Diversi, eppure simili

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    Ayla Holmes
    Dioptase | 16 anni

    Wow!
    Ayla saltellava tutta contenta tra gli scaffali di Mielandia, guardandosi attorno sorridende e con gli occhi luminosi.
    A detta di suo fratello Will, poche erano le cose capaci di divertirla e metterla a suo agio, e tra queste vi erano i dolci. In particolare, il cioccolato.
    Ayla aveva preso la golosità da suo padre Derek e sua madre glie lo ripeteva sempre quando la vedeva illuminarsi davanti a una torta e la guardava con uno sguardo divertito ma allo stesso tempo malinconico.

    Quello era il suo giorno libero ed Ayla, benché solitamente passasse il suo tempo libero a studiare, ripassare o leggere, quel giorno era voluta uscire. Perché? Beh, perché ormai l'estate era finita e le giornate iniziavano a farsi più frescche. Ayla avvertiva l'aria autunnale giungere ormai e così aveva deciso di uscire, tutta contenta. Si, perché Ayla non amava le stagioni calde e preferiva quelle fredde, la sua preferita era l'inverno ma adorava anche l'autunno e l'atmosfera che portava, soprattutto nel periodo di Halloween. Halloween era ancora lontano ma Ayla non vedeva l'ora arrivasse, adorava quella festa!
    Intanto si accontentava di passeggiare all'interno del negozio a selezionare dolcetti.

    Pagò alla cassa un paio di buste piene per lo più di cioccolata, ma anche di altri vari dolcetti, e fece per uscire quando notò un ragazzo che guardava tristemente dalla vetrina i dolci, un livido sulla guancia.
    Curiosa e preoccupata, uscì dalla porta avvicinandosi. Ehy... Iniziò, bloccandosi subito dopo, imbarazzata. Ma visto che aveva attirato la sua attenzione, gli porse le due buste facendogli capire che potevano dividerli se voleva. Lui le sorrise contento e prese un paio di dolcetti. Si sedettero su una panchina vicino a mielandia e lui le raccontò che erano stati dei bulli a ridurlo in quel modo, che gli avevano rubato i soldi che si era portato dietro. Tre purosangue che lo avevano preso in giro perché nato-babbano. Ayla stava in silenzio e ascoltava, dispiaciuta per lui. Una volta capito di chi si trattava, Ayla si ricordò di averli visti dentro il negozio. Regalò al ragazzo una delle sue buste ed entrò, mentre lui la guardava sorpreso e stupito.
    Ayla non si definiva coraggiosa ma c'erano cose, come il bullismo, che non sopportava. Riconobbe i tipi, che giusto giusto si stavano vantando per la loro bravata, e si avvicinò, affrontandoli a testa alta.
    E-ehy... voi...! Iniziò, deglutendo, un po' spaventata.
    Quei tre la guardarono prima con aria annoiata ma poi uno dei tre, probabilmente Dioptase, la riconobbe e spiegò loro chi fosse. La guardarono con sguardo divertito, iniziando a deriderla, e notarono il sacchetto di dolci che aveva in mano.
    Presto Ayla si ritrovò spalle al muro, mentre loro cercavano di toglierle il pacchetto dalle mani.

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    Scheda Ex SerpeverdeBlack Opal 17 anni Stat.
    Se devo avere poco scelgo di avere niente
    Blake
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    Di natura Blake non era un Robin hoode. In genere era sempre lui a creare qualche tipo di scompiglio in quanto qualcuno urtava la sua sensibilità emotiva (?). In realtà lui era proprio quel tipo di persona che si metteva in mezzo anche quando non aveva nessuna autorità per farlo. Ma Blake era così quando si metteva in testa qualcosa, quando decideva di fare qualcosa o prendeva qualcuno a cuore - senza alcun tipo di criterio- Blake non rifletteva. Era a Melandia, avrebbe voluto comprare delle caramelle per lui e jesse per quella sera ed un qualcosa di dolce a Lilith per farle una battuta che l'avrebbe fatta arrabbiare in maniera particolare. Non ci entrava quasi mai in quel negozio e quando lo faceva era sempre qualcosa di molto rapido. Fece un giro e si soffermò su due tipi di caramelle. Cavolo, non mi ricordo mai! Le piace più la nocciola o il cioccolato biando? Oppure nessuno dei due? O no, Blake non era proprio uno di quei fidanzati attenti che si ricordavano tutto della loro ragazza, ma doveva ammettere che ci provava. Ma ecco che quando cercava di stare ben lontano dai guai, i guai erano li a cercare proprio lui.

    Oh ragazzina, visto che vuoi difendere il tuo amichetto.... perchè non ci dai anche i tuoi dolci?! chiese il più alto di questi mettendo Ayla piano piano contro il muro. Blake alzò gli occhi al cielo. La conosceva ed aveva cercato di salvargli la vita. Sbuffò. Perchè dovevano sempre fare quelle cose quando lui era nei paraggi? Non potevano aspettare un pò. Posò tutto quello che aveva in mano e si avvicinò con una lentezza disarmante a quella scenetta. Blake non era un chiacchierone, non era una persona diplomatica e per quanto il tragitto era stato pieno di "adesso gli parlo e li faccio smettere" una volta arrivato alle spalle del tipo, gli picchiettò la spalla ed una volta che questo si voltò per capire chi fosse gli diede un cazzotto in pieno volto. Era sbagliato, terribilmente sbagliato, ma davvero se la prendeva con una ragazzina? ma anche se fosse stata della loro età era una fottutissima donna! Non gli diede molto tempo per reagire e come ogni bulletto che si rispetti, una volta messo a terra il capo gli altri e due non avrebbero fatto proprio niente. Inoltre Blake aveva la sua reputazione sia per le ragazze che per la sua tempra veramente troppo irascibile. Tre cazzotti, la mano dolorante. Se le rivolgi di nuovo la parola per quasiasi cosa ti giuro che ti ammazzo! Vai pure da Ensor a dirgli chi ha ridotto così un piccolo dioptase! Odiava chi faceva quelle cose. Voleva fare il bullo, bene allora poteva cominciare con chi era molto più bullo di lui. Si voltò verso Ayla. Stai bene? chiese poi scansando il tipo per terra con un piede, infondo erano solamente tre cazzotti in faccia, niente di che, se ,a sarebbe cavata con una medicazione da Skyler. Fece segno alla ragazza di andare con lui ed uscire da li dentro. Una volta abbastanza lontani si guardò la mano. Aveva le nocche completamente rosse. Si può sapere cosa diavolo era quello slancio di... non so neanche come definirlo! Comunque, anche se l'aveva aiutata, Blake era sempre e compunque il solito Blake!
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    Ayla Holmes
    Dioptase | 16 anni

    Possibile che sapesse solo cacciarsi nei guai?! Era un suo talento naturale, a quanto pareva.
    Era così ogni volta che provava a fare qualcosa di buono: o finiva per bagnarsi dalla testa ai piedi (anche se in effetti era successo una volta sola) o finiva spalle al muro, pestata dai bulli (questo era successo già più spesso). Ma andava orgogliosa del fatto di non aver mai chiesto pietà mentre veniva pestata e di non essersi mai arresa al "nemico".
    Anche in quel momento, mentre veniva circondata e braccata al muro, chiuse gli occhi stringendo forte a sé il sacchetto con i dolci, intenzionata a non consegnarlo neanche per tutto l'oro del mondo, pur di non darla vinta a quei bulletti.
    Era lì, attendendo nervosa l'arrivo del primo pugno, o calcio, o qualunque cosa fosse. Invece...
    Se le rivolgi di nuovo la parola per quasiasi cosa ti giuro che ti ammazzo! Aprì un'occhio, poi l'altro...
    Non si era resa conto che Blake li avesse raggiunti e avesse preso a pugni in faccia quei tre bulletti. Quasi quasi le dispiacque per loro. Lei era troppo buona, glie lo ripetevano sempre, e provava pietà anche per chi la trattava male. Non riusciva a portare rancore.
    Si alzò avvicinandosi ai tre ma quando provò a soccorrerli, la scansarono e corsero via, senza dire nulla. Ci rimase un po' male: lei voleva solo essere d'aiuto...
    Non capiva il perché di quel comportamento.
    Stai bene? Si voltò verso Blake ringraziandolo con un ampio sorriso.
    Non si aspettava che il ragazzo la proteggesse in quel modo, in fondo lei non aveva fatto nulla di che... aveva solo tentato di aiutarlo quando si era dato fuoco per sbaglio. Da parte sua, Ayla ormai lo considerava un amico, uno dei migliori, ma non sapeva se fosse la stessa cosa per il Black Opal del secondo anno. In fondo, si conoscevano appena... non avevano avuto molto tempo per conoscersi.
    Non... non era necessario... Mormorò avvicinandosi, sorridendogli un po' imbarazzata.
    Io... non lo so. Rispose alla domanda del ragazzo porgendogli il sacchetto di dolci come segno di ringraziamento, invitandolo a dividerli. Mi sembrava giusto spiegargli che avevano sbagliato a bullizzare quel bambino. Fece spallucce, come se fosse la cosa più normale del mondo rimproverare tre bulletti palesemente in vantaggio e vogliosi di pestare i mezzosangue del primo anno. In quel momento, ciò che la preoccupava era ciò a cui andava incontro Blake se i professori fossero venuti a saperlo. Ma in fondo, l'aveva solo protetta, avrebbe potuto mettere una buona parola... anche se non sapeva a cosa sarebbe servito con Ensor.
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    Scheda Ex SerpeverdeBlack Opal 17 anni Stat.
    Se devo avere poco scelgo di avere niente
    Blake
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    Non si era mai ritrovato davanti a tre persone che dopo qualche pugno prendevano e scappavano. In genere erano sempre le classiche risse che cominciavano con un pugno di Blake, perchè doveva mettersi in mezzo a questioni che a lui non interessavano affatto, e finivano con una difesa spietata da parte dei suoi interlocuutori. Insomma Blake le dava, ma comunque le riceve anche, ed invece, quella volta? Quella volta non era successo proprio niente. Aveva solamente una mano rossa ed un pò dolorante, non aveva neanche messo troppa forza nel dare quel pugno e sinceramente neanche aveva intenzione di dirgli che da quel momento in poi, a scuola, sarebbero stati tenuti d'occhio o comunque non avrebbero avuto pace. Forse era quello il motivo per il quale stavano scappando? Beh si! Blake comunque era il ragazzo popolare e figo della scuola che sotto sotto anche i professori adoravano, quindi... non era conveniente per nessuno mettersi contro di lui. La sentì dire che non era necessario e lui si voltò con la testa verso di lei alzando un sopracciglio. Hai ragione, era indispensabile! Ayla, ti avrebbero fatto tanto male, e l'omertà non è un mio pregio, purtroppo! Beh, lo chiamava pregio perchè lui si era immischiato molte volte nelle questioni di non sua competenza e poi aveva preso e ricevuto pugni e poi, tornando a casa, aveva ricevuto anche tante, tante prediche e punizioni. Suo fratello ce la metteva veramente, ma veramente tutta per farlo stare bene, ma caratterialmente erano troppo diversi per fargli capire che non erano uguali su quelle cose, Aaron tenedeva a non interveire e chiamare chi di competenza, Blake tendeva ad agire prima e poi chiamare qualcuno di competenza, se mai ci fosse riuscito. E quando lo faceva, alla fine lui era sempre quello che rimediava qualche cazziata, punizione, predica di qua e di la!
    Sorrise di rimando ad Ayla facendo segno che no, non voleva i dolci. Sono più per il salato e questa settimana ho mangiato troppo e sono riuscito ad allenami troppo poco... comunque ero qui per comprare un dolce per la tua Prefetta. Quindi, potresti aiutarmi a scegliere e smetterla di preoccuparti di tre coglioni che volevano picchiare una ragazza. Beh, perchè voleva ancora aiutarli. Le sorrise di rimando quando lei lo fece con lui. Sgranò gli occhi alle sue ultime parole. Ti spiego una cosa, piccola miss maglietta bagnata. I discorsi, le prediche, i buoni propositi, tieniteli per te ed impara ad agire. Se un ragazzo ha voglia di picchiare una ragazza per dei stupidi dolci, allora vuol dire che ha problemi, ed anche grossi. Non servirebbe a niente "spiegargli" cosa hanno fatto di sbagliato! andò vicino allo scaffale di prima. Allora, secondo te, escludendo i cuori e cose del genere, cosa posso comprarle? Blake non era bravo con quelle romanticherie e pure se si sforzava ed aveva un pensiero, poi gli sembrava tutto eccessivamente banale! Mosse appena la mano un pò indolensita!
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    Ayla Holmes
    Dioptase | 16 anni

    Lei e Blake tendevano a pensarla in maniera molto diversa, e Ayla lo sapeva, ma in fondo Blake le piaceva anche per questo. Gli opposti si attraggono, in fondo.
    Ayla provava un grande rispetto per Blake, non provava rabbia o rancore verso di lui perché non riusciva a comprendere il motivo delle sue azioni, al contrario, rispettava il suo parere, quindi non lo contraddì.
    Hai ragione, potevano farmi male. Ma non sarebbe stata la prima volta, e suppongo neanche l'ultima. Non c'era amarezza nelle sue parole, anzi, Ayla sorrideva, quasi con rassegnazione, come se ormai l'idea di essere presa a botte ormai non la toccasse più, ed in effetti era così.
    Quando Blake le disse che era lì per Lilith, per comprarle qualcosa, Ayla si illuminò all'improvviso. Adorava Lilith! Non sapeva se la cosa fosse reciproca, ma la ammirava davvero molto, come strega, come studentessa e come persona. Era contenta che fosse la propria prefetta e puntava a raggiungerla l'anno seguente. L'idea di aiutare Blake a scegliere un regalo per lei le piaceva, così, accettò l'invito di buon grado e affiancò Blake, iniziando a guardare sugli scaffali. Purtroppo, non conosceva ancora bene Lilith, ma poteva provare ad arrivarci a intuito a cosa le sarebbe potuto piacere, in fondo Blake la conosceva bene e avrebbe potuto dirle lui se qualcosa poteva andare bene o meno.
    Ridacchiò quando lui la chiamò "Miss Maglietta Bagnata". Inizialmente quel soprannome la metteva in imbarazzo, ma ormai iniziava a piacerle, era un po' una cosa loro, tra "amici". Sperava davvero che anche Blake considerasse lei un'amica...
    Sono solo dei bulletti. Probabilmente dei ricchi viziati a cui manca l'amore dei genitori, sempre troppo impegnati per lavoro, che cercano di riempire quel vuoto con la scusa del "sangue puro" e facendo sentire gli altri inferiori, in modo da sentirsi superiori... Iniziò a scorrere gli scaffali evitando, come le aveva detto Blake, cuori e altre cose che potessero risultare sdolcinate. Anche se... Si rabbuiò leggermente. Nulla può riempire il vuoto lasciato da un genitore... Il pensierò andò dritto a suo padre e gli occhi le si fecero lucidi ma cercò di non pensarci troppo, concentrandosi sul regalo per Lilith.
    Scusa! Non volevo intristirti... allora... niente cuori o roba del genere... oh! Ti fa male la mano? Gli prese delicatamente la mano, con fare preoccupato, sentendosi leggermente in colpa. Cosa poteva fare per alleviargli il dolore?
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    Scheda Ex SerpeverdeBlack Opal 17 anni Stat.
    Se devo avere poco scelgo di avere niente
    Blake
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    Come Blake scegliesse le persone che gli stavano simpatiche e quelle che invece non sopportava era un mistero. Purtroppo per lui anche lui stesso non sapeva il criterio che seriamente usava quando si metteva a dispetto di qualcuno oppure quando lo aiutava. Ayla sembrava essere rientrata, per chissà quale motivo, nelle grazie del ragazzo. Anche se in realtà il motivo lo sapeva benissimo. Dopo la lezione di Lance, e sopratutto dopo laconfessione di Ayla che aveva perso suo padre, Blake si sentiva più vicino a lei di quanto riuscisse ad ammattere. Sapeva che cosa voleva dire perdere un padre. Infondo il suo aveva deciso di ripudiare tutto quello che poteva riguardarlo ed anzi, aveva provato più volte a farlo, letteralmente, fuori. Lo aveva sempre definito un assassino e Blake, seppur faceva il forte davanti a tutti, ne soffriva terribilmente. Alzò un sopracciglio quando la ragazzina disse che non era la prima volta che la picchiavano e quando disse che supponeva che non sarebbe stata neanche l'ultima sgranò gli occhi e si fermò di colpo. Forse non è chiaro il concetto, nessuno ti darà più fastidio, e ti chiedo, cortesemente di dirlo al tuo prefetto, lei saprà sicuramente cosa fare!! e poi, era chiaro che chi toccasse Lilith anche solo per sbaglio, era morto a prescindere. Ricominciò a camminare guardandosi intorno e ridendo poi di gusto alla descrizione della ragazzina di quei tipi. Beh, poteva definirsi anche lui come loro, peccato che lui decideva sempre di farsi male con persone più grandi di lui e semplicemente che veramente riteneva alla loro altezza. La prossima volta diglielo, ti raccomando! Ovviamente stava scherzando e la stava prendendo in giro, si fermò a guardare una caramella gigante tutta glitterata. Oddio! Forse una cosa del genere poteva piacerle. Scosse il capo, non era convinto. Lui le avrebbe regalato più un bel completino intimo rispetto ad un dolce, ma poi sarebbe passato per quello che pensava solamente a scopare, e bla bla bla. Ayla lo riportò alla realtà. Tornò a guardare la Holmes, poi sospirò. Mi dispiace per tuo padre... e credo che tu abbia ragione, ma... devi reagire, basta piangere e farsi picchiare. Se davvero vuoi essere d'aiuto a qualcuno devi diventare più forte e sprezzante! Gli intenti nobili falliscono sempre se non vengono accompagnati dalla forza di volontà nel voler cambiare davvero le cose! Beh, se ti fai picchiare al posto delle vittime prescelte, non servi a niente! Certamente i modi gentili di Blake lasciavano molto a desiderare, ma lui aveva solo quel modo per dimostrare il suo affetto Stai tranquilla, non mi stai intristendo, ci vuole ben altro che due occhioni lucidi!Quando lei gli prese la mano gli venne ancora di più da ridere, e non si trattenne. Beh, non era carino ed infatti riprese contegno. Sei veramente molto gentile a preoccuparti di me, ma non ti preccupare... la mia mano starà bene! Lo fece quasi incosapevolmente l'occhiolino verso la Dioptase. Blake aveva quel fare da persona assolutamente assurda, due minuti prima di prendeva in giro, dueminuti dopo era gentile e dopo due minuti sarebbe diventato anche antipatico. Era proprio l'istabilità che lo caratterizzava a renderlo così equilibrato. Ritrasse la mano facendole uno dei suoi sorrisi da bastardo dentro. Non ci stava provando con lei, era semplicemente il suo modo di fare. Allora miss maglietta bagnata, ti piace qualcuno a scuola? Era un pettegolo? Certo che lo era! Impiccione fino alla fine!
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    Ayla Holmes
    Dioptase | 16 anni

    Forse Blake aveva ragione, e in effetti non era l'unico a dirle che doveva reagire, ma Ayla non sapeva come. Non poteva fare a meno di aiutare chi era in difficoltà, e non sapeva reagire a chi la picchiava, non avrebbe mai alzato un dito su nessuno. Allora cosa dovrei fare quando vedo qualcuno bullizzato? Probabilmente non ci arrivava al fatto che non fosse normale come credeva farsi picchiare per proteggere gli altri. In fondo, cose come questa, potevano essere normali solo nella sua testa. Lasciò andare la mano del ragazzo, sapendo comunque di non poter fare molto per alleviargli il dolore, dispiaciuta, e tornò a girare tra gli scaffali alla ricerca di qualcosa che poteva piacere a Lilith. Evitò volutamente di parlare di suo padre, nonostante il sogno avuto durante Antiche Rune le faceva ancora male parlarne, non sapeva neanche come avesse fatto a nominarlo durante la lezione e a parlare di lui. Di solito era un argomento tabù con lei quello.
    Che ne dici di quella scatola di cioccolatini? O magari quelli! No, quelli sembrano ancora meglio! Continuò a indicare diversi tipi di cioccolatini e qualunque cosa fosse fatto di cioccolato, finché non si rese conto che, probabilmente, stava solo indicando ciò che avrebbe voluto regalato lei.
    La domanda di Blake cascò a pennello facendola avvampare. Non per il "miss maglietta bagnata" a cui era abituata, ormai, e che non la imbarazzava più come prima. Aveva cpaito, infatti, che era più un nomignolo affettuoso che Blake le aveva affibbiato, o almeno lei credeva così.
    Ehm... no... Rispose prendendo una scatola di cioccolatini fingendosi parecchio interessata alla scritta sul retro.
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    Se devo avere poco scelgo di avere niente
    Blake
    Barnes
    C'erano molte cose che Blake non capiva delle persone ed una di queste era il fatto che dovevano per forza proteggere le altre persone. Lui anche era uno che si metteva in mezzo a qualunque cosa, ma non lo faceva per gli altri, ma lo faceva solamente ed esclusivamente per se stesso. Lui voleva semplicemente non avere un mondo di merda in cui vivere e sopratutto amava primeggiare sugli altri. Era una questione di ego personale, era una cosa che a lui gli riusciva così bene fare che era diventato il suo cavallo di battaglia. Gli piaceva essere temuto, gli piaceva che le persone prima di parlare con lui azionavano il cervello. Il fatto che lui non lo facesse, invece, era solamente una questione di carattere. Blake si sentiva superiore all'80% delle persone che lo circondavano e di conseguenza non temeva di certo per la sua vita. Sospirò quando Ayla gli fece quella domanda. Rispondere a tono e non mostrare paura. Ayla, sei una donna. E già per questo, purtroppo per te, parti in svantaggio. E non perchè le donne siano inferiori, ma semplicemente perchè i maschi sono più forti, quindi dovreesti giocare di anticipo ed usare una cosa che noi non abbiamo sviluppato tanto quanto voi: l'intelligenza. Se vuoi aiutare qualcuno devi farlo con qualche utilità, se no ad essere picchiati sarete in due e non solo non avrai aiutato proprio nessuno, ma avrai rovinato anche la tua di vita. Quindi... smettila di comportarti come se fossi un eroe, e comincia a pensare un modo per non farti bullizzare a te! Non era mai stato molto delicato, ma il fatto di essere schietto era sicuramente una delle sue qualità migliori. Sospirò ancora e si voltò completamente verso la ragazzina fermandola un attimo. Senti, non sono sicuramente la persona giusta per dirti come reagire a queste cose... ma Prendi una come Clarke, o come Lynch, o come Freeman... Sicuramente nessuna delle tre spicca per la propria forza fisica, ma sono talmente tanto stronze che se qualcuno venisse bullizzato davanti ai loro occhi sono sicuro che uno sguardo basterebbe per far finire tutto. Non sto dicendo che devi essere come loro, dico solo che sei una donna e come tale dovresti trovare altri modi per difendere le persone che non sia quello di andare in trincea e farsi uccidere di botte. Parla con il tuo prefetto, dille quello che è successo e chiedile un qualche tipo di consiglio. Ma smettila di farti fare occhi neri da persone ignobili! Aveva nominato le uniche tre ragazze di cui effettivamente aveva rispetto e stima. Doveva ammettere che definire la propria ragazza stronza non era proprio nelle più dolce delle ipotesi, ma a Blake, Lilith, piaceva sopratutto per quello.
    Ripresero a camminare tra gli scaffali e quando cominciò a notare tutte le cose cioccolatose e fin troppo coccolose sospirò. In realtà Blake era tenerello, infondo... infondo, quindi prese una delle cose che indicò Ayla, ma era ovvio che non fosse per Lilith. Gliela avrebbe regalata a lei appena usciti da Mielandia. Sogghignò vedendo una piccola coroncina legata a dei semplicissimi cioccolatini al latte. Possiamo andare, ho trovato quello che fa per il tuo prefetto! Disse prendendone una confezione prima di sogghignare. Oh si, le piaceva qualcuno. Era palese. Oh andiamo, chi è? Non lo dico a nessuno, a meno che non sia io e credimi, ti capisco faccio questo effetto a molte, ma sarebbe un casino, sai nella lista delle stronze che ti ho elencato, la Clarke è la prima per un motivo semplice... quindi... Non stava scherzando, ovviamente. Blake sapeva che almeno una dolce cottarella per lui ce l'avevano tutti, ma non per forza in ambito amoroso, ma potevano dire e fare quello che volevano, ma Barnes era uno che lasciava il segno. Sia nel bene che nel male.
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    Forse Blake aveva ragione... se voleva davvero essere utile doveva imparare anche a chiedere aiuto a chi di competenza. Fino a quel momento non lo aveva mai fatto, non perché avesse la presunzione di saper fare tutto meglio degli altri, ma semplicemente perché nella vita aveva sempre fatto tutto da sola. Sua madre non le era stata molto d'aiuto dopo la morte del padre, e prima di Will non aveva avuto amici pronti ad aiutarla, quindi si era arrangiata da sola, fin da piccola. Ma ora era diverso, no? C'era Blake, c'era Lilith...
    Si limitò ad annuire alle parole del Black Opal e sorrise quando lui trovò il regalo perfetto per la sua ragazza.
    La discussione della "cotta" l'aveva messa abbastanza a disagio, invece... era diventata rossa come un peperone, e non aveva il coraggio di guardarlo negli occhi.
    Non ho una cotta per nessuno... Mormorò e lo guardò un po' perplessa dopo la sua ultima frase. Non era sicura che lui facesse poi tutto questo effetto alle ragazze...
    Blake era un amico ma Ayla non provava nulla per lui, non in quel senso, non era affatto il suo tipo. A dire il vero Ayla non sapeva di preciso quale fosse il suo tipo, non ci aveva mai pensato, era sempre stata l'ultima delle sue preoccupazioni. Non si fidava facilmente degli altri neanche come semplici amici, figuriamoci se poteva provare interesse per qualcuno.
    Non so neanche che tipo di ragazzo potrebbe piacermi... se non sono indiscreta... come hai capito che ti piaceva Lilith? Lo chiese più distrattamente che intenzionalmente. Le parole di Blake la preoccupavano, magari era necessario che trovasse qualcuno? Era di vitale importanza? Molti ragazzi della sua età erano fidanzati, in effetti... Era l'unica forse a non preoccuparsene? Era sbagliato non pensarci?
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    Blake e la delicatezza di parlare con una ragazzina. No, non era per niente la persona giusta per affrontare quel discorso con la piccola Ayla, ma chissà per quale ragione, questa lo vedeva come una persona di cui fidarsi e quindi Blake non poteva sottrarsi ad un discorso, che poi alla fine, aveva messo in mezzo lui. Ridacchiò quando affermò che lei non aveva una cotta per nessuno. Meglio così, Lilith potrà continuare a volerti bene! Scherzò prima di ridacchiare e guardarla attentamente. Oh, non sapeva che tipo di ragazzo le piaceva? Benissimo, e fino a quel momento dove diavolo era vissuta? Si avvicnarono alle casse, aveva una coroncina ed un pupazzetto tenerissimo, li pagò e quando uscirono da Milandia sospirò per la sua domanda. Quindi, vuol dire che tu non hai neanche mai dato il tuo primo bacio? Blake e la gentilezza e la delicatezza, parte seconda. Non lo faceva per farla sentire a disagio, voleva solamente capire il tutto con un quadro d'insieme. Ayla era una ragazza interessante, sicuramente completamente diversa da lui e da tutto quello in cui lui credeva, ma era interessante scorpire perchè aveva deciso di dedicare la sua vita a farsi menare e proteggere gli altri. Se avesse avuto una sorellina come lei, lui l'avrebbe sicuramente protetta, proprio come Aaron aveva sempre fatto con lui, infondo. Beh, dovrai avere pure dei gusti, se ti piacciono più mori o più biondi, con gli occhi chiari o con gli occhi scuri... insomma Holmes, hai 16 anni, non puoi non aver mai sentito niente nello stomaco quando guardi qualcuno! Che poi per le ragazze era ancora più facile, ma comunque non disse niente e le fece segno di andare verso una piccola caffetteria. Stava accuratamente evitando la domanda che la ragazzina gli aveva fatto, non aveva mai detto a nessuno quella cosa. Prendiamoci qualcosa... aggiunse poi facendole segno di entrare e sedersi dove voleva. Ci pensò. Poi guardò ancora la ragazzina. Una volta seduti ad un tavolo, tranquilli e sopratutto al caldo. Sorrise alla cameriera - Lilith lo avrebbe ucciso se solo lo avesse visto - che ricambiò di buon grado e poi tornò a guardare la ragazzina. Questo è per te. Le passò il tenero peluche e poi mandò la sua posizione alla sua ragazza. Infondo doveva essere anche lei in giro con le sue amichette e visto che Lilith Clarke non voleva che lui ammiccasse in qualsiasi modo con loro, aveva deciso di non farla innervosire e lasciarle un giorno di tregua. Comunque se voleva raggiungerlo...Tornò ad Ayla. Beh, hai visto una ragazza più bella di Lilith dentro la scuola? Era ovvio che Ayla non si riferisse all'aspetto fisico, ma Blake non parlava apertamente dei suoi sentimenti, neanche a se stesso da solo nel letto. Che prendi? chiese poi posando il regalino per Lilith affianco a lui.
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    Ayla Holmes
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    No, Ayla non aveva mai sentito alcuna farfalla nello stomaco guardando qualcuno, a meno che non fosse qualche attore o musicista dietro il quale sbavava. Insomma, era tra quelle ragazze che ancora sognavano amori impossibili con principi azzurri o star di successo.
    Si avviò insieme a Blake verso la caffetteria e si accomodò di fronte a lui, pensando. No, non mi pare... e non fa differenza per me se qualcuno è biondo o moro, con gli occhi chiari o con gli occhi scuri. Insomma, non conta poi tanto l'aspetto fisico, no? E poi... non ho mai capito la frase "sentire le farfalle nello stomaco". Non ha senso... perché uno dovrebbe sentire le farfalle nello stomaco?
    Chiunque si sarebbe battuto una mano sulla fronte discutendo con lei di questi argomenti. Insomma, Ayla non era proprio il tipo con cui aprire certe discussioni... Erano tempo e fiato sprecati.
    Gli occhi di Ayla si illuminarono alla vista del piccolo peluche che il ragazzo le porse. Era tenerissimo e rappresentava un piccolo snaso. Lo prese delicatamente come se fosse vero e temesse di fargli male accarezzandogli la testolina come una bambina di cinque anni. Grazie, è bellissimo...
    Già, a guardarla in quel momento fare le coccole a un peluche non si sarebbe detto che Ayla fosse un'appassionata di horror che entro qualche giorno sarebbe stata rapita per finire nelle grinfie di chissà quale creatura mostruosa solo per imitare Zack Begans e la squadra di Ghost Adventures.
    Il piccolo snaso sarebbe presto finito sul letto del suo dormitorio, per poi quell'estate unirsi alla sua collezione di animaletti di pezza che tanto faceva sclerare sua madre.
    Sorrise e lo poggiò seduto accanto a se, sul tavolo. Oh, comunque per me un Té nero. Un Earl Grey andrà benissimo. Prese comunque la busta di dolci che aveva comprato e la mise al centro del tavolo per dividerla con Blake.


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    Se devo avere poco scelgo di avere niente
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    Il fatto era che quello era un'altro discorso che non poteva affrontare con lui. Blake era abituato alle classiche tipe che andavano e si alzavano leggermente la gonna invitandolo in bagno, oppure che ballavano con lui strusciandosi neanche avesse l'oro addosso. Insomma non era abituato a ragazzine dolci che si emozionavano per uno snaso di Peluche. Il fatto era esattamente quello. Alzò un sopracciglio osservandola.Poi scoppiò a ridere per quello che disse. Certo che l'aspetto fisico ha importanza, non è una prerogativa, ma devi avere per forza una preferenza, è come se io ti chiedessi: ti piacciono più delle scarpe rosse o nere? E tu non sapresti cosa rispondermi! Una preferenza c'è sempre! E di quello ne era assolutamente sicuro. Infondo come si poteva non avere una qualche preferenza per qualcuno o qualcosa. La vita era fatta di scelte, si sceglieva ogni giorno qualcosa o qualcuno. Ogni cosa che si diceva ne escludeva un'altra e di conseguenza si faceva una scelta. Anche in quel momento, prendendo un thè nero, aveva scelto in quanto sicuramente, lo preferiva di più ad una tisana ai mirtilli! Se no, era ovvio che l'avrebbe scelta! Scosse il capo. Ok, forse doveva dire ad Ayla la verità e magari anche lei avrebbe capito quell'espressione così assurda. Blake doveva ammettere che quando aveva conosciuto Lilith non aveva sentito le farfale nelo stomaco, e non le sentiva neanche in quel momento. Era successo molto di più. Al loro primo bacio aveva sentito direttamente i fuochi d'artificio.
    Ok, aspetta qui! Le disse prima di alzarsi un momento ed andare alla cameriera ad ordinare. Ecco, parlava esattamente di quello. Blake, a volte, veramente non faceva assolutamente niente per meritarsi quelle attenzioni. Un Earl Grey e una birra rossa piccola! Lui stava facendo la persona normale, niente di più niente di meno di quello che avrebbe potuto dire Ayla se fosse stata lei al suo posto. La ragazza sorrise e gli fece l'occhiolino. Ti piacciono le rosse?, Blake sogghignò. Oddio c'era una rossa che ... Possibile! Ma lo disse solamente perchè sapeva ch Lilith era una Metamorfomagus e che di conseguenza poteva diventare rossa...Ma in genere le ragazze con i capelli neri mi piacciono di più! Aggiunse poi tornando al tavolo con Ayla. ecco avere le farfalle nello stomaco vuol dire quello che ti sta succedendo a te con quello snaso! Quando avrebbe trovato una persona che gli faceva lo stesso effetto che le stava facendo quel peluche, ecco, allora voleva dire che gli piaceva. Comunque, ho chiesto a Lilith di venire, e vorrei, davvero che tu le dicessi i nomi di quei stronzi che ti stavano per aggredire! Si fece leggermente più serio posando il magifonino sul tavolo e cercando di capire se la Clarke gli aveva risposto o meno!
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    Ayla Holmes
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    L'Earl Grey si abbina molto bene con la cioccolata. La dolcezza della cioccolata fa risaltare il suo sapore. Ayla era sempre più confusa, non capiva cosa c'entrasse il scegliere un té con il scegliere il tipo di ragazzo che poteva piacerle.
    Comunque sia, quando Blake andò a ordinare per entrambi, si sforzò di riflettere.
    Un ideale di ragazzo... provò a pensare ai personaggi che tendevano a piacerle nei romanzi o nei film: belli ma stronzi, solitamente Villain, e che in un modo o nell'altro venivano ammazzati, come Loki della Marvel o Boromir nel Signore degli Anelli. Ok, forse era il caso di essere più realistici...
    Di sicuro, se un ragazzo doveva starle accanto per tutta la vita, doveva essere molto intelligente, molto dolce, perché non sopportava l'idea di avere accanto a sé qualcuno di troppo geloso o stronzo, non avrebbe retto. Quindi si, intelligente, dolce, romantico... le sarebbe piaciuto qualcuno che, come stava facendo Blake con Lilith, le regalasse dei dolci e magari dei fiori, lei adorava i fiori!
    Sorrise a Blake quando tornò, per poi ridacchiare alle sue parole. Non credo un peluche si possa paragonare a una persona. Ma se lo dici tu... ci farò più attenzione, in ogni caso quando incontrerò la persona giusta, lo sentirò, volente o nolente. Scartò un cioccolatino e iniziò a mangiare, per poi sorridere contenta quando Blake le disse di Lilith. Si, le piaceva l'idea di parlare un po' con lei! Non ne avevano avuto occasione, non di parlare come si deve almeno. Voleva conoscerla meglio. Sperava solo di non risultare in seguito di troppo tra lei e Blake... non perché si sarebbe sentita a disagio, almeno non solo, ma soprattutto perché le sarebbe dispiaciuto. Erano così carini...
    Sicuro che io non sia di troppo? Chiese passandogli la busta con i dolci, evitando di proposito il discorso dei bulletti di prima.
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    Se devo avere poco scelgo di avere niente
    Blake
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    Alzaò un sopracciglio. Davvero aveva pensato a tutto quello per scegliere una bustina con dentro dell'infuso dentro? Scosse appena il capo cercando di non pensarci e poi la guardò di rimando, cercando di capire esattamente a cosa stesse pensando. La guardò e questa volta non ce la fece. La risata cristalina dell'opale risuonò nel piccolo locale. Una cosa era certa, Blake non era una persona che passava inosservata, ne per i suoi atteggiamenti da padrone del mondo, ne tanto meno per come vestiva o cose si acconciava. Il fatto era che a lui non interessava il parere delle persone e di conseguenza era raro che si trattenesse nel fare qualcosa che lui voleva realmente fare. No, certo, è ovvio che non è la stessa cosa, era per spiegarti che una preferenza c'è sempre! Sei solo tu che non ci hai mai fatto caso. Magari ti è capitato di guardare un ragazzo rispetto ad un altro! Andiamo Ayla, non penso che tu non abbia mai notato un tipo come Nikolai, oppure come Joshua oppure come Jesse... insomma sono tre ragazzi completamente differenti, ma tutti e tre molto belli, adesso devi capire quale tipologia possa piacerti di più! Aggiunse poi sospirando. No, sarebbe stato molto difficile farla entrare nella sfera sessuale. Sgranò gli occhi quando gli chiese se secondo non era di troppo. Oh, Ayla se lo fossi stata, te lo avrei detto. Non ti avrei invitata a prendere una tazza di thè con me, ed io e Lilith non siamo di quelle coppiette che fanno sentire a disagio gli amici! Aveva evitato appositamente quel discorso, ma era chiaro che se non lo avesse affrontato lei, lo avrebbe cacciato lui. Insomma quella storia doveva finire, sia che lui doveva prendere a pugni le persone, sia che lei doveva continuare a farsi picchiare senza imparare niente. Che poi se ti piace tanto, perchè non ti iscrivi ad un corso di autodifesa? Chiese poi guardando la porta e di nuovo il telefono. Ok, ancora niente!
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    lilith clarke
    Se c’era una cosa che Lilith odiava erano le gitarelle obbligate in giro per il paese. Non le piaceva andare a zonzo, soprattutto non con le sue compagne di accademia, quelle del suo anno in particolare, che sembravano un ammasso di papere che cercava di apparire sempre di più delle altre.
    Lei era per loro un pilastro, era per loro una garanzia, solo perché aveva un atteggiamento diverso da quello che loro assumevano. Lei riusciva ad essere superiore a tutte le ragazze che erano in quel momento con lei, tutte messe insieme. Questo Lilith lo sapeva e se ne vantava in particolar modo. Inoltre, c’era un’altra cosa che sapeva e che a Lilith non piaceva: essere chiamata la riccona. Lei era di buona famiglia, lo sapevano tutti, ma non per questo doveva appellarsi con quell’aggettivo fastidioso.
    Avere i soldi, per lei non era importante, quanto almeno avere una cultura, mentre per quelle che Blake chiamava le sue amichette, le priorità erano soldi, sesso e fidanzati.
    Strano immaginare come lei avesse tutto quello che loro volevano, mentre le pulzelle in questione non ne avevano nemmeno uno di requisito.
    Quindi, in quel gruppo dove si trovava ad uscire per forza di cose, erano più le ragazze che la odiavano, che quelle che veramente volevano che lei stesse lì.
    «Ehi Clarke, ma quello non è il tuo fidanzato!?» a proposito di persone che la odiavano, quelle tizie erano anche le trombe squillanti di quando Blake faceva qualcosa.
    Per tale motivo aveva chiesto al ragazzo di essere sempre sincero con lei e di avvisarla in qualsiasi modo di quel che facesse.
    Quando quella frase fu ultimata, infatti, il telefono vibrò.
    Lilith guardò prima in direzione del locale dove avevano avvistato il Barnes, poi il cellulare, che mandava una posizione «Sì, è lui. Io vado… ci vediamo a scuola, ragazze, a dopo!» si sentiva davvero sollevata, una manna dal cielo sembrava essere stato il messaggio del ragazzo, ma… con chi era?
    Le ragazze avevano visto entrare Blake con qualcuno in quel posto, lo aveva sentito chiaramente. Varcò la soglia e lo cercò con lo sguardo, trovandolo al bancone.
    A grandi falcate cercò di arrivare da lui, ma si fermò a metà strada vedendo quello scambio di occhiolini e quindi decise di attendere e vedere dove si fosse diretto il ragazzo.
    Al vederlo al tavolo con Ayla, quasi ebbe un colpo al cuore.
    Non poteva crederci, insomma! Ma davvero aveva un appuntamento con la matricola? E perché le aveva mandato la posizione? Forse era stato un errore?
    Si avvicinò a passo deciso, quindi si fermò tra i due e li guardò senza sedersi «A quanto pare, hai trovato subito compagnia in mia assenza, eh Blake?» non poteva farcela, Lilith era una bomba ad orologeria e provocarla facendosi trovare con un’altra ragazza era un pericolo per il ragazzo e per Ayla. Guardò quest’ultima con la coda dell’occhio «Com’era? Miss maglietta bagnata, l’hai chiamata quel giorno, giusto? Se vuoi tolgo il disturbo, caro… per sempre però…» era esplosa come sempre, povera Ayla che si trovava puntualmente in mezzo.

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