapeva esattamente come fare per riuscire ad essere una persona altruista, ma quella era esattamente la cosa che gli riusciva meglio: provocare ed ottenere una reazione anche in persone che non avrebbero mai saputo di poter avere una vera reazione. Disse quella che ha fatto esattamente quello che le ho detto di fare! Non era vero, ma era veramente divertente farglielo credere. Blake era esattamente in quel modo ed Emma avrebbe imparato presto a comprendere quello che Aaron gli aveva detto quando erano in ospedale ossia che Blake aveva dei modi tutti suoi di approcciare, ma che una volta che si fedelizzava ed affezionava ad una persona sarebbe morto per lei. Fece un respiro profondo e quando vide la sua reazione a quello che fece, non ce la fece ad arrabbiarsi ulteriormente. Le rise in faccia. Tu sei vergine! Come mettere a proprio agio una persona parte 18974937! Ma era evidente. Nessuna ragazza aveva mai avuto una reazione del genere, neanche le ragazze che avevano altre propensioni sessuali e quando si avevano delle reazioni del genere voleva dire che non si conosceva quello che si stava toccando. Sarebbe stato più normale ricevere uno schiaffo in faccia che pulirsi sui pantaloni. In che film lo hai visto? Ridacchiò prima che la situazione mutasse completamente. Ecco, adesso la cosa si metteva male. Perchè mai doveva finire sempre in quelle situazioni pericolose. Sentì Emma spiccicarsi dietro al muro, e quasi istintivamente, lui si mise davanti a lei, come se comunque qualsiasi cosa fosse, non l'avrebbe attaccata. Era un istinto che non gli veniva per tutti e quello era ovvio ma Emma era rientrata, miracolosamente, nelle grazie di Aaron e di conseguenza nessuno poteva toccarla. I ragionamenti di Blake erano, dopotutto, lineari. Le mani fredde lo fecero seriamente rabbrividire per il freddo, la buona notizia era che Blake non era un tipo pauroso, la cattiva era che non aveva paura di niente. Chi non ha paura non ragiona in maniera effettivamente lucida. E saresti tu il nostro maggiore problema? Lo chiese sentendo il freddo pervadergli le ossa e tutta la spina dorsale. L'urlo di Emma lo fece comunque preoccupare. Se volevi toccarmi potevi chiedere! Dissimulava bene, quello era ovvio, ma comunque non era uno sciocco, quindi ci andava con calma, cercò di voltare il capo verso la biondina per vedere se era ancora viva o morta di crepacuore.
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    Emma Lewis
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    Emma era impacciata, ingenua ed anche un disagio ambulante, ma era tutto fuorché stupida. Riusciva a capire, spesso, quando la stessero prendendo in giro. Certo, dipendeva dalla persona che si trovava davanti. Se a farlo fosse stato qualcuno come Thomas, probabilmente ci avrebbe creduto di più perché a lui voleva veramente bene... mentre Blake stava iniziando a detestarlo. Possibile che riuscisse a rendersi così incredibilmente odioso senza nemmeno sforzarsi troppo? Era qualcosa che la biondina non riusciva a concepire, ma che le dava un gran fastidio. In quel momento, per esempio, avrebbe desiderato essere in qualsiasi altro posto che non fosse quello, come per esempio il suo letto o la sala comune con il suo migliore amico, Nathan. Sarebbe stato tutto perfetto, magari con una cioccolata calda e qualche confidenza com'erano soliti fare. Le sarebbe molto piaciuto abbracciarlo in quella nottata di quel freddo ottobre.
    Cos'avrei fatto, io? Chiese, mentre la sua voce si alzava di un'ottava, osservando il biondo con un cipiglio irritato, inarcando il sopracciglio biondo fin quasi al soffitto. Incredibile ma quel ragazzino si stava facendo detestare da lei che non detestava nemmeno Elisabeth che con il suo ritorno aveva scombussolato la sua storia con Lucas in modo alquanto evidente. Sbuffò. Non mi prendere in giro. Incrociò le braccia al petto -perché seno non si poteva dire che ne avesse- e lo guardò ancora più storto, offesa.
    "Tu sei vergine". Sì, lo era e non era nemmeno difficile da comprenderne il motivo, visto che lei non era mai stata una che andava col primo che passava. Arrossì fino alla punta delle orecchie e volse lo sguardo altrove, puntando le sue iridi azzurre contro le pareti di fredda pietra. E allora? C'è qualcosa di sbagliato? Sussurrò, ora mogia mogia, torturandosi le mani, sempre più a disagio, soprattutto visto la piega che stava prendendo quella conversazione. In nessun film. Annunciò, perplessa, ma senza troppo prestargli attenzione. Ora la sua testa era immersa in ben altri pensieri, come per esempio se davvero fosse così sbagliato essere vergine a diciassette anni.
    Quando poi successe ciò che successe, anche quel pensiero sfumò e la ragazza si spalmò contro il muro, tremando e rischiando di far cadere il proprio uovo per terra, che sarebbe quindi diventato una frittata. Suo malgrado, si sentì un minimo rincuorata quando l'altro, per quanto lo detestasse, si mise davanti a lei a mo' di scudo.
    La vampirella, a sentire le parole spavalde di Blake, lo osservò attentamente. Era buio, visto che lei, come un colpo di vento, aveva fatto spegnere tutte le candele, ma il suo sguardo era talmente penetrante che l'Opale avrebbe chiaramente potuto sentirlo sulla pelle come tanti piccoli aghi ghiacciati. Si avvicinò drammaticamente a lui ed al suo collo, posando gli appuntiti denti sulla sua morbida pelle, premendo un po' ma senza ovviamente mordere. Sì sono io e... non ho bisogno di chiedere le cose per ottenerle. Annunciò, con voce lugubre, scostandosi di qualche millimetro ma lasciando che la minaccia di un morso, pendesse sui due come una spada di Damocle. Dimmi, ti piacerebbe diventare un vampiro? Nel frattempo, Emma aveva cercato di farsi coraggio e si era appena appena avvicinata a Blake, spuntando da dietro di lui con la testa bionda. Ehm... ciao... noi dovremmo andare. Tentò, ma l'eterna ragazzina, balzò verso l'ametrin, trasfigurando il suo viso in qualcosa di mostruoso e facendola gemere sommessamente, oltre che indietreggiare, ancora più spaventata. Credo davvero che dovremmo andarcene... sussurrò a Blake, facendo qualche passo verso l'uscita delle segrete.
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    Blake Barnes
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    Il fatto era questo: blake non la stava prendendo in giro ne tanto meno voleva essere detestato da lei, era semplicemente se stesso. Si, era un odiabile stronzo, ma Blake era così e la maggior parte delle persone avevano imparato o ad odiarlo del tutto oppure ad amarlo incodizionatamente. Io non ti sto prendendo propriamente in giro. Sto facendo amicizia come mi è stato suggerito! Rispose poi alzando un sopracciglio ed osservandola attentamente. Adesso, in Elisabeth, poteva capire cosa ci trovasse, ma in Emma? Nel senso era veramente una ragazzina molto carina, il culo ce lo aveva, gli occhi erano profondi e belli, ma era ancora una bambina, era palese che fosse veramente inesperta e la cosa assurda era che era divertente proprio per quello. Non capiva esattamente il perchè Lucas si fosse avvicinato così tanto a lei e non capiva perchè e sopratutto come si fosse innamorato così velocemente di lei. Un pò, doveva ammettere, che guardava quella dote del suo amico quasi come una dose di ammirazione. Lui per innamorarsi ci metteva secoli ed alla fine neanche ci riusciva. Era innamorato di Lilith? Non lo sapeva neanche e quando la ragazzina divenne rossissima per la sua affermazione Blake alzò le mani in segno di resa prima di sorriderle. No, non c'è niente di sbagliato. Fai bene a non darla al primo che passa. Mi chiedevo solamente cosa diavolo aveste fatto tu e Lucas per tutto questo tempo! Non era uno che pensava che non perdere la verginità subito fosse sinonimo di qualcosa di sbagliato o da sfigati, anzi, a lui piacevano le ragazze che credevano in qualcosa e difendevano le loro grazie, forse era la cosa che Blake trovava più affascinante in qualsiasi donna.
    Ma alla fine della storia venne interrotto dalla vampiretta che abitava in quelle segrete. Non sempre era disposta a farsi vedere e non capiva neanche perchè aveva deciso proprio di intromettersi in quel momento. Quando la sentì così vicina al suo collo, comunque, il suo cuore cominciò a battere all'impazzata, era adrenalina mista a paura, ma non avrebbe di certo lasciato che Emma urlasse ancora una volta. Siamo sicuri che se tu mi mordi, non morirai? Non credo che la preside ti lasci girovagare in giro per un castello pieno di tentazioni senza una protezione. Era uno stronzo perchè sapeva ragionare, ma quando sentì Emma sbucare alle sue spalle e così impaurita non fece in tempo a fare niente che alla fine la vampira si mise a guardare la biondina. Blake la prese istintivamente per il polso. Si, direi che dobbiamo andare.Fin quando era lui a rischiare allora andava tutto relativamente bene, ma quando c'era anche solo una persona che non aveva voglia di giocare, Blake non era così dadico da fare lo stronzo. Sarebbe rimasto li fino a quando la vampira non lo avrebbe morso davvero probabilmente, ma non era il momento di provare quel brivido. Non voleva morire e quello era certo. Fece anche lui un passo indietro facendo in modo che Emma stesse sempre dietro di lui.Però è stato veramente un onore conoscerti!
    Aggiunse poi voltandosi di spalle ed andando verso le scalinate per uscire dalle segrete, lasciò il polso di emma quando erano abbastanza lontani. Stai bene? Chiese poi cercando una sigaretta e mettendosela sull'orecchio.
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