Black opals in comparison

Jess&Smaug

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Black Opal
    Posts
    19,808
    Reputation
    +1,048

    Status
    🗲
    ESCUCHA REINA, NUNCA TE HE FALLADO Y CONOZCO POR LAS COSAS QUE HAS PASADO. ESCÚCHAME NENA, TU ERES LA PRINCESA

    Jessica Whitemore

    I suoi passi risuonavano su quel mosaico che era il pavimento della terrazza, calpestando drakkar e mare di Denrise, quasi potendo sentire lo scoscio delle onde contro gli scafi, anche se in realtà era solo un modo per abbellire il pavimento della terrazza al secondo piano di Hidenstone. La sua camminata si arrestò una volta alla balconata, mentre i suoi occhi si mossero veloci ad osservare tutti i giardini dell'Accademia che si estendevano quasi a perdita d'occhio. La temperatura era sempre così piacevole, là, che non sembrava nemmeno ottobre inoltrato, infatti ciò le aveva permesso di indossare vestiti più primaverili, quali un paio di semplici jeans neri che le fasciavano le gambe snelle ed una t-shirt bianca, alla quale però era accuratamente appuntata la spilla che indicava di come lei fosse diventata un Prefetto. Strano a dirsi, per una come lei, ma quell'oggetto la rendeva orgogliosa, il fatto che le avessero dato una possibilità! Anche se a pochi avrebbe confessato questo suo pensiero. Da quando le era stato conferito tale onore, aveva provato a comportarsi bene nei limiti delle sue capacità: a lezione sempre con la divisa e la spilletta, aveva infranto il coprifuoco solo... qualche volta e non si era fatta più beccare a fare nulla che non andasse, perciò si poteva dire che stesse andando tutto secondo i piani. Sorrise, ignara di tutto ciò che era accaduto l'anno precedente, grazie ad un obliviate castato dalla preside che le aveva fatto dimenticare ogni traccia della sua relazione clandestina con un docente dell'accademia... o ex docente? Non riusciva a capire perché il pensiero del professore di Astronomia che si dimetteva, le infondeva così tanta tristezza. Certo, lo riteneva un elemento valido quasi quanto tutto il resto del corpo docenti, ma... c'era qualcosa che proprio non riusciva ad afferrare. Si strinse nelle spalle quasi come se avesse freddo, dopodiché si posò di spalle alla balconata, osservando tutta la terrazza con i suoi occhi scuri color Opale Nero, nella speranza di non venir disturbata proprio quel giorno. Si sentiva infastidita, odiava cercare di ricordare qualcosa, così estrasse dalla tasta laterale dei pantaloni, un pacchetto con al suo interno quattro sigarette che aveva sottratto a Blake poco tempo prima, assieme ad un accendino. Aveva appena mentalmente disquisito su come stesse diventando un'ottima Prefetta, eppure ora stava ricadendo in qualcosa di vietato a scuola, nonché un vizio molto pericoloso, sebbene lei non lo avesse e fumasse davvero pochissime sigarette all'anno; forse quella era addirittura la prima di quel turbolento 2020. Portò la stecchetta alle labbra, successivamente accendendola. Inspirò, prima di buttare fuori tutto il fumo con un sospiro di sollievo. Oh sì, sperava davvero che nessuno andasse a disturbarla.
    Scheda | Stat. | Black Opal
    I enjoy killing trasgressors. Be WARNED. | CODICE ROLE © dominionpf
     
    .
  2.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar
    Group
    Member
    Posts
    85
    Reputation
    +26

    Status
    🗲
    gif
    Smaug Daingus | BLACK OPAL I anno
    La scuola è iniziata già da un po’ ed ormai l’ungherese ha iniziato ad ambientarsi e prendere il giusto ritmo, seppur ancora di veri amici non ne ha trovati. Al massimo in qualche occasione è riuscito ad avere conversazioni quasi piacevoli mentre nelle altre ha fatto decisamente cilecca, non solo demerito suo è, ma alcuni discorsi finiscono in zone ambigue e particolari toccando tasti su cui è altamente impreparato e sul quale ancora si interroga quale sarebbe stato il metodo migliore per non apparire stupido. Parlando impulsivamente si è riservato solo stranezze, cose dubbie, insulti e nell’insieme solo atmosfere imbarazzanti e non proprio tranquille del quale è grato essersi liberato. In quella giornata smorta i suoi passi lo hanno inconsapevolmente portato a camminare sul territorio della terrazza che percorre tranquillo senza aver neanche fatto caso alla zona perimetrale intorno.
    Finalmente nell’ottica dell’integrazione i suoi vestiti sono casual, cosa che gli ha fatto storcere il naso nel momento della vestizione; per la prima volta da quando l’anno scolastico è iniziato ha abbandonato quelle casacche nere e rosse per vestire di qualcosa di generalmente più scomodo ed inadeguato seppur i colori indossati non si discostano così tanto da quelli soliti. Una tuta nera copre gli arti inferiori, diversi tagli colorati di rosso tra caviglia e ginocchio con una cerniera per tibia che chissà per quale motivo avrebbe dovuto aprire il polpaccio. La t-shirt nera a quanto pare non è abbastanza per non far accapponare la pelle all’ungherese di cui i peli ritti troneggiano sulle braccia lasciate scoperte ed infreddolite. I capelli biondi sono lucenti come al solito, sciolti, abbandonati a se stessi da un intrigante scapigliatura.
    La cosa che più lo tormenta da quando la scuola è iniziata è se fosse finito davvero nella casata giusta, ha rimuginato fin troppo sulla questione ed alcuni incontri con altri Opalini lo hanno messo sull’attenti. Fortunatamente per il suo umore, meno per la sua autostima, l’incontro con Elisabeth, sfociato quasi in tragedia, gli ha fatto capire quanto loro fossero generalmente simili e che, probabilmente, fosse quello lo spirito Opale.
    Come sempre quando si perde nei suoi pensieri compie atti e gesti inconsapevoli, i suoi piedi avanzano spediti non riuscendo ad avere quasi la percezione del mondo affianco a se. Le dita che artigliano la ringhiera della terrazza dalla quale è impossibile proseguire oltre e, girandosi verso la sua sinistra gli occhi dell’ungherese incontrano l’opalina fumante «Sei Jessica vero?» l’iride che si abbasserebbe sulla spilla per conferma. «Cosa ci fai da queste parti? Scappi da qualcuno?» non sa bene il perché o per come ma gli sembra una cosa giusta da dire dato che questa è la seconda volta che trova un prefetto completamente solo ed isolato. «Comunque sono Smaug, la matricola del primo anno» lanciandogli il suo miglior sorriso nordico che avesse con tutti i colori chiari della sua persona in risalto, poi disinvolto «Come mai voi prefetti ve ne state sempre per conto vostro?»
    <parlato> - "Pensato" - 'Ascoltato' | Scheda PG - Stat
     
    .
  3.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Black Opal
    Posts
    19,808
    Reputation
    +1,048

    Status
    🗲
    ESCUCHA REINA, NUNCA TE HE FALLADO Y CONOZCO POR LAS COSAS QUE HAS PASADO. ESCÚCHAME NENA, TU ERES LA PRINCESA

    Jessica Whitemore

    I suoi pensieri ormai erano alla deriva quasi quanto le drakkar mosaicate nel pavimento, anche se i suoi occhi erano attenti e vispi ad osservare il mondo circostante.
    Quel pensiero, come un chiodo fisso, proprio non le usciva dalla testa. Era quasi dolorosa, la consapevolezza di avere un ricordo che non riusciva ad afferrare, qualcosa che aveva comportato un periodo importante della sua vita ma, in quel momento, sembrava nebuloso fumo all'interno della sua testa.
    Sbuffò fuori una boccata di fumo, rigirandosi la sigaretta tra le mani, incurante del fatto che potesse arrivare qualche altro prefetto e beccarla -tanto erano quasi tutti, tra i suoi migliori amici- o qualche docente, sapeva che sarebbe riuscita a districarsi anche da una situazione del genere, quindi continuò beatamente quell'attività cancerogena. Fortunatamente il vizio non lo aveva preso, anche se ogni tanto una stecchetta se la concedeva, almeno finché non veniva sgamata!
    L'attenzione della spillata, poco dopo, venne attirata da una voce maschile alla sua destra. Sollevò lo sguardo nero opale, puntandolo in quella direzione e scontrandosi con una chioma bionda ed un viso che riconosceva a stento. Le sembrava di averlo già visto, tuttavia non ne era sicura. Al banchetto di inizio anno, altri erano i suoi pensieri e le sue preoccupazioni, perciò aveva fatto caso davvero a pochi nuovi, forse solo ad Amelia ed il focoso Nathan.
    Con qualche secondo di ritardo, la corvina annuì. Sì, sono proprio io. Piacere. Fu stupita dal fatto che lui conoscesse il suo nome e si chiese se fosse solo perché era prefetto, perché aveva una fama così negativa da essere conosciuta o per quale altro motivo. Ad ogni modo, sorrise cordiale al primino. Perdonami, queste settimane sono state un po' pesanti... tu sei? Non c'era un modo gentile di comunicargli che non aveva idea di chi fosse, perciò sperò di non risultare troppo stronza, optando per un approccio gentile.
    Alla sua seconda domanda, proprio non sapeva che cosa rispondere. Spense la sigaretta contro il marmo del parapetto, lasciandola abbandonata affianco a sé, con l'idea di buttarla dopo, prima di andarsene. Stava scappando da qualcuno? Dipendeva dai punti di vista, in realtà. Stava scappando da chiunque, probabilmente, con l'intento di rimanere sola, ma quello non lo disse.
    Ho sempre trovato suggestivo questo paesaggio. Mentì, con noncuranza. Da qui si può godere di una splendida vista su tutti i giardini dell'Accademia. Inoltre è un luogo calmo dove stare soli con i propri pensieri. Aggiunse, saltando giù e toccando terra leggiadra, praticamente senza produrre un suono. Tu invece? Cosa ti ha spinto ad arrivare fin qui? Con un gesto, abbracciò idealmente la terrazza. La sua domanda precedente venne risolta poco dopo, quando il ragazzo si presentò. Ah ecco perché non mi è mai sembrato di vederti in giro. Commentò, sincera, prima di inarcare un sopracciglio alla sua domanda, riflessiva. Dici? Hai per caso incontrato qualche mio collega? Domandò, enfatizzando l'ultima parola della frase, ancora emozionata della sua nuova carica. Eppure nessuno di loro mi è mai parso un tipo solitario, anzi... sono io la solitaria del gruppo. Ridacchiò. Quanta verità in quelle parole! All'improvviso sembrò quasi avere un'illuminazione ed allungò il pacchetto nella direzione di Smaug. Ne vuoi una? Domandò, con fare gentile.
    Scheda | Stat. | Black Opal
    I enjoy killing trasgressors. Be WARNED. | CODICE ROLE © dominionpf
     
    .
  4.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar
    Group
    Member
    Posts
    85
    Reputation
    +26

    Status
    🗲
    gif
    Smaug Daingus | BLACK OPAL I anno
    Dal girare inconsapevole ed innocente per la scuola spesso è riuscito a trovare alla fine del suo vagabondare incontri interessanti con persone al dir poco particolari. In quei pomeriggi non gli è nuovo trovarsi a tu per tu con membri casuali della scuola, dal lato suo è sempre riuscito a trarne il peggior utile possibile, a volte facendosi odiare ed altre facendo figure davvero pietose nell’ansia naturale di fare una buona impressione; il più delle volte fallisce. La situazione si è creata anche oggi, per la terza volta da quando la scuola è iniziata e l’esperienza accantonata su questo punto di vista sarebbe dovuta pur servire a qualcosa, soprattutto per un cervellone come l'ungherese che è sempre incline ad apprendere dai libri, meno dai propri sbagli.
    Rimane in attesa di capire almeno qualche prima battuta dell’altra, di impararne il timbro vocale e di studiarne i suoi atteggiamenti, se in qualche modo è propensa a nuove conoscenze o meno, se infastidita da esse. Nel guardare il viso altrui annuire già gli avrebbe proteso la mano destra aperta per suggellare la conoscenza, una bella stretta vigorosa da parte sua le avrebbe fatto capire chi fra di loro in quel momento ha in mano la situazione «Lo immaginavo». Sa bene di non essere il più famoso della scuola ma diavolo, lei è un prefetto, della sua stessa casata per giunta, avrebbe dovuto conoscere le matricole almeno per nome, a maggior ragione se sono brillanti come Smaug. Una smorfia indignata e risentita gli compare spontanea sulla faccia, tutta riservata per la nostra amica che non lo ha riconosciuto anche se la presentazione non sarebbe tardata ad arrivare.
    «Lo penso anche io» sorridente riguardo alla bellezza del luogo «Ma se dici così mi fai pensare che preferisci stare sola, vuoi per caso che me ne vada?» propone tranquillo, contraddicendosi non poco con i suoi gesti dato che invece si è spaparanzato sul freddo ferro andandoci a poggiare i gomiti e guardare l'orizzonte fin dove la vista lo avrebbe assistito.
    «Io sto cercando di visitare sommariamente tutto il castello, cercare di capirci qualcosa in più, altrimenti non avrei in realtà molto altro da fare» l’assenza di una ragazza gli conserva talmente tanto tempo libero da permettergli di fare un po’ ciò che vuole «Sai per caso dirmi un posto interessante da vedere? magari il tuo preferito» chiede curioso torcendo il capo per osservarla.
    «Qualche tuo collega?» ripete pensante «Se intendi altri prefetti ho incontrato Jesse qualche giorno fa che se ne stava a studiare da solo nelle poltrone della torre dell’orologio e gli ho fatto la stessa domanda» se ha ben capito cosa la ragazza gli stesse chiedendo. «Cosa intendi che sei la ragazza solitaria del gruppo?» e poi cosa dovrebbe voler dire del gruppo «Ma quale gruppo? pensi che potrei farne parte anche io?» l’appartenenza ad una cerchia ristretta di amici è una cosa che non hai mai provato neppure nella vecchia scuola e forse proporsi in questa maniera lo fa apparire leggermente penoso ma in queste circostanze controlla a malapena la lingua muoversi. Ovviamente la risata auto ironica del prefetto non la coglie in nessuna maniera al mondo talmente imparanoiato da quanto ha appena pronunciato. «Bè si, perché no» accetta seppur un po' titubante, non ha mai fumato e non è di certo un fumatore ma per fare buona impressione questo è il minimo, sarebbe diventato fumatore o perfino tossico se questo gli avrebbe portato qualche particolare utilità. Quindi la mano portante in allungo avrebbe atteso di afferrare la stecchetta della morte «anche l’accendino se ce l’hai» sempre più accomodante possibile per ingraziarsi la cercatrice «Ma sei sicura che si possa fumare qui?» ultimo dubbio.
    <parlato> - "Pensato" - 'Ascoltato' | Scheda PG - Stat
     
    .
  5.     +1   +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Black Opal
    Posts
    19,808
    Reputation
    +1,048

    Status
    🗲
    ESCUCHA REINA, NUNCA TE HE FALLADO Y CONOZCO POR LAS COSAS QUE HAS PASADO. ESCÚCHAME NENA, TU ERES LA PRINCESA

    Jessica Whitemore

    Era andata là per trovare un po' di solitudine e serenità, quello era certamente vero, però non le dispiaceva fare nuove conoscenze; era carismatica ed essere un prefetto, aveva aumentato quelle sue aspettative sulle proprie capacità. Jessica non era una ragazza modesta, non lo era mai stata e mai lo sarebbe stata. Vedere come venisse riconosciuta, aveva un qualcosa di fantastico. Contribuiva a pompare il suo ego, sebbene non avrebbe mai raggiunto quello di Blake Barnes, il suo migliore amico in assoluto, quello con cui aveva condiviso tanto, forse troppo. E ripensò a quell'episodio, il marzo precedente, all'interno della vasca idromassaggio, nel privé che quel ragazzo straricco le aveva messo a disposizione. Sì, non poteva dire che non fosse stata fortunata, nelle amicizie. Tornò però a concentrarsi sul ragazzo che si trovava davanti. Dopo le sue parole, allungò la propria mano a stringere quella di lui. Era forte, decisa e sicura di sé, come quasi sempre, in ogni momento della sua breve ma travagliata vita.
    Oltre che ad essere carismatica, era anche molto attenta ad ogni altrui movimento e non si perse quella smorfia. Forse il tatto non era proprio una caratteristica di Jessica e quindi in qualche modo lo aveva infastidito, con quella sua frase. Lo so a che cosa stai pensando. Iniziò, volgendo il proprio sguardo color opale, al cielo. No, non leggeva nel pensiero ma non era difficile interpretare quella sua espressione così estremamente contrariata. Non sono così distratta di solito, ma sono stati mesi difficili! Si riferiva certo all'halloween precedente e a ciò che era avvenuto alla laurea di colui che considerava come un fratello, Aaron Barnes. Anche se dal profondo del suo cuore, era certa che vi fosse qualcos altro... ma come sempre, era un ricordo fumoso che non la smetteva di allontanarsi quando Jess provava ad afferrarlo.
    Oh no, non preoccuparti. La tua presenza non mi infastidisce, Smaug. Assicurò, reclinando il capo all'indietro e prendendo un grosso respiro, ascoltando le sue parole successive. Sì, era perfettamente normale. Anche lei, quando era una matricola, aveva avuto lo stesso desiderio, anche se con un figlio che le cresceva dentro, era parecchio difficoltoso.
    Un posto da vedere? Replicò, posando il polpastrello dell'indice, sul mento, riflessiva. Forse i Giardini? Non quelli pensili, gli altri. Ogni zona -nord, sud, ovest ed est- ha una fontana chiamate "Fontane Emotive", ma c'è anche il Tempio di Odino o il Bosco di Ragna. Fece una pausa, alzando le braccia al cielo per sgranchirsi tutto il corpo come un gatto, sospirando. Però se ho voglia di stare sola o rilassarmi, vado al Santuario di Freya, in mezzo al bosco. È qualcosa di magico. Confidò, posandosi le mani sulle cosce ed annuendo al resto del discorso.
    Sì, intendo proprio i prefetti. Confermò, sorridendo all'idea del dolce Jesse da solo a studiare. Era proprio così che si erano conosciuti, con lei che tentava di svolgere una punizione da parte di Ensor.
    Alle sue successive domande, si fece un po' più attenta, perdendo parte del proprio sorriso, a favore di uno sguardo più serio. Annuì ancora a tutte quelle domande, come se la risposta potesse essere un semplice "sì" o un altrettanto semplice "no".
    Gli altri prefetti sono tutti tra i miei migliori amici, siamo molto uniti. Il sorriso tornò ad illuminarle il volto. Per Jesse avevo anche una cotta, ma è storia vecchia. Ora era felice che lui stesse bene con Adamas, erano davvero carini. Ed era contenta che lui la adorasse... come lei adorava lui. E di solito Jesse ed Erik non sono mai da soli, così come Lilith, Howard e Mia, sempre circondati da qualche matricola inesperta. Io invece tendo a stare spesso da sola, per i fatti miei. Confessò ancora, ravviandosi i capelli corvini ed allargando ancora il suo sorriso al pensiero degli amici, mostrando una lunga fila di denti bianchi. Oddio, alla sua successiva domanda non sapeva proprio come rispondere. Non conosceva Samug, non sapeva se fosse propenso a questo o quello. Si strinse nelle spalle. Beh, sicuramente troverai il tuo gruppo, qualcuno con cui stare bene ed essere te stesso. Era sincera ed era anche un modo carino per dirgli che difficilmente sarebbe entrato nel suo, di gruppo. Era una specie di gruppo di Elité che in aggiunta aveva ai prefetti, aveva Blake. Anche se il vero ed originario gruppo era composto da lei, Lilith, Blake, Jesse ed Erik.
    Alla fine, decise di offrirgli una sigaretta per mostrarsi gentile e rimediare alla figuraccia iniziale e, quando accettò, gli allungò un tubicino bianco e arancione. Gli passò anche l'accendino e scosse la testa. No che non si può fumare, ma non preoccuparti finché sei con me, i docenti mi adorano. Ed in parte era pure vero, come avveniva con Lancelot e l'Ivanova o Andrè, mentre aveva i suoi dubbi su qualcuno come Ensor. Dopodiché, saltò giù dal muretto e fece qualche passo verso l'uscita. Dai vieni, posso farti da guida a vedere qualche posto interessante. Si propose, non avendo effettivamente niente altro da fare.
    Scheda | Stat. | Black Opal
    I enjoy killing trasgressors. Be WARNED. | CODICE ROLE © dominionpf
     
    .
4 replies since 13/10/2020, 16:21   74 views
  Share  
.
UP