Unaware farewell

Jess&Daniele

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    Jessica Whitemore | Black Opal
    Venerdì mattina. Quel giorno stesso Daniele, Eve e tutti gli altri docenti sarebbero partiti per Dubai tramite delle passaporte, quindi voleva almeno salutarlo, prima che stessero separati per così tanti giorni. Erano solo tre, ma a Jess sembrava un'eternità. Sarebbe andata nella sua camera -magari stava preparando le valige, chissà- e lo avrebbe salutato come si deve, magari facendo qualcosa che potesse lasciargli un buon ricordo, per quel weekend -come se stesse andando in guerra- e un avvertimento. Non avrebbe dovuto pensare né posare i suoi occhi su altre donne o glieli avrebbe cavati con un cucchiaino. Con queste premesse, aprì l'armadio cercando qualcosa di adatto all'occasione. Si mise uno dei suoi soliti completini intimi provocanti, che usava solo con lui, poi sopra una canottiera bianca molto semplice e dei jeans corti che le arrivavano alle cosce. Un classico outfit da Jessica. Era radiosa, quel giorno. L'anello che aveva al dito, brillava quasi a riflettere la felicità della sua proprietaria. Era stato uno dei gesti più belli e romantici che qualcuno avesse mai fatto per lei, una specie di promessa d'amore. E Jess ci credeva, ci credeva con tutto il cuore. Daniele era il suo uomo e lei lo amava come non aveva mai amato. E un giorno quella loro unione avrebbe potuto essere completa. Le sarebbe piaciuto tantissimo avere un figlio da lui, costruire insieme una famiglia una volta finita Hidenstone. Sposarlo. Quei pensieri, mentre si dirigeva verso la camera dell'uomo, le scaldarono il cuore. Le camerate dei docenti erano tutte insieme, quindi aveva scelto appositamente un orario che le consentisse di trovare la strada libera. Lui non aveva lezione -astronomia era di sera- ma gli altri sì, ragion per cui nessuno le avrebbe rovinato i piani. Infatti, come previsto, non trovò nessuno a sbarrarle il passaggio e poté piazzarsi davanti alla porta del suo docente senza problemi. Bussò piano. Piccola sorpresa sussurrò, anche se abbastanza forte perché lui, se fosse stato nella stanza, avesse potuto sentire.
    "Parlato" - 'Pensato'- "Ascoltato" | Scheda PG Stat.
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    Daniele Salvatore
    Prof. Astronomia | 33 anni
    Era eccitato all'idea di passare tre giorni in una città che non aveva mai visto. Lui era sempre stata una persona molto curiosa, ed una di quelle persone che adorava stare insieme ai suoi amici. Il fatto che anche Evelyn e Nick andassero alla stessa festa lo elettrizzava ancora di più! Stava preparando la valigia e stava mettendo dentro qualsiasi tipo di cosa comoda e sopratutto fresca. Sicuramente il tempo a Dubai era torrido e caldo e lui non vedeva l'ora di andare al mare. Adorava prendere il sole. Si proprio così, Daniele amava il mare ed amava la sabbia rovente, amava stare ore davanti al sole e diventare scuro! Quando si abbronzava aveva le guance che diventavano rosse, neanche fosse un australiano che praticava il serf dalla mattina alla sera. Era tutto fin troppo bello ed era tutto fin troppo consolante. Il fatto era che non aveva idea di quello che sarebbe successo a Duabi e neanche lo immaginava lontanamente. Stava piegando una polo bianca sistemandola in maniera composta nella sua valigia nera quando sentì la voce di Jessica nella sua stanza. Sorrise vedednola così vestita e poi le andò incontro per darle un piccolo bacio a fior di labbra. Mi sei veuto a controllare? La prese in giro prima di chiudere a chiave la porta alle sue spalle per poi sorriderle ancora e facendole segno di entrare. Stavo preparando la valigia. Partirò con Nick ed Evelyn e ci vedremo tra qualche ora sotto casa di Nick! Le spiegò come oramai capitava veramente spesso. Infondo era qualcosa che lo faceva stare bene e da quando le aveva regalato quell'anellino si sentiva davvero il suo ragazzo. Ma poi, la verità era che la contentezza era così ampia che non poteva fare a meno di sorridere e sperare che quel viaggio sarebbe stato veramente unico. Oddio, effettivamente unico sarebbe stato, ma non nel senso in cui Daniele sperava. Ma in quel momento non c'era da pensare negativo ne tanto meno c'erano delle vibrazioni negative all'interno della stanza. Lui sorrideva, i suoi ricci erano sciolti, ed indossava solamente un pantaloncino corto, dorso nudo. Osservò ancora la sua fidanzata e le sorrise di rimando. Mi aiuti a controllare che non ho dimenticato niente? Non voleva che si sentisse esclusa da quella situazione, non andava a Dubai per fare niente di male, ma solo perchè era stato invitato e poi tre giorni di vacanza erano veramente opportuni, per lui e per tutto quello che stava vivendo. Era qualcosa di incredibilmente necessario a dire la verità! Le stampò un altro bacio sulle labbra prima di tornare alla sua valigia e prendere questa volta un pigiama, abbastanza sobrio e maturo, da piegare e mettere in valigia con tanto di maglietta. Dormirò super coperto! La prese in giro bonariamente. Sapeva che era gelosa oltre ogni limite, lo sapeva perfettamente!
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    Jessica Whitemore | Black Opal
    La ragazza si godeva ogni singolo contatto fisico con Daniele, compreso quel bacio leggero che le diede una volta entrata. Fino a Dicembre, non si sarebbe mai immaginata che un giorno sarebbe entrata nella stanza di un docente così come se niente fosse, né tantomeno che ne avrebbe mai baciato uno. Ma ormai non riusciva più a rinunciarvi e l'idea che non si vedessero per tre giorni, un po' la infastidiva e le dispiaceva, ma non gli aveva mai chiesto di non andare.
    Sì, è proprio quello che sono venuta a fare... non credo tu sia in grado di preparare i bagagli come si deve, sei pur sempre un uomo ridacchiò la corvina, ma la sua attenzione era attratta d'altro. Non aveva la maglietta e quei pantaloncini... beh, gli stavano proprio bene. Ti sembra il caso di girare per la stanza così? Sarebbe potuto entrare chiunque sbuffò, sedendosi sul suo letto e incrociando le gambe su di esso. Ormai faceva proprio come se quella stanza fosse sua, ma era abbastanza sicura che a Daniele non importasse poi così tanto, anzi. Capisco che siamo a maggio e fa caldo, ma almeno chiudi a chiave la prossima volta! Stava scherzando, in quel momento, anche se l'idea che qualcun'altra avrebbe potuto vederlo così, la infastidiva. Non aveva molto senso, visto che sulla spiaggia di Dubai sarebbe stato in costume e l'effetto sarebbe stato lo stesso. Magari poteva chiedergli di mettersi una muta da sub. Ridacchiò al solo pensiero, scuotendo poi la testa. Era gelosa all'inverosimile, ma c'era comunque un limite a tutto.
    Almeno non andrai solo con Evelyn borbottò, alla notizia che ci sarebbe stato anche Nick. Così mi dovrò preoccupare di meno! Aggiunse, con un mezzo sorriso. Comunque che hai fatto, hai acceso il riscaldamento? Sto morendo di caldo. Nel dirlo, si levò la canottiera. Ma, in realtà, non lo fece nemmeno per malizia, solo che quando stava con lui, si sentiva davvero a casa e sentiva di potersi comportare come se, effettivamente, fosse a casa. Si avvicinò anche lei alla valigia, dopo aver ricambiato quel dolce bacio e lo abbracciò da dietro, posando la testa contro la sua schiena. Eh certo! Non dormirai di certo così, a Dubai! È già tanto se non ti faccio portare una coperta aggiuntiva! Scherzò, ma nemmeno troppo. Comunque certo che si aiuto a controllare se hai tutto. Gli sorrise, prendendogli la mano e intrecciando le dita con le sue. Al dito portava sempre e comunque -tranne sotto la doccia- l'anello che lui le aveva dato e si sentiva felicissima. Però prima.... si sedette sul letto e lo tirò verso di lei, per farlo sedere vicino, dopodiché si sarebbe seduta tra le sue gambe, guardandolo. Mi sento un pochino trascurata, ultimamente lo guardò male. Ma in realtà era più una scusa per farsi coccolare che altro.
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    Daniele Salvatore
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    Ogni volta che la guardava andare in giro per la sua stanza gli dava un senso di famigliarità veramente assurdo. Non aveva mai provato una cosa tanto bella e strana con nessuna donna. In genere il giorno dopo già non vedeva l'ora che la persona che aveva dormito con lui qualche ora fa se ne andasse, invece con lei... voleva che non andasse veramente mai via. Era qualcosa di incredibilmente strano, lei che era una ragazzina riusciva a trasmettergli delle emozioni che non aveva mai provato con nessuno. Sorrise vedendola levarsi la cannottiera. Certo che si! Sapevo che dovevi venire tu ed allora ho pensato: perchè non accendere i riscaldamenti a palla? Almeno così Jessica si spoglia! Ovviamente era ironico, ma gli piaceva giocare e ridere con lei e sentirla essere così gelosa, ma comprensiva allo stesso tempo, fare la spiritosa a sua volta, non faceva altro che aumentare quel senso di famigliarità che provava quando stava con lei. Si, per lui, lei era la sua famiglia. Famiglia che voleva per sempre insieme a lui. Doveva ammettere che non avrebbe mai voluto che se ne andasse, o comunque che non andasse con lui a quella festa, ma si, sarebbe stato veramente amiguo se anche lei, improvvisamente, e stranamente in quei giorni, stesse a Dubai. C'era tutto il corpo docenti, più la preside e tutto quello sarebbe stato davvero assurdo. Sorrise ancora alla ragazzina mentre si godeva le sue coccole e quando sentì il suo seno prorompente contro la sua schiena sentì un brivido dietro la schiena. Ma chi doveva venire? Ti ricordo che noi professori abbiamo degli orari in cui riceviamo gli alunni, al di fuori di quegli orari non potremmo farli venire nei nostri uffici, oltre al fatto che non esiste che entrino nelle nostre camere private... quindi... signorina Whitemore... mi dica, cosa vuole? Nel frattempo si era voltato e le aveva messo le mani sui fianchi attirandola completamente a lui. Sorrise ancora prima di darle un dolce bacio prima di ridacchiare. Si, con Nick... lui ci terrà d'acchio così non potremmo stare da soli! Glielo sussurrò tra le sue labbra prima di baciarla nuovamente e non darle modo di rispondere. Era ovvio che lo stesse facendo con il solo ed unico intento di prenderla in giro. Sorrise ancora prima di andarsi a sedere sul letto ed accoglierla tra le sue gambe. Gli posò una mano sul ginocchio ed alle sue parole sgranò gli occhi. Ma non è vero! Io non ti sto trascurando!Anzi, ultimamente passo più tempo con te che con chiunque altro! Le accarezzò dolcemente la lunghezza della coscia. Era così bella!Ti metterei nella valigia con me, davvero! E già so che mi mancherai terribilmente! Aggiunse poi dandole una rapida ma attenta occhiata.
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    Jessica Whitemore | Black Opal
    Quanto le piaceva poterlo guardare, poter entrare nella sua stanza quando voleva, poter sentire il calore del suo corpo, posare la testa sul suo petto e sentire, sotto l'orecchio, il suo cuore battere. Mai avrebbe pensato che quel giorno, sarebbe stato l'ultimo giorno in cui avrebbe potuto sentire il suo calore corporeo e il battito del suo cuore. Se lo avesse saputo, se lo sarebbe goduto di più. Si morse il labbro, guardandolo prepararsi la valigia. Era così bello persino durante una normalissima attività quotidiana come quella...
    Non mi resta che dire una cosa gli rispose, scuotendo la testa, ma senza perdere il sorriso che aveva sempre, quando poteva averlo così vicino. Sei un pervertito, Daniele annunciò quindi, dandogli un piccolo colpetto sul petto. Quanto amava toccarlo? Cioè, ogni scusa era buona per avvicinarsi a lui e sfiorarlo, abbracciarlo o toccarlo in altri modi. Quando lo abbracciò da dietro, lo strinse forte e gli lasciò dei piccoli e dolci baci. Comunque a quanto pare hai avuto l'effetto desiderato! O forse sono io che soffro il caldo! Sorrise contro la sua schiena e per un attimo chiuse gli occhi, godendosi quel contatto e beandosi di ogni momento trascorso assieme. Riaprì gli occhi scuri come pietre, solo alla sua domanda e scosse la testa, accarezzandolo con i capelli corvini. Non rispose subito, lasciandosi distrarre dalle sue mani sui fianchi. Si lasciò anche avvicinare e posò la testa stavolta sul suo petto. Adorava essere più bassa di lui perché poteva fare cose come quella e poteva anche mettersi i tacchi senza per quello risultare più alta. Oh, volevo solo discutere con lei, professore, dell'ultimo voto preso a lezione, perché secondo me è ingiusto e meritavo di più. Non si riferiva ad un voto particolare, in realtà... con tutti aveva solo E ed O, quindi tutti ottimi voti. Ma voleva stare al gioco e scherzare con lui, perché era una delle cose che preferiva al mondo. Mi dispiace se non sono venuta agli orari giusti... per favore non mi punisca! esclamò, con voce lamentosa e un lieve sorrisetto malizioso.
    Quando lui la baciò, avvolse le braccia attorno alle sue spalle per non farlo allontanare. Stava per replicare, ma un suo bacio mise a tacere qualsiasi tipo di obiezione potesse venirle in mente. Ti amo disse solo, con convinzione. Voleva che gli rimanesse impresso, per quei giorni di lontananza nei quali le sarebbe mancato davvero davvero molto. Troppo.
    Non mi pare, passi un po' troppo tempo con altre persone! Borbottò, in realtà con un sorrisetto. Io pretendo che tu stia con me 24 ore al giorno! E che mi pensi sempre! Scherzò, dandogli una piccola spinta con le mani sul petto per farlo stendere. Quindi si sarebbe messa a cavalcioni su di lui e avrebbe sorriso. Come quando si era tolta la maglia, davvero non aveva reali intenzioni maliziose ma giocare con lui era fantastico. Tu mi manchi già e ancora non sei partito! Quando torni, stiamo un po' insieme. Ordinò, con voce perentoria.
    Comunque... c'è una cosa che volevo raccontarti. Distolse un attimo lo sguardo, giocando distrattamente con l'elastico dei suoi pantaloncini.
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    Daniele Salvatore
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    Non avrebbe mai e poi mai pensato che un rapporto del genere lo avesse veramente avuto con una ragazzina di 16 anni in meno di lei. Non avrebbe mai e poi mai pensato che tutto quello sarebbe successo con una sua alunna, e meno che mai con Jessica. Il problema di tutta quella storia era che Daniele stava bene, stava bene come mai era successo nella sua vita, come mai era accaduto con nessun'altra. Stava bene perchè Jessica lo completava. Era una persona solare, era una persona scoppiettante, faceva sempre qualcosa di diverso nelle sua vita ed adorava essere accudita, quello che a Daniele, in un certo qual modo, riusciva meglio di tutte le altre cose. Daniele era una persona tranquilla e con una vita molto ordinaria e tutto quello era per lui qualcosa disconvolgente. Jessica era stata il suo personalissimo caos in una vita completamente piatta. Stava facendo la valigia per Dubai e si stava godendo tutte le paranoie della sua, oramai, fidanzata, e la cosa lo divertiva. Infondo tutto quello era davvero paradossale, ma se non fossero stati in un'accademia, quella poteva essere tranquillamente la normalità, e quella cosa a Daniele lo faceva impazzire. Se avesse saputo che quello era il suo ultimo giorno da umano, magari avrebbe desistito e non sarebbe neanche andato a Dubai, ma non ci poteva fare niente, non poteva saperlo e Daniele era una persona molto calma di natura, prendeva sempre quello che gli veniva dato senza farsi troppe domande. Male, a tratti malissimo! I suoi baci delicati sulla schiena, il suo profumo che gli invadeva sempre le narici in maniera assoluta e che lo faceva stare ancora più rilassato. Con Jessica affianco quasi gli sembrava che non potesse mai succedere niente di brutto! Con lei affianco si sentiva seriamente invincibile. Era qualcosa di incredibile, era qualcosa di assolutamente meraviglioso. Non sono un pervertito, e lei non dovrebbe parlarmi in questo modo!Certo che la punirò! Rispose poi ridacchiando prima di avvicinarsi a lei e baciarla dolcemente prima sul nasino e poi sulle labbra carnose che aveva. La strinse suls uo petto e poi si lasciò andare a quella spinta sedendosi e poi sdraiandosi prima di ritrovarsela addosso. Le fece un pò il solletico e poi scosse il capo prima di farla accocolare su di lui. Quasi ho paura di quello che devi raccontarmi, ma dimmi pure... che tra poco parto ed anche tu già mi manchi ed anche io ti amo da morire. Ma vedrai, tre giorni passeranno velocemente. C'è il tuo Barnes che ti fa compagnia, infondo no? Chiese poi dandole un piccolo pizzicotto sul fianco. Si, non riusciva a non esserne completamente geloso, era sicuramente più forte di lui e non aveva nessuna intenzione di nasconderglielo. La loro relazione era all'insegna della sincerità, no?
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    Jessica Whitemore | Black Opal
    Quanto stava bene tra le braccia di quell'uomo! Non avrebbe mai voluto staccarsi, anche se per forza di cose, era obbligata.
    Ogni più piccola situazione era qualcosa di meraviglioso, come quei piccoli baci che stava dando alla schiena di Daniele, lenti e dolci. Le piaceva dargli attenzioni e non avrebbe creduto fosse possibile, visto che solitamente era lei quella che pretendeva di riceverne senza dare nulla in cambio, ma con Daniele anche quella parte della sua vita era stata stravolta e ora si ritrovava a dargli quelle piccole attenzioni senza secondi fini, ma solo perché lo amava!
    Oh mi scusi, a volte non so tenere a freno la lingua! Ammise con un sorrisetto, che si allargò quando sentì le sue labbra sul proprio naso e poi sulle proprie. Oddio, era proprio persa di lui. Anche se era geloso -come anche lei lo era- Jess gli poteva assicurare che non avrebbe mai avuto occhi per un altro uomo, finché stavano insieme. Il riccio era tutto ciò di cui la corvina aveva bisogno, che cercava in un fidanzato. Era bello, dolce, riusciva a capirla come nessun altro e soprattutto, anche lui la amava ed essere amati davvero era una delle sensazioni più belle che potessero esistere e Jessica ne era ben consapevole, ora. Che punizione mi spetta? Se vuoi posso venire ad aiutarla ancora a correggere i compiti, una sera. Suggerì, con una nota maliziosa nella voce. Sapeva bene che quella che avrebbe dovuto essere una serata tranquilla, si sarebbe trasformata in una notte passata tra le lenzuola a baciarsi e fare l'amore. E per questo, Jess non vedeva l'ora che tornasse da Dubai, anche se effettivamente non era ancora partito. Lo strinse, appoggiando la testa contro il suo petto e beandosi di quel contatto che la faceva così rilassare, prima che andassero sul letto e che lei si sedesse a cavalcioni su di lui. Rise al solletico, cercando di bloccargli le mani con scarso successo. Alla fine si abbandonò contro il suo corpo, restando sdraiata contro di lui a godersi -a sua insaputa- per l'ultima volta il battito del suo cuore e il suo calore corporeo. Ehi! protestò, quando lui la pizzicò, prima di fargli la linguaccia. Blake? Non so se lo sopporterò; già è incazzato per il fatto che suo fratello non gli abbia permesso di venire, quindi probabilmente meno lo vedo in questi giorni, meglio sto! rispose con sincerità, senza sapere che la sera dopo sarebbero andati insieme a preparare i biscotti. Comunque... non c'è modo che io possa convincerti a farti restare a Londra con me, vero? chiese, più come ultimo blando tentativo che come vera e propria richiesta. Non mi fa sentire tranquilla saperti così tanto lontano da me. Era sincera ed era preoccupata, anche se mai si sarebbe immaginata cosa sarebbe successo di lì a poco. Comunque... fai bene ad avere paura. Ridacchiò, infilando una mano tra i suoi ricci. Qualche giorno fa, al bosco è successo un piccolo incidente ed ho conosciuto un ragazzo. Fece una pausa, prima di iniziare da principio a spiegare. Sono andata nella foresta per dipingerla senza essere disturbata, però... ho perso la cognizione del tempo e ad un certo punto mi è venuta super fame! Perciò ho avuto la brillante idea di arrampicarmi su un albero per prenderne un frutto... fin qui tutto bene... se non fosse che ad una certa, ho perso l'equilibrio e sono scivolata, rimanendo aggrappata al ramo solo con le mani. Rabbrividì un poco tra le sue braccia, al ricordo. Ormai non riuscivo più a reggermi ed ero sicura che sarei caduta, facendomi molto male, quando è arrivato questo ragazzo, Samuél, che mi ha presa al volo! I suoi occhi si spalancarono di ammirazione, all'idea di quanta forza avesse dovuto avere. Dopodiché abbiamo iniziato a parlare e mi sembrava quasi di conoscerlo, non so... aveva dei lineamenti familiari. Commentò, ancora ignara che quella sensazione derivasse dal fatto che lo aveva già visto anni prima. Poi mi ha aiutata ad arrampicarmi su un altro albero e mi ha offerto una mela, poi abbiamo guardato il tramonto, ma ad un certo punto... si bloccò, guardando altrove e non più le iridi scure dell'uomo, ridacchiando nervosa con un'espressione a metà tra il divertito e l'imbarazzato. Beh... non ho fatto niente di particolare, l'ho solo sfiorato con la gamba perché non è che quel ramo fosse proprio spazioso, e lui... beh... non sapeva né come dirglielo, né come avrebbe potuto reagire. Ha avuto un'erezione concluse quindi, semplicemente. Glielo raccontò perché non voleva segreti o cose non dette, nella loro relazione, per quanto lei non avesse fatto nulla di male.
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    Daniele Salvatore
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    Stava per dire seriamente qualcosa di estremamente romantico e sicuramente veramente molto dolce, aveva intenzione di passare quella ultime ore con lei in maniera tale da starci bene, senza pensare troppo a tantissime cose che sicuramente erano deleterie per il loro rapporto, come la sua gelosia. Ma ovviamente non fu così che doveva andare specialmente perchè, Jessica aveva deciso che mentre si baciavano e coccolavano, doveva raccontargli proprio di un episodio che... Daniele ascoltò attentamente. Era esattamente quello che era successo insieme a lui, si erano innamorati in quel modo, con lui che le salvava sempre la vita e lei si affidava completamente a lui. Si sentì malissimo al solo pensiero che poteva succedere, che poteva andare via. Daniele si morse il labbro ed anche se avrebbe voluto alzarsi da come stava ed allontanarsi doveva dimostrare maturità, quindi non fece altro che sorriderle appena. Beh, sei bellissima... Samuel è normale che abbia avuto quella reazione! In verità non voleva dire niente di tutto quello, ma Daniele aveva promesso a se stesso di cominciare a fare il 33enne e smetterla di assecondare il suo istinto da 16enne. La strinse più forte a lui e le diede un dolce bacio sulle labbra. Tanto era sua, giusto? Glielo aveva promesso, le aveva dato una fedina ed aveva fatto in modo e maniera che le sue promesse non fossero vane. I suoi modi erano sempre stati molto gentili ed il fatto che lei glielo avesse raccontato voleva dire che non aveva significato niente per lei, giusto? Si morse ripetutamente il labbro prima di alzarsi dal letto e sorriderle, le porse una mano. Dai, finiamo di fare la valigia che Nick ha detto che se non sono puntuale mi lascerà a piedi, e tu tra poco devi andare...! Aggiunse poi guardando l'orologio. Se la ragazza si fosse alzata con lui, Daniele l'avrebbe semplicemente attirata a li e l'avrebbe baciata con passione. Sei solo mia Whitemore! Sussurrò tra le sue labbra prima di darle un piccolo mozzichetto senza farle male. Se solo avesse saputo che quelli sarebbero stati i suoi ultimi mozzichi che poteva darle senza farle del male... bhe, lo avrebbe fatto fino a lasciarle davvero i segni. Ma non avevano idea, i due innamorati sventurati, a cosa stessero andando incontro. E comunque no, non puoi dissuadermi dall'andare a Dubai ed alla fine starai con Blake a prescindere. Lo sappiamo tutti e due! Aggiunse poi lasciandola andare e tornando alla sua valigia e sopratutto a quello che doveva indossare per uscire.
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    Jessica Whitemore | Black Opal
    Jessica lo strinse forte, lo strinse a lei e lo baciò ancora e ancora, dopo la fine del suo racconto. Sapeva quanto sarebbe stato difficile per lui da ascoltare, ma non voleva che la storia arrivasse alle sue orecchie per vie traverse e in modo distorto da ciò che era realmente accaduto. Ma voleva rassicurarlo. Jessica si era limitata ad allontanarsi un po' dal ragazzo e proporgli di tornare a casa per non mettere in imbarazzo lei nè tantomeno lui, ma Daniele non aveva di che preoccuparsi. Jess era innamorata persa di lui e così sarebbe sempre stato. Ricambiò anche il suo bacio dolce, prima di guardarlo negli occhi con intensità. Non disse però nulla, godendosi quegli ultimi attimi in silenzio, prima che lui si alzasse e che le porgesse la mano. Io amo te Daniele, te e nessun altro. Lo sai, vero? chiese a bassa voce, quasi timorosa della sua risposta. Non voleva in alcun modo che l'uomo credesse che per lei avesse voluto dire qualcosa, ciò accaduto nel bosco. Anzi, aveva voluto essere completamente sincera con lui perché era il suo uomo ed era tutto ciò che desiderava. Avrebbe voluto sbuffare come una bambina e infatti mise il broncio, alle sue parole, incrociando le braccia sotto al seno. Non ti voglio lasciare protestò, comunque alzandosi e ritrovandosi subito contro il suo petto e con le labbra di lui contro le proprie. Sono solo tua. Confermò, con un dolce sorriso. Ti amo come non ho mai amato nessuno e ti ho raccontato ciò che è successo quel pomeriggio perché voglio essere sincera con te sempre e comunque, anche se non è una cosa piacevole. Ma ti assicuro che con lui non ho fatto nulla, anzi mi sono leggermente allontanata. Fece una pausa, guardandolo con amore. Erano le ultime cose dolci che avrebbe potuto dirgli senza avere il cuore pesante. Ma non è nemmeno colpa di Samuel, l'ho trovato un ragazzo molto ingenuo. Aggiunse, staccandosi e aiutandolo con gli ultimi preparativi.
    Hai ragione, starò con Blake anche se dovesse riservarmi una delle sue sfuriate, non posso farci nulla. Ma ti penserò tutto il tempo. Fece una piccola pausa, staccandosi definitivamente. Esci ben coperto! Siamo a maggio, ma voglio che nessuna possa ammirare tutto ciò. E dopo quelle parole, indicò con la mano il suo corpo. Ogni centimetro di te è mio, e quando torni da Dubai te lo ricorderò come si deve sogghignò, facendogli capire chiaramente ciò che intendeva. Quindi suppongo che io debba andare, vero? Gli lasciò un altro bacio, un po' più triste. Ti amo ripetè per l'ennesima volta, per imprimerglielo nella testa.
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    Daniele Salvatore
    Prof. Astronomia | 33 anni
    Il fatto che fosse geloso era sicuramente in dubbio. Il fatto che non sapeva nasconderlo anche. Daniele era così, una persona estremamente facile da capire e da comprendere. Daniele era una persona senza troppi schemi mentali e che faceva tutto quello che gli veniva in mente solamente quando lo facevano stare bene. Era impulsivo? No, non lo era affatto, era una persona genuina, delle volte anche ingenua e sopratutto veramente facile. Forse era anche brutto avere quella visione di quell'uomoc he comunque aveva una certaprestanza fisica ed una certa presenza, ma in fin dei conti, Daniele, era esattamente in quel modo. Sorrise a Jessica, la prese tra le sue braccia e la strinse a se sorridendo a quelle parole che lo rassicurarono come se avesse anche lui 17 anni e poi le sorrise tra le labbra dandole vari baci intensi, e poi dandole vari bacetti mentre parlava, e mentre diceva che comunque si era scansata, che nessuno avrebbe mai preso il suo posto o che non aveva nulla da temere. Si, forse una cosa c'era da temere, la sua ingenuità ed il suo scarso senso pratico. Ma infondo era un grifondoro nell'anima no? Sorrise ancora ed ancora e poi le strinse i fianchi. Si era il momento di andare, era il momento di salutarsi. Se avessero saputo che da li a qualche ora sarebbe tutto cambiato, allora la cosa non sarebbe stata così sbrigativa, Daniele si sarebbe preso del tempo, l'avrebbe baciata e toccata più intensamente, avrebbe anche fatto l'amore con lei ed avrebbe anche avuto il coraggio di dirle che si, l'amava anche lui e che si voleva adottare quel piccolo fagottino. Non avrebbe mai rimandato quella comuncazione a dopo Dubai! Eppure, con il senno di poi, era la cosa più giusta da fare. Si morse il labbro, la baciò intensamente ancora ed ancora e poi sogghignò tra le sue labbra. Quando torno ti voglio nuda nel mio letto... già so che mi mancherai tantissimo!Ed era serio ed anche sincero per quello che diceva. Sapeva benissimo che le sarebbe mancata che avrebbe voluto fare quell'esperienza con lei, che avrebbe comunque voluto che anche lei andasse in un luogo tanto bello e poco accessibile a chi non aveva delle tasche belle profonde. Era noto a tutti che Dubai era una città per ricchi ed era anche per quello che non avrebbe mai voltuo perdersi quell'occasione. Sorrise ancora e poi le diede un piccolo schiaffetto sul sedere. Già... è ora di andare... e ti raccomando! Fai la brava! Aggiunse dandole un ulteriore bacio prima di vederla andare via. Sorrise ancora guardandole il sedere e senza dire altro, alla fine, si rimise a fare la valigia, chiudere, controllare il tutto e dopo essere uscito dalla scuola smaterializzarsi nel luogo dell'appuntamento con Evelyn e Nick! Non vedeva l'ora di partire e godersi quel piccolo viaggio in totale relax ed a spese interamente dei Barnes. Forse era quello che lo entusiasmava di più!
    RevelioGDR
     
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9 replies since 8/6/2020, 17:23   167 views
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