Un okitask sarebbe veramente gradito

Jess&Jason

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    Black Opal
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    Jessica Whitemore | Black Opal
    Non scopare poteva far venire il mal di testa? Beh, questo certo non lo sapeva, ma...! Non andava a letto con Daniele da qualche giorno e di certo prima di un paio di altri giorni non sarebbe successo, visto che lui era a Dubai a fare chissà cosa. Le mancava passare le ore tra le soffici lenzuola dell'uomo ad inebriarsi del suo profumo e sì, aveva un mal di testa bestiale! Purtroppo in infermeria non c'era Skyler, in quanto anche lui era alla festa, ma qualcuno avrà pur dovuto esserci. Il castello era stato invaso da Densiriani, ma Jess per quanto curiosa, non aveva avuto ancora occasione di studiarli da vicino. Magari in infermeria avrebbe trovato uno di loro!
    Sospirò, percorrendo i lunghi corridoi e massaggiandosi le tempie irritata. Probabilmente non era il sesso a mancarle che le aveva fatto venire mal di testa, ma l'arrivo di "quei giorni" del mese! Sbuffò all'idea che Daniele fosse lontano e quindi non potesse andare da lui e rannicchiarsi tra le sue braccia! Chissà come se la stavano spassando là a Dubai, mentre ad Hidenstone l'umore non era proprio dei migliori. Soprattutto per Blake, incazzato per non essere stato invitato. Ma Jess era convinta fosse giusto così! Aaron si meritava di stare sotto i riflettori e vivere senza preoccupazioni, ogni tanto... sì, solo perché non sai cosa stanno facendo i master sadici, cara Jess.
    Ormai l'infermeria era vicina, comunque. Lanciò uno sguardo alle enormi vetrate. La giornata era splendida ed un caldo sole di maggio, abbracciava il castello e i suoi giardini con quel piacevole tepore. Non era proprio una giornata per stare chiusi dentro, ma la corvina doveva assolutamente sconfiggere quel mal di testa martellante che le stava facendo esplodere la testa. Aaah se solo fosse stata a Dubai! Sicuro l'hotel dei Barnes era qualcosa di imponente e fighissimo. Chissà che letti morbidi e che buon sesso avrebbero fatto! Beh, avrebbe potuto proporre a Daniele di farsi una vacanza là con lei. Magari Aaron le avrebbe fatto uno sconticino? Lo sperava perché, sebbene non fosse povera, anzi tutto il contrario, anche una sola giornata là era troppo dispendiosa per lei!
    Ad ogni modo, arrivò lì e si guardò intorno. C'è nessuno? Chiese leggermente spazientita.
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    JASON KRATOS BYRNE
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    Sì, scopare può far venire mal di testa, cara Jessica. E l'unico rimedio per quel tipo di mal di testa è proprio... scopare. Tuttavia, questo non puoi saperlo, è chiaro, perché solo questa narratrice può dirtelo in altre occasioni, quindi ritorniamo nel limite di questa scenetta che ha aspettato così tanto tempo e vediamo cosa ne esce.
    Jason era stato incastrato in quell'accademia a ricoprire il posto dell'infermiere della scuola perché tutti erano occupati in una delle loro feste strane da inglesi, che Jason nemmeno sapeva cosa potesse tanto divertirli.
    Fatto sta (che fatta sto) che era lì, a godersi il suo bel soggiorno in quel covo di adolescenti scapestrati che parevano avere più problemi di un giornalino di enigmistica.
    Quando Jessica fece il suo ingresso nell'infermeria, il druido era intento a leggere un piccolo compendio di antiche pozioni che aveva trovato nelle sue librerie personali e aveva deciso di portare con sé.
    Ovviamente, a differenza di quello che aveva detto la Burke, lui non aveva indossato alcuna divisa per ricorpire quel ruolo e - anzi - era bello che comodo con la sua canotta attillata nera, che scolpiva i suoi addominali ben allenati e i suoi pantaloni marroni di pelle, legati alle cosce da delle cinghie per non farli risultare larghi.Quando sentì la voce della ragazzina, arrivò al punto della preparazione di quella pozione, chiuse il libricino e si alzò dalla sedia che era nascosta tra una colonna e l'altra «Dipende da chi stai cercando.» - rispose con la sua voce cavernosa e un po' roca, palesandosi alla ragazza in tutta la sua altezza, con i capelli lunghi lasciati ribelli sulle spalle.
    Sorrise gentilmente alla studentessa, quindi, incrociando poi le braccia al petto, mentre i bicipidi si gonfiarono naturalmente «Hai qualche malessere di qualche genere, per essere qui? Bisogno che ti visiti?» - sollevò un sopracciglio, con quel sorriso enigmatico sul volto.
    Beh, almeno c'era qualcosa di interessante da fare, no? Si stava veramente annoiando in quel posto, voleva tornare dal suo Seth e alla sua bottega, lì davvero c'era qualcosa da fare.


     
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    Jessica Whitemore | Black Opal
    Era proprio fastidioso il fatto di non poter andare a letto con nessuno. Daniele era a Dubai e quindi con lui niente sesso, ma era diventata una fidanzata fedele e non poteva scoparsi -oltre che non voleva- chiunque, quindi accettò di avere quel fastidioso mal di testa, ben pensando di andare in infermeria per vedere se qualcuno si fosse preso in carico quel compito in assenza del caro SkySky. Entrò quindi a passo deciso, guardando a tratti quell'anello che ancora portava al dito e che non avrebbe mai tolto: una specie di anello di fidanzamento da parte di Daniele. Era davvero carino e l'aveva fatta innamorare ancora di più. Ricordava con un brivido di piacere il buon sesso che avevano fatto prima in macchina, poi nella vasca, poi sul suo letto, poi sul divano... insomma, un po' ovunque. Ma era stato fantastico proprio perché era innamorata persa. Forse fu perché assorbita da quei pensieri che non si accorse dell'omaccione in canottiera e pantaloni che esulavano sicuramente dalla divisa imposta da quella mummia della preside. O forse semplicemente perché era in un punto nascosto alla vista. Sì, decisamente era quello il motivo. Sarebbe stato impossibile, nonostante i pensieri, non notare quel fisico scolpito che faceva voglia senza ombra di dubbio. Ehi, gli occhi son fatti per guardare.
    E che dire, non si aspettava quel sorriso gentile e quel tono che, per quanto roco, non era affatto sgarbato. Dovette alzare lo sguardo per poterlo guardare negli occhi. Uh... sì iniziò, quasi dimentica del motivo per il quale si era presentata in infermeria. Probabilmente Daniele non sarebbe stato felice nel saperlo, ma Jess non era mai stata e mai sarebbe stata una santa, quindi non ci si aspettava da lei che non buttasse nemmeno un'occhio a quel fisico invitante.
    Ho un mal di testa lancinante, quasi come se mi avessero colpita. Cosa impossibile, me ne ricorderei... credo. Scosse appena le spalle, sedendosi su un lettino senza che nessuno glielo avesse chiesto. Wow non vengo qui dalla vicenda di Naga commentò ad alta voce, rendendosi conto di come fossero passati davvero mesi dall'ultima volta che aveva messo piede in infermeria. Comunque... carino il tuo libro. Disse, sbirciando il titolo. Hai qualcosa per me? Sto scoppiando.
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    JASON KRATOS BYRNE
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    Jason non era abituato ad avere a che fare con ragazzine adolescenti, insomma a Denrise il massimo che aveva intorno erano predoni, Philipp e donne di un certo livello che non erano assolutamente mai andate da lui per una pillola anti-emicrania.
    Questo, però, non scoraggiò il druido, che invece di farsi indietro alla richiesta della giovane, si sentì un pochino più utile, visto che si stava annoiando e non poco.
    Inclinò il capo e le fece segno di avvicinarsi «Beh, se la botta fosse stata forte, potrebbe aver provocato una piccola amnesia, tuttavia, prima di darti dei medicinali, preferirei sapere dov'è localizzato il tuo dolore di testa. Sai, spesso, voi studenti avete una posizione errata o ... voi ragazze non asciugate bene i capelli. Questo potrebbe portarvi a dei doloro localizzati che infiammandosi potrebbero colpire anche la testa.» - le fece segnò di sedersi sulla poltrona, quindi si pose davanti a lei, poggiando il sedere al bordo della scrivania e incrociando le gambe in avanti e le braccia al petto, i bicipiti si gonfiarono un po', ma a lui questo era normale.
    «Sapresti indicarmi dove ti fa male? Magari con un semplice massaggio nei punti giusti, potrebbe passarti, senza che prendi medicinali inutili. Che ne dici?» - sorrise gentile e disponibile.
    Buttò un occhio al suo libro e poi tornò sulla ragazza al proferire il nome di Naga «Eri anche tu nella foresta, quindi? Come stai?» - domandò quasi preoccupato.
    Quindi attese il fare della ragazza, prima di volerle dare degli stupidi medicinali, avrebbe provato ad aiutarla diversamente «Spero che Mave non vi dia subito le pillole, quando le chiedete. Sai, io sono un po' più verso... rimedi diversi.» - e quando sorrise, lui non pensava minimamente a qualcosa di sporco, ma ad erbe e tisane e massaggi.


     
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    Jessica Whitemore | Black Opal
    Ravviò i lunghi capelli corvini con una mano, lanciandoli dietro le spalle e sorridendo all'uomo che, momentaneamente, aveva preso il posto del loro infermiere. Non lo aveva mai visto, ma sembrava competente. Magari era un... druido. O come si chiamano gli infermieri a Denrise, insomma. Non ne aveva mai visto uno da vicino. Per quanto fosse una vecchia mummia infame, Victoria certamente non avrebbe messo a lavorare in infermeria una persona a caso senza la minima conoscenza di medicina, per quanto rudimentale potesse essere.
    Ascoltò le sue parole e si sedette, ubbidiente, pensando se fosse il caso di manifestargli i propri dubbi sulla vera origine del mal di testa. Fosse stata un'altra ragazza, probabilmente avrebbe tenuto la bocca ben cucina, ma trattandosi di Jessica, sorrise e scosse la testa. No, niente botta in testa... almeno non credo e nemmeno i capelli, perché sto sempre attenta ad asciugarmi per bene... ma ho una teoria, in realtà. Alzò appena le spalle, rilassando la schiena contro la poltrona, indicando un esatto punto sulla nuca, dove sembravano esserci dei lavori in corso, per quanto martellante era il dolore. Comunque ci sto, per quanto riguarda il massaggio. Gli lanciò una seconda occhiata, esaminando quei muscoli ben definiti e quel corpo ben piazzato che si evinceva anche da sotto i vestiti.
    Comunque la mia teoria è questa... secondo te -posso darti del tu, vero? Mi sembri giovane- non fare sesso può causare il mal di testa? Domandò, come al solito senza alcun pelo sulla lingua, come se non gli stesse chiedendo nulla di che. Incrociò le braccia sotto il seno e rimase in attesa della risposta, quando la frase proferita dall'uomo, le fece drizzare le orecchie. "Anche tu"? Voleva dire che... Ho passato un mese qui, dopo quel fatto. È stato terribile, ma soprattutto è stato terribile non riuscire a difendersi da quel coso... il Malboro. Concluse, prima di pensare che forse a lui non gliene fregasse nulla dei suoi problemi. Ma... quella sera... c'erano anche i denrisiani mi pare... c'eri anche te? Non aveva fatto tempo a guardarsi attorno, visto che era stata da subito afferrata da quel tentacolo e sballottata manco fosse una frittata e successivamente era rimasta in fin di vita. Sapeva ci fossero stati i suoi compagni ed i suoi docenti -era da lì che la sua storia con Daniele era partita- ma non aveva fatto tempo a notare altro.
    Oh no, Sky solitamente è molto attento a queste cose... insomma, ha limitato tantissimo le medicine anche in casi gravi, come appunto ad ottobre scorso, quando sono stata ricoverata qui. Affermò, decisa a non addossare al ragazzo, colpe che non aveva. Comunque figo, mi piacciono i metodi diversi, purché funzionino... insomma, non ho nulla in contrario. Concluse, con un sorriso.
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    JASON KRATOS BYRNE
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    Per Jason era così strano avere a che fare con i ragazzini, che spesso si dimenticava dell'età che avessero, tanto da trattarli come fossero dei suoi coetanei. Tuttavia, quando Jessica si ritrovò lì, dovette ammettere che sembrava molto più che una ragazzina della sua età e un pensierino ce lo fece, ma subito rinsavì, ricordandosi il ruolo che ricopriva e che non era affatto carino approfittare di una ragazzina che era venuta a cercare aiuto da lui.
    Quando lei si sedette, quasi istintivamente le spostò i capelli dalle spalle «Mi permetto...» - disse quasi in un modo alternativo di chiedere scusa per quel gesto che magari poteva aver infastidito la donnina.
    Le mani andarono a toccare il punto dove solitamente si infiammava la cervicale e lo sentì un po' duretto, tuttavia non lo disse alla ragazza, iniziando a massaggiare con le mani calde, mentre lei parlava «Una teoria? Sentiamo...» - disse educatamente, mentre proseguiva con la pressione delicata dei punti sulla nuca della ragazza.
    Quando la mora cacciò fuori quella teoria, per fortuna era di spalle non notò il druido allargare gli occhi per lo stupore. Allora era vero che quelle ragazze erano davvero avanti. Il sorriso di Jason si allargò divertito e il suo tono caldo rispose a quelle parole «Eccezionalmente può. Insomma, spesso il mal di testa è sintomo di pressione alta, di stress... quindi se non hai una valvola di sfogo, potrebbe accumularsi e provocare emicrania. Non è una teoria molto sbagliata. E'... da molto che non fai sesso?» - domandò, ma mentre si ascoltava era stranito anche lui da quella domanda che le aveva posto. Erano proprio strani questi ragazzini.
    Spinse un attimino di più sul punto infiammato, ma sempre risultando morbido, nonostante la sua corposità esagerata.
    «Sì, ero in prima fila a guardare in faccia quella megera che era tornata dagli inferi» - le carezzò la nuca, appena appena, sentendo il suo stato d'animo rispetto a quello che era successo «Mi spiace che voi ragazze abbiate dovuto rispondere di tutto quel pericolo. Non ho mai creduto che questo posto fosse sicuro per voi, ma quel giorno ne ho avuto la certezza.» - commentò riprendendo i capelli morbidamente e portandoli sulle spalle, scivolando appena sulla spina dorsale della giovane, con i polpastrelli, quasi tentato di volerle proseguire il massaggio sulla schiena.
    Poi scosse il capo, dannazione, quei docenti dovevano avere un autocontrollo pazzesco con quelle ragazzine.
    «Adesso dovresti sentire la testa molto più leggera, immagino. Quindi funzionano questi metodi alternativi. Fai una bella tisana di melissa calda, questa sera, prima di andare a letto e vedrai che domani sarai perfetta come ogni mattina... o, beh, scarica la tensione.» - le fece un occhiolino e la congedò.
    Dannazione, che autocontrollo ci voleva in quel posto. Voleva tornare immediatamente a Denrise.


     
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