Dimmi che non sto sbagliando

Jessica Whitemore | Black Opal

Quando le arrivò quel messaggio da parte di Lilith, la corvina era stesa sul proprio letto in dormitorio, guardando il soffitto. Stava ancora rimuginando sull'incontro con il professor Black del giorno prima, quindi era pienamente assorta nei suoi pensieri quando il telefono vibrò, facendola voltare spazientita. Sperava che non fosse ancora Blake che doveva "convocarle" per dirle qualcosa, ma fece un sospiro di sollievo leggendo il nome del mittente. Ma quando lesse il contenuto... beh, scattò immediatamente in piedi. Sembrava urgente e avrebbe voluto correre da lei, solo che aveva addosso solo una maglietta che aveva preso a Daniele pochi giorni prima, quand'era stata a casa sua. Non poteva certo presentarsi così... si tolse la maglia, lasciando che il fresco della stanza le sfiorasse delicatamente la pelle. Si girò e si diresse verso l'armadio, aprendolo e prendendo i primi vestiti che trovava in modo da essere sì decente, ma nemmeno da perderci troppo tempo. Era prontissima per andare all'incontro. Uscì quindi dalla sala comune, dirigendosi a grandi falcate verso l'ingresso. Sperava che non le fosse successo nulla di grave, ma lo avrebbe scoperto solo una volta arrivata. Aveva anche molte cose da dirle, ma non era sicura che quella sarebbe stata l'occasione giusta.
Finalmente arrivò in vista dell'ingresso e accelerò il passo, vedendo quindi poi l'amica dioptase con quei suoi inconfondibili ricci. Lil! esclamò, avvicinandosi e andando a piazzarsi davanti a lei. La guardò bene, accennando un sorriso, prima di accorgersi delle sue condizioni. Era struccata ma non era questo il problema, la trovava comunque molto bella, ma aveva gli occhi decisamente più rossi del normale. Rossi e gonfi. Ehi, va tutto bene? le chiese, provando ad accarezzarle un braccio. Sembrava che qualcosa fosse successo, ma cosa esattamente... beh, non lo sapeva e aspettava solo che fosse la ragazza a dirglielo! Sono qui per te, qualsiasi cosa ti serva

"Parlato" - 'Pensato'- "Ascoltato" | Scheda PG Stat.

+ Lilith Clarke
prefetto › Dioptase > II

Jessica Whitemore | Black Opal

Jessica prese ciò che le stava porgendo, sorpresa. Aaron le aveva detto della capacità di Blake in quell'ambito, ma non aveva mai assaggiato una torta fatta da lui. Ma aveva un debole sia per il cioccolato che per le fragole, quindi sicuramente l'avrebbe mangiata una volta tornata in stanza. Ma comunque notava che qualcosa non andava nella ragazza, voleva solo capire cosa. E, ovviamente, glielo chiese. Non era da Jessica girare intorno alle cose.
Quello che disse, la spiazzò. No, impossibile. Non possono essersi lasciati... fu il suo primo pensiero che, logicamente, non tradusse in parole: non voleva farla sentire peggio. Aprì e chiuse la bocca un paio di volte, senza sapere esattamente cosa dire. Fortunatamente l'amica, poco dopo, riprese la parola.
Le prese il volto tra le mani, accarezzandole con il pollice, la guancia bagnata di lacrime. Lilith. La sua voce era dolce ma ferma. Devi smetterla di temere Mia e scommetto che in cuor tuo già lo sai. Come non temi me, non devi farlo nemmeno con lei. Non è interessata a Blake e lui non è interessato a lei. Riflettici. Concluse, lasciandole il viso. Certo, doveva arrivarci da sola e capirlo lei stessa, ma nulla le vietava di portarla a fare una piccola riflessione.
Per quello che disse dopo, si morse il labbro. Sapeva che non aveva senso, che Lilith amava Blake e che comunque era sua amica e non avrebbe mai fatto nulla in nessun caso, ma era terribilmente gelosa di lui. Tuttavia non commentò su quel lato, perché sarebbe stato davvero egoistico e Lil in quel momento aveva solo bisogno di un'amica... e lei lo sarebbe stata.
Ma stava procedendo tutto così in fretta!
Oh Lilith no, non stai sbagliando. Credo che Blake si sia superato con questo. Ha fatto un gesto dolcissimo, devo riconoscerlo. Va da lui. Mi arrabbierei se non lo facessi. Scherzò, cercando di rasserenarla. Capisco come ti senti e so quanto tu ami lui e quanto lui ami te, nonostante i modi insoliti di dimostrarlo. Sbaglieresti non andandoci. Vai, Lilith. Si avvicinò per darle un bacio sulla guancia e sorriderle. E torna da fidanzata, mi raccomando. Ammiccò, osservandola poi allontanarsi.

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