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 Samuel Black Docente di Alchimia Il sopracciglio destro si alzò vertiginosamente. Che si fosse sbagliato sul conto dell'Opale? - No, è solo che non è ancora pronta - Le mani tornarono alla chiave legata al collo mentre il pensiero correva a quel ragazzino pieno di paura che 4 anni prima per sconfiggerla si era trasformato in drago...il suo corpo riverso su un pavimento bianco.
- Certo che sono disposto, ma nella stessa misura in cui lo concedo a tutti gli altri; a lezione -
Gli occhi erano incastrati nei riflessi bruni di quelli di Valentina - Io non parlavo di Hidenstone, ma della situazione odierna in tutto il mondo. È vero, in futuro ci potrebbero essere dei conflitti e questa accademia le insegnerà a difendersi. -
Gli occhi continuavano ad immergersi in quelli della ragazzina, il volto serio quanto il marmo. - È giusto voler preparare mente e corpo al peggio, ma vivere in costante attesa del pericolo è deleterio per i nervi e per l'esistenza propria e di chi ci sta attorno. - Si versò altro succo. - Le ripeto, è giusto prepararsi al peggio ed avere paura, ma fare di ciò la propria ragione di vita è sbagliato. Non le porterà altro che sofferenza ed illusoria felicità. -
Bevve piano il suo succo alla pesca, per poi tornare su di lei - Lei è una ragazza speciale, ma deve scavare dentro di sé,trovare il suo Io celato sotto tutto quel timore e tirarlo al di qua. Quando troverà un altro obbiettivo oltre che la sola sopravvivenza venga qui e forse le permetterò di bere tutto l'antidoto che vorrà. - Indicò la porta - Le auguro una buona giornata. -
Samuel si alzò e si diresse verso il proprio calderone, senza più badare la ragazzina. - Che peccato. Desidero averla! Insegnarle! Coltivarla! - Versò l'acqua che aveva già pronta sul tavolino dentro il grande stomaco di metallo. - Non è ancora pronta, non ancora. Pazienta. -
Valentina forse sarebbe stata infuriata, ma ad ogni modo aveva scelto la pillola rossa, anche se gli effetti non si erano palesati subito sarebbe successo qualcosa. Samuel ora la teneva d'occhio ed era sicuro che qualcosa dentro di lei, dopo quella chiacchierata, si fosse sbloccato. by Lance |
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“ Il potere logora chi non lo ha Valentina Vestrit
As you wish «Se serve una guerra per apprendere, allora spero di rimanere ignorante ancora per un bel po'.» Rispose lei, nascondendo un tono di sconforto dietro al classico sorriso. Probabilmente il professore lo avrebbe notato, eppure Valentina non se ne sarebbe curata più di tanto. Ormai si era aperta e, forse, aveva fatto male a farlo. «La ringrazio per il tempo che mi ha dedicato.» Detto questo la ragazza si alzò dalla comoda sedia «Grazie mille e buona giornata a lei.»Con un piccolo inchino, la ragazza si congedò. Se il professore non l'avesse fermata, avrebbe dunque lasciato la stanza per dirigersi verso la mensa. Valentina aveva subito una sconfitta e ciò l'aveva scossa. Il professore le aveva detto che avrebbe imparato tutto quello che avrebbe dovuto imparare a lezione. Lei lo avrebbe fatto. Ma non si sarebbe limitata a questo. Fra le due strade, avrebbe scelto la meno battuta, lasciandosi accarezzare dai sussurri delle ombre. "Il figlio che non viene abbracciato dal villaggio scatenerà un incendio nella speranza di essere riscaldato."CITAZIONE Narrato
«Parlato»
"Pensato"
Edited by Valentina Vestrit - 28/3/2020, 12:11
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16 replies since 9/3/2020, 00:40 218 views
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.by Lance.
