Once upon a time

maple c. yoon | 25 anni | bibliotecaria

Venerdi 2 Agosto

Era una giornata d'estate come tutte le altre, quella della giovane bibliotecaria dell'accademia di Hidenstone, passata in compagnia di libri ed odore di vecchia polvere stantita. Il caldo è pressante a Diagon Alley, facendo optare la coreana per uno chignon creato alla bene e meglio, fermato da qualche forcina ed un elastico nero, ed un abbigliamento confortevole ma soprattutto leggero: un mini dress, lungo fin sopra il ginocchio con scollo tondo, di un bel blu navy in chiffon con fantasia floreale rosa chiaro ed una cintura sottile di cuoio che ne delinea il vitino sottile; ma li dentro la temperatura è ragionevole grazie all'incantesimo lanciato dal proprietario dell'attività più longeva della cittadina magica, Lo sguardo chiaro perso in mezzo a mille parole in fila indiana, ogni tanto si spostavano verso figure umane che le chiedevano un consiglio o una mano prendendola, probabilmente ed erroneamente, per una commessa del Ghirigoro. Non che le fosse difficile poter rispondere agli interlocutori vari, visto che in quella libreria ci ha passato quasi tutto il suo tempo libero negli anni passati, tuttavia il suo istinto di animaletto selvatico fuoriusciva naturale, guardadoli un pò con un'aria attenta e scrutatrice prima di passare alla risposta, condita da un sorriso leggero e cordiale. Ogni suo movimento è leggero, come se fosse una bambola di cristallo che anche con un minimo gesto brusco rischierebbe di rompersi, ben cadenzato e quasi studiato. Si trova nella sezione di Storiografia Magica, dove un tempo era ubicata Babbanologia per intenderci - e dove è ancora possbile trovare manuali passati di tale materia scolastica, in un angolo remoto di uno scaffale preciso dove ella, al momento, si trova a dar la schiena, sfruttando le scapole come appoggio ed avendo, cosi, una postura leggermente inclinata all'indietro con tanto di caviglie accavallate e punta del piede destro poggiato al pavimento, dando sfogo a quel piccolo rimasuglio di ribellione adolescenziale rimasto nelle vene. Ma dove. { Interessante.. } A fior di labbra, intenta a leggere un punto particolare del tomo che tiene tra le mani, intitolato: " Fautustum: mito e verità sull'idea babbana di Atlantide e delle sue tecnologie.", prima di richiuderlo ed avviarsi con passo tranquillo ma deciso - ed un pò pesante, a dire la verità, per via degli anfibi neri che porta ai piedi - verso il bancone posto vicino all'entrata, postazione della commessa di turno. La stessa che sta dando le indicazioni chieste da Erik, arrivando sul loco appena in tempo per incrociare il ragazzo. Poggia il libro sul mobile in legno, cercando un minimo di contatto visivo prima di rivolgerle una leggera piega arcuata delle labbra. { Prendo questo e.. te lo lascio qui, se non ti dispiace, che vado a fare un altro giro per vedere se c'è altro che posso prendere. } Afferma, sostando per un attimo con le iridi plumbee sulla figura del ragazzo. Una frazione di secondo che pare veramente l'eternità, visto che lei tende a soffermarsi con particolare attenzione su cose e persone, risultando quasi pressante; benchè non lo faccia apposta, ovviamente. E quando se ne rende conto, a volte, è quasi troppo tardi per far si che la gente non se ne accorga.

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maple c. yoon | 25 anni | bibliotecaria

Venerdi 2 Agosto

Scrolla appena il capo, un gesto secco e della durata di una frazione di secondo, rendendosi conto del suo sguardo plumbeo fisso sul volto del giovane studente dell'accademia. Sorride appena, dolcemente, come fa spesso nei confronti degli studenti di Hidenstone, prima di riprendersi il libro dalle mani di Erik: no, il declassamento a scaffale non se lo merita. { Scusami tanto, non avevo intenzione di sfruttarti.. Volevo appoggiarlo sul bancone, ma a quanto pare ho la testa tra le nuvole. } Breve paura, facendo spallucce e socchiudendo un attimo gli occhi, prima di posare accuratamente il tomo sul bancone della libreria, cosi che la commessa possa tenerselo in custodia fino al suo ritordo. { Oppure è il caldo. } La fa passare un pò cosi, sotto l'uscio, andando a muovere qualche passo in direzione della sezione fantasy del Ghirigoro. { Allora, vuoi venire? } Verso lo studente, facendogli pure un cenno con la mancina in sua direzione in modo da indurlo a seguirla verso la zona designata. Il suo è un passo tranquillo, come già detto, a tratti leggero e svolazzante come il vestito che porta addosso, toccando con la punta dell'indice e del medio della mano sinistra qualche dorso dei libri posti sugli scaffali all'altezza della propria spalla. Gira appena il viso verso destra, controllando con la coda dell'occhio che il giovane mago la stia veramente seguendo. Non dice nulla comunque, aspettando ancora qualche secondo di silenzio e beandosi di quell'odore di libri che tanto ama. { Quindi.. come vanno le vacanze? } Butta li una domanda random, molto banale a dire il vero come potrebbe essere una domanda sul tempo; tuttavia giusta, se si vuole rompere un pò il ghiaccio in questi casi. Il tono che usa è calmo e, con un attento ascolto, quasi apatico: ma non in maniera negativa, sia chiaro. { Prima mi è capitato di sentire che ti piacciono i fantasy.. Hai anche un autore particolare, oppure possiamo andare a caso? } Breve pausa, arricciando la punta del naso prima di fermarsi di colpo, su due piedi, e voltarsi rapidamente in direzione del ragazzo facendo ruotare le balze del vestito insieme a lei. { Ti dico, la seconda opzione la preferisco sai? A volte si scoprono letture interessanti. } Altro sorrisetto leggero, aspettando un dire di egli prima di fare una qualsiasi altra mossa.

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