Provino skill Campi runici

Lancelot Olwen ♣ Docente di Rune

Molti credevano che Lancelot Olwen passasse il tempo a farsi tè, piangere con gli studenti, scappare da Brian e suonare il violino, e invece, come tutti i comuni mortali, anche lui studiava e faceva pratica.
'Bene... e ora... vediamo un po'...' aveva incantato la porta perché fosse inapribile e aveva rinforzato le difese soniche per rendere cosa lui stesse facendo impossibile da rilevare, quindi cercò dentro di sé la calma, afferrando il proprio catalizzatore 'Andiamo di linee runiche...'
Le linee erano una branca affascinante della runistica, certamente, ma Lancelot doveva ammettere di essere rimasto più attratto da altro, come le rune apocrife oppure, ancora, le linee di Nazka, che recentemente aveva ammirato con Annie 'Erano artistiche erano spiritiche erano... incredibili!' lo pensava veramente: era andato per stare con la sua ragazza, ma il viaggio di studio lo aveva illuminato e lentamente si era reso conto di quanto si fosse perso e dovesse rimediare a riguardo.
'Cominciamo da cose semplici, ma non troppo...' fu così che si recò alla propria finestra, osservando il sole del meriggio penetrarvi all'interno. La lasciò scaldargli il viso, ma poi afferrò il proprio catalizzatore e puntò la finestra cercando di focalizzare nella sua mente ciò che volesse e quindi tradurlo in segni 'Deve oscurare la luce... non la deve far passare'
L'idea di Lance era dunque una barriera semipermeabile che ostacolasse la luce solare e per quello iniziò ad agitare la bacchetta "Verbavolant" disse con un sussurro, tracciando diverse rune in aria, determinando la parola luce solare che poi andò ad inframezzare alla runa othila riversa, allo scopo di indicare l'ostacolo che desiderava.
La eseguì e dispose il testo ripetuto tutto attorno alla cornice della finestra, fino a congiungere la figura, facendo calare le tenebre nella sala.
'Ed eclisse fu...' accese la propria lampada e volgendosi verso la finestra vide il nero più profondo. Si avvicinò e cercò di superare la barriera con la mano, al fine di assicurarsi che essa non fosse assoluta.
Sorrise: gli era riuscito perfettamente.
Sciolse la magia e, più fiducioso nelle proprie capacità, tentò qualcosa di più complesso "Verbavolant" recitò ancora, tracciando in aria una frase da ripetere più lunga e articolata: luce solare rossa. Dispose il testo ripetuto nuovamente intorno alla finestra, ma questa volta vi dispose una othila al dritto, indicando alla sua barriera semipermeabile come volesse che potesse penetrare solo quella data radiazione solare.
Chiuse il rettangolo e improvvisamente la sua stanza fu un'aula a luci rosse 'Ed ecco il tramonto...' pensò lui, divertito, osservando come il colore stesse deformando il suo studio.
'Ok... e ora qualcosa di molto più complicato' sospirò e tornò alla finestra, che aprì, osservando come si comportasse la sua barriera, quindi la sciolse, determinato a crearne una più complessa 'Devo riflettere bene sulle parole' si disse lui, ben sapendo come sarebbero state cruciali per quello che aveva in mente.
"Chorium runae" commentò lui, andando a tracciare attorno alla finestra, ripetuta una frase: 'Luce solare e suoni dal giardino' incise lui, tracciando poi delle Othila al diritto 'Non voglio che sia un blocco completo: mi sta bene che passino, ma voglio che siano ridotti, dimezzati' si ripeté quel concetto nella propria mente per un può, infine scagliò un Canete Runae, per attivare, come lui desiderava, ciò che aveva tracciato.
La luce nella stanza calò, così come le urla feroci dei ragazzi.
Lance sospirò ed osservò, poi scosse la testa sollevato. Varcò la barriera con le sue mani e ancora una volta non ebbe problemi, segno che la barriera, su di lui, non stava agendo.
Annuì soddisfatto e si mise seduto alla sua scrivania, prendendo appunti, curioso di condividerli con Elaine 'Chissà cosa ne pensa anche lei...' ridacchiò lui nella sua mente, osservando quanto da lui creato e trovandolo non poco interessante.

Scheda ♣ Stat.