Chloé Tournesol

Chloé era una di quelle persone che, per dirla alla romana, se la sona e se la canta! E questo, probabilmente, non sarebbe mai cambiato.
"Ringraziatemi per avervi concesso l'onore di guardarmi ed ammirarmi" sembrava essere il suo motto giornaliero! Ma anche notturno, eh...
Dopo un'ultima giravolta, fece un occhiolino all'indirizzo di Aaron. Ormai era deciso, per lei: si sarebbero scatenati, quella sera. Oh que oui!
Il ragazzo era una continua fonte di ispirazione per Chloé, anche se la ragazza ne era consapevole fino ad un certo punto!
Poi, venne il momento delle domande... E delle corrispondenti risposte!

<< Mulan e La bestia, eh? Eh bien, non c'è male, Monsieur Medimagò >>

Quando presero a parlare del loro uomo e della loro donna ideale, Chloé ascoltò con inusuale attenzione la risposta dell'amico!

<< Eh bien, sembri star pensando a qualcuno in particolare... >>

E se ci arrivava lei, che non è che fosse proprio Madame Empathie!

<< Quando avrai qualche sviluppo con questa Mademoiselle, vienimelo subito a raccontare! >>

Concluse, con fare deciso ed autoritario. Ci stava visibilmente prendendo gusto, ad impersonare quello pseudo ruolo di agente matrimoniale! Povero, povero Aaron... Il pomeriggio continuò in quel modo, fino a quando non arrivò il momento, per Chloé, di chiudere la libreria... Dando inizio alla loro frrrrrrrizzante e danzante serata!

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Chloé Tournesol

All'improvviso, a Chloé venne in mente una canzone. E, come sempre accadeva quando le veniva in mente una canzone, i suoi fianchi cominciarono a muoversi al ritmo di essa, in maniera completamente autonoma ed automatica! Quando Aaron le disse che sarebbero andati a ballare insieme quando voleva, non fece altro che accendere una miccia già pronta ad autoaccendersi da sola! Ma, d'altronde, era anche per quello che si trovava così bene con lui. Era un qualcosa che andava aldilà del puro e semplice assecondarla... Sentiva che c'era una vera e propria connessione, tra di loro! Pronti a rinviarsi la palla in ogni occasione, e a rinviarsela in un battibaleno.

<< Ok, Monsieur Medimagò... È deciso! Cena al ristorante stasera, e poi un giro, ma anche due, tre, quattro, cinque... In discoteca! >>

Perché quando la voglia di ballare veniva, non poteva che essere assecondata... Immediatamente! Seriamente vi aspettavate qualcosa di diverso, dall'esplosiva, frrrrrrizzantissima libraia del Ghirigoro di Londra? La vita cosmopolita, dinamica ed alla non-ci-si-ferma-mai sia di Londra che di Parigi (anche se di gran lunga di più la prima, doveva ammetterlo) le corrispondeva a pennello, effettivamente! E, nonostante il fare da Monsieur Medimagò calmo e posato di Aaron, lo aveva sentito a pelle, che era lo stesso anche per lui, seppur lui lo esprimesse in modo completamente diverso da lei! Il fallait croquer la vie, la vita andava presa a morsi... Ballare, cantare, ridere, viaggiare, bighellonare, lanciarsi a fondo nei propri progetti, costruirsi i Momenti che andavano, non di pari passo, ma a danser le Tango con l'Essere che albergava dentro di sé, e cercando sempre anche di esplorare e scoprire cose nuove, insomma, viversela appieno, rotondamente e a tutto tondo (?), questa vita!
All'udire le domande a raffica che Aaron le pose subito dopo il loro scambio sul ballo e l'andare a ballare, Chloé... Scoppiò a ridere!

<< Ok, ok! Monsieur le Journaliste, una domanda alla volta! >>

Si mise in una decisamente drammatica, quanto innecessaria posa da Super Star, e tirò fuori dalla propria borsetta un paio di occhiali da sole (che cosa diamine ci facevano lì dentro, degli occhiali da sole??), che non mancò né tardò ad indossare.

<< Il mio colore preferito è il rosa! >>

Esclamò con enfasi, prima di sollevare la tazza dal bancone su cui l'aveva posata per berne un altro sorso, bello sostanzioso.

<< Vraiment excellente! Alors, la mia Principessa Disney preferita è Charlotte La Bouff, naturellement! Ma anche Jasmine non è male, nel suo genere. Ed i tuoi? >>

Strano, veramente strano che avesse pensato a rigirare la domanda! Si vede che le interessava davvero di conoscere la risposta... E non era un qualcosa che facesse con tutti, anzi!

<< Ah, mais oui! Ho scordato di rispondere ad una domanda! >>

Una domanda sulla frizzantissssssima, ssssssciccosissima e per nulla modesta Chloé Tournesol? Addirittura? Qui gli Asticelli cominceranno a volare a breve! Ve lo dico io! E non di liana in liana, stile Tarzan!

<< Il mio uomo ideale? Potrei dire un uomo che, semplicemente, assecondi ogni mio desiderio e capriccio... Ma non credo basterebbe! >>

Non che pensi di escluderlo in qualche modo, come punto essenziale, eh.

<< Dovrebbe essere Fantastique... Non dico quanto me... Ma almeno avvicinarvisi! >>

Il modo quasi capriccioso, ma indiscutibilmente serio, che utilizzò nel dire quella frase, aveva un che di decisamente comico. Bon Courage ad Aaron per non scoppiare ridere!

<< Dovrebbe essere un uomo di caractère, insomma! Con cui avere una connessione, delle vere conversazioni... Ed un reale entusiasmo per realizzare ogni progetto, sogno, desiderio! >>

... Una Bomba ad Orologeria II, in poche parole. Au secours! Ascoltò, in seguito, e con un'inusuale attenzione per un argomento che non riguardasse minimamente lei, quanto Aaron le disse sulla sua situazione sentimentale... Assumendo un tono da vera e propria Agente Matrimoniale (non è che si stava cominciando a divertire, all'idea d'impersonare quel tipo di ruolo?), esordì con la seguente domanda:

<< Partiamo dalle fondamenta: la tua, di femme idéale, com'è? Come te la immagini? >>

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Chloé Tournesol

Chloé stiracchiò le braccia verso il soffitto, decisamente rilassata. Sin dal primo giorno in cui Aaron era entrato nel Ghirigoro, dal momento in cui lei ne era diventata l'effettiva ed ufficiale proprietaria, la frrrrrizzantissima e sssssciccosissima libraia si era sentita come se lui avesse sempre fatto parte della sua vita.
Trai due era scoccata la celeberrima scintilla in una maniera completamente istantanea, l'intesa era stata immediata e veramente reciproca.
Quando Aaron rispose alla sua domanda riguardo alla loro colazione in pasticceria a venire, la sssssssstilosissima e non poco ricca Chloé approvò quanto da lui detto con un occhiolino ed un sorriso.

<< Suona interessante... Monsieur Medimagò! >>>

Ma, per quel pomeriggio, era il Ghirigoro il posto di ritrovo ideale. La frrrrrizzantissima e trrrrremendissima libraia rispose all'occhiata del medimago londinese con una scrollata di spalla, ed uno swishamento (?) di capelli alla "Perché io lo valgo!".
Poi, tra una chiacchiera e l'altra, cominciarono a spettegolare come le migliori vecchiette di paese.

<< Fa decisamente degli ottimi margaritas! Andremo a ballarci a breve! >>

Stabilì, con il suo solito tono e modo di fare spigliati e decisi. A quanto Aaron le raccontò sulla sua situazione sentimentale, invece, la sssssciccosissima e ssssstilosissima libraia esclamò, con fare deciso:

<< Questo è perché non segui i miei consigli in fatto di look! >>

... Ah. Sì?

<< E perché non me le presenti prima, ovviamente! >>

Perché da frrrrrrizzantissima e sssssciccosissima libraia, a direttrice di un'agenzia matrimoniale è un attimo.
...

"..."

Si salvi chi può!

"... Io non può!"

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Chloé Tournesol

Alla risposta di Aaron su quale altra spezia sarebbe potuta andare bene nei dolci al posto della cannella, la frrrrrrizzantissima e ssssssciccosissima libraia fece una smorfia pensosa.

<< Uhm... Vaniglia, eh? >>

Si scostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, con fare pensieroso, come se si trattasse di una questione di vitale importanza!

<< Nan. Non c'è male, ma non c'è paragone, Monsieur Medimagò! >>

Concluse con fare solenne, come se avesse per davvero appena trovato la risposta ad un importante quesito!

<< A proposito: a quale pasticceria vorresti andare a fare colazione, la prossima volta? >>

Lo aveva detto come se la loro ultima colazione fuori datasse dall'altroieri, ed invece, era un po' che non stavano trovando più tempo per quello!
Semplicemente, l'irriverente libraia aveva appena deciso che, oui, era giunto il momento di riprendere a farlo!
Continuava, comunque, a considerare Aaron come il Conoscitore di Londra, e di Cose da fare a Londra, per eccellenza!
Quando, invece, un pelino sorpreso (comprensibilmente), le fece notare la sua vena autoritaria assai spiccata, Chloé scrollò le spalle, come se avesse deciso di prenderlo, alla fin fine, come un vero e proprio complimento!

<< Come in ogni modo, d'altronde! >>

Esclamò infatti all'ultimo intervento del pazientissimo ed affabile Monsieur Medimagò in proposito.
Poi, tra una chiacchiera e l'altra, la sssssciccosisssima e frrrrrrizzantissima libraia disse ad un Nerino del Buio di portar loro altra tisana. Quando le chiese se ci fosse "qualcuno di interessante all'orizzonte", Chloé fece finta di guardarsi intorno, con una mano in mezzo alla fronte, a mo' di visiera:

<< Qualcuno d'interessante... ? Ah, sì, sì, ecco! >>

Ed indicò, con un movimento del braccio, loro due. E che avesse incluso Aaron in quel movimento significava veramente, ma veramente tanto!
Nel frattempo, il Nerino del Buio arrivò con la teiera piena zeppa della famigerata tisana! Chloé la prese dalle sue gracili braccine.

<< Parfait! Puoi tornare al lavoro, adesso! >>

Lo congedò, con un sorriso ed un occhiolino. Madame era decisamente, decisamente di buonumore, quel giorno! Quel giovane galante avrebbe dovuto passare tutti i giorni, lì da loro!

<< Comunque, c'è il barista di un locale dove vado a ballare che mi offre i cocktails, ogni tanto... Immagino sia per le mie performances da ballerina! >>

Concluse, versando ad entrambi della tisana nelle rispettive tazze, prima di aggiungere:

<< E tu, Monsieur Medimagò? >>

Sollevò la propria tazza per brindare con quella del suo amico galant. Solitamente, i gossip amorosi, non la interessavano per nulla. Ma Aaron aveva il dono di riuscire ad essere interessante persino quando le parlava di quelle cose!

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Chloé Tournesol

L'impulsività della frrrrrrizzantissima e ssssssciccosissima libraia era nota persino ai suoi clienti. Era il suo modo (assai esplosivo, la maggior parte delle volte) di essere spontanea e, in nome di quella spontaneità, non sarebbe mai stato possibile vedere Chloé passare del tempo con una persona che non le interessava. E quando questo, per ragioni prettamente lavorative, capitava, se non le si leggeva direttamente in faccia, si poteva percepire dal suo tono ironico, se non proprio brusco, quando le girava male!
Aaron era una di quelle poche persone che era riuscita a farsi stimare da Chloé. Arrivava persino a tenere seriamente in conto la sua opinione, rendiamoci... Conto!
E l'italiano fa cilecca, tra queste righe, non perché la player sta fusa più dei fusilli, nonché dei kiwi bilingue (?). Scherzi a parte, nessuno ha voluto consigliare di assaggiare i fusilli con i kiwi (bilingue e non), in questo post. Sul serio. E la confusione linguistica, qui, è tutta dovuta all'identità internazionale della libraia, non per... La ragione menzionata qui sopra.
Se. Come no.

<< E quale altro ingrediente potrebbe mai andare a sostituire la cannella, in un dolce, Monsieur Medimagò?? >>

Chloé era scandalizzata, e guardava Aaron con gl'occhi spalancati. Si portò una mano sul cuore, con fare teatrale. Non era un caso che, da studentessa, avesse recitato nel laboratorio della sua scuola per anni, fino ad arrivare a gestirlo. Recitare in uno spettacolo, in un film, in un cortometraggio, o in altre Arts Vivants, e recitare nella vita, per Chloé, non erano minimamente la stessa cosa. Non solo per il fattore bugia che, nella vita, equivaleva a "nascondere agl'atri", "creare esclusione". Dal punto di vista di Chloé, recitare nella vita vera consisteva a, soprattutto, "nascondersi dagl'altri", a "fuggire". Recitare nelle Arts Vivants, invece, era più associabile, secondo lei, all'idea di "rivelare". Se le fosse capitato, un giorno, ad esempio, di recitare la parte di una persona timida, nel suo modo di recitare tale ruolo, si sarebbe potuto anche solo notare che idea si faceva, lei, della psicologia di una persona timida con tale tipo di vissuto, con tali o tali interessi e passioni, etc... Senza contare il lato ludico della cosa, naturalmente! E, indubbiamente, Chloé si divertiva ancora ad avere delle reazioni un tantinello melodrammatiche, "teatrali", appunto! Faceva intrinsecamente parte di lei.
Grazie a Merlino, ci pensava Aaron ad equilibrare il tutto. Per quanto ce l'avesse anche lui, il suo bel "grano di follia", da quel che conosceva di lui!
Sembravano così diversi... Opposti. Eppure entrambi, laddove passavano, cercavano di lasciare il segno, secondo il punto di vista di Chloé.
La frrrrrizzantissima e sssssssssciccosissima Libraia del Ghirigoro, si sentiva visibilmente nata per quello! Lei era Favolosa, ed il mondo non doveva fare altro che dargliene atto e ringraziarla. Ma era arrivata, appunto, a provare una sincera ammirazione anche per il Monsieur Medimagò. Che aveva finito con l'evolversi in affetto.
Quando Aaron "la riprese" per scherzo, Chloé lo guardò con fare confuso:

<< In che senso "dovrei", Monsieur Medimagò? >>

E non reagì in maniera spropositata o seccata, probabilmente, solamente perché si trattava di Aaron. Al vederlo quasi strozzarsi con la tisana, gli diede qualche pacca dietro la schiena.

<< Allez! Allez! >>

Poi, quando ascoltò le sue remore, scoppiò a ridere.

<< La tua sceltà sarà excellente! Comme toujours! >>

Asserì, con il tono sicuro che la caratterizzava.

<b><< Maman è una persona, diciamo... Discreta! Ma estremamente di classe. È l'ex-modella Lucile de Laville! >>

Sorrise, palesemente orgogliosa della madre.

Anzi, nel prendersi un altro biscotto, fermò un altro Nerino dei Buio:

<< Portaci una teiera intera di questa tisana! >>

Gli disse con un sorriso. Ed il Nerino del Buio ringraziò il cielo, Merlino e chissà quale altra entità che "Madame" fosse così di buonumore, quel giorno!

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Chloé Tournesol

La Pazienza di Aurore Nieto non era solo Leggenda. Era direttamente, ed incontestabilmente, Epica. Al contrario di Chloé, alla quale, decisamente, non avrebbe fatto male imparare ad averne un po' di più.
Era ormai da un bel po' che la sua sentitissima e chiassosissima ammirazione verso i talenti, le capacità concrete ed il lavoro tenace di Aurore si era trasformata in un sentitissimo e, forse, ancora più "chiassosissimo", affetto. La presenza di Aurore aveva la capacità di renderla... Non dico tranquilla (chi potrebbe arrivare ad ardire a tanto?) ma, se non altro, un pelino meno impulsiva nel senso più disastroso del termine.
Alla domanda che la collega, proprietaria de Madama McClan, negozio nel quale si trovavano in quel momento, pose, difatti, Chloé, invece d'innervosirsi (completamente a caso) e mostrarsi scocciata dalle sue domande, rispose, con un sorriso conciliante, quasi comprensivo:

<< Ma come dove, Cara?? Al Canto della Sirena! >>

... Quale londinese doc non va fino all'isola di Denrise per passare il sabato sera, d'altronde? Chiunque, al di fuori di sta pazza le persone più intrepide.

<< Ci divertiremo un sacco! >>

Sentito, Canto della Sirena? Vedi di agghindarti e prepararti a dovere a riceverle!
Alle più che comprensibili domande e riserve che seguirono da parte di Aurore, Chloé rispose con un gesto di noncuranza della mano.

<< La Fiesta ci aspetta, Cara! Le luci colorate del Canto della Sirena c'illumineranno d'immenso! >>

Ah, siamo pure in vena di poesie, stasera? Quando Aurore fu effettivamente pronta, la frrrrrrizzantissima e sciccosissssima libraia del Ghirigoro attese che la talentuosisssssima e pazientissssssima sarta chiudesse effettivamente il negozio, prima di prenderla per mano e smaterializzarsi abbastanza nelle vicinanze per andare a prendere l'imbarcazione che le avrebbe portate a Denrise. Seguendo le istruzioni che aveva trovato, qualche giorno fa, facendo qualche ricerca dovuta alla semplice curiosità, sul suo magifonino, riuscì a farle arrivare all'entrata del Canto della Sirena... Perdendosi solamente due volte, signore e signori!

<< Charmante, questa isola! Vero Aurore? >>

Esclamó con fare frizzantino, mentre apriva la porta del locale e la manteneva aperta per farla passare per prima.

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Chloé Tournesol

Quella specie di "sfida" sui biscotti bastó a "rinvigorire" il buonumore di Chloé che, d'altronde, era sempre felice di ricevere una visita del Monsieur Medimagó, quell'Aaron cosí galante, cosí gentile... Ma, soprattutto, dalla mente cosí vispa e brillante! Adorava il fatto che avesse sempre qualche cosa di nuovo da farle scoprire, che si trattasse di una qualche incomprensibile questione di medicina, di una canzone appena uscita, di un ristorante appena aperto, della data di una conferenza che a lei era sfuggita, della visita a Londra dello scrittore del momento, o di un angolo sconosciuto di quella città che, ogni giorno che passava, sentiva di adorare sempre di più.
Non che rinnegasse il fatto di essere una Parigina con la "P" maiuscola. Che scherziamo! Andava più che fiera di essere nata e cresciuta a Parigi, in Francia, e di aver studiato a Beauxbatons... Semplicemente, appena aveva messo piede a Londra con l'intento di andarci a vivere, in piena "fuga da teenager in una telenovela", ci si era sentita pienamente a suo agio, come chi sa di essere al posto giusto al momento giusto, e a casa, come chi ha trovato un luogo in cui potersi esprimere in tutta la propria essenza, in perfetta e spontanea comunione con la città.
E come non menzionare il Ghirigoro, il suo "primo vero lavoro", quella sfida che aveva deciso di rilevare, inizialmente, più per fare un dispetto al padre che altro? Uno dei Centri della Cultura a tutti gli effetti, secondo il suo non proprio modestissimo, ma forse neanche troppo esagerato, per una volta, parere! Il Ghirigoro era la SUA Impresa, la SUA Sfida, che aveva mandato avanti anche quando il padre le aveva messo il broncio, prima di capitolare, mesi dopo, non soltanto dinnanzi alla caparbietà ed alla testardaggine della figlia, come spesso era accaduto in passato, ma proprio dinnanzi al suo effettivo operato! Chi ha detto che una chiassosissima, modaiola, presuntuosa e ricca rampolla non poteva avere anche un cervello, nonché degl'interessi culturali e delle effettive e concrete capacità imprenditoriali? Ma, soprattutto... Chi ha detto che una chiassosissima, modaiola, presuntuosa e ricca rampolla non poteva avere anche dei difetti? Ancora da scoprire, secondo il non esattamente obiettivo punto di vista della libraia in questione.
Nel frattempo, quest'ultima non aveva perso tempo, ed aveva aperto il pacchetto di biscotti per assaggiarne uno, per poi esclamare, subito dopo, sventolando una mano accanto al volto a mo' di "Mamma mia!":

<< Cannella! Mon dieu, j'adore ça! Andrebbe messa in qualsiasi dolce esistente sul pianeta! >>

Sempre poco, poco nell'esagerazione...

<< Ottima scelta, Monsieur Medimagó! >>

Esclamó, con il brio ed il fare categorico che tanto la caratterizzavano, indicando ai Nerini del Buio che erano appena tornati dove posare le due tazze contenenti le tisane.

<< Ottimo lavoro! E adesso tornate ad occuparvi dei clienti... Non voglio che nessun cliente si ritrovi a dovermi disturbare! Per nessunissima ragione! >>

Il suo tono perentorio non ammetteva repliche, ed i Nerini del Buio non si sarebbero azzardati a contraddirla neanche se avessero avuto la voce per farlo! Si congedarono dai due con un rapido movimento del "capo", prima di tornare, effettivamente e velocemente, al loro lavoro!

<< Cin, cin, Monsieur Medimagó! Sono arrivati un sacco di nuovi volumi, tra le letture estive e i libri di esercizi per le vacanze che arriveranno... Non stiamo fermi un secondo! >>

Snoccioló, perché, in effetti, Chloé non si risparmiava nel suo lavoro. Quel momento di tranquillità con il Monsieur Medimagó, non gliel'avrebbe levato nessuno, ma, per il resto... Non le contava minimamente, le ore extra che occupava per mantenere e far andare avanti al meglio la sua libreria!

<< Ah, mais oui! Mi hai chiesto se sto bene... Monsieur Medimagó, sto benissimo! La mia vita va alla grande, e maman verrà a farmi visita per il week-end... Verrai a cena con noi sabato sera, tra l'altro! >>

Le adulazioni le erano, secondo lei, assolutamente dovute, ma non mancarono di rendere il suo sorriso ancora più pimpante, naturalmente frrrrrizzante e palesemente, in particolar modo, ancora più di buonumore di quanto non lo fosse già prima!

<< Hai già qualche idea sul locale in cui andremo? >>

Chiese infine, sedendosi sulla parte libera del bancone, accavallando le gambe, e cominciando a sorseggiare la sua tisana.

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Chloé Tournesol

Chloé, quel giorno, era particolarmente allegra: sua madre sarebbe venuta a farle visita quello stesso week-end! Suo padre, invece, sarebbe stato "via per lavoro", come suo solito. Amen. Chissà quali regali le avrebbe portato, quella volta! Aveva un gusto a dir poco superlativo e sssssciccosissimo, quella donna. Non per nulla era colei che l'aveva messa al mondo, d'altronde!
Truccata e vestita con cura, la frrrrrizzantissima libraia stava piroettando, come era ormai assai abituata a fare, da una parte all'altra del Ghirigoro, su di un paio dei suoi famigerati tacchi a spillo. Quel giorno, erano di un delicato color turchese, che sembrava fatto apposta per abbinarsi con la gonna che aveva indossato quella mattina!
Quando udì la porta dell'ingresso aprirsi, controllò con la coda dell'occhio che tipo di cliente fosse appena entrato nella sua libreria... Non mancando di sobbalzare con tutta la teatralità che era propria del suo carattere, alla vista di come era conciato l'amico di cui andava, solitamente, tanto fiera!

<< Monsieur Medimagò! >>

Lo apostrofò immediatamente con fare saccente, imbronciandosi e portando le mani ai fianchi a mo' di "adesso mi senti!". La parola merenda, però, riuscì ad incuriosirla abbastanza da abbassare lo sguardo verso quello che Aaron aveva appena posato sul suo bancone.

<< ... Non conosco questa tisana... Non sembra male! >>

Ammise, prima di afferrare e porgere il pacchetto di tisane ad uno dei Nerini che la stava affiancando in quel momento.

<< Pensateci voi, ragazzi! >>

Il gruppetto di Nerini del Buio non tardò ad obbedirle, e Chloé tornò a guardare il Monsieur Medimagò con un cipiglio alzato da primato. Neanche avesse fatto chissà che cosa!

<< Per questa volta passi, Monsieur Medimagò... Ma, prima di uscire di qui, verrai vestisizzato senza pietà! >>

Ci tenne a chiarire, prima di sorridergli, tutta contenta.

<< A che gusto sono i biscotti? Tu come stai? Sembri stanco, Monsieur Medimagò! >>

Domandò, mentre afferrava il pacchetto di biscotti per verificare da sé la risposta alla sua prima domanda. Ed il fatto che avesse posto la seconda... Non era per nulla scontato, per Chloé Tournesol! Aveva finito con lo stranamente quanto decisamente affezionarsi, a quel Monsieur Medimagò sempre pieno di energie, d'inventiva e di attenzioni per le persone che gli stavano intorno! Persino quando era stanco morto.

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Chloé Tournesol

Non appena era arrivata l'ora di chiusura del Ghirigoro, Chloé aveva sbuffato con fare palesemente marcato verso gli ultimi clienti lì presenti, salvo poi liquidare le risposte seccate di questi ultimi con un movimento deciso della mano: non avrebbe di certo detto di no a qualche affare in più, non tanto per i soldi che, da quando si era riconciliata con il paparino l'anno prima, non rischiavano decisamente di mancare, quanto per una questione di orgoglio da commerciante che, piano, piano, aveva finito con l'invaderla, nonché con il forgiarla in quanto negoziante.
Ma, quel sabato, aveva decisamente voglia di staccare il prima possibile. Riprendere il lavoro non era stato decisamente una passeggiata, per Chloé Tournesol.

"Ah, la vie de Paris! La folie de Paris!"

Quando, finalmente, anche gli ultimi, suddetti clienti furono andati via, la frrrrrrizzantissima e ben poco paziente libraia si era indirizzata qualche "Vestis!" ben assestato ed azzeccato, in modo da ritrovarsi fasciata da un tubino arancione e dei tacchi vertiginosi neri. La trousse dei trucchi che si trovava sempre, dovutamente rimpicciolita, nella propria borsetta (quel giorno, nera e particolarmente elegante), fu lestamente tirata fuori dalla suddetta per levarsi il trucco, appunto, che si era fatta quella mattina, per sostituirlo con uno, naturalmente, da sera, particolarmente acceso e femminile, che le illuminava ed addolciva il volto.
Poi, dopo aver chiuso il Ghirigoro con tutti gl'incantesimi del caso, era "passata a prendere" Aurore Nieto che, in nom del vero... Non l'attendeva per niente! A meno che non fosse stata un mostro della Divinazione.

<< Cara! Muoviti, forza! Siamo in ritardo! >>

A parte il fatto che i ritardi di Chloé erano la norma, ma, in nom del vero... Non le stava attendendo proprio nessuno, là dove stavano andando!

<< Questa è La Sera... Proveremo il Coraggio Liquido del Canto della Sirena! >>

Dichiarò, con voce allegra e squillante, alla collega, decidendo, come suo solito, tutto lei...
Povera, povera Aurore.

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Chloé Tournesol

Quale trai due spropositati eghi sarebbe riuscito a far esplodere per primo il Ghirigoro? Le antiche, solide e pesanti pareti della dimora del Sapere sarebbero riusciti a reggere l'esplosiva elettricità presente nelle convinzioni che entrambi avevano su loro stessi?
A Chloé la scelta letteraria del sofisticato, ma moderno giovane uomo sicuramente non tornava. Ma una cosa era sicura: Xander non avrebbe sicuramente sfigurato con i suoi numerosissimi fan, con il libro che gli aveva appena proposta!

"E potrà pure orientarsi verso gli altri libri della saga, in seguito..."

Il che significava eventuali, nuove entrate per lei. Mica pizza e fichi.
...
E sì, la player ha fame. Comme toujours! I Nerini del Buio, invece, meritavano decisamente una Medaglia d'Oro per l'immensa Pazienza che dimostravano ogni giorno con quella frrrrrizzantissima, ma anche fin troppo decisa ed irritabile donna!
La suddetta chiccosissima ed elegantissima libraia sostenne lo sguardo dell'avvenente Auror, che era deciso e carismatico <i>quasi quanto il suo.
Sorrise ad annuì alla richiesta del Monsieur Olwen, senz'alcuna traccia d'ironia, nemmeno nei propri pensieri! Anche per lei, era più che normale farsi pacchetti, offrirsi regali, cene, appuntamenti...
D'altronde, chi poteva dirsi più meritevole di lei, di ricevere le sue attenzioni?

"..."

Ciao, sono la Modestia, e no, non abito qui!
Chloé avrebbe quindi fatto un bel pacchetto all'Auror, scegliendo la carta di un elegante e misssssterioso blu scuro. Avrebbe, infine, consegnato elegantemente il pacco, e ricevuto ed incassato il cash con garbo e brio, salutando con frizzante eleganza il cliente a modo, sicuro di sé e di prestigio che era entrato nella sua rinomata e maestosa libreria.

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Chloé Tournesol

Chloé rimase piacevolmente colpita dall'ottimo accento dell'uomo, nonché di riconoscerlo:

<< Mais oui, je vous reconnaîs! Lei è il famoso Auror, giusto? >>

Incontrare gente famosa era il pane quotidiano della frrrrizzantissima e chiccosissima libraia da sempre, ma sotto determinati punti di vista, sapeva riconoscere un incontro interessante, quando gliene capitava uno.
Che il suo interesse verso i libri fosse sincero o solo di facciata, poco le importava. Il cognome Olwen non poteva che entrare a braccetto con il prestigio. Ed anche con i soldi, sì.
Quell'uomo sapeva il fatto suo, e si vedeva. Sicuramente non quanto il suo Monsieur Medimagò, ma se la cavava comunque in maniera esemplare, a modo suo.
Non si chiese neanche per un istante, in compenso, che cosa potesse pensare lui di lei. Lei era Favolosa, a discapito di tutto, di tutti e delle loro variopinte ed eventuali opinioni.
Ascoltò con quanta più attenzione le era possibile le informazioni del prestante ed avvenente Auror.

"Non mi sembra un tipo da fantasy..."

Pensò con ironia, prima di rispondere, con il suo solito, scoppiettante brio:

<< Fantasy, eh? Se è sicuro della sua scelta, prego allora, mi segua! >>

Il movimento sicuro ed elegante delle scarpe tacco 12 di Chloé, opportunamente silenciate, scortò Alexander Olwen verso l'area fantasy della biblioteca.
Lì, richiamò a sé un gruppetto di cinque Nerini del Buio lì presente, dando loro l'indicazione di cercarle e di portarle i libri fantasy più in voga in quei mesi. Tra loro, ci sarebbero state buone probabilità di trovare il libro che faceva al caso suo.
Quando essi tornarono da lei, ognuno con vari libri tra le braccia sottili, sottili, l'energica ed autoritaria libraia non tardò a porgere uno dei suddetti all'Auror, guardandolo con fare da intenditrice:

<< "Dune. Il ciclo di Rune", volume uno. Ne stiamo vendendo parecchie copie, ultimamente! >>

Snocciolò, con un sorriso sbarazzino stampato sul volto, per quanto deciso.

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Chloé Tournesol

Il rumore della carta frusciante svolazzò nelle orecchie di Chloé con la stessa nonchalance, nonché con lo stesso effetto energizzante e rasserenante al contempo, della playlist di Avril Lavigne che aveva messo a tutto volume quella mattina (per l'incommensurabile gioia di quei poveri cristi dei vicini).
Un chiaro segno del suo più che evidente buonumore.
L'aver fatto colazione con Aurore Nieto, commessa e proprietaria del prestigioso e favoloso Madame McClan, subito dopo essersi preparata con la sopraccitata musica di sottofondo nelle orecchie (e per la sua umile -al contrario della sua residente ed affittuaria- dimora), aveva contribuito notevolmente alla sua predisposizione positiva (in particolar modo dal suo personalissimo punto di vista) verso il mondo. La collega franco spagnola aveva, visibilmente e senz'alcuna ombra di dubbio, un ottimo ascendente sulla giovane donna, per quanto rimanesse, di fatto e di suo, una mina vagante inarrestabile, ricca di vanto e talenti (ma soprattutto di vanto - nonché ricca e basta). Era praticamente impossibile uscire indenni al suo passaggio, c'era poco da fare!
Nonostante ciò, grazie a tutte le circostanze favorevoli elencate qui sopra, quella mattinata stava procedendo, tutto sommato piuttosto tranquillamente; nella migliore delle maniere, oserei dire. Almeno per il momento.
Quando la voce di un giovane uomo non ancora ben identificato rieccheggiò nel Ghirigoro, un Nerino del Buio che passava lì vicino si girò verso di lui e, tra un saltello e l'altro, rese le distanze trai due abbastanza nulle da potergli poggiare in mano, con la delicatezza che la proprietaria della rinomata biblioteca decisamente non conosceva, uno dei libri che stava portando tra le braccia sottili, sottili: "La memoria sotto le onde" di Laurence Couquiaud.
Poi, all'improvviso, arrivò lei: l'unica, l'inimitabile...

<< Bonjour Monsieur! Da quel che ho sentito, non cerca un libro specifico... >>

Non aveva tardato ad assumere un tono da venditrice, con una spruzzata di quello da donna d'affari, per quanto spigliato e cordiale.

<< Vediamo come possiamo aiutarla... Intanto, complimenti, è venuto nel posto giusto! Ma cominciamo dall'inizio: perché sta cercando un libro? >>

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Chloé Tournesol

I talenti e la passione che dedicava ad essi della famosa e giovane sarta (la player aveva scritto “sarda”, e vabbè) di Madama McClan compensava a dovere con il suo fare introverso e a modo.
Chloé non prestava grande attenzione alle difficoltà che potevano rendere intricato e complicato il mondo dei timidi e, appunto, degl'introversi ma, grazie a dio, quando era di buon umore sapeva risultare divertente e di presenza persino gradevole, grazie al suo dinamismo ed ai suoi modi baldanzosi e... Pittoreschi, oserei dire!
Sorrise con indulgenza all'ammissione sugl'incantesimi più che modesta, e sicuramente esageratamente sminuente, di Aurore.

<< In quelli sei bravissima! Ed al resto, non preoccuparti: ci penserò io! >>

Concluse con un occhiolino bandalzoso e con un sorriso sicuro e convinto, che nulla aveva a che vedere con la parola ”modestia”.
Quando, infine, poterono godersi, ognuno a modo suo, i due mini-concerti, Chloé annuì con ingenua serietà ai commenti dei due, prendendoli ambedue sul serio, in egual misura.
Una volta usciti dal Ghirigoro Tutti insieme appassionatamente a braccetto, la frrrrrrizzantissima e frrrrranscesissima libraia li portò in giro per locali, dandosi alla pazza gioia. Non avrebbe esitato, però, nel caso ciò fosse realmente stato necessario, a riportare a casa levitando i due fratelli franco spagnoli, con il brio autoritario che le era proprio.
Avrebbe però, prima di tutto, cantato a squarciagola, con la sua voce fortissima e stonatissima, la celebre canzoncina “Tanti Auguriiii aaaa teeeee!! Tanti Auguri aaaaa teeeee... Tanti Auguri ad Aurore...”, in qualsiasi locale la cui soglia avrebbero varcato insieme quella notte. E non era roba da poco, che Chloé Tournesol cantasse qualcosa che non riguardava il suo nome o, più semplicemente e banalmente, ed anche vagamente e molto soggettivamente, lei stessa!
Ritieniti fortunata, Aurore!

“...”

Ha qualcosa da obiettare, per caso?

“Fortunatissima, dico io!”

… Volevo ben dire.

”Tanti Auguriiiii aaaaaa Teeeeee!!!”

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