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.« SHE WAS LIKE THE SEA, ALWAYS REFLECTING THE STARS IN THE NIGHT SKY, ALWAYS REFLECTING OTHERS' BEAUTY. »Rebecca WagnerQuel giorno, Rebecca aveva il turno serale. Le piaceva lavorare al Canto della Sirena, aveva la fortuna di incontrare non solo denrisiani, ma anche studenti di Hidenstone -che sorgeva nell'isola-, docenti ma anche diversi inglesi. Lei non era la tipica isolana che schifava chiunque non fosse nativo di lì, forse complice anche il suo sangue misto, quindi le piaceva conoscere tutte quelle culture diverse e soprattutto gli aneddoti di questa o quella marachella dei ragazzi, di un avvenimento specifico a Londra o cose del genere. Adorava conoscere cose nuove, anche se non usciva da Denrise da quando aveva dieci anni... le notizie le apprendeva da chi conosceva, come Aaron, che adesso riusciva a sentire più spesso... anche se le era venuto in mente, non appena aveva provato ad inviargli un messaggio, che la barriera attorno a Denrise, bloccava qualsiasi trovata tecnologica, come se fossero nella preistoria, perciò si era rassegnata ad inviargli un gufo, spiegandogli la situazione. Ad ogni modo, presto sarebbe dovuta uscire dall'isola perché... stava per cadere la data dell'anniversario della morte di Luke e voleva andare al cimitero, da lui. Era decisa. Non lo aveva mai fatto in tutti quegli anni perché non ne aveva la forza, ma ora si sentiva più che mai pronta a farlo.
Erano quelli i suoi pensieri, mentre puliva il bancone per l'arrivo dei clienti per la cena. E fu proprio in quell'istante che la voce di Lola le arrivò all'orecchio. Non si sentiva troppo bene e le chiedeva di sostituirla per la camera 34, mentre lei se ne stava al sicuro dietro al bancone, servendo i piatti a chiunque ordinava. Era una richiesta abbastanza normale, perciò la bionda non si fece problemi ad accettare, dirigendosi quindi verso dove aveva lasciato la sua borsa, indossando un top che quasi era come se non ci fosse, una gonna corta, coordinati ad un intimo dello stesso colore. Era pronta a soddisfare le esigenze del cliente. Prese la chiave della stanza, com'erano solite fare, per entrare dall'uomo in grande stile.
Una volta arrivata alla stanza, inserì la chiave nella toppa e girò, spalancando la porta ed entrandovi con un sorriso smagliante e muovendo sensuale il corpo tutte curve, aspettandosi di trovarvi un uomo di una certa età.I enjoy killing trasgressors. Be WARNED. | CODICE ROLE © dominionpf. -
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.« SHE WAS LIKE THE SEA, ALWAYS REFLECTING THE STARS IN THE NIGHT SKY, ALWAYS REFLECTING OTHERS' BEAUTY. »Rebecca WagnerRebecca tutto si aspettava, ma di certo non di assistere ad una scena così buffa. Era andata fino a quella stanza con l'intenzione di soddisfare un cliente pagante, di certo non si sarebbe mai aspettato di trovare un ragazzino. Un bel ragazzino, comunque. Stava mezzo addormentato con un paio di boxer addosso e nient'altro... quando però la bionda palesò la sua presenza, sembrò non capire cosa ci facesse là, procurandole una bella risata a seguito della testata. Sembrava parecchio giovane, ma aveva dei bei muscoli delineati, un viso niente male e sicuramente... non era da buttare, ecco. Si bloccò sull'uscio, sentendosi quasi fuori luogo con quel top che le metteva in mostra il seno prosperoso e quella gonna che le fasciava quel culo da sballo.
Attese pazientemente che si rimettesse gli occhi nelle orbite, poi scosse la testa, chiudendosi la porta alle spalle. Una mia collega mi ha detto che in questa stanza c'era un cliente che aveva pagato per altro oltre che per la stanza, spero capirai. Ammiccò, decidendo comunque di avvicinarsi al letto. Non aveva trovato qualche denrisiano nerboruto, burbero e che puzzava di alcol e fumo, bensì un ragazzino nel fiore degli anni e con una pelle liscia e priva di qualsiasi cicatrice -almeno che lei riuscisse a vedere nella penombra della stanza- o altre brutte imperfezioni. Si avvicinò ulteriormente, sedendosi con grazia sul letto, accavallando le lunghe gambe e senza perdere il suo sorriso. Aveva trovato l'oro, con un giovanotto del genere. Di sicuro sarebbe stato più divertente che con un vecchio noioso e voglioso, oltre che di sesso, di raccontare le sue storie che non interessavano a nessuno. Beh già che sono qui... sussurrò, con una risatina. Incrociò le braccia sotto al seno, guardandolo intensamente negli occhi. Aspetta... quanti anni hai? Sei minorenne? Indagò, evitando di chiedergli i centimetri solo perché lo credeva un adolescente. Non le era sfuggito il movimento nei suoi boxer, ma non disse nulla, limitandosi a girarsi col busto verso di lui, mettendo ancora più in evidenza il seno.I enjoy killing trasgressors. Be WARNED. | CODICE ROLE © dominionpf. -
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.« SHE WAS LIKE THE SEA, ALWAYS REFLECTING THE STARS IN THE NIGHT SKY, ALWAYS REFLECTING OTHERS' BEAUTY. »Rebecca WagnerPerchè si trovava lì? E non solo inteso come camera sbagliata, ma proprio come luogo. Il Canto della Sirena. Forse un'altra persona, dopo la morte del proprio fidanzato, nonché anima gemella, si sarebbe comportata in modo nettamente differente, di sicuro non avrebbe intrapreso un lavoro e tenuto un atteggiamento che l'avrebbero poi portata ad andare a letto con chiunque, anche per un po' di soldi. Eppure... era il suo modo per esorcizzare il dolore, per non dargliela vinta... per tenersi in vita, in qualche modo, anche se forse non era quello giusto, non era quello che ci si aspettava da una ragazza per bene. Ma a Rebecca di tutti questi giudizi, non le era mai fregato assolutamente nulla; l'importante era che stesse bene con se stessa e se ciò la faceva stare bene, non vedeva assolutamente nessun motivo per non farlo. Il dolore era sempre lì, perfido, in un angolo del suo cuore e della sua mente, ma non poteva permettergli di prendersi troppo spazio. Sicuramente non si sarebbe più innamorata tanto facilmente, tuttavia qualche cotta ce l'aveva anche lei, come quella per il suo capo nonostante il trattamento che le riservava e gli stupeficium volanti che riceveva.
Alla sua frase, ridacchiò appena e scosse la testa. "Donnine a pagamento"? replicò, con un'altra risata sommessa. Oh, piccolo, quante cose non sai del mondo... non erano parole canzonatorie, sebbene lo sembrassero, anzi erano dette con dolcezza, intrisa però da una nota di divertimento ad osservare il cuscino che si era messo tra le gambe a coprir una probabile erezione. Non preoccuparti, nessuna offesa... sei parecchio giovane, Thomas. Il suo tono era lascivo ed accarezzò le lettere che componevano il nome del tirocinante, quasi stesse gustando la pietanza più buona al mondo. La sua mano, furba, si posò sulla gamba di lui, risalendo fino a toccare la morbidezza di quel cuscino che lui aveva usato per coprirsi. Io mi Chiamo Rebecca Wagner, molto piacere sussurrò, stringendo la mano che lui le stava offrendo. Ma era là con un obiettivo preciso e voleva perseguirlo. Quando fuori sentì lo scoppio di un fulmine, annuì alle sue parole e, prendendo il catalizzatore, fece apparire sul comodino un vassoio di finto argento con sopra due bicchieri stracolmi di Rum. Questo ti costerà un supplemento gli sussurrò, sporgendosi su di lui fino ad avere le labbra a pochi millimetri dalle sue. Posò la bacchetta sul comodino vicina al vassoio, poi con una mano prese il cuscino strappandolo dalla sua collocazione e lo lanciò via, lasciando che rovinasse a terra. Ora niente più li divideva. Sorrise. Resterò molto volentieri. Un altro fulmine, stavolta seguito da un deciso scroscio che indicava come stesse iniziando a piovere. Le sue labbra affamate calarono su di lui come una sentenza di morte, distruggendo qualsiasi distanza ed assaporando quelle di lui, mentre gli si metteva a cavalcioni sopra, sempre che lui glielo avesse concesso.I enjoy killing trasgressors. Be WARNED. | CODICE ROLE © dominionpf. -
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