Quasi Docenti

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Vampiri
    Posts
    1,024
    Reputation
    +393

    Status
    🗲
    NaxX
    Daniele Salvatore
    Prof. Astronomia | 33 anni
    Era davanti la porta della sala insegnanti. Non sapeva esattamente se poteva entrare o meno, ancora non sapeva l'esito definitivo di quello che aveva concluso nella lezione precedente. Era un pò andata bene e un pò male, si vedeva assolutamente che era inesperto ma su quello non poteva farci assolutamente niente, doveva e poteva solamente pensare di fare esperienza e cercare di non essere così impacciato con i suoi alunni come aveva fatto precedentemente. Non sapeva ancora l'esito del tutto e non aveva idea di come prenderla se le cose non fossero andate bene. Dove sarebbe andato? come sarebbe finito? Insomma, non era certamente una cosa normale mettersi a piangere o sbattere i piedi e quindi doveva trovare un modo maturo di reagire. Ma da quando era così negativo nelle cose che lo riguardavano? Alla fine non era andata poi così male e i suoi alunnierano interessati a quello che dovevano fare e sopratutto non fare. Forse aveva levato troppipunti e poi si era dimostrato gentile facendo trasparire quanto il suo metodo fosse ancora totalmente in prova, esattamente come la sua carriera. Ma in effetti poteva anche entrare in quell'aula! Era grande non poteva ica andare in giro come un ragazzino!? A volte si chiedeva esattamente il perchè crescendo aveva perso tutto quello spirito di iniziativa che lo contraddistingueva in adolescenza. Era sempre stato un coraggioso ed impavido grifondoro che faceva di tutto e di più ed adesso si stava chiedendo realmente se poteva entrare o meno in una stanza dei professori? Neanche fosse l'alunno che dovrebbe essere rimproverato! Beh, non era così che andavano le cose quindi alla fine decise di girare la maniglia della porta ed entrare.
    Fortunatamente, all'apparenza non c'era proprio nessuno e la cosa gli fece piacere, almeno poteva ambientarsi come meglio credeva in quell'aula che sembrava essere così maestosa ed allo stesso tempo triste. Si doveva guardare intorno, doveva ben capire dove poteva andare e dove non voleva sicuramentefinire, i quadri attaccati alle pareti la dicevano lunga e lui non aveva nessuna intenzione di disturbare nessuno. Era un ottimo osservatore e questo bastava per farlo stare tranquillo e non sulla difensiva. Un giretto di qua, ed un altro di la, la stanza era spaziosa ed enorme, chissà quanti insegnanti la frequentavano davvero e chissà se ci sarebbero entrati tutti quanti in qualche riunione indetta dalla preside. Fece per sedersi su di una poltrona di pelle di colore bordeaux per rilassarsi un attimo e capire esattamente cosa fare nei prossimi giorni. A breve avrebbe scoperto l'esito della sua vita, doveva semplicemente attendere un alro pò! Forse era esattamente per quello che non era il Daniele brillante di sempre. Fece un sospiro rumoroso - era da solo se lo poteva permettere - e si lasciò andare su quella poltrona che era così dannatamente comoda. Ecco si, forse quello non era proprio un atteggiamento da professore serio!

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda | Stat.
    RevelioGDR



     
    .
  2. Nimue*Shafiq
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    42824895_357189695023513_9075746858214945641_n
    divider_i_by_rbsrdesigns_d353f7e_by_sugarfinch_by_loquacioussprite-d7mh6w8
    Nimue Shafiq • Mezza-Veela • scheda

    Mattina o primo pomeriggio? Nim non lo sapeva e nemmeno poteva stabilirlo. Lì, sdraiata a testa in giù con i capelli ad ondeggiare fuori dal letto, fissava la luce che filtrava dagli scuri della finestra della sua stanza; piccole sfere di polvere danzavano nell’occhio di bue che il solo creava passando nella lieve fessura che aveva lasciato la sera prima e Nim si era persa ad osservarle ormai da ore. Sul pavimento una pila di fogli si era andata sparpagliandosi con il venticello della notte ed ora creava una sorta di mare giallastro che la fissava in attesa di essere macchiato dalle sue mani; quale assurdo motivo l’aveva spinta a voler cambiare il programma? Perché aveva deciso di scrivere lei i nuovi manuali? Cosa le aveva detto la testa quel lontano giorno dove aveva consapevolmente proposto e accettato quell’incarico? Nim non lo sapeva, semplicemente. Ma sapeva che ora il tempo era agli sgoccioli e lei non aveva scritto nemmeno mezza pagina, troppo presa a rimembrare nella sua mente la motivazione con cui era tornata ad Hidenstone, per cui al posto di tornare dalla madre e dalle altre sue simili aveva accettato di far parte del mondo che le aveva strappato il padre molti anni prima; era stato così che la giovane aveva permesso alla malinconia ed al dolore di riemergere in superficie e lasciarla senza fiato su quel letto. Nim non lo faceva mai, non ricordava mai; non voleva rivivere in continuazione quel lancinante dolore che le toglieva il fiato quasi annegasse nel mare delle sue stesse lacrime, quasi potesse nuovamente sentire quelle mani sul suo viso e quelle braccia attorno al corpo, non voleva che la consapevolezza la ridestasse da quel sogno con una doccia gelata che le dilaniava l’anima mentre lame infuocate le strappavano il cuore. Eppure quella sera non era stata capace di fermarsi.

    Euterpe, Erato, Calliope narratemi, o muse, di variopinti racconti e trame avvincenti,
    o dee delle poesie, che possa la vostra virtù riempire il mio cuore e la mia mano e
    con questa che io possa scriver il vostro canto.
    Talia, Melpomene narratemi, o muse, di quell’arte che è il rider e il pianger,
    rinvigorite il mio spirito con una catartica visione ed il riso dell’intelletto
    così che io possa far ridere e piangere il vostro messaggio.
    Tersicore, Polimnia, narratemi, o muse, della silenziosa danza che il muto compie per parlare,
    mostratemi i passi e le gesta divine che solo voi siete in grado di eseguire
    in modo che anche io possa allietare danzando e mimando.
    Clio, Urania a voi dedico il mio richiamo, o muse, capaci di seguire le stelle e ricordare la storia,
    voi che conoscete la grande via del cielo e dell’umana esperienza
    consentitemi di conoscere e vedere con i vostri occhi
    perché non vi sia cielo o storia che io non possa conoscere.



    Quella storiella un po’ stramba l’aveva inventata il padre, molti anni prima, per farle ricordare nomi e poteri delle varie muse ma da quando era morto lei la usava come mantra per rimettersi in piedi e trovare un motivo per non crogiolarsi nel dolore. Così, quando quella storiella le era apparsa nella mente, Nim aveva stretto i pugni e finalmente si era alzata dal letto; aveva indossato un paio di jeans sotto il maglioncino smanicato a collo alto color carta da zucchero e quindi, con un paio di semplici snikers, aveva cominciato a vagare per Hidenstone canticchiando frasi senza un reale senso. Vi erano posti della scuola che non aveva mai frequentato, soprattutto perché fino a qualche mese prima lei era stata lì solo come allieva, ma quel pomeriggio sentiva il bisogno di scoprire nuovi luoghi e sentirsi grande. In fondo oramai non era più la bambina dai capelli rossicci che faceva magie in un gruppo di veela e mezze babbane. Le bastò poco, qualche passo fra i corridoi, e finalmente la porta della sala professori le si palesò innanzi regalandole un sorriso autentico; fu facile superare gli ultimi metri ed aprire quella porta sonoramente, fu facile capire che era una docente e quindi poteva andarci quando voleva, fu facile cominciare a darsi un’occhiata attorno beandosi della vista di qualcosa di nuovo facendo versi di stupore. Meno facile fu rendersi conto che non era sola.
     
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Vampiri
    Posts
    1,024
    Reputation
    +393

    Status
    🗲
    NaxX
    Daniele Salvatore
    Prof. Astronomia | 33 anni
    Ah... la vita da Professore sarebbe stata perfetta e sopratutto sarebbe stata come l'aveva sempre pensata. Essere un insegnante non era certamente una passeggiata, essere un insegnante voleva sicuramente dire essere la guida di alcuni ragazzi e sopratutto entrargli nel cuore. Non sapeva esattamente se ne fosse davvero in grando. Li dentro tutti quanti pensavano di avere una sicurezza innata e li vedeva sempre così sicuri di se stessi che a volte si sentiva fuori luogo. Per carità, quella era l'accademia per eccellenza e quindi ci si aspettava che i professori che l'abitavano fossero l'eccellenza. Ed allora la domanda era: lui lo era davvero? Si era impegnato per tutta la vita per diventare bravo in quello che amava, in quello che davvero gli piaceva. Infondo non poteva farci niente, si era impegnato dando sempreil massimo, se il massimo non era stato raggiunto allora non sapeva cos'altro fare! Eppure sapeva, in cuor suo, che il posto era il suo, sapeva che ce l'aveva fatta doveva solamente aspettare una risposta, una piccola risposta che gli avrebbe levato quell'angoscia nel cuore per sempre.
    Nel frattempo si voleva godere quella poltrona così comoda e così graziosa. Si stava guardando intonro e quello che vedeva gli piaceva. Quel posto era composto da tutti mobili molto ricercati ma che non sfociavano nel lusso sfrenato. Era un giusto equilibrio tra lusso ed umilità. Non sapeva esattamente chi avesse arredato quel posto ma gli piaceva, aveva veramente gusto.
    Quando la porta si aprì e vide entrare quella ragazza con i capelli lunghissimi e rossisimi e con il viso così angelito e spaesato sorrise, si mise un pò meno sbracato sulla poltrona e si diede quasi un tono. Era la prima docente che vedeva in quel posto e doveva dire che non era per niente male. Non si riferiva certamente all'aspetto, Daniele non era proprio il tipico ragazzo bello e che la prima cosa che guardava era l'aspetto fisico, lui era più per l'interiorità e, così puramente a pelle, quella ragazza gli sembrava veramente molto molto carina e simpatica. Sicuramente sopra le righe visto e considerato che non si era minimamente accorto di lui.
    Ciao! La salutò voglioso di fare conoscenza. Non ce la faceva più a stare li dentro, in quell'accademia, completamente da solo e sopratutto in silenzio. Lui era più animale da compagnia, da baldoria e sicuramente da chiacchiere infinite. Infondo non aveva nulla da perdere e tutto da guadagnare. Allora si alzò ed andò verso di lei stendendole la mano destra.
    Piacere, Daniele Salvatore! Dovrei diventare il nuovo professore di astronomia! Sperava davvero di non averla spaventata e di non essere stato troppo azzardato, non era minimamente consigliata una cosa del genere. Le sorrise ed attese una qualsiasi reazione della ragazza, sperando che non lo avrebbe preso per pazzo!

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda | Stat.
    RevelioGDR
     
    .
  4. Nimue*Shafiq
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    42824895_357189695023513_9075746858214945641_n
    divider_i_by_rbsrdesigns_d353f7e_by_sugarfinch_by_loquacioussprite-d7mh6w8
    Nimue Shafiq • Mezza-Veela • 25 anni • scheda

    Persa ad osservare e rimirare la grandiosità della sala professori, della sua sala o almeno della sala destinata al suo ruolo, in cerca di qualunque cosa che attirasse la sua mente malinconica ed iperattiva che quel giorno aveva deciso di farla soffrire con ricordi lontani, Nim sobbalzò quando l’uomo la interpellò d’improvviso: non l’aveva notato, non che si fosse messa a cercare anima viva, seduto su quella poltrona con quell’aria insicura e implorante di fare una conversazione che non fosse un monologo. Una sorpresa o un regalo del destino che forse le forniva proprio ciò di cui ella avesse bisogno in quel momento, un estraneo con cui parlare o con cui poter liberarsi da quel peso invisibile che la uccideva. La rossa incerta aveva lentamente girato il volto cercando la fonte di quella voce che aveva osato intrufolarsi nel silenzio della sua osservazione, il corpo aveva mosso pochi scatti giusto quelli che servivano per mettersi di tre quarti, quindi i suoi occhi avevano finalmente potuto posarsi sulla figura misteriosa: un uomo, sicuramente più vecchio di lei, vestito in giacca e camicia, quasi fosse appena uscito da un colloquio di lavoro, sedeva composto su una poltrona; il viso, adorno di una barba folta e scura come i capelli riccioluti che gli ricadevano fin negli occhi, aveva un’espressione corrucciata e nel contempo speranzosa. Era ben vestito e quando fu in piedi Nim poté notare anche la fisicità elegante e sicura che lo caratterizzava, sicuramente un bel uomo che attirava a sé parecchie donne con quell’aria innocente e spaesata, con quei capelli arruffati e quegli occhi così sognanti; un adone, ne era certa. Eppure la fissava, a differenza di molti, senza alcuna ammirazione per il maleficio della sua natura ma non fu quello a stupirla quanto quella dissonanza fra abbigliamento e quel ciao così diretto che le aveva rivolto. Vi fu un momento, un solo ed unico momento, in cui la mente Veela della donna le propose di giocare con il nuovo arrivato spingendolo a fare qualcosa di shoccante giusto per vedere dopo quanto sarebbe caduto ai suoi piedi; fu solo un momento, ma bastò perché sul suo volto dolce un sorriso mellifluo e satanico le si disegnò rispondendo al saluto con quel leggero sussurro della sua voce. “Ciao...” Poi semplicemente si girò completamente verso l’uomo, una mano andò a spostare i capelli tutti in un colpo dietro la schiena mentre l’altra correva a stringere delicatamente quella dell’uomo. “Nimue Shafiq, la docente di Aritmanzia... Ma chiamami pure Nim.” Un occhiolino complice dopo avergli riferito il suo soprannome. Era quasi curioso che Astronomia e Aritmanzia si incontrassero, erano così diverse come materie quasi agli antipodi, eppure i due si erano proprio trovati per una coincidenza del fato; tutti e due, pareva infatti, cercavano una soluzione al disagio emotivo dell’essere improvvisamente professore. Quale modo migliore esisteva per abbandonare il disagio se non quello di un piacevole incontro? “Da ciò che hai detto pocanzi, non sei ancora un docente... Quindi non dovresti essere qui, a meno che non ti piaccia infrangere le regole...” Lo aveva detto interrompendo la stretta di mano e avvicinandosi alla poltrona ove si era seduto fino a poco prima Daniele, poi si era seduta elegantemente accavallando le gambe e gli aveva rivolto un sorriso complice. “In quel caso sappi che hai già una compagna di bravate.” Nim era sempre stata sopra le righe, o meglio fuori dalle righe; cresciuta in una società con regole così differenti da quelle che aveva conosciuto a scuola che non poteva essere altrimenti, ma non era solo quello Nim era nata diversa dotata di una capacità innata di non essere nulla ed essere tutto contemporaneamente, era proprio quella sua caratteristica che l’aveva portata lontano dalla madre in cerca di un posto per lei. Forse quell’incontro non era casuale, forse era la vita che voleva dirle qualcosa, forse era un dolce regalo del padre che da ovunque si trovasse cercava di indicarle la via. E se così era, Nim certo non se lo sarebbe fatto scappare, avrebbe giocato o semplicemente parlato con quella nuova fonte di informazioni umane e ne avrebbe tratto il più possibile ampliando quel bagaglio formativo che ogni giorno andava ad appesantirsi: chissà quante cose avrebbe potuto capire nella sua lunga vita da mezza Veela.


    Edited by Nimue*Shafiq - 14/8/2019, 09:57
     
    .
  5.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Vampiri
    Posts
    1,024
    Reputation
    +393

    Status
    🗲
    NaxX
    Daniele Salvatore
    Prof. Astronomia | 33 anni
    La verità era che per allegerire la sua tensione si era lanciato in una conversazione che non sapeva neanche bene dove lo avrebbe portato. Quella ragazza era così giovane che sembrava quasi aver sbagliato stanza, ma non si chiese minimamente se ci fosse una minima possibilità che effettivamente quella potesse essere una studentessa. Aveva un viso dolcissimo e molto candido, un aspetto così dolce e serafico che quasi si rimaneva incantati a guardarla. Sorrise ancora quando capì che gli avrebbe risposto con serenità e quando anche lei rispose con quel "ciao" sussurrato gli venne da sorridere ancora di più.
    Aveva una sensazione strana come se avesse visto qualcosa di "anormale" per i suoi standard. Il fatto era che Daniele veniva da una famiglia completamente babbana e non si era mai neanche posto il problema del mondo magico, aveva vissuto con piccole stranezze fino all'età di 11 anni e quando aveva scoperto di essere un mago quasi non gli era venuto un infarto per la contentezza. Si era sentito magicamente speciale, si era sentito parte di qualcosa di più grande di lui, di importante, di imprevisto! Non avrebbe mai e poi mai pensato che oltre alle streghe ed ai maghi ci fossero davvero altre creature. Si, aveva letto e studiato i lupi mannari, i vampiri, le sirene e tutto quello che c'era da imparare sulle varie creature che abitavano il mondo magico, ma lungi da lui sapere dell'esistenza, reale di una Mezza-Veela.
    Non sapeva ne cosa fossero ne tanto meno le caratteristiche fondamentali di quelle creature così distruttive per i maschietti, viveva nella completa ignoranza di tutto quello che gli stava per capitare, o comunque di quello che aveva davanti. Per Daniele, a conti fatti, quella era una ragazza giovanissima, bellissima dai capelli rossicci e candidi che per amore di conoscenza, si era diplomata molto in fretta divenendo una giovanissima insegnante di ancora non sapeva bene che cosa. Tutto qua. Quel sorrisetto fatto dalla ragazza non venne considerato come qualcosa di malizioso, anche se riflettendola bene era veramente, ma veramente molto attraente. Nimue, docente di artimanzia era seriamente una docente di artimanzia? Materia così complessa di cui non ci aveva mai capito quasi nulla? Era ovviamente uno scherzo, o comunque era qualcosa di reale che lo faceva sentire apparentemente vecchio ed anche abbastanza a disagio. Non poteva avere la sua età, quella ragazza aveva una pelle così liscia e candida... scosse il capo. A cosa diavolo stava pensando esattamente? Le parole della ragazza lo riportarono alla realtà da quell'occhiolino e da quella stretta di mano così decisa ma allo stesso tempo così leggera ed elegante. Si andò a sedere di fronte alla poltrona su cui egli stesso era seduto pochi istanti prima, accavallò la gamba con una leggiadria inumana. Distolse appena lo sguardo dalla sua coscia. Se cominciavano così i rapporti con i vari colleghi, allora era davvero la fine. Non poteva permettersi distrazioni, non in quel momento, non in quella stanza, e non in quel senso. Si rimise seduto esattamente dove era prima, quindi di fronte alla ragazza. In realtà ieri ho fatto la mia prima lezione e sono in attesa dell'esito, quindi mi dispiace... non sono uno a cui piace infrangere le regole... ma... Ma cosa? Ridacchiò. Così bella... si fermò un secondo per quello che aveva detto e si riprese immediatamente. Così giovane e già insegnante di Artimanzia? Interessante Aggiunse poi scrutandola un pò meglio. Poteva avere una corversazione normale, come una persona normale.
    Comunque, è bello sapere che ho già una compagna di bravate! Il suo sguardo cadde sulle mani della ragazza. Daniele guardava veramente poche cose nell'aspetto di chi aveva davanti, si soffermava molto di più sulle caratteristiche proprie della persona, come ad esempio la personalità, ma le mani erano qualcosa che notava subito e che lo affascinavano particolarmente. Sembrava fossero morbide, come tutta la sua pelle. Tornò sugli occhi azzurri della ragazza, così in contrasco con i suoi completamente neri.
    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda | Stat.
    RevelioGDR
     
    .
  6. Nimue*Shafiq
        +1   +1   -1
     
    .

    User deleted


    42824895_357189695023513_9075746858214945641_n
    divider_i_by_rbsrdesigns_d353f7e_by_sugarfinch_by_loquacioussprite-d7mh6w8
    Nimue Shafiq • Mezza-Veela • 25 anni • scheda

    Era fatta? Con quasi ogni probabilità quel uomo si sarebbe unito alla lunga lista di vittime sedotte ed abbandonate che Nimue si lasciava alle spalle, era fatta così non poteva farci nulla: sapeva che esisteva il vero amore, quello che ti riempie il cuore e ti rende una persona migliore, quello per cui moriresti e che una volta svanito resta negli angoli degli occhi e nelle lacrime del cuore; ma lei non riusciva a provarlo, aveva un blocco forse perché non voleva finire come la madre, forse perché non aveva abbastanza forza per dover affrontare un’altra perdita importante come quella del padre, Nim non ci riusciva ed allora giocava. Un gioco senza fine i cui partecipanti erano quasi sempre inconsapevoli delle sue intenzioni, ma mai una volta si era soffermata a chiedersi se ciò che faceva fosse giusto, in fondo era solo un gioco dove uomini e donne ottenevano ciò che desideravano... Dove stava sbagliando?
    Con un guizzo degli occhi chiari la mezza veela vide lo sguardo scuro soffermarsi appena un po’ di più sulle sue gambe, giusto il tempo di crearsi una piccola fantasia non proprio innocente, poi l’aveva spostato con rapidità cercando di intavolare una conversazione normale. “Che peccato... Speravo ci fosse qualche professore un po’ birichino come me...” Lo aveva detto imitando la voce di una bambina delusa mentre il volto palesava il suo scherzo; Daniele stava sempre di più cadendo alla maledizione di cui Nim era portatrice tanto che senza accorgersene o senza volere aveva fatto un apprezzamento sull’aspetto della ragazza, per poi recuperare parlando della materia da lei insegnata. “Come ho detto non mi piace stare alle normali regole del gioco, preferisco osare... Ma effettivamente sono piccola in confronto alla maggior parte degli insegnanti...” Le erano brillati gli occhi di un senso perverso che poteva assumere quella frase e, oramai troppo convinta di voler giocare, aveva deciso di seguire quell’istinto inumano che la guidava; si era sbilanciata in avanti attorcigliandosi una ciocca di capelli fra le dita. “Probabilmente avrò bisogno di qualcuno che mi insegni come fare la professoressa altrimenti credo proprio che sbaglierò...” Nimue era come l’oceano in tempesta, bellissima e temibile, poteva essere definita come sublime; lo sapeva era su questo che giocava soprattutto, su quell’aspetto innocente e delicato, quel suo sembrare così ingenua, ma poi il lato adulto e guidato da quella sorta di malvagità Veela che stava in agguato faceva la sua mossa e lei da innocente passava ad essere la manipolatrice: se si fosse comportata così anche con il suo collega come si sarebbero evolute le cose? Come sarebbe andata a finire quella volta? Aritmanzia e Astronomia avevano punti in comune, se lui avesse reagito male al suo gioco? Se l’avesse riferito alla preside? Lei era giovane, troppo giovane, prenderla era stato un rischio ma tenerla in quella situazione era anche peggio. Se le famiglie degli studenti avessero saputo la scuola avrebbe perso la faccia e lei probabilmente il posto. Forse avrebbe dovuto fermarsi, parlare di banalità e sopprimere quel suo lato di essere senziente che la distingueva da tutti; aveva scelto Hidenstone per poter essere sé stessa quella mezza via fra umano e Veela, ma a poco a poco stava scoprendo che il lato Veela e la sua formazione nella società veela le stavano creando problemi che prima non credeva di avere.
    Astronomia mi hanno sempre detto che è per i sognatori, o almeno chi guarda al cielo come qualcosa di incredibile... Sei un sognatore Daniele?” Aveva lasciato a lui il gioco, forse, con quella domanda così banale superficiale, così poco da lei; ma un dubbio l'aveva assalita e aveva bisogno di risposte da chi non era come lei. Lui le sembrava proprio il tipo perfetto, quasi all'oscuro delle creature come lei.
     
    .
  7.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Vampiri
    Posts
    1,024
    Reputation
    +393

    Status
    🗲
    NaxX
    Daniele Salvatore
    Prof. Astronomia | 33 anni
    Che dire? Quella scuola cominciava a promettere veramente, ma veramente molto bene. Non sapeva esattamente cosa stesse accadendo in quella stanza, ma si sentiva stranamente attirato da quella ragazzina. Aveva dei lineamenti molto belli, capelli lunghi, che avevano un aspetto incantevole, quasi come fossero dipinti o disegnati. Era davvero così l'aspetto della ragazza? Daniele era quasi incantato da tutto quello che stava succedendo e non capiva esattamente se erano gli ormoni dettati dal fatto che la ragazza fosse molto bella e lui non faceva niente da mesi oramai, dal fatto che aveva l'ansia di non aver preso il posto e che quindi voleva distrarsi con qualcosa di estremamente piacevole, oppure era semplicemente un essere magnetico che lo stava per trascinare in un vortice assurdo. Daniele non ne aveva idea, ma al momento non aveva nessuna intenzione di rompere quell'incanto. Era sempre stato un tipo socievole, spiritoso, era un chiacchierone e non si era mai tirato indietro per niente al mondo. Insomma non aveva nessuna intenzione di levarle gli occhi di dosso anche se... distolse appena lo sguardo da quella ragazza. Era giovanissima! Poteva essere sua sorella minore! Cosa diavolo gli stava prendendo? Sogghignò per quello che disse ma sopratutto con il tono di voce con cui articolò quel pensiero.
    Beh, di questi tempi chi rispetta le regole sembra essere più birichino di chi non le rispetta! Non voleva essere pesante, voleva solamente farle capire che si poteva essere bririchini comunque, in qualsiasi modo e poi non serviva certamente fare chissà che cosa per "trasgredire" ma infondo lui non era ancora un professore ufficialmente quindi non voleva rischiare il tutto per tutto per una banalità. Doveva almeno valerne la pena, no?
    Tornò ad osservare i capelli della ragazza per poi soffermarsi alle sue labbra, di nuovo le sue gambe nude lasciate li, sapientemente, in modo da distrarlo da tutte le sue fottutissime buone intenzioni. Le piaceva osare? Beh, quello era chiarissimo e la cosa lo cominciava ad interessare ed intrigare in maniera particolare. Quella ragazza, Nim, aveva qualcosa di particolare, aveva uno sguardo magnetico, un aspetto incantevole. Quasi come fosse una fata! Ma le fate esistevano? Ma no che non esistevano, come non esistevano vampiri o licantropi... erano solamente stupide leggende per mettere paura ai bambini. Si, Daniele ancora, dopo anni ed anni di mondo magico, ancora non riusciva bene a capire che le cose "stupide da bambini" erano super vere e sopratutto letali per chi, come lui, le sottovalutava. Ma non lo si poteva biasimare, infondo era una persona molto fantasiosa e sognatrice, ma comunque veniva da un mondo completamente differente e per abituarsi a tutto quello non bastava una vita, senza contare che Daniele era un pò come San Tommaso: se non vedeva non avrebbe mai creduto. Questo implicava rischiare la propria vita costantemente. Si era infilato in luoghi allucinanti solamente per curiosità, per avere dei riscontri su quello che aveva letto e che aveva sentito dire dai suoi compagni. Era sempre stato molto curioso, troppo curioso e troppo coraggioso per tirarsi indietro. Si, sempre nel rispetto delle regole, ma non troppo, poi se alla fine si andava a guardare fino in fondo.
    Si, sono sognatori nati... e si sa che i sognatori hanno quel qualcosa in più rispetto a tutti gli altri... Stavano giocando no? Allora che male c'era se anche lui utilizzava una voce un pò più bassa e sicuramente più sensuale del solito? Ma davvero stava flertando con quella ragazzina alla sua età? Ma infondo se era diventata professoressa non era troppo piccola... quindi non c'era niente di male no? E poi stavano solamente parlando!

    "Parlato" - 'Pensato' - "Ascoltato" | Scheda | Stat.
    RevelioGDR
     
    .
  8. Nimue*Shafiq
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    divider_i_by_rbsrdesigns_d353f7e_by_sugarfinch_by_loquacioussprite-d7mh6w8
    Nimue Shafiq • Mezza-Veela • 25 anni • scheda

    Seduti entrambi, l'uno distante dall'altra eppure così bisognosi di essere vicini da far muovere l'aria attorno a loro;vi era un richiamo forte e lontano che i corpi avvertiva o senza che cervello o anima ne fossero a conoscenza. Presto, molto presto, i due sarebbero crollati sotto quella chiamata cedendovi o ribellandosi non aveva importanza: erano vittime di un destino che si diverte a giocare come la giovane mezza Veela che ancora non sapeva la crudeltà del suo gioco. Daniele aveva intenzione di stare al gioco, sembrava davvero intenzionato a dar voce a quel richiamo animalesco che piano stava consumando gli spiriti e l'ossigeno. Forse bastava una spinta in più, forse bastava davvero quel minimo sforzo perché l'uomo le vedesse di fronte supplica sola di soddisfare quella sete che aveva di lei. Forse... Ma allora perché Nim resisteva dal possedere prepotentemente la sua vittima, soverchiando il più normale dei suoi istinti e delle sue abitudini? Forse perché stava cominciando a chiedersi se davvero il suo modo di fare fosse giusto, fosse umanamente accettabile. La donna si alzò con un colpo di reni, negli occhi un abisso di domande, sul volto il sorriso malizioso di chi sa già giocare; mosse pochi passi, quelli necessari a mettere in mostra le sue curve con una lentezza disarmante, lo sguardo fisso era negli occhi della preda oramai servita su un vassoio. Sostò appena dinnanzi a lui mentre le luci delle finestre le illuminavano i capelli biondo-rossiccio, poi si sedette a cavalcioni sulle gambe del futuro professore scivolandogli addosso come l'acqua su una foglia autunnale. I loro visi a poco più di un soffio tanto da far sentire il calore del loro respiro sulla pelle delle guance. "Ti piace chi ha qualcosa in più. Chi è diverso, Daniele...?" Le mani bianche della donna scivolarono dalle spalle al petto quasi a volerla allontanare da tutta quella situazione che ella stessa aveva creato, i suoi lunghi capelli ricadeva sulla schiena inarcata in quel modo così naturale." Cosa pensi sull'essere metà di due cose? Credi sia una cosa cattiva?" Domande innocenti dette con tono innocente e leggero si contrapponevano con una situazione totalmente non innocente.
     
    .
  9.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Vampiri
    Posts
    1,024
    Reputation
    +393

    Status
    🗲
    Daniele Salvatore ( ) - Stat. - Prof Astronomia- 33 anni - Ex Grifondoro
    «Le strade della lealtà son sempre rette. »
    Nonostante avesse vissuto gli ultimi anni totalmente sommerso in quel mondo magico e per lui sempre completamente nuovo, Daniele ancora non era abituato a tutto quello. Quella ragazza sembrava sapere esattamente cosa fare, quando farlo e come comportarsi. Il problema principale di tutta quella situazione che la stessa cosa non valeva assolutamente per lui. Poteva dirci che Daniele Salvatore fosse ancora un completo bambino per tutta quella situazione e non capiva esattamente perchè e come definire il mondo magico quando gli accadevano quelle cose. Sapeva di essere un uomo attraente, ma non credeva che una ragazza così bella, che non lo aveva mai visto in vita sua, potesse avere uno slancio tanto sensuale e prepotente, oltre che sicuro e quasi arrogante, nei suoi confronti. Si era alzata, si era mostrata in tutta la sua bellezza, e poi si era andata a sedere a cavalcioni a lui. Come se fosse la cosa più normale possibile. Forse lo era davvero? Era così che si dava il benvenuto tra maghi? La cosa, ovviamente, non gli dispiaceva per niente, ma tutto quello era tra l'imbarazzante e il sorprendente. Non era un ragazzo che si imbarazzava davanti a quelle situazioni, anzi, tendeva ad essere una persona molto sfacciata e sopratutto che sapeva cogliere ogni opportunità. Le sue mani si posarono lentamente - imitando i movimenti della donna- sulle cosce bianche di questa. Andando semplicemente ad accarezzare con i polpastrelli l'intera lunghezza. Aveva veramente una bella pelle e sinceramente non riusciva a levarle gli occhi di dosso. Non gli era mai capitato di avere e sentire una tale attrazione per una ragazza. Lei era così.. quasi perfetta,quasi la sensualità per antonomasia, una poesia. Credo che chi ha qualcosa in più, di diverso, abbia una marcia in più... sussurrò quasi per non rompere del tutto quel silenzio e quell'atmosfera che si stava creando. Sogghignò leggermente lasciandosi andare completamente a quel momento. Infondo lui non stava facendo proprio niente, era lei che si era buttata sopra di lui facendogli sentire un brivido di eccitazione lungo la schiena. Si morse il labbro sentendo la sua domanda. Era una domanda a trabocchetto? Volveva dire qualcosa in particolare? Insomma, davvero? Ci pensò, sentendo le sue mani scorrere lungo i fianchi della ragazza, per poi salire all'altezza del suo seno. Scese di nuovo giù. Sorridendole e continuandola a guardare negli occhi. Beh...siamo tutti metà di due cose! Quindi... no! Non credo che sia una cosa cattiva, credo che sia una cosa caratterizzante! Seppur non era un momento per cominciare un discorso filosofico, era una situazione molto particolare. Daniele si sentiva sempre completamente estasiato da quel mondo ed adesso voleva andare fino in fondo. Doveva davvero capire il perchè ed il per come di quella domanda. Era sempre stata una persona curiosa e la sua curiosità lo avrebbe sicuramente portato a fare qualcosa di estremamemte stupido o a cacciarsi nei guai! Dalla sua aveva semplicemente l'intelletto ed il suo essere riflessivo ed atento. Tu, esattamente, da che metà sei composta e caratterizzata, Nim? Chiese avvicinandosi a quelle labbra e sfiorandole appena. Beh, era palese che lei volesse giocare e che lui non si sarebbe tirato in dietro!
    the heart is deceitful above all things,


    Edited by Daniele Salvatore - 11/10/2019, 23:05
     
    .
  10. Nimue*Shafiq
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    divider_i_by_rbsrdesigns_d353f7e_by_sugarfinch_by_loquacioussprite-d7mh6w8
    Nimue Shafiq • Mezza-Veela • 25 anni • scheda

    Quel pomeriggio era cominciato con una malinconica riflessione sulla sua natura e su come avesse cercato di trovare un posto a lei adatto per quel suo essere un non essere: non era umana, non era Vella, non conosceva gli usi degli umani ma non riusciva a sopportare nemmeno le usanze delle Veela; era un misto che non aveva posto in quel mondo così schematico e compartimentalizzato, non aveva un ruolo preciso se non quello che stava cercando di ritagliarsi addosso. Era con quel suo dilemma interiore che aveva camminato errante fra i corridoi di Hidenstone fino a raggiungere la sala dedicata al suo lavoro, fino a raggiungere quell’incontro che pareva essere stato stabilito dal destino, fino a trovare l’ennesima prova per il suo animo bipolare. Eppure, nonostante fosse proprio quel dubbio a dilaniarla, Nim si era nuovamente lanciata in quel suo abitudinale mezzo di divertimento; così aveva lasciato che la sua mezza natura di seduttrice pericolosa prendesse il sopravvento e si abbeverasse dalla fonte del fiume Lete con cui avrebbe spento le fiamme dei suoi tormenti, perché sapeva che era il suo lato più forte. Il gioco era cominciato ed entrambi parevano aver accettato le sue regole inconsapevoli delle conseguenze o forse disinteressati ad esse: lei come ammaliatrice sapiente si muoveva come porter per il giovane uomo che sotto di lei aveva accettato di essere il giovane inesperto e subiva il fascino magico senza arrendersi completamente a quel maleficio che avrebbe potuto portarlo alla follia; danzavano entrambi con le mani sul corpo dell'altro facendo scattare a tempo di musica i recettori nervosi presenti lungo tutta la superficie morbida e pallida che caratterizzava i due esseri, i loro respiri si addensavano sul corpo dell’altro facendo rabbrividire quella tanto desiderata superficie ancora troppo coperta. Daniele le morse appena le labbra provocandola, quasi ad invitarla a riempirsi i polmoni del suo odore ed a gustare il sapore reciproco suggellando quel patto di pura passione; eppure la curiosità dell’umano così simile a quella di lei, gli aveva imposto di scoprire cosa la giovane si fosse tenuta per sé in quella domanda posta pochi attimi prima. Qualcosa si mosse nell’animo della bionda tanto da farla fremere leggermente sotto le mani del giovane che non si tratteneva dal conoscere il suo corpo, trovarsi davanti a qualcuno che nutriva una curiosità così forte da resistere anche alla sua maledizione era cosa rara ma che aveva sorpreso la giovane in un modo che nemmeno lei poteva ancora afferrare. Sorrise appena muovendo il busto leggermente facendolo strisciare di pochi centimetri su quel materiale che ancora separava la pelle dei due che forse già da un po’ s’era gonfiata per l'eccitazione, piegò la testa lateralmente lasciando cadere i suoi lunghi capelli di lato e mettendo in mostra il suo collo nudo, si morse appena il labbro inferiore per poi passarsi la lingua ove poco prima aveva posato le sue labbra il giovane, lo sguardo si era abbassato quasi timidamente. “Avesti paura di me se ti dicessi cosa sono.. “ una bambina ferita che chiede solo di essere stretta forte e rassicurata di non essere un mostro, come ella stessa si definiva, ecco ciò che si palesò appena un secondo a quelle sue parole. Ma Daniele era sicuro di volerlo sapere, Nim lo sapeva e vi era solo un modo affinché quel suo palesarsi come creatura dalla molteplice natura potesse passare in secondo piano: portò il volto a sfiorare quello di Daniele avvicinando le sue labbra all’orecchio dell’uomo in modo che il suo fiato andasse ad accarezzare il lobo di lui, quindi parlò in un sussurro così dolce e malevolo da non poter essere definito. “Sono una mezza Veela” Fu allora che Nim si liberò dall’attesa avvinghiando le sue labbra a quelle dell’uomo suggellando con esse il desiderio libidinoso che aveva creato magicamente, dischiuse quello scrigno a lungo atteso e finalmente assaporò e si lasciò assaporare; le sue mani scesero fino al termine del vestiario del futuro collega andando a cercare la sua pelle calda che risultava ancora più calda rispetto alla temperatura della mezza Veela. Gli occhi chiusi, il corpo che invitava ad approfondire il contatto, la mente altrove in modo da lasciare libero il suo istinto antiumano: cosa sarebbe successo poi non le importava.
     
    .
  11.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Vampiri
    Posts
    1,024
    Reputation
    +393

    Status
    🗲
    Daniele Salvatore ( ) - Stat. - Prof Astronomia- 33 anni - Ex Grifondoro
    «Le strade della lealtà son sempre rette. »
    Tutto si aspettava tranne che quella giornata sarebbe finita, o comunque iniziata dipendeva sicuramente dai punti di vista, in quel modo. Quella giovane ragazza sembrava sapere esattamente quello che volesse da lui, e lui, dal'altro canto non era uno stupido, quindi si era liitato semplicemente ad assecondare quel suo approccio molto... singolare, ecco! Non era abituato a ragazze così disinibite /e sinceramente a lui piaceva essere cacciatore e non preda. Non gli piacevano le cose semplici e quando sentì il suo corpo muoversi sinuoso sopra al suo non potè fare a meno di posarle le mai suoi fianchi e sorridere appena tra le sue labbra. Se era bella? Certo che lo era, ma non capiva perchè tutta quella folle attrazione. Inoltre erano in una sala insegnanti. Il punto era sempre lo stesso! Daniele si ritrovava sempre in qualche situazione che non sapeva bene gestire. Era un nato babano e sinceramente non era abituato a tutto quello. Forse era un'usanza tipida di quelle parti? Forse le donne in quel mondo erano c0sì "libertine"? Beh, no, effettivamente non erano tutte quante cose, ma quando lei gli sussurrò quello che era sgranò gli occhi. Per lo stupore, ma anche perchè non aveva idea di cosa fosse una mezza- Veela. Doveva dirglielo' Doveva dirle che non si doveva preoccupare perchè al momento lui non aveva idea di che cosa fosse davvero? Insomma, si aveva veramente molto ancora da imparare di quel mondo, ma delle creatue che lo abitavano ancora non ci aveva capito niente. Sicuramente, in quel momento, si sentì un perfetto ignorante, ma quando le labbra della ragazzina si tuffarono su quelle del quasi docente di astronomia, quest'ultimo non fece altro che ricambiare quel bacio e avvicinarla ancora un pò a lei. Insomma era fatto di carne no? e poi quella ragazza, quella govane donna non poteva essere poi così orribile! Era bella, era intraprendente, era una docente di Artimanzia, materia difficile, ed era anche molto giovane, quindi sicuramente era intelligente. Ma tutto quello era assurdo. Insomma, Daniele, come ogni uomo nel mondo, era debole di carne, era un ragazzo qualsiasi al quale gli si era servita sul piatto di argento una situazione paradossalmente bellissima e sopratutto molto molto da film amatoriale porno. Quella ragazza era giovane e sopratutto aveva deciso di sua sponte di fare la birichina con lui nella sala dei professori. Per fortuna era abbastanza grande da non essere scambiata per una studentssa, se no, davvero, si sarebbe sentito in colpa per l'eternità. Continuò a baciarla, ma infine si staccò, anche per riprendere un pò di fiato. Nim... credo che questo non sia il luogo adatto! Odiava essere così fortemente responsabile, ma veramente, se qualcuno dei suoi colleghi fosse entrato? E se la preside proprio fosse entrata? Lui non poteva rischiare di non prendere quel posto per una sveltina con una ragazza niente male, e mezza-veela, il che avrebbe dato per lui un valore aggiunto al tutto, ma ancora non ne era completamente sicuro. Doveva ben capire cosa stesse succedendo, e seppur l'eccitazione era tanto ed evidente, forse era meglio mettere un freno a tutta quella situazione. Ed allora perchè teneva le sue mani ancora sul sedere della ragazza? Oh diavolo! Quanto era difficile tutta quella situazione? E perchè si ritrovava sempre in circostanze assurde?
    the heart is deceitful above all things,
     
    .
  12. Nimue*Shafiq
        +1   +1   -1
     
    .

    User deleted


    divider_i_by_rbsrdesigns_d353f7e_by_sugarfinch_by_loquacioussprite-d7mh6w8
    Nimue Shafiq • Mezza-Veela • 25 anni • scheda

    Un bacio ricambiato con la consueta passione di cui ella sapeva esserne causa e creatrice, quello era il destino delle Veela e Nim lo aveva accettato molto tempo prima; gli umani l’avevano più volte definita come una lussuriosa predatrice, come disinibita, come una donna che sapeva il fatto suo, mai nessuno si era chiesto se dietro tutto quel suo lascivo desiderio carnale non si celasse la ricerca di una distrazione e di un luogo dove non avvertire la consueta domanda sul suo posto in quel mondo. E di nuovo si era ritrovata ad annegare i suoi dubbi ed il suo dolore con un uomo, usando quella sua dannata abilità; stretta fra le braccia di quello sconosciuto che ne desiderava ogni centimetro, Nim allontanava le domande dalla sua mente disinteressata al luogo ed agli inconvenienti che avrebbero potuto avere se fosse entrato qualcuno a sorprenderli: in fondo era una docente lei, era una donna adulta, libera da restrizioni e limiti, così come lo era lui. Eppure lui aveva ancora sufficiente lucidità per ricordarle che non era il posto giusto, ma non sembrava aver capito appieno la sua rivelazione quasi non fosse davvero parte di quel mondo, quasi non avesse idea di quanto erano pericolose le Veela. “Non hai la più pallida idea di cosa sono le Veela vero… “ domandò in un sussurro tanto intenso quanto voluttuoso poco prima di stringere i capelli della nuca dell’uomo con una mano e portare l’altra a giocare con bottoni e zip di indumenti poco utili per i suoi intenti. Era stufa di aspettare, voleva arrivare al dunque, voleva correre il rischio e commettere quello che forse avrebbe scoperto essere un errore in un futuro molto prossimo; voleva perdersi fra quel profumo virile e quel calore tanto umano, voleva ritrovarsi immersa in una pioggia settembrini e lasciarsi riempire da quella momentanea sensazione di appagamento, voleva essere nulla e nel nulla ritrovarsi. “Se proprio vuoi che mi fermo devi solo dirmelo. Chiedimi di smetterla ed io me ne andrò via.” Frasi crudeli dette mentre la voce lasciava ben intendere quanto potesse essere dolce un suo gremito, frasi dette per invogliare a fare il contrario, frasi dette mentre il corpo faceva di tutto per farle scordare. La mezza Veela sapeva che quel suo potere giocava con il desiderio e con la libido degli esseri umani, sapeva che non avrebbe mai funzionato con una creatura che poteva riconoscere la sua natura senza nemmeno domandare, sapeva che il suo dono poteva portare alla follia quelle creature complesse e fragili con cui lei giocava; ma se lo sapeva perché continuava a usare quella sua natura? Perché non fermarsi? Perché non provare ad essere una mezza umana? Perché non provare ad assomigliare al tanto amato padre? Non erano pensieri da fare, non in quel momento dove i due giovani corpi danzavano i passi di una sinfonia conosciuta da tutti cercandosi e trovandosi nei piccoli brividi che correvano lungo la loro schiena. Nim non attese alcuna risposta per procedere nel suo intento e sbarazzarsi almeno in parte di quel futile indumento che imbrigliava il futuro collega. “Vuoi vedere com’è fatta una mezza Veela?” Ancora l’ennesima provocazione celata da quella dolcezza con cui cercava di mostrarsi meno dominante di quanto in realtà non fosse: da sempre era Nim a comandare, sempre contro tutti e su tutti.
     
    .
  13.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Vampiri
    Posts
    1,024
    Reputation
    +393

    Status
    🗲
    Daniele Salvatore ( ) - Stat. - Prof Astronomia- 33 anni - Ex Grifondoro
    «Le strade della lealtà son sempre rette. »
    Era ingenuo? Forse.Non sapeva bene cosa stesse facendo in quel momento in quanto era quasi sofggiogato da una forza più forte di lui. Non si rendeva bene conto di quanto potesse osare con quella sua collega oppure stare attento con lei. Cominciava apensare che quello che gli aveva appena confessato era una cosa importante per capire a pieno quello che stava succedendo. Infondo non sapeva esattamente cosa volesse dire essere una "mezza veela" e forse non ci sembrava essere neanche una cosa così speciale e sopratutto importante ai fini di quello che stava succedendo! Ma a quel punto, quando sentì le mani della ragazzina tra i suoi capelli e sopratutto l'altra mano sulla sua zip dei pantaloni e quel sussurro, cominciò a capire che era chiaro che la natura di quella donna e quella strana espressione potesse essere la chiave di tutto. Era combattuto fino all'invero simile, sentiva l'eccitazione crescere specialmente per il sussurro così intenso che la stessa gli aveva riservato. Ma posò la sua mano su quella della ragazza e la strinse appena togliendola dalla zip. No, non ne ho la più pallida idea... e mi piacerebbe scoprirlo prima di... Non è che la volesse rifiutare ma si sentiva quasi in difetto. Lui una coscienza ce l'aveva e lei era fin troppo giovane. Forse lo stava provocando? E se fosse stata una sua studentessa che si era invaghita di lui in quelle poche lezioni che aveva fatto? Oh andiamo Salvatore, mica sei un Barnes! Non era un presuntuoso ne uno con l'ego alle stelle ma tutta quella situazione gli sembrava essere quasi paradossale. Eppure il suo corpo, ogni muscolo del suo corpo la pensava esattamente nella maniera opposta. Il membro chiedeva di essere liberato e di penetrare quella ragazza come se non ci fosse un domani e farlo su quella poltrona sarebbe estato così eccitante. Ma non erano dei ragazzini e le loro voglie dovevano essere anche placate all'occorrenza. Si sentiva strano e sopratutto veramente, ma veramente combattuto. Io non voglio che tu smetta... ma... Ecco, la carne era debole, fin troppo debole! E Daniele era uno di quei tipi che se aveva l'occasione, beh... allora la prendeva senza troppe pretese o parole. Insomma non aveva nessuna intenzione di dirle di smetterla ma non aveva neanche nessuna intenzione di dirle di continuare. Sospirò ancora prima di allontanarla leggermente. Vai a letto la prima volta con tutte le persone più o meno attraenti? E no, non era una cosa da dire ad una donna, ma lui cosa ci poteva fare se non sapeva tenere a freno la lingua e sopratutto la curiosità? Era così che agiva una mezza veela? Era così che bisognava comportarsi con una donna che si comportava in quel modo? Come detto la carne era debole e comunque non aveva nessuna intenzione di farsi scappare quel bocconcino, quindi sentì le sue mani lasciare via libera a quelle della sua collega - o almeno sperava seriamente che lo fosse- e posò le sue sulle coscie della rossa. Pelle morbida, poi andò a finire sul suo sedere ed ancora decise di cedere a tutto quello. Infondo chi era lui per giudicare l'atteggiamento di una persona grande e vaccinata? Ognuno sceglieva, effettivamente quello che riteneva opportuno per la sua vita!
    the heart is deceitful above all things,
     
    .
  14. Nimue*Shafiq
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    ...214945641_n
    divider_i_by_rbsrdesigns_d353f7e_by_sugarfinch_by_loquacioussprite-d7mh6w8
    Nimue Shafiq • Mezza-Veela • 25 anni • scheda

    Un pugno allo stomaco l'avrebbe scossa di meno rispetto a quella domanda così semplice che il futuro docente le pose con nera curiosità.Era come se quella domanda avesse riacceso un ricordo sopito e Nimue si fosse ritrovata costretta a riviverlo sul posto.

    Lei, piccola nella tenera età dell'infanzia, guardava sua madre completamente nuda stesa accanto al corpo di un uomo; non era la prima volta che la piccola nim assisteva a quella scena eppure in quel ricordo la bimba mezzosangue aveva posto la domanda fatidica. Perché le Veela della loro comunità seducevano e giacevano con gli uomini fin dalla prima notte? La madre l'aveva guardata con pena e compassione mentre saliva a cavalcioni sull'umano addormentato e completa a il suo lavoro sgozzandolo. Piccola mia, gli uomini sono creature malefiche che portano morte e dolore, vogliono distruggere tutto ciò che il mondo ha di bello e noi dobbiamo fermarli, dobbiamo impedirglielo. La bambina era perplessa: in fondo anche suo padre era un umano ma non le aveva mai fatto del male. Non ci sono più uomini come tuo padre, piccola Nimue non lasciare che gli umani corrompano il tuo spirito.


    Nim negli anni aveva capito che uccidere gli umani era sbagliato, che non solo gli umani facevano del male, ma quel modo di ammaliarli e controllarli le era rimasto, era qualcosa a cui lei non dava valore e che oramai faceva senza nemmeno pensare. "È una cosa anomala, giacere con uno sconosciuto da subito?" nei suoi anni ad Hidenstone dove aveva cercato di imparare ad essere più umana nessuno le aveva mai fatto notare che il sesso occasionale fosse sbagliato, ma forse perché conveniva a quei ninfomani adolescenti che non vedevano l'ora di dar sfogo alla loro libido. Nimue finalmente si fermò, tutti i suoi gesti seducenti si dissolsero e così anche l'aria fra i due parve raffreddarsi; si alzò quasi schiva e si avvicinò alla finestra aprendola e lasciando che il suo vizio umano la distraesse per un po' :una nuvola di fumo grigio le uscì dalle labbra mentre la sigaretta bruciava fra le sue dita.
     
    .
  15.     +1   -1
     
    .
    Avatar

    Group
    Vampiri
    Posts
    1,024
    Reputation
    +393

    Status
    🗲
    Daniele Salvatore ( ) - Stat. - Prof Astronomia- 33 anni - Ex Grifondoro
    «Le strade della lealtà son sempre rette. »
    L'ingenuità a volte non era una caratteristica che poteva essere elencata tra i pregi. Daniele non aveva nessuna intenzione di offendere quella ragazza ed anzi, quando lei gli rivolse quella domanda, e si alzò, e se ne andò vicino alla finestra si sentì veramente un bastardo senza cuore. L'eccitazione passò immediatamente dando spazio a quello che era il senso di colpa? Oppure il senso di Indadeguatezza per quel mondo che lui ancora non riusciva a comprendere nei migliori dei modi. Si alzò di rimando andando verso quella ragazza e rimanendo, comunque, a distanza da lei. Non voleva turbarla, non di nuovo. Mi dispiace sono stato veramente pcoo delicato, è che sembrasse che tu lo stessi facendo quasi a comando e davvero non ho idea di che cosa vuol dire essere una mezza veela, ma non sembra una cosa pericolosa! Ed era li che si sbagliava e si sbagliava anche di grosso. Il fatto era che Daniele viveva nella positività del mondo. Una persona che non aveva mai avuto nessun tipo di problema con le cose oscure, incidenti o altro. Lui aveva sempre vissuto nella normalità delle cose ed adesso tutto quello era nuovo. Non è una cosa anomala, ma... io credo che tu abbia anche altro da offrire, insomma, sei bella, sei attraente, sei intelligente, misteriosa... e gli uomini ragionano spesso e volentieri con... Certo non voleva essere uno di quelli che sparava a zero sul suo genere, ma quella ragazza era comunque più piccola di lui e magari... magari cosa? Era una sua collega non una sua alunna. Sospirò. Non siamo tutti uguali, ma tendiamo ad essere molto deboli quando ci ritroviamo davanti... donne della tua portata, io mi scuso se ti ho offesa, davvero non volevo... ma non voglio neanche che... ecco ti sentissi usata, o comunque che magari te ne pentissi più tardi... tutto qua! Si sentiva davvero un cretino in quella situazione. Era riuscito a farsi saltare addosso e a farla sentire malissimo in meno di un'ora! Complimentoni a lui! Daniele non era abituato a tutto quello, davvero, non era uno che si metteva in mostra o comunque cercava sesso in ogni dove e quella domanda gli era venuta spontaneamente, senza pensare che poteva essere anche troppo diretta e poco educata. Nimue, davvero, perdonami! Aggiunse poi posando una mano sul suo braccio per richiamare l'attenzione. Sospirò vedendola ancora fumare. Hai voglia fi spiegarmi cosa sia una mezza veela? Magari se capiva di cosa stessero parlando avrebbe anche capito molto meglio quello che era successo e perchè quella domanda era stata causa di tanto male. Insomma lui non uccideva neanche i ragnetti ed adesso si sentiva seriamente uno stronzo!
    the heart is deceitful above all things,
     
    .
16 replies since 8/8/2019, 09:12   285 views
  Share  
.
UP