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.“Se devo avere poco scelgo di avere nienteBlake
BarnesCominciava a pensare che le persone si impegnassero davvero a farlo innervosire. Era nella sua sala comune a guardare semplicemente il suo telefonino, li, su quella poltrona che se avesse potuto farlo, ci avrebbe messo una bella targhetta dorata con scritto il suo nome, quando ad un certo punto, un ragazzino del primo anno si era avvicinato quasi timidamente a lui portandogli una piccola lettera. Blake alzò appena lo sguardo per guardarlo e fece un'espressione interrogativa della serie: tu sei? Ma non fece in tempo a dire niente che gli porse la lettera e lui la prese. Sbuffò. Per fortuna era una persona super curiosa, magari qualche ragazzina che si era innamorato di lui, ma invece no! Insomma non era una ragazzina che si era innamorata di lui ma quella lettera era da parte del prefetto degli Ametrin. Erik. Lesse quel biglietto tipo 5 volte di seguito. Jesse."...a di Jesse e tu sei l'unica persona a cui posso chiedere aiuto" ... Era in pericolo? Cosa diavolo era successo? Oltre al fatto che si era fatto scopare allegramente da quel coglione di Joshuas... insomma. Andiamo, davvero? Ma il mondo stava impazzendo? Fece un profondo respiro e poi decise di andare nella sua stanza. Era ancora presto, ma doveva prima di tutto nascondere o comunque bruciare quel biglietto e non avendo la sua bacchetta... beh, era veramente, ma veramente difficile che la cosa si potesse realmente realizzare, quindi prese l'accendino che aveva per fumare e lo bruciò. La faccina dolce alla fine della lettera, e l'incipit erano da incorniciare! Ma che diavolo ha nella testolina quel ragazzo? Coccole e miele? Pensò vedendo il biglietto prendere fuoco fino a che scomparve del tutto. Aprì un pò la finestra per levare la puzza di bruciato nella stanza - Jesse sarebbe stato in grado di chiamare gli auror - e poi, alla fine decise di mettersi a fare altro.
L'ora x finalmente era scattata e lui si precipitò alla sala dei trofei come se Jesse stesse in fin di vita. Cercò Erik con lo sguardo e quando intravide una chioma bruna si avvicinò a lui. Ehi! Attirò la sua attenzione sorridendogli e dandogli una pacca sulla spalla. Si, quello era il suo saluto amichevole, sperava davvero che quella volta gli abbracci si sarebbero limitati. Infondo non era l'occasione giusta per le varie tenerezze. Ha qualche malattia grave? Chiese come prima cosa riferendosi a Jesse, ovviamente. Il fatto era che Blake era geloso del biondino, quindi gli dava fastidio anche il rapporto che lui aveva con Erik, insomma, gli dava fastidio che Joshua gli ronzasse intorno, ma non per il sesso, ma proprio perchè era suo amico. Ed era suo e basta! O almeno Blake era così che pensava!✕ schema role by psiche. -
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BarnesBlake ed Erik non avevano mai affrontato un vero e proprio discorso importante, Blake aveva aspettato, per vari motivi, di parlargli di quello che era successo l'estate prima al campus, poi c'era stata lilith che gli confessava di una mezza specie di bacio, poi Jesse che gli diceva che la sua persona non era lui ma Erik. Insomma diciamo che l'orgoglio e l'ego di Blake non gli aveva mai permesso di guardare quel ragazzo con occhi oggettivi. Ma in quel momento, nel vederlo così serio e sopratutto così poco abbraccioso lo fece preoccupare e neanche poco. Ok, l'oggetto della conversazione era Jesse, e ci stava, era normale, era la loro persona in comune, ma ancora non afferrava il punto e quando Erik gli spiegò cosa lo stesse turbando sorrise dolcemente all'ametrino. Si, il rapporto con Joshua lo avrebbe distrutto, questo lo pensava anche lui e non perchè il primo fosse una persona cattiva, ma le persone indecise portavano con loro solamente un pacco di problemi, e per quanto potesse essere affezionato a Joshua, stava portando solamente un sacco di problemi per puro egoismo. Blake non era un santo, non lo era mai stato, era sempre quello che andava con le ragazze che gli piacevano, ma a volte non ne voleva conoscere neanche il nome, o comunque a mala pena se lo ricordava. Non c'era un secondo appuntamento, non aveva mai mischiato il sesso con l'amicizia proprio per evitare che gli venisse recriminato qualcosa. Lui faceva sesso perchè gli piaceva farlo. Joshua aveva pensato a Jesse solo per il suo bel sedere, oppure a Jesse come persona, nella sua interezza? Aveva si parlato con il suo Socio, aveva capito cosa intendesse dire, e li per li non lo aveva neanche biasimato. Era stata la sua prima volta, ed il suo primo bacio gli era stato praticamente rubato in un momento veramente poco opportuno, ma ehi! Lui chi era per giudicarlo? Ma adesso le parole di Erik, il tono della sua voce, ma sopratutto la sua espressione ed il suo modo di non guardarlo dritto negli occhi lo preoccupavano. Lui sentiva qualcosa di più rispetto a lui? Erik sapeva qualcosa di più che Jesse non gli aveva voluto dire? Si allontanò appena dall'ametrino e poi fece un respiro profondo, si buttò il ciuffo indietro. Si mi ha raccontato quello che è successo, e sono quasi d'accordo con te per il fatto del rapporto dannoso per lui. Rispose secco. Era un argomento importante quello. Quello era l'argomento che o li avrebbe uniti per sempre o divisi. Non ci sarebbero state mezze misure e voleva capire ancora cosa avesse quel ragazzo da nascondere! Erik era un bravo ragazzo, era uno di quelli che non uccidevano neanche le mosche quando gli davano fastidio, quindi il punto era: se davvero la sua espressione e tono di voce erano così gravi e solenni, Blake doveva sapere qualcosa? Erik sei forse la persona di cui mi fido di più al mondo senza neanche conoscerti bene. Mi fido di te e del tuo giudizio! Se tu dici che Jesse ne uscirà distrutto allora io farò in modo di aiutarti ed aiutarlo a rimettersi in piedi, ma devi dirmi qualcosa di più. Se devo esserti d'aiuto in qualche modo, dobbiamo essere sicuri di sapere le stesse cose! Specialmente perchè entrambi conosciamo Jesse ed il suo autolesionismo! Adesso anche lui era serio, ed il suo tono di voce era indagatore. Non sapeva esattamente perchè Erik stesse in quel modo, la preoccupazione era evidente, ma Blake aveva un modo tutto suo di affrontare le cose e come tale, doveva capire il modo di Erik per cercare di aiutarlo. Si, ultimamente Blake era quasi cresciuto!✕ schema role by psiche. -
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.“Se devo avere poco scelgo di avere nienteBlake
BarnesDoveva ammettere che non si era mai sentito inadeguato come in quel momento. Erik era così una persona per bene e sensibile che Blake delle volte si sentiva seriamente un coglione patentato davanti a lui. Come era possibile una cosa del genere? Blake che non si sentiva da meno di nessuno, in quel momento non sapeva esattamente come far star meglio il suo amico. Era quello il problema: Blake era un mago nel riuscire a far scatenare una rissa, a far innervosire le persone ed anche a far del male a qualcuno, ma quando si trattava di dover far tranquillizzare qualcuno, di doverlo aiutare a capire qualcosa, non sapeva che pesci prendere. Fece un respiro profondo. Sorrise appena al ragazzo. Come era possibile che nessuno, neanche i suoi genitori si fidassero di una persona come Erik. Ed allora di lui cosa dovevano dire che faceva un casino dopo l'altro. Scosse il capo, non era il momento di mettersi al centro dei suoi pensieri, adesso doveva trovare le parole quantomeno il più possibile simili a quelle giuste da dire ad Erik. Aprì la bocca per dire qualcosa ma la richiuse. Non sapeva cosa dire esattamente. Lui si fidava di quel ragazzo, nonostante fosse una di quelle persone diffidenti al 100%, ma perchè non avrebbe dovuto? Era sempre stato impeccabile ed aveva sempre fatto la scelta giusta senza neanche pensarci troppo. Chiuse di nuovo la bocca e continuuò ad osservare il prefetto di fronte a lui. Aspetta Erik... Hai già parlato anche con joshua, perchè dici non ricambiata? Chiese quasi ingenuamente, ma lui aveva avuto una sorte di confronte con Evans e non sembrava non tenesse a Jesse. Oddio da qui ad amarlo ci passava un abisso, ma siamo sicuri che proprio Blake Barnes potesse mettere becco anche solo per semplice consiglio, ad una cosa del genere? lui che non sapeva neanche cosa provasse davvero per Lilith? Continuò ad ascoltarlo e quando lo l'ametrin cominciò a tremamere e piangere Blake si sentì ancora più disarmato. Cercò di non parlare fino a che non disse l'ultima frase rotta da un singhiozzo. Abbassò un momento lo sguardo prima di tornare a guardare Erik. Gli sorrise appena e poi fece un passo verso di lui. Forse quello era il momento di un abbraccio? O forse avrebbe dovuto dirgli solamente qualcosa per rassicurarlo? Oppure tutte e due. Ma infondo se si trovavano in quel momento li, voleva dire che Erik si fidava di lui. Ed anche lui era l'unica persona che si vidava di Blake, così a scatola chiusa, senza neanche conoscerlo troppo. Si morse il labbro. ooo fancunculo Blake pensò di se stesso prima di abbracciare Erik. Era una cosa strana farlo per prima, ma non sapeva cosa dirgli ed era chiaro che aveva una situazione famigliare che faceva schifo. Forse la madre veniva tradita dal padre? Forse era cresciuto in una famiglia senza amore? Che cazzo... insomma anche lui aveva i suoi problemi in famiglia, ma aveva ricevuto più amore di quanto lui stesso volesse veramente ammettere. Suo nonno e suo fratello lo avevano sempre potato in alto come se fosse un Dio sceso in terra e forse era proprio quello il problema principlae di Blake. Strinse il suo amico a se, ma l'abbracciò non dirò troppo, posò entrambe le mani sulle spalle del ragazzo e si allontanò giusto per distendere le sue braccia. Lo guardò negli occhi. Hai ragione, Jesse tende a scambiare tutto quanto per affetto, ma è ache vero che ha 17 anni, non ha mai visto un pene o una patata e non sa neanche cosa vuol dire l'affetto o l'amore. Non voleva difendere Jesse e non voleva neanche che Erik pensasse che lui stesse minimizzando le sue paure. Non era così. C'erano sate delle frasi che lo avevano colpito in maniera particolare. Jesse non avrà una famiglia basata sul male che quella persona gli farà, e lo imparerà, e se non ce la farà da solo ha NOI. Come detto, non era proprio il campione di incoraggiamenti, ma ci stava seriamente provando. Sorrise ad Erk. Ti capisco benissimo Erik, puoi credermi, ho un padre che non mi ha mai voluto e che quando ero piccolo non faceva altro che cercare di levarmi da mezzo, ha cominciato a bere a diventare violento con me, con mio fratello... fino a quando Aaron lo ha cacciato di casa. Lo so, la famiglia a volte fa schifo, ma ha anche tante cose buone, e noi ci stiamo costruendo una famiglia bellissima. Jesse, tu... io. Questa è la famiglia che conta e fin quando noi tre staremo insieme ed uniti allora non ci sarà niente da temere. La vicinanza con quei due lo stavano portando a diventare quasi una persona normale. Ma se era l'unico modo per rassicurare il suo amico, beh, allora al diavolo, per una volta non succedeva niente se mostrava un pò di "debolezza". Si fidava di quel ragazzo in maniera quasi immotivata, ma lui era così. Istintivo anche nello scegliere le persone a cui affidarsi, ed almeno in quello non aveva mai sbagliato. Infatti Erik e Jesse erano i primi suoi veri amici da una vita, non si era mai sentito a casa come quando stava con loro, come se avesse trovato finalmente il suo posto nel mondo. Ascoltami benissimo. Io credo che in questo momento Jesse abbia bisogno di fare i suoi errori. E poi, non dirglielo che te l'ho detto, alla fine Evans non è uno stronzo, è un pappamolle, non credo che voglia approfittarsi di Jesse, non credo che staranno mai insieme e non credo che Jesse sia innamorato di Joshua. Io credo solamente che abbia 17 anni come noi e che ha scoperto il fantastico mondo del sesso. Pensaci... meglio con Evans che puoi tenere d'occhio che con una ragazza stronza e che si surpi tutti i suoi soldi e la sua gentilezza. Aggiunse poi sorridendogli ancora. Cominciava a sentire male ai muscoli della faccia con tutta quella positività. Che cosa ti ha detto che ti ha fatto preoccupare così tanto? Dimmelo, ed io farò tutto quello che è in mio potere per farlo tornare sulla retta via. Il che voleva dire che o erano botte per Jesse o per Joshua, oppure per entrambi.✕ schema role by psiche. -
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BarnesIn quei due anni in quell'accademia e dopo aver parlato con Erik e Jesse per altrettanto tempo, dopo non essersi mai aperto per un anno intero, dopo aver deciso che la sua vita non doveva essere condivisa con nessuno e sopratutto che nessuno doveva fargli più del male, Blake si era ritrovato a fare tutto l'esatto contrario di quello che, ad esempio, era riuscito a fare ad Hogwarts. Il problema era solamente uno: Erik aveva la stoffa da capitano per davvero, era uno di quelli che riuscivano sempre in quello che facevano ed capivano le persone alla perfezione. Lui aveva detto quelle cose sulla sua vita solamente per cercare di farlo parlare e di sapere qualcosa in più su come la situazione si stesse svolgendo. Erik si era aperto perchè aveva un anima pura ed un cuore d'oro e gli piacevano eccessivamente gli abbracci. Blake aveva parlato d'istinto cacciando le cose che lui credeva davvero, ossia il fatto che Erik e Jesse fossero la sua famiglia, insieme ad altre persone acui si stava legando terribilmente li dentro. Si odiava per quello. Lui di legami del genere non ne aveva mai vuluti ed adesso, invece si rendeva conto che si sarebbe ammazzato per un sacco di persone, che si arrabbiava più spesso del solito e sopratutto che sorrideva e si apriva più del solito. Fece un respiro profondo quando Erik lo stritolò con quell'abbraccio, ma non disse niente a riguardo, oramai la parte degli abbracci e delle lacrime era bella che passata quindi era meglio non andare oltre. Ascoltò attentamente quello che Erik gli stava dicendo, registrò nella sua mente ogni singola frase fino a quando anche lui gli disse che lo voleva bene. Cosa diavolo avevano tutti quanti ultimamente? Cioè... lui non si era mai davvero comportato da vero amico con nessuno ed aveva fatto solamente ingenti danni alla metà di loro, eppure, cavolo eppure non facevano altro che stargli vicino ed addirittura dirgli che gli volevano bene? Si erano messi forse d'accordo! Non disse niente neanche a lui perchè non riusciva neanche a metterle insieme quelle lettere che formavano quelle tre parole. Maledizione a voi ed i vostri sentimentalismi! pensò sosprando prima di tornare a guardarlo. Stava piangendo da prima e lui più del'abbraccio non sarebbe mai riuscito a fare, ma quando anche lui disse che aveva un padre stronzo e che sua madre diceva esattamente le stesse cose che Jesse aveva detto a lui, Blake sgranò gli occhi. A lui non l'aveva messa in quel modo e forse perchè spaeva anche la sua reazione. Ma forse Blake gli avrebbe detto una cosa tipo "smettila di fare la femminuccia, dovresti pretendere di essere l'unico, se no ne troviamo un altro a cui dare il culo!" Non si sarebbe mai preoccupato così tanto come stava facendo Erik, ed adesso aveva anche capito il perchè. Gli sorrise ancora cercando le parole giuste, annuì per la sua ultima affermazione. Poi fece un respiro profondo. Quel dover cominciare ad essere una persona profonda e normale lo stavano facendo dimagrire e diventare quasi un essere normale. Oh, il modo per farmi ascoltare lo trovo sempre, su questo non devi preoccuparti! Ma ok, ci parleremo insieme e ti posso assicurare che Jesse non entrerà mai in quel loop. A costo di rompergli tutte le ossa che ha nel corpo, e se mi dovessi acorgere, anche solo per un secondo che Evans lo prende in giro, o si approfitta della sua fiducia, oppure fa qualcosa che lo farà stare davvero male, allora vorrà dire che si eliminerà il problema alla radice! Certamente Blake non aveva pensato agli stessi metodi di Erik per risolvere la situazione, ma infondo, oramai, il profetto ametrin aveva capito bene come fosse fatto Blake! Lo aveva salvato una volta levandogli la voce, ed adesso era solo questione di tempo, doveva solamente capire come riuscire a placarsi quando a soffrire era un suo amico. E non un amico qualsiasi, Jesse. Sorrise ad Erik ancora. Erik, tu stai bene? La domanda poteva anche sembrare fuori luogo, ma li si stava parlando di un trio, non di un duo. Quindi era chiaro che dopo quello che il ragazzino gli aveva rivelato, Blake si preoccupasse anche per lui. Maledizione a voi, di nuovo!✕ schema role by psiche. -
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