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  1. .
    tenor
    Ni Lei
    Adulto | 28 anni


    La reporter cino denrisiana si stava riprendendo dalle sue emozioni. Restava pur sempre una Lei ed una Saerrann, non ci pensava nemmeno a rendere visibili le sue debolezze!
    Si concentrò sul sentimento di sorpresa che stava provando sulla scoperta "Anthony è un mago!", e provò un sorriso verso di lui. D'altronde, entrambi avevano avuto delle più che ottime ragioni di dissimulare determinate informazioni su di loro e, anzi, tutto quello facilitava di parecchio le cose! Le barriere create per dividere i magici dai non-magici sembravano decisamente ancora dure a crollare, tra l'altro...
    Ni scosse la testa per evitare di pensare oltre a quell'argomento che, lo sapeva fin troppo bene, poteva arrivare ad innervosirla e a renderla sensibile fin troppo!
    Ni, sia ad Hogwarts che ad Hidenstone, era stata una studentessa che viveva per lo studio, per imparare, quasi letteralmente! E si vedeva sempre con gli stessi amici, tutti rigorosamente delle sue casate, ossia, rispettivamente, Corvonero e Dioptase!
    Quando la sua amica era intervenuta in quello scambio, Ni le aveva scoccato un'occhiataccia, divisa dalla voglia di silenciarla e di abbracciarla in quel preciso istante. Fece un piccolo sorriso, invece, subito dopo ad Anthony:

    << ... Sì. Me la sento. >>

    Fu così che Ni, dopo aver salutato la sua amica, si avviò con Anthony verso un bar non poi tanto lontano del Paiolo Magico... Ufficialmente per "depositare la sua testimonianza", ma soprattutto per parlare loro due, da soli, di quell'incredibile scoperta! A cuore aperto. Finalmente, senza segreti... O quasi.
    A parte Excalibur.
    A parte il trauma della morte della sua migliore amica... E, qualche giorno dopo, Ni ricevette un Gufo Anonimo riguardo ad una pista da seguire per trovare il suo "misterioso assassino"... In Australia. La ragazza aveva rivisto Anthony per avvertirlo di vivavoce, di quella sua sudanea assenza che, purtroppo, non poteva neanche sapere quanto sarebbe durata!


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    Edited by Ni Lei - 26/10/2022, 19:09
  2. .
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    Ni Lei
    Adulto | 28 anni


    L'amica di Ni immaginava bene cosa la ragazza dovesse star provando, sapeva tutto della sua fobia. E poteva dire di essere l'unica, insieme alla sua migliore amica e suo padre, entrambi morti, e... Sua madre.
    La londinese passò un braccio intorno alle spalle della cino denrisiana:

    << Hai fatto benissimo ad immobilizzare quella creatura, secondo me, Ni! >>

    "Basta che si sta ferma, basta che si sta ferma.."

    << Gli Auror stanno sicuramente per... Eccoli! >>

    Giusto in tempo per bloccare un bracconiere che voleva riacciuffare la volp-ctus, creatura magica classificata XXX, con le dovute precauzioni.
    Ni, con gli occhi sbarrati dalla paura, non vide subito chi era appena arrivato. Ma, quando riuscì a recuperare abbastanza del suo rinomato autocontrollo per farlo, rimase senza fiato.

    "Che cos.. ?"

    Ok che si diceva che esistesse minimo un sosia per persona nel mondo, ma così le sembrava esagerato. Non era un... ? Perché dare per scontato che lui fosse un babbano, d'altronde? Soltanto perché l'aveva incontrato nella Roma Babbana, e che le aveva detto di essere originario dell'Italia? Avevano, entrambi, dovuto cercare di eludere determinate questioni, o di riadattarle alla realtà babbana nel tentativo di mantenere, con l'altro, una sorta di copertura...

    << Ehi! Tutto bene? >>

    Anthony aveva appena chiesto chi fosse stato a lanciare l'Immobilus. E la reporter cino denrisiana... Non riuscì nemmeno a rispondere. Quando, poi, anche lui si voltò verso di lei, non ci fu più alcun dubbio possibile. Non soltanto perché lui fu sorpreso almeno quanto lei di vederla lì, nel Mondo Magico, ma perché... Non possono esistere due occhi, due sguardi veramente identici. Ni aprì la bocca per dire qualcosa, in risposta alle parole confuse balbettate da Anthony, quando lo vide afferrare una valigia volante... Al volo.

    "Il bracconiere!"

    ... E niente. La paura e la sorpresa l'avevano lasciata poco, poco stordita. Ma non tardò a stringere in mano il proprio catalizzatore magico, pronta ad intervenire, in caso di bisogno.
    ...
    Ma, Anthony, sembrava decisamente essere...

    "... Un Auror."

    Un Auror come quelli che avevano partecipato all'uccisione del marito di Delia? No. Non poteva essere. Quello, rifiutava rotondamente di crederlo. Ed era strano, perché Ni era diffidente di natura, e non conosceva Anthony da chissà quanto tempo. Ma... Sentiva che, no, lui non era capace di fare una cosa del genere. Non lo voleva credere. E decise di provare a fidarsi del proprio istinto.
    Dovette riconoscere che stava facendo un "buon lavoro", comunque. No, non poteva essere un Auror corrotto. Lo vide rispedire il bracconiere con il collega, "in sede"... E riavvicinarsi a loro.
    Alle domande che Anthony pose loro ("loro", ma guardando palesemente lei), Ni riuscì solamente a rispondere con un:

    << Dio Njörðr! >>

    Che, in realtà, significava molto più di quello che sembrava... Rappresentava la sensazione di liberazione, oltre che di sconvolgimento generale, di poter essere se stessa anche nella sua parte magica. E Denrisiana.
    ... Come? E il fatto che lei fosse in accordo con un'Associazione Terrorista che, spesso e volentieri, andava pure a scontrarvisi, con gli Auror? Lo sconvolgimento nominato qui sopra stava facendo sì che no, stranamente, a quello non ci stesse ancora pensando!
    In quel momento, riusciva solamente a guardare Anthony... Che le sorrideva.

    << Oh Dio Njörðr! >>

    Ripeté, senza parole. La sua amica, invece, guardando i due (Ni non aveva parlato a nessuno di Anthony), pensò a un qualche "colpo di fulmine" improvviso, o qualcosa del genere...

    << Stiamo bene, Signor Auror! Grazie a lei... È stata Ni, la mia amica, a lanciare l'Immobilus... Ha degl'ottimi riflessi! Ma forse vuole interrogarla alla sede, per avere una sua testimonianza? >>

    Se si fosse trattato di qualcun'altro, Ni, probabilmente, avrebbe desiderato schiantarlo. Invece, nel caso della ragazza londinese, non sapeva se silenciarla o abbracciarla. E lei non era mai stata particolarmente avvezza alle effusioni.

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  3. .
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    Ni Lei
    Adulto | 28 anni


    Una valigetta era caduta a terra. Ed era stato l'inizio della fine. L'inizio della fine della sua pausa pranzo. Ni lanció uno sguardo esasperato alla sua amica dai tempi di Hogwarts che, sia in quella scuola, che ad Hidenstone, era anche stata sua compagna di stanza, nonché membro del gruppo musicale che avevano fondato, all'epoca, appunto, dei loro studi, insieme alla sua migliore amica, anch'essa sua compagna di stanza.
    La valigetta in questione, non apparteneva a nessuna di loro due ma, anzi, ad un cliente seduto ad un tavolino esterno del Paiolo Magico ben distante dal loro!
    Semplicemente, era risultato complicato non accorgersi del fatto che, cadendo, la suddetta valigetta si era aperta, liberando, dal suo interno... Una volp-ctus! Le volp-ctus hanno un verso che puó essere, a seconda del loro stato d'animo e delle loro intenzioni, tanto discreto, a malapena udibile, praticamente impercettibile, quanto stridulo ed assordante, al pari di una spina di cactus passata su di una lavagna!
    Le volp-ctus hanno un pelo color verde, che puó essere di diverse tonalità, a seconda della specie alla quale appartengono, ed hanno cosparse in esso, qui e là, delle spine lunghe e pungenti come quelle di un cactus! In primavera, crescono, dietro le loro orecchie, dei piccoli fiori di cactus di diverso tipo. Quando lo desiderano, riescono a mimetizzarsi trai veri cactus alla perfezione e, se si sentono minacciate, il numero di spine si moltiplica, ed esse spuntano fuori come gli aculei di un'istrice. Il numero di spine puó arrivare a diventare nulllo se e solo se la volp-ctus si trova in una situazione in cui si sente totalmente al sicuro. Ma ció raramente capita, al di fuori della sua tana e, soprattutto, in presenza di esseri umani!
    Ni scattó subito in piedi: si trovavano forse in presenza di un bracconiere? Con gli occhi spalancati dalla paura, la reporter puntó il proprio catalizzatore magico verso la creatura, disegnando, d'impulso, una bella "I" verso di lei, buttando fuori, tutto d'un fiato, e con un certo sentimento d'urgenza, il suo:

    << Immobilus! >>

    "Staifermastaifermastaiferma... Oh per Freya, ti prego stai ferma!"

    Puntó, subito dopo, il proprio sguardo contro quello dell'uomo al quale era caduta la valigetta, guardandolo con un nervosismo ed una rabbia che erano dovuti sia al fatto che, no, le volp-ctus non erano legalmente addomesticabili e che, no, non avevano decisamente come habitat naturale quello di Londra, sia a quello che, semplicemente, le volp-ctus, le ricordavano fin troppo i cactus, dei quali aveva una certa paura sin da quando era una bambina!
    Non si sentiva a suo agio, in quel momento, ed il fatto di non avere il controllo delle proprie emozioni e sensazioni, in quel frangente, non le stava piacendo proprio per niente!
    Ni si accorse soltanto in quell'istante che la propria amica, mentre lei cercava d'immobilizzare la creatura magica in eventuale procinto di entrare in una fase "incazzatura pungi-tutti", aveva avuto l'idea di contattare la squadra di emergenza degli auror sul proprio magifonino..

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    Edited by Ni Lei - 28/4/2022, 12:54
  4. .
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    Ni Lei
    Adulto | 27 anni


    Navigare... Navigare... Come praticamente per ogni denrisiano che Ni conoscesse, navigare era un qualcosa che sembrava scorrerle direttamente nelle vene. Un richiamo inarrestabile.
    Dopo aver effettuato le manovre del caso per salpare insieme alla sua giovanissima, entuasiasta ed entusiasmante allieva, Ni fissó lo sguardo verso la direzione da prendere, e prese il timone tra le mani... Il tempo che stava trascorrendo, che lei e Joanne, in quel momento, stavano percorrendo insieme. Nell'allontanarsi sempre di più dalle coste, dalla terra ferma, la reporter cino denrisiana sentì che, paradossalmente, nulla poteva più essere lontano, per loro due, ora che stavano prendendo il largo.
    Durante tutto quel tempo, peró, non aveva mancato di ascoltare attentamente ció che le diceva la ragazzina che si era portata appresso. Continuava a sembrarle cresciuta, in piena evoluzione e rielaborazione di se stessa e della sua vita, ma, in qualche modo... Sempre irradiante di quell'essenza che rendeva il suo sguardo, il suo sorriso, così svegli, dietro la genuina ingenuità, e così dolci, dietro quella voglia apparentemente inarrestabile d'imparare, di scoprire, di cercare di capire... E niente, Ni voleva aiutarla, per quel poco che poteva. Come aveva già sentito dire ad un vecchio saggio (o al suo amico druido, quando si era innamorato per la prima volta?): "Non s'incontra una ragazza come quella in tutte le dinastie"...

    << Vali molto più di quello che credi, Joanne... Di questo, ne sono certa: è un qualcosa che si vede, che si sente. Viene direttamente con te. In te. Non dimenticarti mai di prenderti cura della tua luce, anche se è quella cosa che si vede di meno, e che sembra essere la meno importante, la meno "valorizzante"... In realtà, è tutto il contrario! La cosa più importante, l'Essenziale, che ti rimarrà sempre, e comunque, ovunque tu vada, è proprio questa tua luce. Non sottovalutarla, e non calpestarla. >>

    Perché le stava dicendo tutte quelle cose? Non lo sapeva. Sentiva di star sviluppando una sorta di tenerezza affettiva, per quella ragazzina. Una tenerezza che avrebbe potuto provare per una sorellina, o per una di quelle cuginette di sangue che, invece, erano sempre state o odiose, o semplicemente spocchiose, nei suoi confronti, e che lei, di rimando, tendeva a snobbare e ad ignorare alla grande!
    Sorrise nuovamente, buttando un'occhiata fugace, a Joanne, prima di portare un braccio intorno alle sue spalle per avvicinarla a lei e, soprattutto, al timone!

    << Guidaci tu ora, Joanne. >>

    Le dedicó un sorriso ed un occhiolino complici, e fiduciosi. Si allontanó quel tanto che bastava per lasciarla libera dei suoi movimenti e dei suoi spazi, ma non al punto di non poter intervenire tempestivamente, nel caso Joanne ne avesse avuto bisogno, o gliel'avesse, semplicemente, chiesto.

    << La mia prima volta... >>

    Sorrise, un po' tristemente, ma senza vacillare, al ricordo di quel viaggio, quello che l'aveva portata a vivere a Denrise...

    << Avevo 9 anni, io e mia madre eravamo in viaggio per andare a vivere a Denrise. Ma dimmi, Joanne: chi è per te, questo Jason? >>

    Incroció le braccia, guardando quella piccola studiosa, coraggiosa Denrisiana con un sorriso incuriosito, ma non tanto da un possibile "pettegolezzo", quanto dall'occasione di poter conoscere meglio una ragazzina che reputava veramente, veramente interessante! Non commentó quello che le aveva detto riguardo al rum, in fondo, bere alcool non era qualcosa d'indispensabile, per quanto a lei, quando usciva o in determinate occasioni, indubbiamente piacesse!

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  5. .
    tenor
    Ni Lei
    Adulto | 28 anni



    La player di Ni ha visto pochissimi film in generale, in realtà... Ma Viva il Fantasy! Decisamente.
    Ni, nel frattempo, stava provando la sgradevole sensazione di sentirsi presa in contropiede... In imbarazzo, persino! In qualche strano modo, in realtà, tutto quello era anche gradevole... Ma non era abituata a quel genere di sguardi. Era abituata a dare quasi continuo sfoggio di una bella quanto irraggiungibile "faccia tosta", in entrambi i suoi "due mondi", per quanto in modi completamente diversi tra loro!
    In qualche modo, però, rimaneva pur sempre se stessa... Diretta, concisa e terribilmente sicura di se stessa:

    << Vada per il ristorante italiano! Si tratta di una cucina che conosco poco. >>

    Ammise, sollevata dal fatto che, se non altro, non le avesse proposto di andare a mangiare in qualche ristorante cinese. Trovava, difatti, che difficilmente le proposte culinarie cinesi corrispondessero a quelle del suo paese, sia nell'Occidente Magico, che in quello Non Magico!
    Quando, però, Anthony le rivelò che era da parecchio che non andava a cena fuori con una donna, non seppe decisamente che rispondergli! Non abbassò lo sguardo, né nulla del genere. Semplicemente, inclinò il capo verso destra, incuriosita e spiazzata da quanto le stava accadendo!
    All'incamminarsi verso il ristorante italiano conosciuto da Anthony, il biondo italo londinese le chiese di cosa si occupasse... Ni, per un istante, s'irrigidì. Poi, si voltò verso di lui, scrollando le spalle e sorridendo con la tranquillità e la compostezza che le erano proprie:

    << Sono una reporter! Tu, invece? >>

    ... In qualche modo, sarebbe riuscita a parlare di sé senza "smascherarsi". Si conoscevano a malapena, non sarebbe mai andata a rivelargli, di sua totale sponte, di essere una Strega. Sua madre lo aveva fatto, con suo padre, ma loro erano stati un caso decisamente, come dire... Particolare! Aveva capito, con il tempo, quanto fossero rare, in realtà, le coppie durature e sentitamente innamorate come quella rappresentata dai suoi genitori! Per questo, Ni, nelle sue relazioni interpersonali, procedeva con i piedi più-che-di-piombo! Quel ragazzo, però... Le piaceva. In un qualche modo che non riusciva a spiegarsi. E l'idea di rivederlo altre volte per... "Conoscersi meglio", come aveva detto lui, non le stava dispiacendo per niente!

    << Ti piacciono le moto? >>

    Chiese con tranquillità, come se si trattasse di una domanda fatta così, tanto per, completamente a caso. In realtà, quando un motociclista era passato a tutta velocità sulla strada parallela al marciapiede sul quale stavano camminando lei ed Anthony, si era ricordata di quando lei, la Dioptase così diligente, studiosa e ben ligia alle regole, aveva passato un'intera estate a guadagnare soldi extra partecipando, spesso classificandosi bene e, qualche volta, pure arrivando al primo posto, a delle corse di moto clandestine. Sapeva guidare le moto grazie al fratello maggiore che, su richiesta di lei, le aveva insegnato non appena aveva raggiunto l'età per poter prendere il patentino corrispondente!

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  6. .
    tenor
    Ni Lei
    Adulto | 27 anni


    La giovane donna fu molto contenta della risposta di Joanne: e ciò si notò perfettamente dal suo sorriso. Nessuno l'attendeva a casa? Perfetto!

    << Non indugiamo oltre allora, direi. >>

    Rivolgendole un sorriso ed un occhiolino incoraggianti, Ni s'incamminò verso il punto del Porto dov'era stata ancorata l'imbarcazione di cui aveva parlato alla ragazzina.

    << Con chi è che hai pescato per la prima volta, Joanne? Quanti anni avevi? >>

    S'informò, mentre faceva un gesto con il braccio che invitava, galantemente, la giovinetta che l'accompagnava ad entrare nella nave.

    << Come ti trovi a vivere da sola, tra l'altro? >>

    Non era così scontato che una denrisiana dell'età di Joanne vivesse da sola, anzi! Chissà quanto coraggio le doveva essere costato, andare via dalla casa dei suoi genitori...
    La prima cosa che fece, fu preparare e porgerle subito un bel bicchiere d'acqua:

    << Questa è soltanto acqua... Ma, questa sera, vorrai provare un po' di rum? >>

    Le disse con un occhiolino complice, prima d'invitarla, con un gesto del braccio libero, a prendere tra le mani il timone dell'imbarcazione. Voleva provare ad appostare nel potenziale di quella ragazzina che, ai suoi occhi, era più che visibile ed elevato! Già solo per la volontà della quale stava dando sfoggio... Se mantenuta e coltivata, quella volontà sarebbe stata la sua migliore e più grande alleata. La stessa che le avrebbe permesso di trovare i migliori alleati, ma anche di andare contro tutto e tutti, se ciò si fosse rivelato necessario.


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  7. .
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    Ni Lei
    Adulto | 28 anni


    I venditori di rose ambulanti de Roma protestano vivamente contro il paragone appena fatto con i veditori ambulanti delle commedie americane.
    Quell'incontro era stato per Ni, effettivamente, un bello shock culturale! Quello con il venditore di rose de Roma, eh. Quello con l'italo-inglese mago che continuava a credere fosse un babbano, invece, era stato uno shock e basta. No ok, scherzi (?) a parte, a Ni quel paio di clichés, in nom del vero, non stavano dispiacendo. "Clichés" poteva, in più di un contesto, essere semplicemente un modo come un altro per dire "Abitudine". E la cino denrisiana si era già alquanto spesso, da quando era una bambina, sentita come se la sua vita fosse una sorta di "Insiemi considerati Fuori dagli Schemi". Forse non era un caso, che una delle parole che più avevano il potere di irritarla era proprio la parola "Esotico". Anche se, in nom del vero, non andava nemmeno matta per le commedie americane. Se fosse stato possibile, ad Anthony e a Ni, di sfondare la celeberrima quarta parete, magari i due avrebbero potuto proporre, come tipo di 3copione, un copione in stile Bollywood. Già che c'erano. Tanto per non farsi scappare l'India, trai paesi presenti, in un modo o in un altro, in quel... Quel... In quella storia.
    Divagazioni (lievissime e leggerissime) della player a parte, probabilmente dovute al sonno, Ni annuì con un sorriso alla proposta di Anthony, mascherando al meglio il proprio disagio che la suddetta le provocava.

    << Che cosa ti andrebbe di mangiare? >>

    Chiese, genuinamente incuriosita ma, soprattutto, cercando di dare il via ad una conversazione che le permettesse di conoscerlo meglio, pur restando in un terreno di conversazione abbastanza neutro e, solitamente, anche piuttosto semplice da mantenere in dei toni pacifici e pacati.
    La reporter delle Cronache di Denrise, in un istinto che non riusciva a spiegarsi appieno, sentiva di volerle provare, quelle Abitudini che per lei non lo erano mai state, di star provando una genuina curiosità verso il mondo dei "Primi Appuntamenti" per quanto, loro, si fossero nuovamente incontrati puramente per caso! Il voler provare a passare il resto della serata insieme, in compenso, era un'azione che stava venendo interamente e spontaneamente da loro...

    << Vai spesso a cena fuori? >>

    Chiese infine, nella stessa ottica con la quale aveva posto la sua prima domanda, e pronta a seguire il biondo londinese non appena quest'ultimo avesse dato segno di volersi mettere in cammino.

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  8. .
    tenor
    Ni Lei
    Adulto | 28 anni



    Non tardò ad accettare il bicchiere offertole da Delia Dämmerung, quando quest'ultima glielo propose, sorridendole:

    << Sono lieta di reincontrarla. >>

    Le disse con un sorriso, sincera, avvicinando il suo bicchiere a quello di Delia, in un muto invito a brindare. Le parole di Cora Delaine, invece, non mancarono di metterle ancora di più la pulce all'orecchio, insieme ai modi "misteriosi" di Godstime.
    Poi, infine, i nodi vennero finalmente al pettine...


    "Scream and Shout..."

    Si trattava, in effetti, di una questione più che delicata. Ascoltò attentamente gl'interventi dei suoi colleghi, prima di aggiungere:

    << Prima di vagliare seriamente qualsiasi decisione in merito, bisogna innanzitutto applicarsi a studiare ed analizzare la Scream and Shout, per evitare di mettere potenzialmente a rischio delle persone innocenti. Secondo me. >>

    Disse in tono pratico ma, in cuor suo, era anche preoccupata.

    << L'Acromantula Scarlatta resta, in effetti, un grande problema. >>

    Aggiunse.


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    Delia Dämmerung
  9. .
    tenor
    Ni Lei
    Adulto | 28 anni



    Morrigan Maverick: una pecora nera conosciuta trai Denrisiani, uno di quelli certamente più moderni e all'avanguardia. Un pelo troppo sfacciato, ma da quel che ne sapeva, non mancava di essere un uomo brillante, di un certo stampo e rilievo.
    Delia Dämmerung: la tenerezza e l'ammirazione che provava apertamente verso di lei, nonché il rispetto ed il senso di empatia verso il suo lutto e dolore, la portarono a posarle una mano sulla spalla, nel dedicarle un fugace, ma deciso e protettivo sorriso. Ci teneva, con quel gesto, a farle sapere che, in caso, Delia continuava a poter contare sul suo pratico appoggio, per sostenere la sua casa ed aiutarla ad ottenere giustizia, per quanto accaduto a suo marito.
    Rispose, infine, cordialmente al saluto di Charles Freeman, salutando al contempo anche Vath Remar, dato che, in quel momento, si trovava accanto a lui.
    Si voltò verso Godstime con un piccolo sorriso, un sorriso che non celava un'istintiva stima, verso una persona che era stata capace di apparirle vicino all'improvviso, cogliendola alla sprovvista.

    << Diretto e conciso. >>

    Rilanciò, con un cenno del capo che esprimeva approvazione.

    << Mi piacciono le persone così. >>

    Concluse, prima di tacere e conocentrarsi su Cora Delaine, la donna grazie alla quale, quella sera, erano tutti lì riuniti. Alle ultime parole di quest'ultima, non mancò di sollevare appena un sopracciglio, pensierosa.

    << Ciò significa che ci dobbiamo aspettare delle difficoltà e dei guai in particolare in arrivo, Signora Delaine? >>

    Ci tenne ad informarsi, con il tono più rispettoso possibile.


    SPOILER (click to view)
    Cora Delaine (e Godstime)

    Delia Dämmerung Morrigan Maverick

    Charles Freeman

    Vath Remar


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  10. .
    tenor
    Ni Lei
    Adulto | 27 anni


    ... Decisamente, quella ragazza doveva aver vissuto dei cambiamenti d'indubbia rilevanza, in quei mesi: era più sicura, rilassata, consapevole! Ogni singola parte del suo corpo era presente a quanto stava accadendo, e l'energia sprigionata da esso le stava sembrando più calibrata, più consapevole di qualche tempo prima.
    Ero bello vedere una ragazza come Joanne, giovane e piena zeppa di potenziale, finalmente, apparentemente, pronta a mangiarsi il mondo!
    ...
    Nonché le sue piadine! Sorrise con tenerezza, ridacchiando appena, vedendola asciugarsi la bocca con la manica. C'era un che d'incredibilmente femminile anche in quel gesto, di certo i suoi modi non le risultavano corrispondere in alcuna maniera a quelli di una buona parte dei marinai e dei carpentieri con i quali aveva avuto a che fare fino ad allora! Sì, Ni era sicura che Joanne si sarebbe trovata bene, ad Hogwarts e ad Hidenstone, se solo avesse avuto l'opportunità di andarci, a suo tempo!

    "Quante cose da recuperare... E quanta buona volontà! Non sono un'insegnante, ma le trasmetterò quello che so, e la guiderò come potrò!"

    ... Dal punto di vista della reporter cino denrisiana, a Denrise, soprattutto se si era donne, più cose si sapeva fare (in particolar modo se collegate alla navigazione ed al combattimento), e meglio era!
    Secondo lei, quella ragazzina aveva talento ed energia da vendere. Bastava imparare le tecniche e le posture giuste, con la dovuta, quotidiana routine di esercizi da instaurare.

    << Questo è lo spirito giusto! Quando ti sarai rifocillata abbastanza, potremo cominciare. >>

    Esordì infatti e, quando la ragazza avesse cominciato a dare segno di essere sazia, avrebbe detto:

    << Andiamo verso quella nave! Viene usata spesso da alcuni miei cugini per pescare... Potremmo anche passarci la notte e dormirci, volendo. Tu sai pescare, Joanne? Chi ti aspetta a casa? Avresti un modo per informarli, eventualmente? >>

    Chiese, con voce pragmatica ma dolce, mentre si alzava e continuava ad indicare il punto dove si trovava l'imbarcazione che aveva intenzione di far usare quella sera a Joanne per esercitarsi. Desiderava davvero cercare d'insegnare il maggior numero di cose possibili a quella ragazzina, in modo da fornirle qualche strumento in più per potersi cavare d'impiccio in caso d'improvvisi, vari e variegati problemi!

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  11. .
    tenor
    Ni Lei
    Adulto | 28 anni


    Da quando aveva cominciato a collaborare per Excalibur, Ni gironzolava sempre più spesso per la Londra Babbana, quando trovava un attimo di respiro trai suoi due lavori (cosa che accadeva, comunque, assai raramente!), per... Per? Per cercare di ritrovare un collegamento con il mondo babbano della sua infanzia, forse. In qualche modo.
    Una cosa, comunque, era sicura: quando Ni si recava in città, non lo faceva mai in maniera sciatta e trasandata. Curava, anzi, il suo aspetto ed il suo trucco in modo da risultare semplice, sì, ma comunque femminile ed elegante.
    Quel giorno, per esempio, aveva optato per una gonna blu elettrico che le arrivava poco oltre il ginocchio, abbinata ad un maglioncino a collo alto bianco, e a dei collant e a degli stivali blu scuro. Aveva lasciato, per sentire meglio l'aria sempre più fresca e selvaggia su di sé, il proprio cappotto aperto. Era un cappotto a bottoni, di quelli che tagliavano quasi come un vestito, ed era dello stesso colore della gonna. Aveva, infine, sull'autobus rosso della Londra Babbana, legato i lunghi capelli neri in uno chignon coiffé decoiffé (nella foto profilo di tutti i suoi social, invece, indossava un vestito bianco estivo semplice ed elegante), che non mancava di mettere in risalto il trucco che, in modo attento e leggero, con i suoi colori tenui, le addolciva i lineamenti del volto e dello sguardo.
    In quel periodo, così ricco di novità, Ni viveva perennemente con l'ansia e l'adrenalina di chi pensa costantemente dover "stare sul pezzo", come se da quello dipendesse la sua stessa ed intera vita! E, probabilmente, era proprio quello il motivo per il quale, quel sabato sera inaspettatamente libero, era uscita di casa con tutta quella foga ed urgenza: l'urgenza del "riprendere fiato", dell'improvvisato, dell'inaspettato. Dello spontaneo.
    In nome di tutto ciò, scese dall'omonimo autobus rosso ad una fermata a caso, prima di ricominciare a camminare e di ritrovarsi, dopo una camminata piuttosto lunga, davanti al Westminster.

    "Chissà dove sarà quel ragazzo che ho incontrato a Roma... Da quel che mi ha detto, dovrebbe vivere proprio a Londra.."

    Si stava proprio accingendo a scrivergli un messaggio, per chiedergli in che zona di Londra abitasse, quando, all'improvviso...

    << Anthony! >>

    Esclamò, con una nota di sorpresa entusiasta nella voce che la privava totalmente, in quel momento, dell'autocontrollo del quale era solita dare sfoggio! Non appena se ne accorse, Ni se ne stupì, ma cercò di non darlo troppo a vedere, e sorrise al ragazzo che si trovava accanto a lei, con i gomiti poggiati sul muretto, sul quale anche lei poggiò una mano, aderendovi il palmo.

    << Sto bene, grazie... Ti stavo proprio per scrivere! >>

    Ammise, decisamente stupita da quell'incontro e, doveva ammetterlo... Piacevolmente stupita. Non solo messaggiare con quel ragazzo aveva cominciato ad interessarle più di quello che lei considerava "dovuto", ma... Gli dei pensavano pure ad inviarle quel genere di segnali! Che cosa diamine stava succedendo?

    "Tanto vale scoprirlo."

    Stabilì, prima di chiedere al biondo londinese di origini italiche:

    << Hai da fare stasera? >>

    Ni non era molto pratica di quel tipo di cose, anzi, aveva più che altro sperimentato le "avventure senza l'indomani", alle quali non tardava, appunto, mai a porre termine: mattiniera com'era, non era per nulla difficile per lei svegliarsi prima dell'amante di turno, e... Sparire nel nulla. E, no, come avrete intuito, non invitava mai nessun ragazzo a casa sua. Mai.
    In quell'ultimo periodo, comunque, non aveva avuto decisamente il tempo, per quel tipo di cose...

    "Il tempo per scrivere a questo ragazzo lo hai trovato senza tanti problemi, invece..."

    Ni mise a tacere quella fastidiosa, maliziosa voce, e sorrise ad Anthony con tutta la sicurezza di cui riusciva ancora a disporre, tenendo al sicuro, dentro di lei, l'agitazione che, invece, stava provando.

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    Edited by Ni Lei - 26/11/2021, 19:35
  12. .
    tenor
    Ni Lei
    Adulto | 27 anni


    Ni non disse niente. Si limitò a chiudere il baule che aveva appena finito di sistemare rumorosamente, con forza, prima di guardarlo dritto negl'occhi, con fredda durezza. Suo cugino la conosceva abbastanza bene da sapere che, in quel momento, lo stava mandando clamorosamente a 'fanculo. Quest'ultimo, stava per ghignare e rincarare la dose d'insulti alla zia, nonché madre di Ni, ma la ragazza non aveva tardato oltre, e l'aveva schiantato.

    "... E dovrebbe ringraziarmi che non l'ho Incendiato!"

    Pensò, incazzata nera, mentre usciva dal cantiere a cui stava lavorando in quel periodo a giorni alterni, ed in cui era rimasta, quella sera, sola con il sopraccitato cugino. Tornò a casa. E si diede a malapena il tempo di una doccia e di un cambio veloce: da abiti da lavoro fisico ad altri abiti da lavoro fisico. Legò i propri lunghissimi capelli in una coda bassa, lasciando liberi solo i primi ciuffi di ogni lato.
    Si concesse soltanto un quarto d'ora in più per cucinare, al volo, qualche piadina ben farcita di verdure e pesce, nonché qualche altra con verdure ed altri tipi di carne, da portare con sé all'appuntamento che le aveva richiesto la ragazzina in gamba e, doveva ammetterlo, particolarmente bella che, un giorno, aveva ben pensato d'inciampare sulla fune che manteneva legata la propria nave alla terra ferma.
    Poi, uscì di corsa dalla dimora che si era pagata con tanto sudore, fatica e risparmi, e si recò fino alla parte delle coste della sua amata Denrise che le aveva indicato Joanne. Una volta addocchiata la ragazzina, si fermò per qualche istante a guardarla, e sorrise, notando in lei una postura più sicura, rilassata, rispetto a quando si erano incontrate la prima volta... Forse, persino più serena. Infine, si avvicinò a lei, e le posò una mano sulla spalla:

    << Ben ritrovata, Cara. >>

    Esordì, con un tono calmo ed accogliente.

    << Ti va di mangiare qualcosa, prima di iniziare? >>

    Le propose con un sorriso, senza tanti preamboli, sedendosi a gambe incrociate accanto a Joanne e tirando fuori, dalla borsa a tracolla che si era portata dietro, delle scatole alimentari con dentro una decina di piadine. Le seguirono, tra l'altro, due grandi borracce piene di acqua fresca, che posò prontamente sulla sabbia, in attesa di una risposta da parte della ragazzina che, almeno in teoria, era seduta vicino a lei.

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  13. .
    tenor
    Ni Lei
    Adulto | 27 anni



    In che situazione bizzarra si era cacciata! Quasi non riusciva a crederci! Quando il giovane biondo che si trovava di fronte a lei le spiegò chi fosse il "tipo delle rose", inclinò appena il capo verso destra, sorridendo appena, con fare incuriosito, ma anche un pelo ironico!

    << Da dove vengo ce ne sono tanti, di venditori... Ma di rose non un granché, devo dire! >>

    Non c'era che dire, gran parte della sua famiglia, se mai fosse stata messa al corrente di quanto stava vivendo, l'avrebbe presa in giro per secoli! Un buon numero dei componenti di essa già voleva sputarle abbastanza in un occhio per mille altri motivi... Non era il caso d'informarli di quanto le stava succedendo in quella giornata bizzarra.
    Ma dubitava che qualcuno gliel'avrebbe chiesto, a parte sua madre, una volta rientrata a Denrise...
    Quando il ragazzo che si era fermato a guardare il Colosseo con quell'aria assorta che tanto l'aveva colpita le disse che anche lui lavorava a Londra, le venne decisamente spontaneo esclamare:

    << Che coincidenza! >>

    Quando, invece, le chiese in che cosa lavorasse, rispose, con una certa disinvoltura mista ad orgoglio:

    << Ci lavoro come reporter! E tu? In che cosa lavori? >>

    Anche se le tracce dei calli che nemmeno le creme magiche riuscivano completamente a mascherare, non le venivano certamente da quel lavoro lì.
    Quando invece, il discorso virò sui supplì, ed Anthony le propose di andarne a prendere uno, Ni rispose, con un sorriso gioviale e partecipativo:

    << Sembrano buoni! Sarò un piacere scoprire questi supplì >>

    Quando le chiese se fosse nata in Inghilterra, sorrise appena al ricordo della sua, in fondo, amata Cina Babbana, con un accenno di nostalgia.

    << No, sono nata in Cina! >>

    I due avrebbero continuato a parlare del più e del meno, e Ni sarebbe stata d'accordo con la proposta di Anthony di prenderle un supplì, e rimanendo sorpresa dal gesto di offrirle anche quello. Passò un momento decisamente piacevole con quel ragazzo e, quando venne il momento di rientrare, lo fece lasciando al suddetto il suo numero, cosa a dir poco inusuale per lei, ma che con lui fece volentieri, spontaneamente e senz'alcun ripensamento futuro: si era sentita bene, passando quelle ore insieme a lui, e rivederlo non le sarebbe dispiaciuto affatto... Anche se avrebbe dovuto nascondergli il fatto di essere una strega!

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  14. .
    Nome Pg: Ni Lei
    Squadra scelta: Team Anguria
    Motto per il team scelto: Anguria... Cocomero... Chi c'era con te? Chi c'era con te questa sera...
  15. .
    tenor
    Ni Lei
    Adulto | 27 anni


    Il tempo era decisamente bello, lì in Italia. C'erano un sole ed un'arietta fresca, ma non troppo, a dir poco gradevoli, in quel momento! Poteva dirsi sempre più contenta della decisione che aveva preso di concedersi quel week-end improvvisato, sì.
    Ni salutò, con un sorriso ed un cenno del capo educati, ma diffidenti e confusi al contempo, l' "Uomo delle Rose" che, dopo essere stato pagato da Anthony, li aveva nuovamente apostrofati come "Mulan ed Hercules" e, dicendo qualcosa che le sembrò avesse a che vedere con la fortuna ed il loro... Ehm... "Amore", si era prontamente allontanato, alla ricerca di qualche nuova coppietta pollo a cui proporre i propri servigi da spennare.
    A Ni non dispiaceva conoscere nuove persone, socializzare era una parte fondamentale di entrambi i mestieri delle sue due vite, nonché saperne di più su di loro! Sapeva, però, decisamente cavarsela da sola, nonché compiacersi a pieno dei propri momenti di solitudine. Poteva, in compenso, dirsi incontestabilmente sorpresa degl'incontri che stava facendo in quell'ultimo periodo, con delle persone a dir poco genuine ed alla mano! Sì, si sentiva decisamente contenta e soddisfatta della vita sociale che stava avendo in quegl'ultimi mesi.
    Il gesto di quel ragazzo, però, non assomigliava a nulla che avesse mai vissuto in vita sua. Era rimasta semplicemente spiazzata dai suoi modi, da quella gentilezza spontanea, addirittura gratuita!


    << Ma... Chi era quel tipo che voleva darci delle rose? >>

    Sorvolò abilmente sul fatto che li avesse anche, piuttosto palesemente, scambiati per una coppia, non volendo in alcun modo dar potenzialmente vita a dei momenti imbarazzanti come quello appena vissuto! Ni era abituata ad essere sicura di sé, tutta d'un pezzo, a non essere mai presa in contropiede... Nonché ad avere la situazione sotto controllo.
    Ma, a quanto pareva, le sorprese non sembravano essere finite, per quel giorno...
    Si ritrovò a ricambiare il sorriso di quel giovane biondo con fare leggermente impacciato, per nulla abituata com'era a quel tipo di approcci maschili nei suoi confronti!
    Ascoltò con interesse, invece, quanto le raccontò sulle sue origini. Quando le rigirò, com'era prevedibile, la domanda, la giovane cino-denrisiana gli sorrise con fare disinvolto.

    << Lavoro a Londra! Tu, invece? >>

    Avrebbe, forse, ad un certo punto della conversazione, dovuto raccontare che veniva da un'isola semi-sconosciuta ma, fintanto che sarebbe riuscita ad evitare tale discorso, meglio sarebbe stato per tutti, dato che si trovavano nel pieno della Roma Babbana e che, in quel momento, non aveva alcuna informazione che potesse indicarle con esattezza se quel giovane fosse un Magico o un Non Magico... Quando Anthony le propose di prendere qualcosa insieme, invece, gli sorrise con una tranquilla, ma comunque ben presente curiosità.

    << ... Che cos'è un supplì? Si tratta di una bevanda di Roma? >>

    S'informò, contenta di poter non solo passare quel momento con un ragazzo gentile, sorprendentemente genuino e pure di bella presenza, ma anche con un nativo che potesse insegnarle gli usi ed i costumi esatti della Roma Babbana!

    << Ma accetto l'invito con piacere, comunque. >>

    Si affrettò ad aggiungere, sorridendo intenerita dal "magari sarà per un'altra volta" che aveva udito pronunciare dal bel biondo londinese che si trovava di fronte a lei, decisamente lusingata all'idea che quest'ultimo potesse prendere così seriamente in considerazione la possibilità di volerla rivedere dopo quel primo incontro! La cino-denrisiana dai capelli corvini non era così abituata a tutta quella fiducia verso gl'altri, ma era un qualcosa che la stava incuriosendo e, soprattutto, che le stava seriamente piacendo.


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