Lilith
Clarke
#0A369D
| Se ci fosse stato un solo modo per scoprire cosa sarebbe successo da lì a poco, probabilmente Lilith avrebbe fatto di tutto per rimanere un secondo in più in quella stanza che, via via, si stava facendo sempre più pericolosa. Alle sue parole sollevo le spalle, scrollandole «Questo non l'ho detto, ma potrei iniziare da oggi. Magari faccio pagare un biglietto, che dici?» se Blake cercava qualcuno con cui spuntarla, aveva pane per i suoi denti davanti. Allargò poi le braccia, un attimo breve, per poi farle ricadere lungo i fianchi. L'impercettibile passo indietro che la castana fece, fu quasi involontario, quando Blake avanzò in sua direzione. Ma il passo non bastò ad evitare il baciamano dell'Opal. «Wow, prima guardi le mie mutandine, poi mi fai il baciamano? Potrei quasi pensare a te come ad un principe azzurro.» Ritirò la mano come se avesse ricevuto una forte scossa, sentendo quel brivido percorrerle la schiena, al tocco dell'Opal. «Non saprei, le fasi sono: conoscenza, carezze, sguardi, baci, mutandine, lingua e sgabuzzino delle scope, solitamente. Ma visto come abbiamo iniziato, suppongo che tu non sia uno che segue l'ordine delle cose.» un sopracciglio si sollevò curioso. Per quanto stesse facendo la spocchiosa, Lilith sentiva il cuore in gola e le orecchie bruciarle come se la pressione in quella stanza si fosse alzata di colpo, insieme alla temperatura, sfiorando una gradazione talmente alta da star per scogliere la ragazzina. Quando nominò lo sgabuzzino, la sua mente rise: sapeva delle leggende che dicevano che veniva spesso usato per fare sesso, ma lei non era mai finita lì dentro per quel motivo. Fino a quel momento aveva preferito sempre il classico, divano, letto, insomma... tuttavia, in quel momento guardando Blake, non le sarebbe dispiaciuto infrangere le tradizioni, non sarebbe così sbagliato, di tanto in tanto. «Ah no? Beh, lo studio prima di tutto. Lungi da me distrarti...» e il suo tono si fece improvvisamente, senza alcuna previsione, sarcastico, come se nemmeno lei se lo aspettasse. Fece un paio di passi verso di lui, lentamente, mantenendo lo sguardo acceso sul suo volto, mentre parlò ancora. Aveva perso quel blocco che si era sempre imposta, salvo alcune situazioni di cui non staremo qui a parlare, come se Blake avesse aperto un lucchetto «A questo punto...» si fermò al suo fianco sinistro, spalla a spalla, volgendo lo sguardo verso di lui «...vado via e ti lascio studiare, allora... senza alcuna distrazione... o mutandina...» la coda dell'occhio cadde sulle sue labbra, un breve istante, prima di tornare sul suo volto. Poi fece per andarsene, sfiorando distrattamente la sua mano.
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