-
Alkos Leveson-Gower.
User deleted
by . -
.LilithClarke#0A369Dmagicstrenghtdefense
Lilith sapeva benissimo che in ogni piano c'era un bagno diverso per sessoe religione in cui poter fare i propri bisogni, tuttavia, lei non badava molto a queste cose e tendeva a infilarsi nel primo bagno che vedeva, quando ne aveva bisogno, senza esclusione di colpi.
Era esattamente davanti a quello degli uomini quando era entrata e aveva perso un po' di tempo leggendo un libro, nonostante avesse finito di fare la pipì. Si era persa nella lettura di Orgoglio e Pregiudizio, dimenticandosi che stava occupando un bagno, oltretutto dei ragazzi.
Si risvegliò dal suo immenso sogno letterario, solo quando sentì l'acqua scorrere.
«Merda.» bisbigliò tra sè, mentre cercava di spiare sotto la porta della stanzetta dei bisogni, chi fosse.
«Se è Blake mi darà filo da torcere, per essere qui. Se fosse Erik, potrebbe cercare di ficcare di nuovo il naso lì sotto... non che mi dispiaccia, però... ecco...» non riuscì a guardare bene, vedeva solo i piedi di chi era davanti al lavandino.
Alla fine dei conti non stava facendo niente di male, era solo chiusa in un gabbinetto a leggere. Erano bisogni che tutti avevano, quindi perchè doveva negare di averli anche lei? E poi era entrata lì solo per una pipì, niente di così scandaloso.
Si poggiò con la schiena alla porta, chiuse gli occhi e prese un gran respiro.
«Dai, Lilith, che problema c'è, esci e fai la disinvolta.» lo ripetè a se stessa, mentre cercava di trovare il coraggio di mettere il nasino fuori dal gabinetto.
Sbuffò, quindi, mettendo il libro sottobraccio e tirando lo sciacquone come a voler annunciare il suo arrivo. Quindi spinse la porta ed uscì in tutto il suo splendore: x un pantaloncino molto corto di jeans, attillato che tirava su la forma del suo sedere, una magliettina leggera di colore bianco, una camiciola per l'esattezza, legati i due lembi tra di loro, con un nodo all'altezza dell'ombellico che lasciava intravedre qualche filo di pelle, oltre che il nero del pizzo del reggiseno che aveva sotto quelle manichine corte. Ai piedi un paio di converse bianche.
Uscì disinvolta, affiancando il Black Opal, che guardò con la coda dell'occhio, senza dire niente, quasi a volerlo squadrare in silenzio.
«Quest'accademia è sempre piena di grandi risorse a quanto pare...» pensò tra sé, mentre si lavava le mani, buttando occhiatine all'altro attore, ma senza dir nulla di particolare.
Non voleva dare molto nell'occhio, tuttavia, i suoi capelli castani, tra un'occhiatina e l'altra, iniziarono a tingersi di lilla, giusto qualche ciocca qua e là.. -
Alkos Leveson-Gower.
User deleted
by . -
.LilithClarke#0A369Dmagicstrenghtdefense
Lilith aveva la capacità di ficcarsi nelle peggiori delle situazioni, nonostante non volesse affatto farlo.
Per esempio, adesso si trovava nei bagni degli uomini, per aver fatto una semplice pipì, alle prese con uno spocchioso figo dell'accademia, per di più Black Opal. Ma tutti da lì venivano quelle perle di bellezza?
Sbuffo un ciuffo di capelli che le era caduto sul naso, quindi continuò a strofinarsi le mani.
Il suo sguardo aveva qualcosa di fastidioso, ma Lilith cercò di trattenersi dal fare l'acidella. In fin dei conti, lei si trovava dove non dove essere, sbaglio?
Le sue parole, poi arrivarono come un fulmine, tra una lavata di mani e l'altra.
Rimase in silenzio, continuando a strofinare, fino a quando non decise di sciacquarle, chiudere l'acqua.
Aveva sentito quello che aveva detto, ma prima di esplodere contro il ragazzino, voleva cercare la sua parte pacifista interiore.
«Beh, probabilmente non ti hanno avvisato che il sabato e la domenica, ci si può vestire come si vuole.» il sopracciglio, irrimediabilmente, saltò verso l'alto. Non poteva trattenere anche le sue microespressioni, purtroppo, quindi si limitò a sorridere, per cercare di sembrare meno antipatica «Sai, in quei giorni ne approfitto per lavare le mie divise, sia mai che qualche spocchiosetto di questa scuola possa pensare male...» probabilmente aveva lanciato una frecciatina, probabilmente pensava realmente quello che diceva, a prescindere dalla sua presenza lì, ma lei doveva dire esattamente quello che aveva appena detto.
Terminò di asciugarsi le mani, quindi si voltò verso il ragazzo, allungando un braccio «Lilith Clarke.» si presentò senza troppe storie.
Alla fin dei conti, anche lei aveva la puzza sotto il naso, ma prendeva una politica ben diversa: lei faceva la socievole con tutti, poi ignorava alla stessa maniera il buon 99,9% delle persone che aveva conosciuto.
A suo parere, nessuno fino ad ora, aveva avuto il giusto peso da risultare interessante. Probabilmente solo Erik e Blake avevano portato la ragazzina a perdere un po' più di tempo nelle conversazioni. Ma gli altri? Erano completamente vuoti e privi di ogni qualsivoglia imput intellettivo.
Chissà Alkos se nascondeva qualcosa di intrigante.
Lilith lo guardò poi scrollò le spalle.
«Se la tua prossima domanda è sulla mia presenza nel vostro bagno, beh... ti rispondo subito. No, non ho il vizio di ficcarmi nei bagni degli uomini. Stavo leggendo e non ho fatto caso a quale bagno fosse.» schioccò la lingua sul palato, quindi, e incrociò le braccia al petto.
Insomma, aveva fatto la solita Lilith del cavolo, ma lei era così e non ci avrebbe potuto far niente.. -
Alkos Leveson-Gower.
User deleted
by .