Ci sono anch'IO!

Era da alcuni giorni che Mìreen vedeva dei volantini affissi ai locali dove magari si fermava per bere o mangiare qualcosa di veloce prima di andare a lavoro o a far i suoi giri, ma poiché sempre di fretta, non ci aveva ancora fatto veramente caso.
In giro per il villaggio poi, ultimamente, c’era un gran parlare, ma essendo lei considerata da loro ancora una “straniera” benchè si fosse trasferita ormai da un anno, non veniva molto considerata nelle iniziative anche quando si trattava di feste religiose, e lei per adesso era troppo occupata con la nuova assunzione come insegnante di pozioni all’Accademia di Hidenstone per preoccuparsene.
Stava prendendo il suo caffè mattiniero prima di andare a comprare a Diagon Alley degli ingredienti per delle pozioni quando notò con la coda dell'occhio l'avviso affisso sulla bacheca della locanda.
Troppo curiosa si avvicinò con la sua bella tazzona di caffelatte in mano ancora fumante, aspettandosi un volantino per una qualche festa a tema celtico, e iniziò a leggere.
Non poteva sbagliarsi di più.
Il Capovillaggio Sigurd chiedeva aiuto ai Denrisiani per risolvere un "mistero": non avevano più ricevuto rapporti dalla drakkar del capitano Ludwig, mentre navigava nell'Oceano Pacifico, a largo della Nuova Guinea, e dagli ultimi giunti prima che cadessero le comunicazioni, l'equipaggio aveva iniziato a manifestare segni di follia, oltre alla comparsa di innumerevoli isole non segnate sulle carte nautiche.
Riportava poi un messaggio criptico che palesemente non era stato scritto da un uomo di mare...
Appena ebbe letto anche l'ultima missiva, rimase al quanto preoccupata e intimorita da quelle parole, non sembravano presagire nulla di buono e rassicurante.
Straniera o no, Denrise aveva bisogno di aiuto, e anche se ancora non era stata accettata del tutto, era diventata casa sua.
Non era certo tipa da tirarsi indietro, straniera o no, anche se significava probabilmente rischiare la vita considerato cos'era successo all'equipaggio e all'improvvisa assenza di ulteriori comunicazioni e informazioni.
Finì così in fretta la sua bevanda bollente che quasi si ustionò la lingua, e intanto ricopiò sul proprio blocknote l'avviso, con tanto di messaggio criptato su cui avrebbe ragionato a tempo debito.
Per prima cosa doveva andare da Sigurd per chiedergli di comprenderla nella spedizione, poi sarebbe letteralmente corsa a comprare il necessario per preparare le pozioni che sarebbero potute risultare utili in quella missione.
Sapeva che al villaggio c'era un altro Druido oltre a lei, ma sicuramente un paio di mani in più oltre a più pozioni possibili, avrebbero fatto decisamente comodo a tutti.
Doveva sbrigarsi!