Summer Time!

Thomas&Emma

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    Thomas Richenford
    Aspirante Auror |20 anni
    Alla fine ci era riuscita, quella biondina aveva faccio breccia nel cuore di Thomas. Si era affezionato a lei ed ai suoi modi assurdi di fare. Voleva vederla prima ch epartisse e prima che l'estate li dividesse per bene tre mesi. beh, lui non aveva ferie, era un semplice tirocinante quindi alla fine doveva continuare a studiare duramente e doveva seriamente impegnarsi. Quell'estate c'erano dei corsi in più e lui aveva deciso di farli. Era un secchione? Beh, neanche più del dovuto quindi alla fine riusciva comunque a godersi la vita come meglio credeva. Aveva deciso di mandare un messaggio alla ragazzina e chiederle di vedersi al canto della sirena per cenare insieme. Infondo non poteva invitarla a Londra visto che era ancora a scuola, ma nel villaggio si, quindi perchè non passare una serata diversa con quella che era... una sua amica? Perchè Thomas Richenrford aveva veramente amiche femmine? E da quando? Beh, si, in reaòtà da sempre, era talmente tanto socievole che non era neanche poi così difficile fare amicizia con lui e sicuramente non era neanche difficile andarci a letto ma con Emma, sembrava essere quasi diverso. Infondo non era una ragazzetta come le altre, non ci aveva ancora mai provato con lui e lui ancora non le aveva ficcato la lingua in bocca. Comportamento assai strano per il ragazzo, ma comunque un comportamento che era da lui! Non si vergognava di quello che aveva sempre fatto e neanche della sua esperienza sessuale molto, troppo avanzata per la sua età! Era comunque il suo modo di esprimersi e lo faceva anche troppo e troppo bene. Ma con Emma era seriamente differente. Era bella, solare, ma ingenua! Si vedeva da come lo guardava e da come stavano insieme che non metteva malizia in niente. Si morse il labbro mentre fumava una sigaretta danvanti al canto della sirena e guardò fisso il mare. Dio quanto lo rilassava quella vista. Quella giornata era stata particolare ed intensa, ancora non riusciva a metabolizzare delle cose che gli aveva detto Nick, ed ancora non riusciva a capire altre cose e tutto quello non lo aiutava a stare sereno e tranquillo. Quella sera non voleva pensare a niente, eppure, davanti ad uno spettacolo così immenso come il mare, non riusciva a frenare i pensieri e non riusciva a stare in pensiero per altre tremial cose. Perchè Evelyn non glielo aveva detto? E cosa doveva dirgli esattamente? Si morse il labbro e si rese conto che la sigaretta era finita solamente quando si bruciò appena la maglietta nera che indossava per l'occasione. Sbuffò buttando la sigaretta a terra e si affrettò a levare la cenere dalla maglietta. Mise ancora le mani in tasca e si appoggiò al muro. Era confuso ed aveva fame. Non vedeva l'ora di passare del tempo con Emma e pensare a tutt'altro!
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    Emma Lewis

    Stava facendo gli ultimi compiti per le lezioni finali che poi avrebbe dovuto abbandonare per tre mesi, ragion per cui voleva farli bene in modo da concludere quell'anno con un bel voto, anche se di quel che stava facendo, non ci capiva niente. Oltretutto era pure tardo pomeriggio ed era china sui libri forse da ore, rischiando quasi di addormentarsi ed incollarsi il viso sulle pagine. Fu proprio in quel momento che il suo magifonino vibrò, facendo persino spaventare Mirtillo che era accoccolato tra le gambe della ragazzina. Al che, gli lasciò diverse carezze sul pelo marrone riccioluto, poi decide di guardare chi le stesse scrivendo e salvando da quella lunga sessione di studio che nemmeno Lucas, con i mago alle porte, faceva. Mh... eddaiii sbuffò, quando vide di non riuscire a sbloccare il suo cellulare. Quindi liberò l'altra mano e riprovò, riuscendoci dopo un paio di tentativi. Non che avesse messo il pin al telefono perché non si fidasse di Lucas o di qualche suo amico, semplicemente la sua famiglia tendeva troppo a ficcanasare e, per non stare a toglierlo e metterlo ogni volta, lo lasciava direttamente inserito.
    Un sorriso spontaneo le si disegnò sulle labbra quando vide che a scriverle era stato Thomas e che la stava invitando a cena. E lì, andò in panico. Okay, erano solo amici e okay, era pur sempre il canto della sirena... ma Emma era talmente disagina che iniziò da subito a preoccuparsi del suo look che, in quel momento, comprendeva un pigiamino e le sue inseparabili ciabattine di Pikachu. Quindi lasciò i libri aperti sulla scrivania e balzò in piedi, facendo spaventare ulteriormente il suo povero barboncino nano. Scusami cucciolo esclamò, zampettando però all'armadio e spalancandolo, cercando qualcosa di decente da mettersi. Scostò diversi abiti, cercando qualcosa di non esagerato ma nemmeno troppo sportivo, quindi alla fine optò per un top quadrettato bianco ed una gonna abbinata che le arrivava fino alle cosce, più o meno. Scelse un paio di orecchini ed una collana che ci stessero bene insieme, poi si mise un velo di trucco... niente di esagerato, però. Giusto per una cena tra amici. Era pronta ed era maggiorenne, quindi sarebbe potuta scendere al villaggio di Denrise senza alcun problema, ricordandosi l'orario di rientro o si sarebbe ritrovata il portone dell'Accademia chiuso in faccia.
    Salutò il suo dolce cagnolino e si diresse alla meta, prendendo con sé una borsetta con poche cose. Era felice che Thomas avesse scelto un pub e non un ristorante troppo lussuoso perché non poteva permettersi grandi cose, quindi sarebbe facilmente -sperava- riuscita a pagare la propria parte, al Canto. Non sapeva se, avendola invitata, avesse intenzione di pagare lui ma nel dubbio, aveva con sé dei soldi. Emma odiava pesare immotivatamente sugli altri, quindi non gli avrebbe mai chiesto di pagare né, al momento del conto, si sarebbe tirata indietro. Quasi senza accorgersene, giunse al luogo designato e non ci mise molto ad individuare l'amico, sigaretta tra le labbra e sguardo perso verso il mare.
    Non si buttano le sigarette a terra fu la prima cosa che disse, incrociando le braccia al petto e guardandolo col sopracciglio inarcato. Non era arrabbiata, ma le avrebbe fatto piacere che la raccogliesse. Voleva molto bene al ragazzo, ma non per questo era esentato dal rispettare le regole!
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    Thomas Richenford
    Aspirante Auror |20 anni
    Perchè alla fine si ritrovava sempre a voler parlare con qualche adolescente invece di farsi amici adulti come lui? Ecco perchè forse quel "come lui" non era per niente azzeccato. Il fatto che Thomas fosse una persona tra l'adolescenza sfrenata ed il diventar grande lo rendeva anche abbastanza confuso. I venti anni erano il secondo step di una crescita inevitabile e di una confusione mistica. Non era un adolescente e non era un adulto esattamente come quando hai 12 anni e non sei ne un bambino ne un adolescente e quindi ti comporti da stupido bambino adolescente. Aveva chiamato Emma perchè, su molte cose, la vedeva molto più simile a lui. Era una ragazzina sveglia, era una ragazzina dolce e sopratutto la sua spontaneità era disarmante. Esattamente quello che disarmava tutti quanti quando conoscevano Thomas Richenford. Ma in quel momento si sentiva ferito e tradito. Ferito dalla sua sorellastra e tradito dal suo migliore amico. Come aveva potuto? Insomma lui gli aveva confessato di avere una cottaper Evelyn e Nick se la portava a letto? Ma... Scosse il capo cercando di razionalizzare meglio tutto quello che stava pensando e cercando anche di tornare nella posizione mentale giusta per affrontare tutto quello. Lui era il fratellastro di Evelyn e Nick invece era un suo amico era ovvio che poteva succedere qualcosa tra di loro e non fra lui e la rossa. Si, ma gli rodeva comunque e non gli piaceva per niente la cosa. E se avessero litigato? E se invece si fossero messi insieme non avrebbero più considerato lui? Non gli piaceva per niente quella situazione e la cosa cominciava a dargli non pochi fastidi. Tutto quello sproloquio mentale fu interrotto dalla vocina dolce della biondina che Thomas accolse con un gran sorriso e una linguaccia!Quindi pensi alla sigaretta e non a darmi un bacio? Bene! Segnerò tutto nel mio blocco degli appunti! Ovviamente stava scherzando, anche se effettivamente alla fine, visto il tono della biondi, si chinò, raccolse il mozzicone di sigaretta che andò prontamente a gettare in un cestino li vicino. Adesso va meglio? Le chiese poi avvicinandosi a lei e prendendole una mano per farle fare una piruetta su se stessa, ovviamente se lei glielo avrebbe permesso. Ehi signorina! Dove va vestita così provocante? Thomas era uno che giocava con tutti ed era uno che adorava giocare con tutti. Con eli in particolar modo. Era una ragazza che lo aveva preso da subito e non avrebbe cambiato atteggiamento nei suoi confornti a meno che lei non lo avrebbe richiesto. Ma infondo le stava semplicemente facendo dei complimenti e solamente un cieco non si sarebbe accorto della bellezza della ragazzina. Sorrise ancora prima di portarle un braccio intorno alle spalle. Andiamo? Stasera sei la ragazza più fortunata dell'isola!Ti offro una cena e da bere! Le sorrise piazzandole un bacio sulla guancia - sempre se lei glielo avesse permesso - e dopo averle aperto la porta entrarono al canto della sirena. Thomas chiese un tavolo per due e chiese anche che fosse un pò appartato e riservato. Se voleva parlare un pò con lei non voleva nessuna indiscrezione!
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    Emma Lewis

    Non sapeva se fosse un bene o un male che la scuola fosse agli sgoccioli. Un bene, forse, perché era veramente stressata e avrebbe potuto concedersi una piccola pausa, invece era un male perché proprio non poteva lasciarsi distrarre. Gli ultimi voti, i MAGO di Lucas... aveva tantissime cose a cui pensare e non poteva concedersi nemmeno un po' di riposo. O almeno, questa era la sua impostazione mentale, solo che... quando le arrivò il messaggio di Thomas, non poté fare a meno di sorridere ed accettare il suo invito di buon grado. No, non poteva distrarsi, ma ne aveva bisogno davvero, davvero tanto. E poi staccare per una serata, non l'avrebbe di certo uccisa.
    Quindi si preparò mettendo qualcosa, a suo parere, sobrio e poco appariscente -sì Emma, continua a sognare- per passare una bella e tranquilla serata tra amici dopo tanto tempo che stava rinchiusa a scuola per pensare a studiare.
    Quando arrivò, la prima cosa a notare fu il fatto che avesse buttato la sigaretta a terra, perciò lo guardò con un cipiglio severo, intimandogli di buttarla.
    Penso all'ambiente! Replicò, sbuffando. Se tutti facessero come te, dove andremmo a finire? Gli fece la linguaccia e gli sorrise soddisfatta quando lo vide dirigersi, mozzicone in mano, verso il cestino più vicino. E poi non dimenticarti che siamo a Denrise, meglio non farsi vedere... anche perché ho sentito che il proprietario di questo posto non è uno molto accondiscendente... rabbrividì, anche se effettivamente non lo aveva mai conosciuto. Non che ci tenesse poi tanto, ma insomma meglio non farlo incazzare. Emma odiava far arrabbiare le persone, ragion per cui preferiva comportarsi bene. Dopo che ebbe ripulito, finalmente si avvicinò a lui, andando incontro al suo movimento. Sì, va molto meglio! Disse ridendo, mentre lui le faceva fare un giro su se stessa. Come provocante? Ed io che pensavo andasse beneeee T____T è colpa di Mia che non era lì a consigliarmi ç___ç Ma non ti piace? Ufff adesso torno ad Hidenstone e mi cambio!
    Tornò a sorridere quando le posò un braccio attorno alle spalle e sospirò, rilassando i muscoli ma ancora intenta a pensare al proprio abbigliamento. Ma ehi, lei poteva vestirsi come le pareva, erano gli altri a dover tenere le mani a posto!
    Sì andiamo acconsentì di malavoglia, prima di concedergli un sorriso mesto.
    Sei proprio galante concesse, prendendosi il bacio con un sorriso più ampio. Mi offri la cena e addirittura mi apri la porta! Ma dove sei stato finora? Ridacchiò, saltellando dentro la locanda proprio come una capretta di Heidi, dopodiché si avviò al tavolo. Spero che tu abbia il portafogli pieno perché ho taaaaanta famissima! Scherzò, allargando le braccia in un gesto estremamente teatrale.
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    Thomas Richenford
    Aspirante Auror |20 anni
    Doveva ammettere che Emma era la ragazza più spontanea e gentile che avesse mai conosciuto nella sua vita. Aveva capito da subito che era speciale per i suoi modi di fare. Aveva capito da subito che alla fine era una di quelle persone da prendere sempre in cosiderazione quando si faceva qualcosa di estremamente bello e da tenere vicini quando si faceva qualcosa di estremamente brutto. Il fatto era sempre lo stesso Thomas era esattamente come quella biondina. Rise di gusto quando lei gli disse che pensava all'ambiente e come sarebbe andato il mondo se tutti quanti avessero fatto come lui. Si guardò intorno e vide comunque qualche altro mozzicone di sigaretta per terra. Vuoi che ti faccia uno schemino? Oppure preferisci che un giorno ci mettiamo la tuta e ripuliamo tutte le strade della città!? Non era una cattiva idea ed il suo tono di voce era allegro e scherzoso, ma era evidente che la stesse prendendo in giro. Ovviamente nel senso buono della cosa, anche perchè, oramai si conoscevano da un pò di tempo, ed Emma, esattamente come Thomas, avevano imparato a conoscersi, almeno un pò. Ecco cosa adorva di quella ragazzina, la sua umiltà e modestia, non si rendeva minimamente conto di quanto fosse bella e di quanto le sue parole fossero assolutamente fuori luogo. Le strinse la mano e attirandola a se l'abbracciò, posandole entrambe le mani sulle spalle minute che aveva. Ma che dici, ti sto dicendo che sei veramente bella, come al solito! E che sei vestita in maniera tale che i maschietti potrebbero apprezzare particolarmente quello che c'è sotto il vestito!E no, non ce la poteva fare, era fatto in quel modo, era una persona che diceva sempre le cose che gli passavano per la testa e la cosa assurda era che lo faceva comunque sempre con una certa dolcezza, con un modo gentile e sempre rispettoso. Infondo non era poi tanto difficile capire quello che aveva detto ma l'innocenza della biondina gli faceva veramente bene! Le sorrise ancora e scosse il capo. Ma assolutamente no! Rimarrai con me tutta la sera, ne ho veramente bisogno! Ed ecco che un pò si sarebbe aperto con lei. Infondo erano li non solo per cazzeggiare ma anche perchè gli serviva seriamente un'amica con cui sfogarsi. Sorrise ancora prima di ridacchiare per le sue parole successive. Diciamo che in America abbiamo tanti difetti, ma sappiamo essere veramente dei gentiluomini quando le persone che abbiamo di fronte ci interessano particolarmente! E si, a Thomas, Emma, interessava particolarmente. Esattamente in qualità di cosa ancora non lo sapeva, ma sinceramente neanche era il tipo da farsi determinate domande. Teneva ad Emma e tanto bastanva per comportarsi in una determinata maniera, poi... ecco, che gli interessava come amica, sorella, scopamaica o fidanzata in quel momento non era neanche un suo minimo pensiero. Ma si! Oggi non si bada a spese, quindi mangia pure quello che vuoi, anche perchè anche io ho famissima e non ti preoccupare! Nessuno ti dirà assolutamente niente fin quando sei con me! Eraun auror no? E poi era il protetto di Xander, il che per lui, valeva più di qualsiasi altra cosa!
    Una volta seduti sorrise ancora prima di ridacchiare e prendere il menù che era stato gentilmente posato sul tavolo senza disturbare. Io prenderei una birra prima di tutto e poi non so...cosa preferisci? Carne o pesce? Carne e pesce? Chiese poi scorrendo un pò il menù. Dio aveva una fame di schifezze assurda, neanche avesse il ciclo. Poi si fermò un momento e prese la mano di Emma e la incrociò alla sua. E comunque grazie di essere venuta appena ti ho scritto. Lo so che magari avevi da fare, ma... insomma è un periodo un pò particolare, ho litigato con il mio migliore amico e... beh tu sei l'unica amica che ho a parte lui! Non era una ruota di scorta, anzi! Veramente voleva stare con lei per le sue qualità. Le sorrise di nuovo e tornò al menù anche un pò imbarazzato.
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    Emma Lewis

    I suoi occhi si illuminarono a quelle parole, che prese estremamente sul serio. Davvero?! Mi piacerebbe tantissimo! Magari domani? Facciamo una bella pulizia! La gente è proprio incivile e tu sei un genio, bellissima idea. No, non stava affatto scherzando, davvero voleva ripulire tutte le strade! Sono sicura che i denrisiani non siano felici che le loro strade vengano sporcate da dei cafoni che buttano i rifiuti a terra. Sbuffò, pestando il piede contro la strada di terra battuta, guardando Thomas con la ferrea convinzione che fosse un ragazzo d'oro da non perdere assolutamente. Le piaceva da matti avere degli amici maschi, molto più che avere amiche femmine. Con loro si divertiva in modo molto più spontaneo e poteva fare un sacco di cose che con le ragazze non poteva fare. A lei non interessava sparlare di altri o parlare di ragazzi; preferiva di gran lunga starsene sulle sue o divertirsi in altri modi, come uscire per una cena tra amici, proprio come quella sera.
    Quando lui la tirò a sé per abbracciarla, arrossì lievemente, ma si godette il calore di quel contatto, affondando il viso sul suo petto e godendosi il suo profumo. Ma arrossì ancora di più a quella frase, balbettando qualche frasetta non di senso compiuto, cercando una giustificazione al suo abbigliamento. Beh... che apprezzino! Ma devono stare lontani, sennò gli pianto una freccia nell'occhio! Non era una ragazzina violenta, tutt'altro, ma quando doveva, tirava fuori gli artigli. Proprio come avrebbe dimostrato di lì a qualche mese durante il viaggio per raggiungere Hidenstone. Peccato che io non abbia Spider qui -sì, così si chiamava il suo arco- sennò avrei tenuto i cattivoni tutti lontani! Ma tu mi proteggerai, verso orsacchiotto? Gli domandò, ripescando quel soprannome che non usava davvero da tanto tempo... e lo chiese con una tale dolcezza che sarebbe stato difficile dirle di no, almeno, suo fratello non si rifiutava mai, quando lei gli faceva le richieste in quel modo.
    Ma alle sue parole successive, tornò assolutamente seria. È successo qualcosa? chiese, super preoccupata per il suo amico.
    Beh allora approfitterò della tua gentilezza u.u Esclamò, entrando al Canto della Sirena, guardandosi attorno. Non era chissà quanto accogliente, ma era calduccio -manco fosse inverno- e le avevano detto che si mangiava bene e lei non era nessuno per dubitare dell'altrui parola.
    Sìììì! Non vedo l'ora di mangiare! Esultò, mentre si sedevano al tavolo e prese il menù per scegliere che cosa mettere sotto i denti, sicuramente sarebbero state tante cose.
    Bleh, non mi piace il pesce! Ma amo la carne! Tantissimo! Mi mangerei un bue, in questo momento. Indicò a caso un po' di pietanze sul menù, prima di riflettere. Ma secondo te qui le fanno le patatine fritte? Non voglio chiedere, mi fanno paura qui. Borbottò, quando l'altro le prese improvvisamente la mano facendola arrossire per l'ennesima volta. Ascoltò le sue parole, tutta tristina. Stavo solo studiando, non ti preoccupare. Sono felice tu mi abbia scritto, non ne potevo più di stare sui libri. Provò a sorridere incoraggiante, iniziando ad accarezzargli il dorso della mano con il pollice. Hai litigato con il tuo migliore amico? Si mostrò dispiaciuta, pensando poi a come fosse fortunata, perché litigare con il suo di migliore amico -era così che considerava Erik, anche se magari non era reciproco- era davvero impossibile, troppo tenerello e sempre disponibile con tutti. Gli voleva veramente tanto bene. Racconta! Sai che a me puoi dire tutto! Ti ascolto. Gli rivolse un altro sorrisone, spronandolo a parlare.
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    Thomas Richenford | 20 anni | Aspirante Auror
    Quando Emma gli rispose in quel modo Thomas non fece altro che ridere di una risata pura e sincera, ma se voleva ripulire le strade di Denrise lui non l'avrebbe certamente fermata ed anzi avrebbe fatto di tutto per aiutarla. Infondo Thomas era una persona buona e sopratutto troppo dinamica, una dinamicità che stendeva tante persone e da quando era andato a Londra, lo aveva allontanato un pò da tutti. Era una persona che non riusciva mai a stare ferma, aveva bisogno di dinamicità ed aveva bisongo di fare sempre qualcosa di diverso, qualcosa che non lo annoisasse terribilmente. Scosse il capo cercando di riprendersi e dandole un piccolo pizzicotto sulla guancia liscia, morbida e bianchiccia della ragazza. Domani? No, domani non posso ho lezione tutto il giorno, facciamo sabato mattina? Ma guarda che ci conto, anche se stava seriamente scherzando! Ma ti immagino con un capellino verde con la visiera mentre raccogli i rifiuti da per terra! Immaginò la scena e rise di nuovo. Era una ragazzina veramente piena di risorse e forse andva così d'accordo con lei solamente perchè si rivedeva molto in quello che era qualche anno prima. Perchè infondo Thomas era un ragazzino, aveva appena 20 anni e non aveva nessuna intenzione di crescere, un pò con la sindrome di Peter Pan in effetti! Ma era presto per fare certe affermazioni visto e considerato che aveva appena messo la barba. Quando lei lo guardò in quel modo e disse della freccia fece un piccolo sogghigno e l'avvicinò ancora un pò. Infondo Thomas era molto per il contatto fisico ed era anche una di quelle persone che non aveva intenzione di dimostrarsi per quello che non era, quindi se voleva abbracciare, baciare o tenere un braccio intonro alle spalle di Emma, lo avrebbe fatto senza chiedere il permesso ne facendo troppe cerimonie. Si avvicinò a lei e posò le sue mani sui fianchi e la sua fronte su quella della ragazza. Nessuno ti toccherà mai, ne ti farà del male quando sei con me! Non ti serviranno mai le tue frecce ne il tuo arco. La mia bacchetta basta! E dalle con questa cosa della bacchetta! Si era portato a letto Kether con quella scusa e, seppur non c'era del tutto malizia nelle sue parole, comunque detto da Thomas era tutto un doppio senso. Immagino che spider sia il tuo arco, visto che prima hai parlato di freccie!Perchè lohai chiamato così? Chiese incuriosito prima di allontanarsi da lei, aprirle la porta, ordinare due birre dopo essersi seduti al tavolo e sorridendole appena per quello che disse. E carne sia! Puoi mangiare tutta la carne che vuoi! Ci sta! Sei magrolina! Aggiunse poi afferrando la sua mano prima di confessarle che effettivamente c'era qualcosa che non andava. Ed adesso come glielo diceva? Insomma era veramente qualcosa di intimo e che non aveva mai confessato a nessuno a parte che, appunto, a Nicholas. Abbassò leggermente lo sguardo e poi si infilò una mano tra i capelli. Ecco... io... insomma ho una sorellastra. Bellissima e ci tengo veramente molto a lei. Abbiamo passato un sacco di momenti drammatici insieme. Nostra madre non ha mai vinto il premio come madre dell'anno, ma ecco... credo di essermi preso una cotta per lei... ed il mio migliore amico, conoscendo questa cosa, ed essendo anche il suo migliore amico... beh sono andati a letto insieme ed io mi sento... tradito. Si, diciamo che era più complicato di quello che aveva detto, ma il succo era quello e se la ragazzina avesse insistito anche solo un pò con le sue domande impertinenti, sicuramente Thomas avrebbe svuotato il sacco!
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    Emma Lewis

    Emma era fermamente convinta di aver trovato un diamante, conoscendo Thomas. Ma non un diamante grezzo; uno splendente, luminoso e soprattutto di grande valore. Sì perché Emma sentiva che il ragazzo aveva un cuore grande grande, proprio come il suo. La loro amicizia sarebbe durata a lungo, sarebbero stati grandi amici davvero, anche se alla sua frase si rattristò. Uffina! Ma perché nessuno mi vuole beneeee? Si lagnò, mettendo un broncetto adorabilmente tenero, guardando di sbieco il ragazzo. Ah! Sabato mattina va benissimo! Si rallegrò, battendo le mani l'una contro l'altra, perdendo quel broncetto tanto carino di poco prima, sostituendolo con un sorriso a trentadue denti. Mi dispiace ma il mio colore preferito è l'azzurro con tutte le sue sfumature! Al massimo, mi metto quello. Sorrise, prima di rilassarsi tra le braccia di Thomas, sentendo un piacevole calore pervaderle il corpo mentre parlava, tirando fuori dei fasulli artigli che in realtà non aveva, visto che di norma non avrebbe fatto del male ad una mosca, anche se si sarebbe trattato di autodifesa! Stava davvero bene tra le sue braccia e non aveva nessuna voglia di staccarsi, a costo di rimanere come due scemi contro il freddo muro del Canto della Sirena, in attesa che un qualche locandiere cacciasse i ragazzi.
    Wiiiii! Che bello avere una guardia del corpo tutta per me! Adesso mi sento proprio al sicuro. Lo disse con sincera ammirazione, regalandogli uno dei sorrisi più dolci che potesse elargire a qualcuno, credendo veramente che lui l'avrebbe sempre protetta e che la loro amicizia si sarebbe estesa nel tempo, fino a quando sarebbero cresciuti ed anche oltre! Sì, ne era convintissima!
    Dopo essersi staccati e mentre si dirigevano al tavolo, Emma cambiò ancora sorriso. Ora aveva il sorriso tipico di quando parlava di una delle sue più grandi passioni. Mamma e papà mi hanno regalato un arco nero con delle macchie rosse! Mi sembra quasi un ragno, perciò l'ho chiamato così *^* E poi è silenzioso e letale proprio come un ragno velenoso. Forse non è fantasioso come nome, ma io trovo che sia appropriato. Confessò, sedendosi al tavolo e dando una scrollatina al menù, aspettando che un cameriere venisse a servire i ragazzi con tutto ciò che avevano scelto.
    Eh lo sho, ma mangio tanto tanto e non ingrasso! Devo a papà il mio metabolismo... oltre al fatto che ho sempre fatto tantissimo sport, anche se ultimamente apprezzo anche stare in camera a guardare qualche film. Alla fine, lui le prese la mano ed iniziò a parlarle. Tutto si aspettava, ma non quello che le disse. Restò stupita, certo, ma non osò giudicarlo in nessun modo, aspettando -in rispettoso silenzio- che finisse. Quando il ragazzo smise di parlare, Emma si alzò in piedi e gli andò vicino, prendendogli il viso tra le mani e accarezzandogli le guance dolcemente. Capisco cosa provi, lo sai? Anche io ho sempre avuto una cotta per mio fratello -quello adottivo- e vederlo con le altre... mi faceva stare malissimo, anche se non potevo certo impedirglielo. Il fatto che sia stato con la mia migliore amica, mi ha spezzata. Ti capisco davvero. Snocciolò, prima di stringerlo a lei. Però poi ho capito che... insomma... non potevo impedirgli di avere la sua vita... mormorò, anche se si vedeva che ne soffriva ancora. Ma... lo ha fatto con l'intento di farti star male? Che se è così, se la vedrà con me! Annunciò, con un tono da dura ed i suoi occhi azzurri, che non ammettevano repliche.
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    Cosa adorava veramente di Emma? La sua mimica facciale! Era qualcosa di così spontaneo ed assurdo che non riusciva veramente a trattenersi dal ridere, o dall'abbracciarla e darle qualche bacino, a volte innocente a volte un pò meno. Sapeva che era ingenua e di conseguenza non si era mai spinto oltre il decente, ma non poteva seriamente assicurarle che alla fine non ci avrebbe mai provato seriamente. Ovviamente non poteva assicurarlo a se stesso ed il solo fatto di essere una persona così trasparente la rendeva ancora più bella ai suoi occhi. Non mettere quell'adorabile broncio, che finisce che mi innamoro di te!] Aggiunse poi sorridendole e lasciandole semplicemente un bacio sulla guancia. Poi ridacchiò alle sue parole successive. Quindi sabato mattina ti voglio con una tuta blu e con una scopa ed una paletta, un secchio dell'immondizia ed andiamo in giro a raccoglierla. Io mi vesto di nero! Visto che è il mio colore preferito e prima che dici che è un colore triste... ecco! Le diede un piccolo bacio sul naso prima di sciogliere quell'abbraccio che cominciava a farsi anche troppo imbarazzante visto gli ormoni che dominavano il corpo e l'anima del giovanissimo. Ma chi mai vorrebbe far del male ad una come te, andiamo! é impossibile! Se c'è qualcuno che ti ha fatto male fammelo conoscere! Aggiunse non sapendo minimamente che Emma veniva bullizzata un pò come la player un giorno si e l'altro pure!E che guardia del corpo, vorrei aggiungere! Non si riferiva alla sua bellezza ma al fatto che fosse un aspirante auror. Il fatto era sempre lo stesso Thomas non aveva neanche la presunzione di vedersi bello o di sentirsi tale, sapeva di esserlo ma non ostentava niente di tutto quello ( ciao Blake) perchè non gli serviva, o comunque non gli interessava! Una volta dentro ed una volta detto quello che effettivamente lo faceva stare male, si sentì quasi sollevato, quasi come se si fosse levato un peso allo stomaco. Ecco si, con lei si sentiva seriamente se stesso e per niente giudicato. Quando lei si avvicinò lui le sorrise semplicemente e sentendo le sue mani calde contro il suo viso, gli spuntò un sorriso rilassato, spontaneo e sincero sul viso. Ascoltò le sue parole ed una mano si posò sulla sua coscia. Davvero e a te è passata? Insomma io so che tra me ed Eve non ci sarà mai niente e so anche che lei deve farsi la sua vita e NO, assolutamente, lui non lo ha fatto apposta, o comunque non lo ha fatto con il solo scopo di farmi del male, ma... io... non lo so cavolo! Non so che mi ha preso quel giorno e non so neanche se richiamarlo oppure lasciare le cose come stanno. Oh Emma... Le disse poi posando la sua fronte su quella della ragazzina bionda. Vorrei solamente che quel giorno a Dubai non fosse successo niente di tutto quello! Sussurrò poi posando le sue mani sulle mani piccole della ragazza avvicinandosi un pò di più a lei. Chiuse gli occhi per rilassarsi.
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    Emma Lewis

    Hihihihi farò strage di cuori! Commentò baldanzosa, prima di sciogliersi in un ennesimo sorriso. Insomma, si sprecavano i sorrisi quella sera! Ma si trovava veramente bene con lui, non poteva né voleva negarlo, quindi andava bene così. Era da sempre una persona sincera, spontanea e genuina. Andava d'accordo pure con i sassi ed adorava fare amicizia con i ragazzi, erano una piacevole boccata d'aria in quella che era la sua vita non proprio monotona, ma abbastanza tranquilla- almeno fino a fine luglio. Giocava, studiava, tirava con l'arco, aveva delle relazioni, stava bene ed era felice, poi passare il tempo con ragazzi come Thomas non era affatto male, quindi lei semplicemente si lasciava trascinare dal momento.
    Sì mi vestirò così! E non penso che il nero sia un colore triste! È elegante e dimagrisce! Annunciò, sempre molto positiva verso la vita e tutto ciò che ne concerne. Ho un sacco di bellissimi vestiti neri! Quando torni a casa mia, te li faccio vedere! Sono tantissimi, alcuni comprati, altri regalati... e li amo tutti! E poi modestamente, mi stanno bene tutti i colori. Si vantò, arricciando il naso quando le diede quel lieve bacino e ridacchiando contenta.
    Eh, c'è tanta gente cattiva al mondo T_T e... quando pronunciò quella frase su qualcuno che le aveva fatto male, si rabbuiò appena, incassando la testa nelle spalle ed infilando le mani nelle tasche degli short, riflettendo che effettivamente era così, ma non voleva rattristarlo, quindi si limitò a scuotere la testa. Magari dopo ti racconto! Liquidò il discorso, mentre entravano e si sedevano al tavolo. Una guardia del corpo super forte! Rendi orgoglioso Xander di te! Anche se sono certa che lo sia già. Si complimentò, sempre con estrema ed ineccepibile tranquillità.
    Quando poi lui le parlò a cuore aperto, si preoccupò tanto da avvicinarsi a lui e provare a consolarlo. Sentì la sua mano sulla coscia e rabbrividì. Ascoltò un'altra volta le sue parole, senza giudicarlo. Diciamo che non sento più tanto quell'amica, ma... lei lo ha fatto noncurante di nulla, ma era una ragazzina... immagino che il tuo migliore amico sia più grande... Tom, tu devi richiamarlo. Devi permettergli di spiegarsi e fargli comunque capire quanto la cosa ti abbia ferito, ma con calma e senza urlare. Magari davanti ad un caffè o ad una cioccolata calda. Di solito quella calma sempre. Eh sì, poco importava che fosse ormai quasi estate. Chiuse anche lei gli occhi quando le posò contro la fronte e respirò piano, ascoltandolo. A Dubai? Fece una piccola pausa, ricordandosi di come Twitter fosse esploso, dopo la festa di laurea di Aaron avvenuta a metà maggio. Lui l'aveva difesa dai bulli, mesi prima... ma non si erano più visti e suo fratello Blake le faceva troppa paura per chiedergli il numero del maggiore o comunque per chiedere sue notizie.
    Ah sì, ho letto qualcosa... Thomas io ti capisco, te lo assicuro... ma quella era una situazione particolare e se lui.. beh se lui non ha fatto niente contro il volere di tua sorella, forse dovresti lasciarti tutto alle spalle... non puoi permettere che una ragazza rovini la vostra amicizia. È la cosa più importante. Con un'estrema nonchalance degna della biondina, si sedette sulle sue gambe e riprese ad abbracciarlo. Da come parlavi prima, si evince che la tua famiglia sia soprattutto tua sorella e questo ragazzo... vuoi davvero perderlo così? Il suo tono era dolce e comprensivo, il suo sguardo dolce ed incoraggiante.
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    Thomas Richenford | 20 anni | Aspirante Auror
    Ed ecco spiegato a Thomas stesso perchè era li con Emma a parlare di quella cosa. in un certo qual senso gli piaceva veramente un sacco quella ragazzina, era spensierata e senza alcun dramma. O comunque i drammi che aveva erano da adolescenti e lo facevano un pò svagare con la testa. Emma era bella perchè sorrideva spesso, era spontanea e faceva tutte quelle faccette che solamente un emoticon gli riusciva veramente a fare concorrenza! Era così e a lui piaceva un sacco la sua compagnia, non poteva farci davvero niente. Sorrise a quello che disse e si lo pensava anche lui che avrebbe fatto strage di cuori! Infondo non le mancava niente per una cosa del genere, quindi perchè mai non doveva essere bella come le altre, se non anche di più?
    Ma io non devo sembrare più magro! Le disse poi facendole una breve linguaccia prima di annuire alle sue parole successive. Quando vuoi! Oramai so dove abito e la tua cameretta non è più un segreto per me! Quindi non ci sono problemi! Infondo sono un bravissimo stilista! Saprei darti qualsiasi tipo di consiglio! Aggiunse poi facendo un pò la voce da saputello. Sogghignò ancora prima di darle una rapida occhiata. Eh beh si, l'istinto di spogliarla c'era sempre ed infondo a Thomas veniva così naturale spogliare le persone e farsi spogliare che neanche ci faceva più caso in effetti. Si morse il labbro cercando di tornare alle parole della ragazza e ci riuscì senza alcun problema visto che lei ebbe la folle idea di dire la parolina magica, ossia "Xander"! Gli occhi di Thomas si illuminarono e le sue pupille si dilatarono, era felice anche solamente di pensare che una persona esterna a tutto quello potesse pensare che Xander era fiero di lui. Si quella era palesemente una malattia da cui era affetto e di cui era fiero di essere affeto. Si morse ancora il labbro e gonfiò il petto per l'orgoglio. Oh si! Xander! Insomma si, mi piace renderlo orgoglioso di me, anche se lui lo dice raramente ma fa bene! Infondo è Olwen quindi può fare quello che vuole ed io sono fiero di me quando sono fiero di lui! Ed eccolo in tutto il suo rampante disagio. Non ci poteva fare assolutamente niente. Non poteva certamente essere una persona diversa da quello che era e quando si parlava di Xander diventava veramente un bambino iperattivo e senza senso. Ma il suo entusiasmo si placò quando Emma gli disse che poi ne avrebbero parlato dopo che lui gli aveva palesemente detto che era impossibile farle del male. Ehi... a me puoi dire tutto... Disse seriamente posandole un indice sotto il mento e sorridendole dolcemente. Infondo era comunque una persona super buona, non poteva farci niente, era iper protettivo di natura. Dopo che gli ebbe esposto il problema non fece altro che sentire la sua voce dolce e rassicurante dirgli delle cose anche fin troppo giuste. Infatti lui avrebbe richiamato l'amico anche un quarto d'ora dopo che lo aveva mandato via... ma! Ma l'orgolio glielo aveva impedito. Quando la ragazzina si mise seduta su di lui, Thomas sorrise e lasciò che le sue mani si allungassero completamente sulle cosce della biondina. Sei più piccola di me e sei anche più saggia. Il fatto è che mi manca e si, lo avrei richiamato subito... ma cavolo! Neanche lui si è sforzato più di tanto a mandarmi un messaggio e prima che tu lo dica, le posò un dito sulle labbra per farla stare in silenzio, lo so che sono stato io a madarlo via e che alla fine lui sta rispettando solamente i miei tempi... ma... cavolo!No, hai ragione non voglio perderlo così! é un fratello maggiore per me e... si mi manca! Posò la sua fronte su quella della ragazza mentre le sue mani rimanevano sulle cosce della bionda che accarezzava dolcemente!
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    Emma Lewis

    Svagarsi un po' e distrarsi dallo studio andava senz'altro bene, soprattutto con un suo amico. Quando stava con Thomas, sempre così allegro e solare anche quando è difficile, le faceva sperare di passare una bella serata come sarebbe senz'altro successo di lì a poco, con una bella cena al Canto della Sirena, per quanto evitasse di andarci il più delle volte, spaventata dagli omoni che vi trovava dentro. Ma con lui non aveva paura, sentiva che lui l'avrebbe protetta contro i cattivoni, in quel momento. Arrossiva sempre al pensiero di quante persone l'avrebbero protetta, quando prima di iniziare Hidenstone pensava che sarebbe stata costretta a subire come era successo a Beauxbatons, che non avrebbe avuto amici e che nessuno avrebbe avuto voglia di perdere tempo con una stupida ragazzina, invece non era andata così. Aveva da subito fatto amicizia con un sacco di persone! Il suo primo amico in assoluto era stato Thomas, sebbene non frequentasse la sua stessa scuola, bensì l'Accademia Auror. Oddio, prima ci sarebbe stato Aaron, cronologicamente parlando, ma le metteva ancora un po' d'ansia!
    Tu un ottimo stilista? Non si direbbe da come ti vesti. Non era nel DNA di Emma dire cattiverie, infatti stava scherzando e ciò si evinceva anche dal suo sorriso che coinvolgeva anche gli occhi. Anche perché non è che lei badasse sempre al suo vestiario, quanto più a star bene con se stessa, non certo con gli altri, sebbene qualche volta si viziasse con bei vestiti ed un po' di trucco.
    Sono certa che Xander sia orgoglioso di te in ogni momento, anche se magari non lo dice. È pur sempre un uomo ed un auror, difficile che lo dica! Ridacchiò, anche se pensava esattamente tutto quello che gli stava dicendo. Perché Olwen non avrebbe dovuto essere fiero di lui? Era sicuramente un formidabile tirocinante, uno dei migliori all'Accademia e soprattutto un suo grande amico! Sorrise, prima di rabbuiarsi quando dovette accennare di lei quelle poche frasi. Decise comunque che gli avrebbe detto solo in seguito il problema, scegliendo di mettere davanti i problemi di Thomas rispetto ai propri, ascoltando con estrema attenzione ogni sua parola, andando a sedersi sulle sue gambe con fare innocente, come se non si rendesse conto di come quel gesto potesse destabilizzare un ragazzo già abbastanza destabilizzato dai propri ormoni.
    Arrossì appena sentendo le mani di lui sulle cosce e, quando posò la fronte contro la sua, le proprie labbra ripresero a muoversi per far fuoriuscire la sua voce melodiosa. Prenditi pure il tuo tempo, capisco che questa cosa possa averti ferito... io non lo conosco ma sono certa che ti voglia bene e che odi che una ragazza si sia frapposta tra voi. Nel senso... sicuramente vuole bene anche a lei, ma le ragazze -o i ragazzi- non devono mai rovinare un'amicizia, sarebbe una cosa bruttissima. Insomma, se mai il mio ragazzo mi chiedesse di scegliere tra lui ed un mio amico... io sceglierei l'amico! Perché se qualcuno ti chiede di scegliere, beh... non tiene a te davvero. Stava divagando e straparlando, tipico di Emma. Scosse appena la testa. Quello che voglio dire, è che.... non permettere che questo piccolo incidente rovini la vostra amicizia. Affermò, alzandosi da lui perché erano arrivate le pietanze e per fortuna, a portarle era stata una donna e non uno di quegli omoni spaventosi e barbuti. Afferrò la forchetta, sbocconcellando la sua carne. Quello che volevo dire prima è che... un sospiro pesante lasciò le sue labbra rosee, mentre vi portava un tocco del cibo, masticandolo piano e godendosi appieno il sapore. Aveva ordinato un po' di acqua, perciò ne bevve un po', riprendendo a parlare solo dopo. Che la mia vita non è rosea come sembra... lo sai del diabete, no? Ecco... molti ragazzi dell'ultimo anno lo usano come arma per ferirmi, una volta stavano per spingermi giù dalla banchina, al porto e... una lacrimuccia le solcò la guancia, quindi tirò su col naso. Io cerco di essere forte, ma ci sto male... Però per fortuna non sono sola, ho trovato persone come te che mi vogliono bene e non solo ragazzi e ragazze cattive... Hanno un po' smesso da quando l'ho raccontato al mio prefetto, eppure... un leggero sospiro, prima di prender un altro boccone.
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    Thomas Richenford | 20 anni | Aspirante Auror
    Ridacchiò quando gli disse che non si vestiva bene, ma si vedeva che Emma scherzava e Thomas lasciò cadere volutamente il discorso sorridendole e facendole una linguaccia. Era qualcosa di estremamente affascinante parlare con le adolescenti, ed inoltre lui aveva appena 20 anni quindi troppi grande per essere uno di loro ma troppo piccolo per essere considerato un adulto. Si morse il labbro e poi, quando lei arrivò su di lui, Thomas sentì come se il tmpo si stesse fermando. Il punto era che lui era veramente abituato ad avere a che fare con il fisico delle ragazze e dei ragazzi, era qualcosa che non riusciva neanche a controllare. Era una persona fisica e la cosa, forse, metteva a disagio parecchie persone, ma lui non ci poteva fare assolutamente niente. Da quando era piccolo gli era stata fatta violenza fisica e nello specifico sessuale da sua madre, quindi quello, per lui, era il modo di amare una persona o comunque fargli capire che le voleva bene. Sorrise ancora soddisfatto quando Emma accennò di nuvoo a Xander. Non vedo l'ora di fare una missione con lui! Sai sarebbe il momento giusto per mettermi alla prova e dimostrargli che oltre a fare i rapporti sono bravo anche a fare altro! Infondo ci sperava veramente in quello che diceva! Xander era una figura veramente importante per lui e non aveva intenzione di deluderlo! Forse aveva più paura di deludere Xander che deludere suo padre, anche se effettivamente non lo vedeva mai. Ecco forse quel contatto fisico e quel calore era perchè aveva una famiglia veramente poco presente ed a parte Evelyn e Nick, lui non aveva assolutamente nessuno. Forse era anche quello che gli mancava di Nick. Alla fine quando era andato a casa sua non aveva fatto altro che rimproverlarlo perchè aveva fumato e bevuto troppo, proprio come avrebbe fatto un buon padre nonchè un buon fratello maggiore. Si, gli mancava veramente tanto. Sentì la voce di Emma entrargli fino dentro lo stomaco e sorrise appena, quando lei si staccò da lui quasi ne sentì la freddezza, ma non disse niente, la lasciò scivolare via prima di guardarla e cominciare anche lui a mangiare. Fece un momento di silenzio cercando di interiorizzare tutto quello che aveva detto la ragazzina fino a che prese anche lui un pò di carne che masticò e buttò giù, per poi regalare un sorriso alla biondina. Sai che per avere la tua età sei un sacco introspettiva! Insomma sei una ragazza piena di sorprese Emma! Lo diceva seriamente e sicuramente lo diceva perchè lo pensava. Poi divenne più serio quando gli disse la cosa del diabete e che alcuni suoi comapagni dell'ultimo anno la prendevano in giro e che avevano addirittura pensato di buttarla nell'acqua del porto. Scosse il capo, la sua espressione fu quasi del tutto buia. Non mi piace per niente questa cosa. Chi è il tuo prefetto? Dovrebbe stare più attento! E come hai fatto al porto? Mi dispiace Emma, le persone sono completamente pazze. Come si fa a prendere in giro una ragazza dolce come te? Scosse il capo indignato e cominciò di nuovo amangiare. Dovresti usare qualche schiantesimo potente ogni volta che dicono una cosa cattiva contro di te! Non te lo meriti! Che poi neanche avessero fatto a lui del male! Se la stava prendendo proprio tanto, ma si era affezionato alla biondina in maniera particolare, non poteva farci niente!
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    Emma Lewis

    Purtroppo il tempo passava inesorabile e la serata come tale, stava trascorrendo forse troppo velocemente, per quanto Emma si stava trovando bene in compagnia del tirocinante auror. Adorava passare il tempo con qualcuno di più grande di lei ed esterno dall'Accademia di Hidenstone, anche se amava anche tutti i suoi amici all'interno della scuola e non vedeva comunque l'ora di rivederli ed augurare a tutti loro una buona fortuna per i MAGO.
    Sorrise ed ascoltò le sue parole su Xander senza dire nulla: anche lei aveva delle persone che ammirava a tal punto e che avrebbe seguito ovunque, anche in mezzo al fuoco! Certo, suo fratello era il suo idolo ed il suo eroe, lo amava e non sapeva cosa avrebbe fatto senza di lui, anche se non avevano lo stesso sangue, visto che lei era stata adottata dalla famiglia Lewis!
    Ad ogni modo, sorrise ed annuì. E poi se torni a casa ferito, ci penso io! Sai, mi piacerebbe diventare una medimaga! Secondo te ci sarei portata? Domandò, un piccolo dubbio instillato nella sua voce. Lei aveva davvero voglia di intraprendere quel percorso, infatti quando avesse dovuto scegliere il percorso per il terzo anno, si sarebbe buttata su Cura dei Viventi e della Natura, sebbene contenesse materie che lei non era proprio portata a fare.
    Alla fine, decise di allontanarsi da lui perché le pietanze erano arrivate ed aveva davvero una fame da lupo, non desiderava che mettere qualcosa sotto i denti e quando le arrivò alle narici il meraviglioso odore di quella carne, vi si fiondò con l'acquolina in bocca, anche se cercò di mangiare lentamente per non strozzarsi con il cibo.
    Mh? Oh be' sono felice di sentire ciò ammise, dopo aver masticato accuratamente un boccone ed averlo mandato giù. Io cerco sempre di aiutare gli altri, sia con le parole che con le azioni. E quindi... sì, mi fa piacere che tu riconosca questa cosa e spero di averti aiutato! Commentò, prendendo un sorso d'acqua con un sorriso solare che, però, si spense quando toccò parlare del diabete e di come alcuni la prendessero in giro. Era un tasto dolente per la giovane, ma doveva ammettere che parlarne era davvero liberatorio, come se si fosse tolta un peso dallo stomaco.
    Ehi, non dire così di Erik! Protestò, posando la forchetta sul piatto. Lui è dolcissimo ed accorto, ma ha i MAGO a giugno, non può badare a tutto... anche se ci prova. Ma gli voglio tanto bene, non è colpa sua. Affermò con sicurezza ed un dolce sorriso a parlare del suo adorato prefetto.
    Fece una pausa, mangiando ancora qualche pezzettino di carne, finendo quindi il contenuto del suo piatto, poi riprese a parlare. Al porto mi ha aiutata un ragazzo... si chiama Aaron, Aaron Barnes... avrai sentito parlare di lui, no? Domandò, fissandolo con i suoi occhioni azzurri. Insomma, Twitter è invaso, ultimamente. Sbuffò piano, pulendosi la bocca col tovagliolo e finendo poi di parlare. Tom! Ridacchiò la ragazzina. Sono al primo anno! Gli schiantesimi potenti si imparano al terzo o al quarto, se non sbaglio. Commentò, guardando poi il suo magifonino, sebbene non funzionasse, almeno l'orario si vedeva e si stava facendo tardi. Io devo rientrare alle 22 o mi chiudono fuori... sbuffò.
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    Thomas Richenford | 20 anni | Aspirante Auror
    La cosa che gli piaceva di più di Emma era che alla fine di tutto era una ragazza semplice, spontanea e sicuramente molto, molto buona. Era la genuinità fatta persona, era una ragazza sveglia ma non era una ragazza presuntuosa, era bella ma non se la tirava. Si trovava bene con lei? Assolutamente si e non avrebbe rinunciato facilmente a lei e al suo sorriso, ne tanto meno ai suoi consigli. Davvero mi farai da infermiera? Chiese poi ridacchiando prima di darle un ultimo bacio sulla guancia prima di cominciare a mangiare con gusto. Effettivamente, li le pietanze erano veramente meravigliose, avrebbe mangiato in quantità assurda ed avrebbe anche preferito la sua compagnia per più tempo. Sorrise ancora quando lei non fece altro che giustificare il suo prefetto e poi le sorrise scuotendo il capo. Deve essere uno spasso stare a scuola con te ed essere tua amica. Sei talmente tanto buona che riusci a trovare una giustificazione anche quando nessuno sta attaccando nessuno. Sei veramente speciale Emma Lewis Aggiunse prima di sorriderle ancora ed ancora. perchè mai con lei non riusciva in nessun modo a levarsi quel sorriso di dosso? Quando gli chiese se era portata per essere una medimaga la immaginò con il camice addosso e tra qualche anno. effettivamente era uno di quei lavori che lui non avrebbe mai fatto in quanto avevi sempre qualcosa da perdere e tanti rimpianti. I medimaghi erano delle persone riflessive ma che dovevano essere anche tempestive ma non impulsive. No, infondo non era proprio per lui quel tipo di mestiere e cominciava seriamente a pensare che forse davvero Emma era completamente diversa da lui, ma si, a lui piaceva, fondamentalmente per quello. Annuì in maniera determinata e mandò giù un pezzo di carne che gli era rimasto in gola, bevve un pò di birra e subito dopo un pò di acqua. Si, e credo anche che saresti perfetta per diventare una di quelle infermiere capiaci di fare tutto senza bisogno di un medico! Non che pensava che le donne non potessero essere medici, ma Thomas era focalizzato sulle infermiere perchè avevano un ruolo erotico e sexy in ogni fantasia sia maschile che femminile. Sorrise ancora prima di cercare di levarsi dalla mente quella dannatissima immagine e tornare a mangiare come una persona normale. Quando lei disse quella cosa guardò il suo orologio e posò le posate nel piatto. Si era fatto tardi e non aveva neanche capito come. Era proprio vero che con la biondina il tempo volava enormemente. Infondo chiunque avesse un organo genitale aveva quell'effetto su thomas, ma questa è un'altra cosa. Si alzò, andò a pagare e poi tonrò da lei. Ti accompagnerò per un pezzo, così se vediamo bulli io mi farò prendere a pugni, dopo prenderò a pugni loro e dopo ancora tu mi inviterai nella tusta stanza, in maniera tale da curarmi! Certo Thomas, sogna! Non si poteva fare niente di tutto quello che aveva detto, ed in realtà neanche si avverò niente di tutto quello che aveva pensato visto e considerato che alla fine, giunsero alle porte di Hidenstone in poco tempo, ridendo e scherzando come avevano fatto per tutta la sera e senza incontrare proprio nessuno. Una volta di fronte ai cancelli, Thomas si ritrovò a sorridere alla ragazza e darle un bacio appena sull'angolo della bocca. E ti raccomando non sparire per tutta l'estate! Aggiunse prima di vederla entrare al sicuro nel castello e poi andare al porto per poi smaterializzarsi nella sua cameretta. Era stanco, adesso era solamente ora di dormire.
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