Stai scherzando, vero?

Blake&Lilith

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    Black Opal

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    Blake Barnes
    Black Opal | 18 anni
    Aveva imparato a conoscere Lilith in maniera magistrale. Lui che in genere non era un grande osservatore, e sinceramente non era neanche una di quelle persone che si soffermavano veramente a sentire qualcuno o qualcosa, aveva capto come funzionava quella ragazza. Il fatto era che Blake non era possibile cambiarlo e quando voleva bene ad una persona si comportava in un modo spontaneo. Mia era una sua amica,solo quello, amava Lilith e non si sapeva in che modo e perchè, alla fine glielo aveva detto. Quando lo trattò in quel modo, sapendo anche che lo aveva bloccato su wa, lasciò la riccia andare, salutò le due ragazze cercando di fargli capire che la cosa si sarebbe risolta, pasò prima da Cameron e poi andò a cercare Lilith. Non era più importante Mia di Lilith, avevano semplicemente due importanze diverse. Chiese a Greta, la sua amica, se l'avesse vista, e quando gli disse di si e che era andata a studiare, le fece un piccolo sorriso ed andò dove gli era stato indicato. Quando la vide scosse il capo. Veramente mi hai bloccato su Whatsapp? Certo che era arrabbiato, era quasi infuriato, anche perchè lui non se lo meritava! Che aveva fatto adesso? Mi hai chiesto di dirti quando esco con Mia e te l'ho detto, ti ho chiamata per una cosa grave, e tu l'hai trattata come se ci avessi trovato a letto insieme! Ma che diavolo ti prende? é che Blake proprio non ci era arrivato. Il fatto era che per Blake non era normale pensare che lei fosse gelosa delle sue attenzioni verso la ragazza, perchè lui si dedicava alla riccia con tutto se stesso e con Mia non ci passava poi così tanto tempo. Questa situazione comincia ad essere assurda Clarke! é una mia amica e tu sei la mia ragazza, due ruoli distinti e separati! E mi sono realmente rotto di dovermi giustificare per questa cosa! ed effettivamente era così, perchè davvero non aveva capito quale fosse il problema, e c'era anche da dire, che comunque, Blake si era sempre comportato in quel modo con le ragazze, l'unica cosa che era effettivamente cambiata... beh, era che non era mai stato fidanzato con nessuna!
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    LILITH CLARKE
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    Dopo quello che era successo poche ore prima, Lilith non riusciva a trovare la concentrazione per studiare.
    Era tornata in Sala Comune, provando a mettersi comoda sul divano a leggere il libro di alchimia, per cui doveva fare il compito. Ma niente, quindi optò per la sua camera, ma era troppo nervosa per stare lì dentro e - tra l'altro - se fosse entrato Mark, conoscendosi, avrebbe sfogato su di lui la sua rabbia.
    Quindi aveva avvisato Greta che sarebbe andata studiare alla riserva, la ragazzina era preoccupata, ma Lilith non voleva saperne di parlare con nessuno, lasciò il telefono in stanza e andò a cercare di trovare un po' di pace lontano dalle quattro mura.
    Quando tornò lì, l'immagine della mano di Blake sulla faccia di Mia, ritornò come un lampo. Sentì una fitta al petto e gli occhi le si fecero pieni di lacrime.
    Non riusciva a reggere quei contatti fisici che Blake aveva con le altre, probabilmente - nonostante provava ad impegnarsi - era un qualcosa di troppo difficile da riuscire a superare.
    Seth l'aveva seguita, con il musetto preoccupato, si arrampicò sulle gambe della Prefetta, che ormai si era seduta vicino ad un albero, quindi lo prese e lo portò al petto, abbracciandolo come si fa con un peluche. Chiuse gli occhi e le lacrime scesero silenziose «Sono una cretina, Seth... dovevo immaginarlo...» lo disse con la bocca nascosta tra il collo del suo gatto, quindi molto basso che potesse sentirlo solo quel micino che non parlava.
    Quando sentì dei passi, allontanò il gatto dal proprio petto, tenendolo comunque in braccio e si asciugò le lacrime sul volto, con la manica della giacca della divisa.
    Non sapeva chi fosse, ma non aveva più intenzione di mostrare le proprie emozioni a nessuno, quindi questo valeva anche per la tristezza.
    I passi si facevano più vicini, sembravano frenetici e poi quella voce.
    Lilith lo guardò con la coda dell'occhio, per poi girarsi dall'altro lato. Tra tutte le persone con cui voleva nascondere quegli occhi rossi e gonfi dal pianto, Blake era uno di questi. E il destino gli aveva mandato proprio Blake? «Cos'è? Hai lasciato sola Mia? Sia mai si dovesse scontrare con l'aria e potesse farle male... corri da lei, principe Barnes.» il tono era basso, distaccato e freddo, oltre che canzonatorio e saturo di ironia.
    Non riusciva davvero a capire? Non comprendeva quanto quelle attenzioni e quella foga di concederle alle altre, la ferissero?
    Parlò ancora, il ragazzo, ma lei aveva finito le parole. Si limitò a scuotere la testa. Sentiva gli occhi bruciarle di nuovo, ma avrebbe cercato di trattenere le lacrime fino alla fine, fino a quando non sarebbe stata da sola.
    Lasciò Seth sull'erba, quindi con la spinta delle mani si sollevò da terra, non si avvicinò al ragazzo, ne rimase a distanza di cinque passi e i suoi occhi di ghiaccio lo guardarono «Io quello che dovevo dirti, riguardo Mia, te l'ho detto. Non ho altro da aggiungere.» non aveva mai parlato a Blake in quel modo, sentiva un nodo in gola che non riusciva a mandar giù, mentre avrebbe voluto scoppiare a piangere e urlargli contro.
    Ma non serviva, l'aveva capito, ormai. Blake non sarebbe mai stato solo suo, ci sarebbe stata sempre una Mia Freeman a mettersi tra di loro, a cui lui avrebbe concesso protezione e dolcezza. Non erano solo per lei.
    Alla sue successive parole, Lilith rimase di marmo, non esprimeva nessuna emozione sul volto «Hai ragione. E' davvero assurdo, Barnes.» riprese parte della sua frase, quindi «E' finita.» fu lapidale e quando pronunciò quella frase sentì un dolore all'altezza del cuore che non avrebbe retto ancora per molto davanti a quel ragazzo.
    Sentiva che le gambe le reggevano sempre meno e lo stomaco stava per rigettare l'acqua che aveva bevuto. Ma tentò di rimanere impassibile, per quanto dentro fosse completamente spezzata.
    «Seth. Andiamo.» richiamò il gatto, quindi, prima di fare per andarsene, affiancando Blake e sfiorandogli la spalla per caso.

     
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    Blake Barnes
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    Gli avevano detto tutti quanti che quando era arrabbiato doveva contare fino a 10 e poi agire, e poifare qualsiasi cosa. Lo avev bloccato, lo aveva ignorato - cosa che Blake detestava su tutte, e Lilith lo sapeva- e se ne era anche andata. Per quanto Blake l'amasse, aveva anche lui un orgoglio e sopratutto non gli era sembrato di aver fatto niente di male. Aveva aiutato due sue amiche e non capiva perchè Mia veniva trattata in un modo e Jessica in un altro! Jessica che lo abbracciava, lo baciava sulla guancia, ci andava a braccetto e cose varie. Insomma aveva dato una carezza sulla guancia di Mia solamente per rassicurarla e lo aveva fatto in un luogo pubblico, quindi, questo voleva dire che non aveva veramente nulla da nascondere. Quando la vide in quel modo una morsa al cuore, una stretta pazzesca. Odiava vederla stare male per colpa sua o per qualcosa che lui faceva, odiava che piangesse di nuovo per quella storia ed odiava ancora di più quando davanti a lui c'era un muro. Si morse il labbro e quando sentì la sua risposta alle sue parole sgranò gli occhi. Cioè... davvero? Il fatto era che a Blake non veniva proprio in mente il perchè di tutto quello, perchè per lei, aveva fatto cose che non aveva mai fatto per nessuna ragazza, gli aveva presentato il fratello, gli aveva parlato di Annie, gli aveva parlato dei suoi amici, delle confidenze che facevano a lui, aveva acccettato che lei entrasse integralmente nella sua vita, con oneri ed onori, aveva aspettato per il sesso, era andato in terapia con lei per lei. Lilith voleva che Blake facesse una cosa? Allora Blake la faceva. Ed adesso? Adesso cosa era successo? Perchè lei no capiva una semplice sua amicizia? Tu pensi che io... Non riusciva neanche a dirlo. Sentiva il cuore a tremila, e la vena orta diventare gofia sul suo collo. SI, era veramente, ma veramente arrabbiato. Tu credi che io dia priorità a Mia e che...davvero Lilith? DAVVERO? Non era proprio il massimo urlarle contro in quel momento, ma quando si alzò fu lui a fare un passo indietro. Il fatto era che per quanto fosse un ragazzo dalla risposta sempre pronta e sempre pronto ad avere l'ultima parola, con Lilith ed in quelle situazioni Blake non sapeva seriamente cosa dire. O meglio sapeva cosa dire ma non riusciva a dirlo e quando dall'ultima frase su Mia, arrivarono quelle due parole Blake sentì un crack al cuore e come se non stesse più battendo. Corse un pò e si mise davanti a lei per non farla andare via. é finita? Davvero tu mi stai lasciando per una cosa del genere?E dove cazzo sono finiti tutti i bei discorsi del: lo faremo insieme, lo affronteremo insieme, non me ne adrò alla prima difficoltà, starò per sempre con te.... DOVE CAZZO è FINITO TUTTO QUESTO? Se avesse saputo piangere, molto probabilmente in quel momento lo avrebbe fatto. Ma adesso pretendeva una risposta. Mi hai chiesto di smetterla con le botte ed io lo sto facendo, mi sto sforzando tantissimo per farlo, mi hai chiesto di studiare di più e porca di quella puttana lo sto facendo, sei la mia fidanzata, ti ho detto che ti amo, mi sono legato a te nonostante...il panico emotivo che mi genera il solo pensiero di legarmi a una donna, e lo sai benissimo... e tu perchè io ho aiutato semplicemente una mia amica, mi stai lasciando? Era seriamente arrabbiato, deluso ed anche sconvolto. Sai che ti dico? Se dai più importanza ad una cazzo di carezza fatta in maniera del tutto disinteressata che a tutto quello che siamo noi, e che abbiamo costruito, allora si. é meglio chiuderla qua! No, non lo pensava veramente, ma era autodifesa. Blake era così, per il suo percorso di vita era arrivato alla conclusione che era molto meglio attaccare e distruggere prima di essere distrutti ed anche se Lilith lo aveva appena fatto, era l'unico modo che aveva per cercare di sopravvivere, almeno per le prossime 5h. Poi sarebbe tornato a casa sua ed avrebbe fatto quello che era bravo a fare. Si spostò da davanti a lei. Volevi andartene no? Aveva le mani che gli tremavano, il cuore spezzato e una voglia di ammazzare qualcuno mai vista. L'amore faceva schifo e lui era stato stupido a cedere a tutto quello.
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    LILITH CLARKE
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    Voleva solo andar via da lì, non si sentiva affatto bene, voleva semplicemente tornare dentro le mura sicure dell'accademia.
    Adesso che tutto le era crollato addosso, non voleva fare altro che quello. Ci aveva creduto, fino alla fine, ed ora era tutto distrutto, lei era spezzata in piccoli frammenti che non si sarebbero rimarginati così presto.
    Le lacrime pregavano di uscire e Lilith cercava di buttarle dentro, perché questa volta non sarebbe crollata davanti a lui. Si sentiva ferita, tradita e ogni cosa che lui diceva non era una giustificazione che faceva addolcire Lilith.
    Lei sentiva solo troppo spesso il nome di Mia uscire da quella bocca e questo le bastava per sentirsi solo peggio di come già non stava.
    Lo evitava con lo sguardo, perché se avesse solo alzato un attimo gli occhi verso di lui, ci avrebbe creduto ancora una volta, per finire in pezzi il giorno seguente, scoprendo che lui era di nuovo da quella ragazzina.
    Cos'aveva lei che a Lilith mancava? Era questo che continuava a chiedersi ogni volta che lui era con lei.
    Alla sua domanda gridata, Lilith tirò un respiro pronfondo «Sono passate tre ore da quando sono andata via da quella scenetta. Dove sei stato? Sei venuto a cercarmi solo ora. E' così che dici che non è lei la tua priorità?...» il suo tono era basso, in netto contrasto con quello di Blake.
    Fece per allontanarsi, ma si fermò quando Blake le si parò davanti.
    Una cosa del genere?
    Davvero non capiva? «Fammi passare.» gli disse sotto il suo discorso, basso, come un vento caldo che veniva coperto dal rumore del mare «Lasciami andare, Blake.» continuava a ripetere, mentre lui continuava a chiedere dove fosse tutto quello che si erano promessi.
    Sbuffò una risata ironica «Eppure non ci hai pensato su a legarti a Freeman con questa facilità, eh?» continuava a non reggere quel nome, il solo pronunciarlo le faceva torcere lo stomaco.
    Non mostrò alcuna emozione, quando anche lui concordò che era meglio finirla lì. Ma dentro, oh sì, dentro sentì andare in frantumi ogni singolo pezzo di sé. Sentiva il vuoto e il buio pervaderla. Erano riusciti ad allontare Blake da lei, doveva aspettarselo.
    Fece un passo avanti, quando lui si spostò, lasciandole libero il passaggio.
    Ancora uno poi si voltò «Barnes.» lo chiamò «Chiediti tu, dove sia finito tutto quello che ci siamo promessi.» e fu così che girandosi di spalle, per l'ultima volta, avrebbe allungato il passo verso l'entrata. Le lacrime iniziarono a scenderle silenziose, calde. La testa girava e sentiva le gambe che le formicolavano. No, non si sentiva per niente bene.

     
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    Non ci poteva credere che stava succedendo tutto quello, non poteva credere che Lilith non lo guardava neanche in faccia! Il fatto era che per Blake tutto quello era assurdo, non solo non capiva dove aveva sbagliato ma non capiva neanche perchè dovesse fare tutto quel dramma. E sopratutto, veramente lo stava lasciando? Come era possibile e perchè erano arrivati a tutto quello? Infondo non aveva idea del perchè davvero lo stava lasciando! La gelosia per Mia era così forte? Aveva fatto qualcosa per farle capire che a lui piaceva la Freeman in qualche modo che non era solamente per amicizia? Perchè ce l'aveva con lei ed invece Jessica no? Eppure la corvina era molto più esuberante e .... e poi un flash. Il problema non era quello che faceva Mia, il problema era quello che faceva lui per Mia. Ma chi ti ha detto che non ti ho cercato? Lilith smettila di pensare che io non ci tenga a te, come fai a dire una cosa del genere!Sono andata da Cameron perchè se ti accadesse qualcosa di nuovo io non me lo perdonerei mai! Rispose seriamente. Il fatto era quello, si era preoccupato per mia ed era preoccupato per Jessica, ma Mark era nella sua casata e lui non poteva fare niente dopo quel dannato muro, e se lui l'avesse presa di forza? Solo il pensiero gli faceva venire il vomito e quello era così infame da riuscire a fare qualsiasi cosa. Il punto era sempre lo stesso Blake non aveva mezze misure ed in quel momento voleva solamente prendere a calci in faccia Mark per aver combinato tutto quel casino e si era dannatamente colpa sua se adesso... si stavano davvero lasciando? Era finita così? Con quanta facilità? Ma quale facilità, cazzo! Sbattè un piede per terra come facevano i bambini, ma lui lo aveva fatto perchè sentiva che stava perdendo il controllo e che... si era meglio che se ne andava da davanti a lui! Non osava immaginare neanche cosa sarebbe successo... in realtà niente perchè le parole di Lilith Clarke risuonavano dentro la sua testa come un disco rosso. "è finita" era quello che lei aveva detto. Allora si spostò e la lasciò andare e le sue ultime parole furono un ennesima coltellata nel cuore. Le hai appena buttate tutte nel cesso! Si toccò la testa come se stesse per esplodere e la decisione fu immediata, doveva andare via. Il prima possibile. Voleva stare davvero da solo, voleva solamente dimenticare quella dannata giornata e magari trovare un altro modoper non tornare in accademia per il restante periodo, lo volevano espellere no? Benissimo. Adesso aveva anche la giusta motivazione per farlo! Si voltò a guardarla andare via. Scosse di nuovo il capo. Cazzo! Disse semplicemente dando un calcio all'aria!
    RevelioGDR
     
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4 replies since 9/4/2020, 00:46   120 views
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