Compito di Alchimia - Biennio - Settembre- 2020/2021

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    [TIPO DI COMPITO: RELAZIONE INTERATTIVA]

    Ogni settimana I prefetti, come è loro dovere, finivano spesso per attaccare a colpi di martello diversi fogli e foglietti di ogni dimensione e contenuto alle bacheche della propria casata.
    Quel giorno un foglio bianco ricoperto di scritte ricordava a tutti i compiti che il professor Black aveva assegnato alle classi del Biennio.



    Come abbiamo visto in classe, più volte e più volte, l'arte Alchemico Trasfigurativa è un ritrovato piuttosto recente, appena nato oserei dire.
    Tuttavia questo nuovo "punto di vista" si basa su tecniche e studi ben più antichi che spaziano dall'alchimia alla trasfigurazione e l'uomo non si è dilettato a usare queste antiche conoscenze solo davanti a paioli fumanti o attraverso nodose bacchette.
    In passato, come oggi, sono stati creati dei manufatti attraverso conoscenze alchemiche e trasfigurative capaci di usarle a loro volta e che con il loro potere di alterare la materia sono entrati nella leggenda e hanno ispirato racconti di ogni tipo, ma anche le future ricerche che ci hanno permesso di arrivare fino agli attuali livelli di conoscenza.

    Il vostro compito sarà quello di recarvi nel Museo della Sala dei Trofei e di analizzare uno di questi 3 manufatti magici.

    L'anello di Loki: un particolare anello che permette a chi lo indossa di mutare il proprio corpo in un ibrido fra un uomo ed un animale.

    Skíðblaðnir: Una drakkar le cui vele trasfigurano l'aria entro 2 metri in modo tale che si generino sempre dei venti capaci di spingerla in qualsiasi direzione il timone punti

    Incudine di Tyr: Una forgia capace di trasfigurare il sangue che ci viene versato sopra durante il processo di forgiatura di un oggetto. Il liquido vitale si mescola al metallo donandolo una resistenza e forza fuori dal comune, oltre che un colore rossastro.

    Non dovrete solo descrivere l'oggetto scelto e cercare di catturare le emozioni che vi provoca alla sola vista e vicinanza, ma anche riportare la vostra esperienza avuta durante un immersione nel suo memory dive.

    CITAZIONE
    Memory Dive
    Ogni oggetto esposto nel Museo della sala trofei, quello presidiato da Ruckus, ha davanti a sé un piedistallo di metallo la cui estremità è un quadrato obliquo.
    Al centro vi sono due impronte di una mano destra.
    Questi piedistalli sono i memory dive è sono stati costruiti in modo da essere legati all'oggetto a cui stanno davanti. Quando qualcuno mette la mano sull'impronta del memory dive, viene messo in contatto con l'artefatto magico a cui esso è legato. E se ne possono vedere i ricordi. L'esperienza sarà simile a quella che avviene con un pensatoio.
    Sarete osservatori passivi di un ricordo dell'oggetto, ma vi potrete vedere l'un l'altro, se farete dive in due, o comunque vedere il proprio corpo che però sarà del tutto simile a quello di uno spettro e non potrà venir notato dagli esseri che si potrebbero trovare nel ricordo.

    Una volta fatto ciò rispondete alla seguente domanda: Cos'è per te l'alchimia-trasfigurativa?

    il compito è una relazione scritta in cui mi dovrete descrivere - liberamente e senza troppi giri di parole, niente papiri - come immaginate l'oggetto da voi scelto e un suo ricordo in cui vi immergerete.
    Una volta descritto l'oggetto e il ricordo, brevemente, rispondete alla domanda, altrettanto brevemente.

    Vi valuterò in base alla creatività ed alla vostra grammatica! Più originale sarà il vostro lavoro più Samuel sarà buono con i voti.
    Questa tipologia di compito è una relazione interattiva: se volete potrete aprire una role nella quale i vostri pg vivranno questa esperienza, visitando, se volete, la sala trofei.
    Se riuscirete a terminare la role entro la scadenza del compito otterrete 3 exp extra! <3 ( nella descrizione della role dovrete specificare che si tratta della role per il compito e per ricevere gli exp extra dovrete, PER FORZA, mandarmi l'mp col compito.)
    Vi ricordo che la partecipazione non è obbligatoria ma vi farà ottenere diversi exp.
    Senza contare gli exp extra della vostra role, questi saranno quelli che guadagnerete partecipando al compito.

    1exp automatico per la partecipazione
    E: 11 exp
    O: 10 exp
    A: 8 exp
    N: 6 exp
    S: 5 exp
    D : 4 exp


    La scadenza è prevista per il giorno 30 Settembre alle ore 23:59


    Edited by SamuelBlack - 16/9/2020, 15:48
     
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    Ed ecco i risultati:


    Tutti riceverete 1 exp della relazione + i punti esperienza legati al voto. I 3 exp extra per le role fatte saranno calcolati durante gli accrediti da chi di dovere ❤️

    PuntiVotoEXP
    20E12EXP
    19E11EXP
    18E11 EXP
    17O10 EXP
    16O10EXP
    15O10EXP
    14O10EXP
    13A8EXP
    12A8EXP
    11N6EXP
    8-10S5EXP
    5-7D4EXP
    2-4Texp della relazione(1)
    0-1NCexp della relazione(1)


    Howard: 19= E(11EXP)
    Il compito è ben fatto e, come sempre, ti sei meritato un ottimo voto. Ho apprezzato in particolare la tua spiegazione ed interpretazione dei significati propri del anello ed il lavoro in sincronia con il signor Hinds, che ha fatto emergere la natura duale del dio Loki. Qui però attenzione, le rune sono un ambiente di studi complesso perché si è detto molto se non troppo. Vero che molti associano Loki ad Uruz, ma principalmente essa è la runa della potenza incontrollata che ha creato l'universo e quindi ha come punto di riferimento i Giganti più che Loki. Vi consiglio di approfondire l'argomento col professor Olwen.
    Tornando al compito, ho apprezzato in particolare la sua risposta al quesito sull'Alchimia-Trasfigurativa, ma avrei preferito un collegamento all'esperienza avuta grazie al memory dive.
    Per finire attento al tuo solito problema, le ridondanze. Ora ti farò un solo esempio, ma vale per tutti gli "errori" di questo tipo. "In questo compito tratterò di un manufatto molto importante per l’alchimia-trasfigurativa, ed in particolar modo vorrò concentrarmi sull’anello di Loki."
    In una sola frase ti sei riferito due volte all'anello di Loki: manufatto e poi anello.
    Hai moltissime potenzialità, esprimile al meglio con il concetto della brevitas( di tanto con il minor numero di parole possibii). Ti ho dato 19 solo per questo motivo, anche se, rispetto all'ultimo compito ho comunque visto dei miglioramenti sotto questo punto di vista. Continua così.
    Buonasera, professore. Sono Howard Hielke Van Leeuwen del secondo anno ed appartengo alla casata dei Dioptase. Questo è il mio compito di Alchimia, spero che la lettura possa esserle piacevole e interessante.
    In questo compito tratterò di un manufatto molto importante per l’alchimia-trasfigurativa, ed in particolar modo vorrò concentrarmi sull’anello di Loki. Si tratta di un vero e proprio anello, realizzato in vischio bianco, e che rappresenta un serpente che si morde la coda; sul capo del serpente è incisa la runa Uruz.
    Indicativamente questa descrizione potrebbe risultare del tutto inopportuna e poco consona, tuttavia l’anello ha un forte significato intrinseco che la collega alla divinità dalla quale prende il nome: il serpente che si morde la coda può essere paragonato al Midgardsormr, chiamato anche Jormungandr, uno degli animali mostruosi generati da Loki stesso, assieme al terribile Fenrir e alla dea della morte Hel. La rappresentazione di tale animale nell’atto di avvolgersi su se stesso e di mordersi la coda ha un significato storico di rilevanza, poiché fu Odino a condannare questa “bestia demoniaca cosmicamente potente” a girare su se stessa, mordendosi la propria coda all’infinito. Sul proprio capo, il serpente riporta la runa Uruz, la quale è il glifo associato alla figura del dio Loki stesso. Questa runa rappresenta la forza primitiva, feroce, e la resistenza, due elementi che si sposano perfettamente con il carattere duale, equivoco ed enigmatico del dio Loki. Esso è ingannevole ma, talvolta, capace anche di mostrare ragionevolezza, incarnando un altro dei valori della runa, ovvero la buona salute e la forza virile, due elementi che possono essere considerati di indole positiva.
    Questa natura duale del Dio si rispecchia molto anche nell’anello, il quale ha mostrato due visioni di diversa tipologia a me ed al mio compagno di compito, Ciaran Hinds. Nel mio caso, infatti, è stata presentata una visione dall’indole benefica e salvatrice, una visione in grado di strappare un’anima dalla morte certa: in un ambiente nordico del tutto decontestualizzato, un padre ed un figlio si rincorrono giocando a tirarsi la neve. Nel momento in cui il figlio scivola, avendo posto il proprio piede su un cumulo di neve ghiacciata, il bambino inizia una caduta precipitosa verso il basso, inghiottito dalla forza di gravità. Fu in quel momento che il padre, sfruttando il potere conferitogli dall’anello, ha potuto trasformare se stesso in un ibrido tra un’aquila ed un essere umano, scendendo in picchiata verso il bambino e recuperandolo da una situazione di morte certa.
    Allo stesso modo, però, al mio compagno è stata mostrata una visione dall’esito più negativo, malvagio, che vedeva protagonista un ragazzo dalla capigliatura corvina sfruttare il potere dell’anello per arrecare dei danni a terze persone, portando dunque caos, distruzione e dolore. Proprio in visione di ciò, dunque, si può concludere affermando che il manufatto che prende il nome di “anello di Loki” è estremamente connesso alla divinità stessa, incarnandone alla perfezione l’aspetto duale e configurandosi come l’ago di una bilancia che pende continuamente tra il bene ed il male.

    Per quanto riguarda la domanda più ‘personale’, secondo la quale mi è chiesto di dare un mio parere sull’alchimia-trasfigurativa, ritengo che questa sia una delle pratiche più complesse ma allo stesso tempo avvincenti che possano esistere. Credo che l’alchimia-trasfigurativa sia una delle poche branche della magia, se non l’unica, in grado di coniugare perfettamente l’aspetto magico all’aspetto scientifico, unendo dunque due tipologie di conoscenze differenti: da una parte l’esperienza imprevedibile e potente della magia, dall’altra la razionalità e le regole ferree tipiche della scienza. Personalmente, la ritengo una delle materie più interessanti ed utili poiché ha dei riscontri pratici evidenti, e penso che sia fondamentale nel percorso di studi di una qualsiasi persona che, utilizzando la propria mente, vuole diventare in grado di plasmare la realtà per mezzo della trasfigurazione, dell’evocazione, dell’evanescenza e delle altre pratiche minori (ma ugualmente avvincenti) che caratterizzano questa materia.
    Per me è dunque quella branca magica che permette di andare oltre il velo della realtà: ci permette di afferrare il filtro che copre gli oggetti ed i soggetti che ci circondano così da modellarlo e plasmare ciò che ci circonda secondo il nostro pensiero. L’alchimia-trasfigurativa è dunque sinonimo di conoscenza, studio, potenza ma allo stesso tempo anche di libertà e di creatività, che, in un’arte che permette di ottenere risultati strabilianti, sono decisamente alla base.


    Addison: 14= O(10 EXP)
    Un compito semplice molto sintetico. Ad ogni modo ho apprezzato molto la tua idea di Alchimia Trasfigurativa, associata anche all'incudine di cui hai avuto esperienza. Ti do ragione sulle unicità di cui è composta l'Alchimia-Trasfigurativa. Difatti, più che basarsi sulla trasformazione della materia essa la sfrutta per arrivare ad una trasformazione spirituale. Trasformando il mondo lo si capisce e capire vuol dire comprendere le unicità di ciò che si ha di fronte relazionandole con le proprie.
    Sono sicuro che se ti impegnassi di più potresti produrre una Conoscenza molto interessante.
    L’oggetto che ho scelto per questo compito è stata l’Incudine di Tyr.
    Essa si presenta come un oggetto di metallo sagomato, con una superficie piana superiore che costituisce il piano di lavoro e due punte laterali chiamate corna.
    Questa incudine in particolare è stata utilizzata per molti secoli mischiando alle opere forgiate dal fabbro il sangue dei destinatari.
    Infatti ancora oggi si possono vedere ad occhio nudo macchie marroni scure di sangue rappreso su tutta la superficie della stessa.

    Quando mi ci sono avvicinata ho provato un misto di paura e referenza verso questo oggetto al pensiero di tutte quelle armi, monili o armature che avevano visto la luce su quella superficie piana, con il solo rumore del martello che rimbombava dentro di loro ad ogni martellata e con l’energia del sangue dei futuri proprietari avevano dedicato la loro esistenza alla protezione di questi ultimi.

    Il ricordo che è emerso dall’incudine è stato spettacolare!
    Io e il mio compagno di studi Aidan abbiamo assistito all’assemblamento finale della famosissima spada Excalibur e successivamente essa è stata infilata nella roccia dove sarebbe rimasta per secoli, prima che il futuro Re Artù la estraesse dalla stessa, cominciando così il suo prospero e duraturo regno dando vita a mille leggende e storie narrate per secoli e secoli.


    Per rispondere alla domanda, per me l’ alchimia- trasfigurativa consiste nel creare un oggetto di metallo nuovo e dalla forma unica , ma allo stesso tempo infondere un’energia personale e non riproducibile più di una volta, perché ogni persona è speciale quindi tutti i pezzi che verranno creati con questa arte saranno potenti ed unici come il proprio possessore.


    Ciaran: 20= E(12EXP)
    La descrizione dell'anello, e in generale l'intera pagina, è chiara e coinvolgente. Fai vedere l'oggetto ed il ricordo senza raccontarteli e questo è un approccio alla scrittura che può alleggerire ed arricchire anche un compito o qualsiasi saggio o testo, narrativo o meno. Tuttavia attento. Perché oltre che nell'alchimia sarebbe meglio avere un equilibrio anche in questo ambito. Figure retoriche esagerate, che possono spingere il lettore a rileggere alcune parole per comprenderle appieno, possono spezzare la lettura. Detto questo complimenti perché è veramente un ottimo compito e contiene interessanti osservazioni.
    Ciarán Hinds
    Scheda | Studente | Stats
    Se l'oro è il tuo dio, l'avarizia è la tua religione.


    L'anello di Loki & la visione



    Nonostante la maestosità della Skíðblaðnir e del fascino esercitato dall'incudine di Tyr, ad attirare la mia attenzione è stato l'anello di Loki. Questo accessorio dalla forma circolare sembra essere stata ricavato da un ramo di vischio bianco, la pianta simbolo di Loki.
    La forma che è stata data all'oggetto ricorda quella di un serpente che si morde la coda. In un primo momento, ho ricollegato la figura a Jǫrmungandr, il serpente marino nato nato dall'unione di Loki e Angrboða. I racconti dei druidi insegnano come il corpo di questa creatura sia talmente lungo da poter avvolgere il mondo, riuscendo a raggiungere la coda con la testa.
    In un secondo momento, la stessa figura mi ha ricordato la figura alchemica dell'uroboro. Questo simbolo palingenetico rappresenta il continuo susseguirsi dei processi alchemici necessari a raggiungere e perfezionare la "materia prima". Tuttavia, ciò che ci interesserà dell'uruboro è una frase ad esso collegato che citeremo per completare la seconda sezione di questo elaborato.
    L'ultimo dettaglio degno di nota è la runa incisa sul capo del serpe. Uruz, ᚢ, che simboleggia la forza primitiva (Manuale di antiche rune), un'energia incontrollata in continuo mutamento. Lo stesso Loki è definito dagli altri come un dio ambiguo, un "trickster", dall'animo mutabile come la materia nelle mani di un trasfiguratore.

    Sia io che il mio compagni di studi, Howard, abbiamo vissuto un ricordo simile. Nel mio caso, mi sono ritrovato catapultato in una Denrise antica. Ho riconosciuto il verde della foresta eterea e le sagome dei monti, il profumo di terra bagnata e il canto dei passeri. L'anello era al dito di un nostro coetaneo dal volto glabro e dalla chioma corvina.
    Nascosto tra le ombre di una quercia, il ragazzo era diventato tutt'uno con una donna più anziana di lui. Il giovane scattava ad ogni rumore, le sue mani tremavano e da quel miele sembrava solo cogliere la puntura dell'ape.
    Lo scenario mutò. Il ragazzo venne sfidato da un adulto, braccia larghe quanto tronchi e un'ascia affilata come il dente di un megalodonte. La donna di prima urlava, stretta tra altre donne, mentre quello che - ogni secondo - sembrava sempre più un predone tuonava insulti contro il ragazzo dai capelli corvini.
    L'ascia dell'uomo cozzò contro quella del giovane. Scintille e urla prima che l'esperienza dell'adulto superò la destrezza del giovane. L'ascia del ragazzo volò tra i cespugli. Il suo esile braccio che si allungava, inutilmente. Poi la chioma corvina vibrò, scivolandogli sul capo. Lo scalpo si dilatò mentre una coltre di peli gli avvolse le braccia. L'arcata inferiore dentale esplose e due zanne ricurve gli penetrarono la carne.
    Il predone sgranò gli occhi. Il ragazzo caricò il nemico. La zanna si posò sul petto dell'avversario. Un urlo e l'uomo si spostò mentre l'ibrido affondò nel vuoto. Un singolo fendente disegnò una linea rossa sul ventre del ragazzo. Gli arti del giovane cominciarono a vibrare. L'intera figura prese a rantolare.

    Quando il padre del giovane scoprì il cadavere riconobbe gli effetti del veleno in un secondo. L'uomo con il volto rigato dalle lacrime raccolse l'anello per poi dirigersi verso il villaggio.
    Il padre sfidò il predone. L'anziano era disarmato e il disonorevole combattente cosparse la lama di veleno fin da subito. L'ascia volò verso l'anziano il cui corpo iniziò a vibrare. Una serie di scaglie gli circondò le braccia. La lama riuscì a penetrare nella sua carne. La mascella dell'ibrido si spalancò rivelando due aghi al posto dei canini. I denti si chiusero sul collo del predone.
    Mentre il giovane che seguiva la propria carne aveva scelto un animale forte - il cinghiale -, l'anziano che seguiva ciò che la mente gli suggeriva optò per un animale immune al veleno - il serpente -.
    Nel mio resoconto non sono entrato nei dettagli dello scontro perché sono cresciuto a Denrise e ho visto tante altre battaglie concludersi nel sangue. Ciò che mi ha colpito di questo ricordo è stato l'approccio alla battaglia dei suoi due possessori. Dove il giovane ingenuo ha fallito, l'anziano saggio è riuscito a vincere. Personalmente, non vedo l'anello come un qualcosa da temere ma come un incentivo a pensare prima di agire.


    Cos'è per te l'alchimia-trasfigurativa?



    Per rispondere a questa domanda, darò una mia prima definizione dell'alchimia trasfigurativa. Dunque, esaminerò l'etimologia di questa parola composta. Poi, citerò i ricordi che l'anello di Loki ha mostrato a me e ad Howard per avvalorare la mia tesi.

    L'alchimia trasfigurativa è un'arte che migliora l'efficienza degli incanti trasfigurativi tramite i precetti alla base delle conoscenze alchemiche.

    La parola "trasfigurare" è l'unione, o almeno così è suggerito dai libri che ho preso in prestito, del prefisso "trans" e dal verbo "figurare". Mentre "trans" può essere tradotto in "al di là", "figurare" prende il significato di "dare una forma". Di conseguenza, il verbo "trasfigurare" indica l'andare oltre al dare una forma. Infatti, in ambito magico, tramite gli incanti trasfigurativi è possibile selezionare un soggetto e mutarne la forma.
    Se dovessi mutare la forma di un soggetto seguendo un approccio orientato alla trasfigurazione tradizionale, dovrei seguire tre fasi: concentrazione, focalizzazione e lancio (Manuale di incantesimi). Di queste tre parti, ci concentreremo sul lancio per rispondere a questa domanda. Secondo l'approccio sopraccitato, esiste un singolo lancio, dunque un singolo movimento e una singola formula, per ogni singolo processo trasfigurativo. Dunque, se dovessi trasfigurare un gatto (animale) in una spada (oggetto) dovrei usare un incanto specifico ᚠ e se dovessi trasfigurare un cane (animale) in uno scudo (oggetto) dovrei usare un diverso incanto specifico ᚢ.
    La ripetizione della parola "singolo" non costituisce soltanto una cacofonia ma anche il limite che il nuovo approccio adottato dai sostenitori dell'alchimia trasfigurativa sembrano intenzionati a superare.

    Giulio Firmico fu il primo ad usare la parola "alchimia" per indicare la scienza seguita dagli arabi per convertire metalli ignobili in oro o curare tutti mali. La parola può essere scomposta in "al", articolo arabo, e "chimia", derivante dal greco "chimica". Sebbene l'articolo possa essere ignorato, è importante ricordare come la chimica si basi sugli equilibri dei vari composti per crearne di nuovi. Conoscendo questi equilibri, le possibili combinazioni che possono essere prese in considerazione aumentano esponenzialmente.
    È proprio grazie alla conoscenza che il moderno approccio alchemico trasfigurativo supera l'approccio trasfigurativo tradizionale. Sebbene gli incanti lanciati seguendo questo nuovo approccio seguano sempre le tre fasi del casting - concentrazione, focalizzazione e lancio -, vi sono significative modifiche. Esiste ancora un singolo lancio, quindi un singolo movimento e una singola formula. Tuttavia, la singolarità si applica ai processi trasfigurativi relativi ad una classe di mutamenti (Non più da gatto a spada ma da animale a oggetto, non più da scudo a cane ma da oggetto ad animale).

    Se da un lato questo approccio diminuisce significativamente il peso mnemonico delle formule e dei movimenti da utilizzare, ciò non si può dire dello sforzo da seguire durante la fase della concentrazione. Infatti, è necessario visualizzare mentalmente sia lo stato iniziale del soggetto che lo stato finale di quest'ultimo. L'efficacia della visualizzazione sarà direttamente proporzionale alla conoscenza dell'alchimista trasfiguratore. L'alchimia trasfigurativa opera sugli elementi del reale seguendo i seguenti 3 stadi: comprensione, scomposizione e ricomposizione. Alla base dei tre stadi si trova la comprensione, comune denominatore di tutte e quattro le categorie macro-alchemiche.

    Nella visione di Howard (Il mio compagno di studi, che ringrazio del supporto) un padre, sfruttando l'anello, è riuscito a salvare suo figlio che - a causa della sua ingenuità - stava rischiando la vita. Nella mia visione, un giovane ha perso la vita in un duello e suo padre, sfruttando l'anello, è riuscito a vendicarlo. Sebbene sia erroneo generalizzare affermando che l'anziano sappia sempre più del giovane, il più delle volte i padri hanno un'esperienza maggiore dei propri figli. L'esperienza espande la conoscenza. Un'ampia conoscenza amplia i limiti in cui l'immaginazione può viaggiare. Un'immaginazione priva di freni può portare ad una più dettagliata visualizzazione mentale. Infine, una visualizzazione mentale efficiente porterà ad una trasfigurazione precisa. È risaputo come gli artisti migliori riescano a replicare al meglio la realtà che li circonda e, ricordando le prime righe di questa risposta, l'alchimia trasfigurativa è un'arte. Un'arte che si basa sui legami che la scienza alchemica ha saputo evidenziare per superare i limiti dell'approccio tradizionale alla trasfigurazione. Ancora una volta, uno è tutto e tutto è uno.

    Things die. Some come back
    ©
    Scheme role by Amphetamines'
    Vietata la copia anche parziale.


    Adamas: 18= E(11EXP)
    Carina l'idea di trasformare il compito in un post, che comunque hai gestito bene. Mi è piaciuta molto la descrizione dell'anello e del ricordo, tuttavia sulla risposta alla mia domanda diretta, per quanto corretta, potevi dire qualcosina di più, magri facendo riferimento al ricordo stesso.
    Il compito di Alchimia si stava dimostrando più arduo del previsto; Adamas non era abituato al pantheon norreno di divinità, per cui aveva dovuto condurre più ricerche anche solo per comprendere meglio chi fossero Loki e Tyr. Certo, aveva avuto modo di conoscere Loki attraverso quei film Marvel che Jesse gli aveva suggerito, o che erano riusciti a vedere insieme: tuttavia era molto più distratto dalla sensualità degli attori e, diciamocelo, dall’immaginarsi il suo Snowflake in succinte tutine da supereroe mentre…
    ‘No, diamine - torna in te, Adamas. Hai un compito da svolgere! Anche se…’
    Avrebbe dovuto proporre a Jesse un incontro più… super nella Sala delle Necessità.
    La scoperta della mitologia norrena, comunque, non era stata poi così semplice: troppi nomi strani e troppe divinità sconosciute a lui, che rendevano la lettura lenta a causa dei continui, necessari rimandi a capitoli precedenti…
    ‘Beh, non ti deve piacere per fare un buon compito…’

    Aveva infine deciso di analizzare l’anello di Loki, forse perché si era fatto un’idea (leggasi preconcetto) più chiaro su quel dio.
    L’anello era di legno rossiccio, che poteva essere con buona probabilità peccio; era stato smussato a mano e quindi ulteriormente levigato, per cui le sue linee erano morbide e sinuose. Era stato inoltre intagliato per tutta la sua lunghezza da una trama simile ad una ragnatela, nella quale era stato inserito con maestria un incastro d’argento. Il rosso del peccio, ancora acceso probabilmente a causa di una particolare lavorazione del legno, si sposava bene con la freddezza del metallo prezioso; il punto in cui il legno risultava maggiormente sbiadito e consunto era proprio quello in cui veniva indossato. Il tempo era stato clemente su quell’oggetto, conservando intatta la sua bellezza ed eleganza.
    ‘Devo ammettere che è un oggetto davvero seducente…’

    Pose quindi la mano destra sul memory drive, lasciandosi trasportare nel ricordo.

    Si trovava in quella che appariva come una casa di legno massiccio; a giudicare dalla grandezza, doveva essere una delle abitazioni più grandi del villaggio. Il tetto presentava delle travi portanti che reggevano quella che sembrava paglia pressata; probabilmente doveva essercene una buona quantità, in quanto sembrava che i presenti non subissero il vento esterno. Il focolare al centro della casa scoppiettava allegramente, mentre una donna e due ragazze molto più giovani se ne occupavano. Verso il fondo dell’unica stanza, un folto gruppo di uomini stava conversando concitatamente.
    “Padre, secondo voi… riusciremo a superare l’inverno?”
    Tali parole furono pronunciate da un ragazzino, che avrà avuto sì e no 13 anni; nonostante ciò, aveva già il fisico nervoso e asciutto di chi è stato abituato alla fatica sin da giovane. Si beccò l’occhiata, pensierosa e severa, del padre, probabilmente il capo del villaggio; non era di certo abituato ad essere apostrofato da qualcuno durante le riunioni con gli uomini più importanti.
    “Bjorn, impara il tuo ruolo al mondo. Comunque, un modo c’è - anche se… poco ortodosso”: la sua voce sembrava reduce da ore di infruttuose discussioni con i suoi sottoposti, ed era stanca e roca, seppur ancora risoluta.
    “Ma purtroppo è una faccenda che devo risolvere da solo.”
    Il capo villaggio sciolse la riunione, lasciando i suoi uomini esterrefatti ma tuttavia disposti a non fare più domande; si vedeva la fiducia che avevano nell’uomo dal modo in cui furono propensi a lasciare la casa.
    “Bjorn, ti affido la casa per la notte - difendi tua madre, e i tuoi fratelli e le tue sorelle. Io ho una missione da fare.”
    La scena traslò velocemente; Adamas si ritrovò in una radura innevata, circondata da conifere che sembravano resistere strenuamente al freddo pungente dell’inverno; l’Ametrino non subiva l’effetto del freddo, vivendolo soltanto come un ricordo dell’anello di Loki, mentre il capo villaggio era coperto da pesanti pellicce che probabilmente lo tenevano al caldo.
    “Oh Loki, come aiutasti il figlio del contadino contro il gigante Skrýmir, così aiuta me affinché il mio popolo non muoia di fame…”
    L’uomo aveva portato con sé alcune delle poche provviste che avevano e, dopo aver accatastato alcune rocce al centro della radura, le diede alle fiamme affinché il loro fumo salisse al cielo e fosse sacrificio al dio Loki. Adamas guardò il gesto dell’uomo con dolcezza; la devozione e la disperazione che trasparivano da quel piccolo ma prezioso sacrificio erano quasi accecanti. Vide il fumo prendere forma vagamente umana e parlare, ma non poté udire le parole che disse; probabilmente erano precluse alle sue orecchie profane alle divinità norrene. Tuttavia, quando il fumo si dissolse, vide l’anello di Loki sul cumulo di pietre dove avrebbero dovuto esserci le braci.
    Il capo villaggio, ancora ottenebrato dalla devota apparizione, indossò l’anello: subito riuscì a trasformarsi in un uomo-lupo gigante. La trasformazione fu tanto strana che Adamas non sarebbe riuscito a descriverla esaustivamente; era diversa da quella di un Animagus poiché, mantenendo parte della caratteristiche umane quali gli occhi e le gambe, l’uomo aveva ottenuto arti dotati di artigli, ed un muso allungato da cui spuntavano candidi canini. Il ricordo seguì quindi le vicende di quell’uomo-lupo, che pareva dotato di un istinto da cacciatore infallibile; nel corso di quella che doveva essere l’ora successiva riuscì infatti a catturare diverse prede, tra cui alci adulte, caprioli e lepri, che vennero trasportate dall’uomo nelle prossimità del villaggio.
    Poco prima della fine della notte l’uomo, sfinito, avrebbe quindi tolto con un artiglio l’anello di Loki, per poi legarselo con una banda di tessuto al collo e celandolo sotto le vesti. Probabilmente avrebbe dovuto sacrificare parte del cacciato a Loki come ringraziamento, ma poté dire con fierezza che non avrebbero avuto più problemi per la carestia…


    Adamas tornò in sé, stupefatto da ciò che aveva visto.
    ‘Quindi anche Loki sa essere un dio benevolo… mi ha ricordato un po’ Prometeo.’
    Avrebbe quindi descritto la sua visione, per poi procedere con la domanda tecnica.
    “L’alchimia alchemico-trasfigurativa è un’arte magica che consente di ottenere un effetto date (es. trasformare un oggetto in animale) con una formula che non dà sempre lo stesso effetto, ma la stessa tipologia di effetto. Per esempio, usando un Incanto Alchemico-Trasfigurativo potremmo trasformare qualunque oggetto in qualunque animale, mentre usando un Incanto puramente Trasfigurativo come il Paperante potremmo trasformare sì qualunque creatura, ma l’effetto sarà quello di ottenere sempre una paperella di gomma. In quest’arte magica è molto importante dunque la visualizzazione mentale dell’esecutore: maggiore sarà la concentrazione, migliore sarà il risultato.”


    Cameron: 2= T(0EXP)
    A volte mi chiedo che cosa ci faccia in questa accademia. Vada avanti così caro il mio signor Cohen, e proporrò alla preside di venire incontro al suo estremo bisogno di non fare nulla della sua vita e sbatterla così fuori da Hidenstone, si spera per sempre.
    Una specie di... forno? Di colore scuro e piuttosto grande, chissà se ci possiamo fare una grigliata là dentro. Comunque dicevo, un affare dove cuocere i metalli, anche se quello di Tyr sicuramente è speciale, rispetto agli altri... ehi ma perché non cammina fino alla Sala Trofei e se lo guarda da sé? Cosa sono io? Il suo schiavo?
    Ma la visione è stata figa, davvero! Ci trovavamo in un... boh, pareva un negozio d'armi, anche se era brutto, sporco e probabilmente non ci vedeva un vero cliente dal mai avanti cristo. Ad ogni modo, c'erano due uomini... uno cazzuto, l'altro mingherlino e che faceva troppo lo spiritoso per i miei gusti. Tyr -l'omone- lo ha ucciso ed è stato troppo divertente, anche se ci stavamo annoiando! Ma se qualcuno ti deve soldi e non te li da, poche sono le cose che puoi fare.
    Spero le basti, sennò non fa altro che prendere ed andarsi a godere la sua visione.
    Cos'è l'alchimia-trasfiguracosa per me?
    Che palle, non mi ricordo dove ho messo il libro. E le ripeto che non sono il fattorino. Sto facendo i compiti solo perché mi hanno obbligato. Ma comunque potrei dire... cambiamento? Ehi, che figo trasformare qualcosa in qualcos altro! Tipo se qualcuno non sta mai zitto, puoi trasfigurarlo in... non so... un simpatico girino!
    Saluti Prof!

    - Cameron Cohen


    Emma: 13= A(8EXP)
    Il compito in se è accettabile, anche se, per un momento mi sono chiesto se stessi leggendo un tema di una dodicenne. Utilizzi i termini corretti, impari ad esprimersi come si conviene ed il contenuto dei suoi ragionamenti fiorirà di sicuro.
    Io ho scelto l'anello di Loki e devo dire che mi è piaciuto davvero molto. Io adoro la mitologia norrena e questo compito mi è sembrato perfetto per me.
    Dunque, l'anello pare comune ad una prima occhiata, ma osservandolo più da vicino, si può evincere come in realtà non sia così. Ha tante piccole rune incise sulla sua superficie, probabilmente per potenziarlo o qualcosa del genere, ed era in argento. La runa protagonista, è Dagaz, incisa sulla parte superiore, quella più larga, e quindi permette a questa runa di campeggiare in tutta la sua forza. Dagaz significa completamento e mutazione e quest'ultimo significato non trova che stia a pennello con la funzione dell'oggetto e con Loki?
    Appena appoggiata la mano sul memory dive, siamo stati trasportati in un posto strano, forse rurale, pieno di rocce dalle forme più disparate; inizialmente ho pensato a stonehenge, ma poi camminando abbiamo appreso che forse potesse trattarsi di un cimitero norreno. Ad ogni modo, avevano davanti due ragazzini piuttosto più piccoli di noi che erano soli, scalzi ed indossavano vestiti strani... forse era il medioevo o qualche periodo storico di sicuro non avanzato come il nostro. Insomma, ad un certo punto il bambino è scomparso per un tempo che mi è parso lunghissimo, sebbene forse sono stati solo pochi secondi. Dopo è ricomparso ed in mano aveva... l'anello di Loki! Siamo rimasti a guardare, non potendo interagire con l'ologramma ed abbiamo visto come, con l'ausilio dell'anello, il ragazzino abbia potuto trasformarsi in tanti animali diversi. Nella fattispecie, un gatto, un centauro, una lucertolina ed un rospo. Quasi tutti molto carini! Poi la visione è finita qua ed un po' mi è dispiaciuto, sarebbe stato bello vedere altri animali o magari fare amicizia con i bambini, sebbene non potessimo!
    Ma mi scusi, sto divagando... dunque, veniamo alla domanda. Cos'è per me l'alchimia-trasfigurativa? Non è una risposta semplice da dare, senza dubbio, ma se dovessi esprimere il concetto con una parola, direi... opportunità. Essendo che uno stesso incantesimo ha diverse funzionalità, darebbe possibilità di esercitarsi nella fine arte della concentrazione che non tutti riescono a praticare, essendo che dovrei concentrarmi bene perché l'incanto svolga una funzione piuttosto che un'altra, inoltre lascia più spazio per dedicarsi anche ad altro! Non è bellissimo?!


    Elisabeth: 13= A(8EXP)
    Compito accettabile. Poco da dire a riguardo perché poco c'è da commentare. Si impegni di più e il voto si alzerà.
    Gentilissimo professor Black,
    Le invio i compiti da lei assegnati per il mese di settembre.

    La forgia di Tyr è una struttura fatta per lo più in pietra, con una lastra in ferro modellata come uno scolo per favorire la colata del sangue, prima, e quella del metallo fuso poi. Lungo lo scolo sono incise le rune del futhark. Il ricordo legato alla forgia presentatami dal memory dive rappresentava uno scontro tra Tyr ed un predone che gli doveva dei soldi per l'acquisto di una mazza bipenne. Tyr si è presentato come una persona burbera e sanguinaria, non incline alla pazienza o all'empatia, pertanto ha privato la vita dell'uomo come riscatto per il suo mancato pagamento. Il suo sangue è servito per rafforzare una spada che stava forgiando in quel momento.

    L'alchimia-trasfigurativa è una branca dell'alchimia. Per molto tempo trasfigurazione ed alchimia sono state pensate come due arti cugine e non sorelle, solo che la seconda è più malleabile in quanto permette al mago o alla strega di poterla declinare a suo gusto, a seconda della visualizzazione e della concentrazione come avviene nel momento della castatura degli incanti alchemico-trasfigurativi.


    Nathan: 13= A(8EXP)
    Il compito dimostra un sincero, anche se fortunatamente pacato, disinteresse. Di per sé il lavoro è accettabile, ma non posso darle un voto più alto, sebbene mi sia piaciuta molto la metafora del canovaccio.
    Gentilissimo professor Black,
    Le invio i compiti da lei assegnati per il mese di settembre.

    L'anello di Loki si presenta come un anello in argento finemente decorato con piccole rune incise nel metallo. Una striscia che da sottile, nella parte nascosta dalla falange che incontra il palmo, va ad inspessirsi fino a formare una bombatura tale da consentire alla runa protagonista, ᛞ Dagaz dal significato di completamento e mutazione, di spiccare nel cerchio ad essa dedicato.
    Il ricordo legato al manufatto ci ha portato in una necropoli norrena, probabilmente in Danimarca, dove due bambini hanno ritrovato l'anello ed indossandolo assumevano varie forme di creature, magiche e non, sebbene fortemente antropomorfizzate. Tra queste centauro, gatto, rospo, corvo e lucertola.

    L'alchimia-trasfigurativa può trovarla spiegata meglio nel manuale. Al massimo potrei dire che per me è come un canovaccio di partenza, uguale per tutti, cui poi si aggiungono sempre più dettagli fino a comporre una sceneggiatura degna di un premio Oscar. In sostanza è per dire come essa sia strettamente legata alla cura del dettaglio che il mago apporta per poterla attuare. Di più non saprei dirle.


    Aidan: 13= A(8EXP)
    Compito sintetico, ma interessante, sopratutto per l'ultima parte. Sarei stato curioso di leggere in che modo l'alchimia trasfigurativa trasformerebbe l'uomo che va in contatto con un oggetto trasfigurato. Fisicamente oppure spiritualmente o entrambe?
    L'oggetto scelto, l'incudine di Tyr, si presenta come una semplice incudine di ferro, solo che presenta delle macchie scure su di essa. Sicuramente sangue. Vedendo quell'oggetto mi sento come se fossi potente. Non so spiegarlo meglio, è come se io stesso fossi stato forgiato con quell'incudine. Mi da una sensazione di potenza. Mi sento più forte semplicemente guardandola, ecco.
    Appoggiando la mano sul Memory Dive, mi imbatto nella creazione della futura spada nella roccia. Nel ricordo mi trovo in una bottega buia ed un uomo sta battendo il ferro sull'incudine di Tyr. E' arrivato alla conclusione della creazione di quella spada, infatti si vede già l'elsa pronta sul banco di lavoro. Poco dopo arriva una donna, che viene chiamata Dama Nyneve, ipoteticamente, la dama del lago. E subito dopo che lei prende la spada in mano la scena cambia. Ora mi trovo in un piazzale circondato da alcuni alberi e al centro una roccia e qui assisto al momento in cui la donna conficca la spada in quella roccia. Accanto a lei noto un uomo che mormora la frase 'colui che riuscirà ad estrarre questa spada da questa roccia diventerà Re'. Probabilmente l'uomo sarebbe Merlino.

    Cos'è per me l'alchimia trasfigurativa? L'alchimia trasfigurativa immagino sia una forma dell'alchimia che rende un oggetto qualsiasi capace di trasformare chi lo indossa o chi lo tocca.


    Mia: 20= E(12EXP)
    Le tue capacità descrittive sono mirabili come, sempre. Riesci a mostrare la scena senza appesantire mai il testo, inoltre hai raggiunto una consapevolezza ben più profonda dei tuoi compagni. Per quanto possiamo sentirci superiori nel modificare la natura, non potremmo mai raggiungere risultati incorruttibili dalla sua azione. La perfezione non esiste e dobbiamo sempre ricordarci che siamo esseri piccoli, malgrado tutto quello che possiamo fare, in un mondo molto più grande di noi. Ancora complimenti.
    Per la mia ricerca ho deciso di focalizzarmi sulla Skíðblaðnir, la drakkar di Freyr. Questa nave mi è apparsa, nella Sala dei Trofei, esattamente come la immaginavo: imponente, maestosa e dall’aria minacciosa, anche se al contempo apparentemente affidabile, sicura e stabile. La nave occupa un’intera ala della Sala dei Trofei, le sue vele sono così imponenti da toccare il soffitto ed è così ben mantenuta da sembrare di recente fattura e non vecchia di secoli. Non appena ci si avvicina a sufficienza è possibile sentire ancora l’odore di salsedine impregnato nel legno, ed è chiaro che per quanto appaia ancora intatta, abbia comunque dovuto affrontare svariate tempeste e pericoli. Avevo letto anche in precedenza di questa nave, e sapevo della sua capacità di trasfigurare i venti in modo da andare sempre nella direzione desiderata, e ho sempre immaginato che questo potesse rendere la vita dei suoi timonieri molto più semplice e assicurare ai suoi passeggeri un viaggio sicuro e tranquillo.
    Il Memory dive in realtà mi ha mostrato un evento in particolare, avvenuto suppongo secoli fa, in cui la Skíðblaðnir si è trovata ad affrontare una violenta tempesta in mare aperto. Non saprei dire quale fosse il posto preciso, di certo posso affermare che il vento fosse gelido e violento, dal modo in cui si abbatteva instancabile sugli uomini che si trovavano sul ponte. Se ho sempre immaginato questa drakkar come imponente e inespugnabile, di certo mi ha sorpreso vederla sommersa dalle acque, in preda al vento violento e alla tempesta, il mare in burrasca. Ho percepito chiaramente la forza delle sua capacità magiche, era palpabile nell’aria quanto la nave stesse comunque seguendo il percorso designato, ma le grida degli uomini a bordo e il modo in cui era continuamente sferzata dall’acqua e dalla tempesta mi hanno fatta ricredere su quanto, alle volte, la magia non possa bastare. La Skíðblaðnir ha comunque raggiunto un’isola, rimanendo integra e riuscendo a portare a riva parte del suo equipaggio, ma era evidente quanto la natura stesse facendo il suo corso nonostante avesse a che fare con una drakkar magica. Se l’obbiettivo era quello di essere certi di raggiungere sempre la propria destinazione, costruendo questa drakkar, penso di aver avuto la prova che per quanto la nave ne fosse capace non sempre coloro che erano a bordo erano salvi da qualsiasi pericolo.
    Ho avuto bisogno di tempo per elaborare la mia esperienza con il memory dive, ammetto di essere rimasta sorpresa da ciò che ho visto e sperimentato, ma penso che questo mi abbia aiutato ad elaborare meglio il mio pensiero riguardo all’Alchemia Trasfigurativa. Sono arrivata alla deduzione che questa disciplina sia una branca dell’Alchimia estremamente utile, ma che alle volte possa darci l’illusione di essere in grado di controllare qualsiasi cosa: dal momento che questo genere di studi ci permette di mutare la materia in ogni suo aspetto, finiamo sempre per illuderci di essere in grado di creare oggetti che ci permettano di sfiorare l’immortalità o che ci rendano immuni quasi a qualsiasi cosa. Purtroppo credo che ciò non sia possibile, come ho avuto modo di vedere la natura farà sempre il suo corso, che ci piaccia o meno, ma possiamo imparare a rispondere meglio ai pericoli e alle minacce che ci troviamo ad affrontare, provando non a combatterle ma a limitare i danni. Credo quindi che l’Alchimia Trasfigurativa sia una disciplina fondamentale per permetterci di comprendere meglio il mondo che ci circonda e che possa risultare anche utile nel momento in cui ci ricordiamo i limiti delle nostre capacità, che rimangono comunque umane.

    Mia Freeman


    Emily: 13= A(8EXP)
    Un compito di base buono, a cui avrei dato una O se non fosse stato per la mancanza della descrizione dell'anello e degli svariati errori grammaticali. Inoltre anche se il compito va bene, si sarebbe potuta sprecare un po' di più sulle righe finali, anche perché il concetto espresso è interessante. Alchimia intesa come sopravvivenza e quindi forse anche come evoluzione?
    Emily e l'Alchimia non andavano proprio d'accordo: aveva passato sempre molte ore sui libri prima di afferrare i concetti dei manuali di questa materia, perciò trovo terribilmente difficile svolgere il compito. Il Museo della sala trofei la faceva però sentire a casa, le ricordava i numerosi musei di Seattle che aveva visitato invece di andare a scuola quando aveva dieci anni. Data la sua scarsa capacitá nella materia cercò prima di ammirare ogni artefatto nella sala, per ispirazione e per capire meglio cos'altro ci fosse lì, prima di avvicinarsi ai tre oggetti specificati dal professore.
    Dopo averli visionati tutti e tre per chissá quanti minuti, capì che però quello che la richiamava era il preziosissimo anello.
    L'anello di Loki, con lo straordinario potere di far mutare il corpo in un essere metá uomo e metá animale. Aveva sempre pensato di essere metá gatto, per la pigrizia.
    Chiuse gli occhi e posò la mano sul memory dive, serrando le labbra per la concentrazione.
    Quello che vide le sembrò quasi un cartone della disney che poteva aver visto da piccola: un uomo, gigantesco e con un sorriso dolce, con un mantello di animale che sembrava essere appartenuto a chissá quale antenato di una tigre, che era diventato potente nel suo villaggio perchè riusciva sempre a trovare sempre il cibo prima degli altri e, soprattutto, in abbandonza.
    Vide il ricordo del ragazzo che tirava fuori l'anello dalla tasca, lo indossava sull'anulare destro e un attimo dopo si alzava lentamente, circondato da gigantesche ali. L'anello gli permetteva di trasformarsi in un ibrido per metà aquila, grazie al quale trovava cibo, cacciandolo nella sua forma animalesca e il suo istinto da predatore.
    L'alichimia-trasfigurativa perciò è alla base della sopravvivenza, permette in base al carattere di ognuno e alle proprie prerogative di nascondersi, attaccare, difendersi, con un aiuto che non ci appartiene del tutto.


    Amelia: 20= E(12EXP)
    Un'altro compito esemplare, di facile e godibile lettura, che fra gli intrecci delle proprie lettere e parole nasconde il seme di una riflessione assai profonda e importante. Un'etica della trasfigurazione, del mutare e del plasmare. Questo potere può appartenere a tutti, indiscriminatamente? Riflessione che fa meritare a questo compito il massimo dei voti.
    L’anello di Loki è un artefatto magico apparentemente innocuo. Penso che il suo nome possa dare un’idea piuttosto fedele anche del suo aspetto: così come Loki è il dio norreno dell’inganno, allo stesso modo questo anello inganna gli occhi di chi lo guarda, apparendo come una normale fascia di metallo di colore dorato, con alcune incisioni runiche al suo interno. Osservandolo meglio ho riconosciuto DAGAZ, URUZ e TIWAZ tra le altre. L’anello in sé, per quanto all’apparenza totalmente innocuo e piuttosto facile da ignorare, mi è sembrato emanasse un’aura di energia e di pericolosità tutto intorno, non nego di essermi sentita più tesa e elettrizzata non appena sono stata abbastanza vicina.
    Ciò che ho avuto modo di osservare durante il memory dive mi ha permesso di comprendere fino infondo almeno uno degli aspetti di questo genere di manufatti: è necessario che la persona che decide di utilizzarli sia consapevole di quello che sta facendo e che venga utilizzato da mani esperte. Affermo ciò con tanta sicurezza perché il memory dive mi ha mostrato un villaggio in fiamme, nel bel mezzo della campagna, apparentemente secoli fa. Il villaggio era composto da case di legno e paglia per lo più, e ho avuto modo di vedere persone urlare disperate, bambini rannicchiati in angoli bui, terrorizzati, mentre cercavano di scappare dalle fiamme. Se ad un primo acchito non ero certa di che cosa avesse provocato quel genere di catastrofe, addentrandomi nel villaggio ho avuto modo di osservare uno stormo di uomini-viverne intento a sorvolare le case e bruciare quel poco che rimaneva. In particolare una di esse è planata poco distante da me, permettendomi di coglierne meno i dettagli: l’uomo aveva infatti mantenuto il suo volto, seppur con tratti somatici molto più allungati, il mento e il naso più prominenti a ricordare quasi un becco, gli occhi coperti da una leggera patina giallastra. Erano ancora visibili anche le sue gambe, per quanto le dita sembravano essersi tramutate in artigli, e le sue braccia erano scomparse per lasciare spazio a delle enormi ali, sporche di cenere, terra e fuliggine. Nella sua bestialità, la creatura è scesa in picchiata dal celo per potersi avventare sul corpo di una donna, già martoriato, e poterne mangiare avidamente gli ultimi resti.
    Sono certa che questo uomo, così come gli altri, stesse utilizzando l’anello di Loki, ho avuto modo di notarne il bagliore su uno degli artigli anteriori.
    Secondo il mio personale punto di vista l’Alchimia trasfigurativa dovrebbe essere interpretata come un passo avanti rispetto all’Alchimia tradizionale. Se inizialmente l’obbiettivo originario di questo tipo di studi era tramutare ogni metallo –e poi ogni oggetto- in oro, l’Alchimia Trasfigurativa risponde all’esigenza di conoscere e mutare la materia a proprio piacimento. In un mondo in cui trasmutare tutto in oro non può più essere considerata la soluzione ad ogni problema, penso che questa particolare disciplina possa essere, per alcuni, la risposta perfetta alla domanda “come rendere il mondo un posto migliore?”. Dal momento che siamo spesso circondati da elementi che non possiamo controllare, conoscere ogni lato della materia e poterne mutare la forma e la funzione potrebbe permetterci di modificare tutti quegli aspetti della realtà che non funzionano e modificarli a nostro piacimento. Proprio per l’importanza e le elevate potenzialità di questa disciplina, sono convinta che solo pochi dovrebbero avervi accesso, i più saggi e preparati, per evitare che qualcuno malato di potere o troppo stolto compia modifiche senza tenere in considerazione le conseguenze.


    Amelia Farley


    Punteggi totali:
    Black Opal: 20 +13 +4 +4 +4 = 45/2=23

    Ametrin: 20 +14 +18 +13 +13 = 78/2=39

    Dioptase: 20 +19 +2 +13 +13= 67/2=34


    Da assegnare 1 PP in Tecnica a Samuel Black

    Edited by SamuelBlack - 8/12/2020, 16:49
     
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1 replies since 2/9/2020, 22:27   260 views
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