♣ Inaugurazione Magie Sinister ♣

Brian Ensor | Docente DCAO

Nell'ultimo secolo la parola cattivo veniva utilizzata come mai prima. L'uomo si limitava a giudicare le azioni dei suoi simili in quanto tali, non riuscendo a concepire che magari un atto, seppur eticamente atroce, fosse parte di un piano più grande, finalizzato a raggiungere il bene superiore. Un giorno anche noi raccoglieremo i frutti del nostro duro impegno.
Si riferiva alle spregevoli azioni compiute dall'Acromantula Scarlatta, una delle due grandi organizzazioni criminali che stavano mettendo in seria difficoltà il ministero della magica. Per Brian, infatti, la società in cui vivevano era marcia fino al midollo e necessitava di un'epurazione radicale. Ciò nonostante nessuno sospettava che un rispettabilissimo docente di Difesa Contro le Arti Oscure fosse un veterano della suddetta organizzazione e che era in missione segreta per ottenere un oggetto di estremo valore situato nell'accademia in cui lavorava. Non oggi, però.
Quel giorno se lo prese di riposo e necessitava di allontanarsi da Denrise o la propria salute mentale ne avrebbe accusato i colpi. Ne aveva fin troppe le tasche dei suoi colleghi, oramai aveva sviluppato una sorta di odio viscerale per gli adolescenti e in quel periodo della sua vita più che felice di non essere padre. Ho bisogno di rilassarmi.
Fu con questo spirito che si materializzò a Diagon Alley. Addosso non portava vestiti esageratamente appariscenti per la comunità magica: una semplice camicia di lino bianca coperta in parte da un gilet in cuoio tipico di Denrise, pantaloni beige e stivaletti marroni. Avanzò spedito in direzione della via che conduceva a Nocturn Alley, quando nell'aria cominciò a spargersi l'odore di brioches appena sfornate. Lo stomaco cominciò a brontolare. Mh, immagino che possa far una pausa.
Fu così che entrò nel bar, ma non rivolse nemmeno un'occhiata ai presenti, poiché un rumore assordante catturò l'attenzione. Una cameriera era appena caduta in prossimità del tavolo in cui Evalilith stava facendo colazione. Nello specifico si ruppe una tazza colma di latte e cannella e un piattino che conteneva una fetta di torta. Che palle! Merlino, perché mi fai fare sempre l'uomo di cuore? Sbuffò e si avvicinò alla cameriera, tirò fuori la bacchetta e pronunciò una delle più semplici formule magiche: Reparo! L'incantesimo era necessario affinché ogni detrito e scheggia tagliente tornassero a far parte dell'oggetto appena frantumato. Riguardo al liquido sprecato e alle briciole, invece, non poteva fare nulla.
Aiuto la cameriera a rialzarsi, dopodiché ruotò lo sguardo in direzione della rossa. Tutto bene? Non ti sei fatta male a causa delle schegge, vero? La voce di Brian era cupa, ciò nonostante si percepiva marcata una forte cadenza del sud dell'Inghilterra. Rimase in piedi, in attesa di una risposta e in caso ancora con la bacchetta alla mano nel caso in cui sarebbe dovuto intervenire per curare possibili ferite.

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