Quest: Connessi

Avevano sorvolato un pericoloso lago, avevano evitato i controlli della terribile denrise, dunque quanto poteva essere difficile risalire un bosco?
Oh, beh, non proprio pochissimo, giacché le scope loro fornite erano perfette, ma i proprietari erano tutto tranne che dei perfetti utilizzatori e contro dei pipistrelli, piccoli e volanti, tutto ciò si sarebbe posto non poco in evidenza.
Nonostante la sicurezza ostentata, anche a supporto del gruppo, Morrigan avrebbe ben presto scoperto come non fosse semplice cavalcare e mirare assieme (anche se questo narratore era pronto a scommettere in qualche aneddoto pervertito al riguardo, che confutasse ciò (?)): il suo tentativo di trasfigurazione riuscì completamente, ma Morrigan sapeva bene che sulla terra ferma avrebbe potuto far di meglio, per quanto il nibbio, avventandosi immediatamente su un altro pipistrello, chiarì come la sua competenza trasfigurativa avesse compensato la sua deficienza in volo. I due si inseguirono per un po' e alla fine il suo agire fu fermato dalla camicia di forza del magitecnico, che fece emettere versi disperati alla creatura, che terminarono quando il becco del rapace si affondò di lui, neutralizzandolo una volta per tutte. Il terzo aspirante vampiro, intanto stava incontrando qualcuno che aveva il vento a favore sempre nella sua vita: Smaug sbatté con violenza le ali, cercando di disorientare la creatura, cosa che gli riuscì fino ad un certo punto, trattandosi solo di un drago nano, ma facendolo comunque andare a sbattere contro un tronco, cosa che lo fece infuriare quanto bastava per avventarsi ancora sul docente e morderlo al braccio, salvo mancare il bersaglio, stordito com'era.
Anche Delia stava comprendendo la difficoltà di stare su di una scopa, soprattutto nell'affrontare creature così agili: il suo petrificus fu schivato completamente dal pipistrello preso di mira, mentre il suo glagius, forse per la maggior portata, riuscì a colpire una creatura sull'ala destra, spingendolo almeno per il momento a ritiratsi, lasciando però campo libero al primo e a quello precedentemente rallentato di avventarsi su di lei ed affondare ancora i loro denti.
Kether invece, tentò un approccio diverso: spronato da Morrigan, erse attorno a sé prima una barriera terrificante e poi una ammaliante che respinsero completamente l'offensiva delle sanguisughe volanti, dandogli modo e tempo di tentare una captatio benevolentiae sull'esemplare precedentemente ammansito. Questi si posò sul braccio del ragazzo e ne leccò il sangue, iniziando poi ad emettere squittii acuti e sollevandosi in volo, avvicinando gli altri due, ancora confusi, e convincendoli in effetti ad andare altrove.
Quattro pipistrelli restavano, ma Gabriel, mezzo nudo, stava giungendo in loro aiuto, portando con sé feromoni e sazietà: agendo con i feromoni su quelli attorno a Delia, il ragazzo riuscì ad eccitare un esemplare, che si avventò amorosamente su un altro, spingendolo alla fuga e portando il primo ad inseguirlo, nel mentre l'altra magia sedò l'ultimo, salvando Delia da essere ulteriormente il loro spuntino. A sedare l'ultimo e quelli che stavano venendo o tornando alla carica, comunque, pensò Godstime "Andiamo, non abbiamo molto tempo"
Imperturbabile, la voce del nero riecheggiò tra le fronde con decisione, spingendo il gruppo a muoversi, specialmente ora che i pipistrelli si stavano tutti ritirando, spinti via da un acuto rumore, proveniente da dei dissuasori sonici che erano comparsi al posto delle pugne di un pino. Il luogotenente non ci tenne a chiarire come fossero opera sua: semplicemente osservò Morrigan e si attese che li portasse in cima, rapidamente.

Charles era intanto rimasto indietro e il dover camminare con attenzione ovviamente non lo favorì, spingendolo a chiedersi se non fosse il caso di unire le forze con una creatura.
Proseguì con cautela e alla fine, in una radura, in effetti trovò qualcosa: si trattava di un giovane esemplare di metalupo dal manto grigio chiaro e dagli occhi gialli, che scrutavano guardinghi l'uomo. Charles tentò di ammansirlo con un Imposium, cosa che in effetti spinse la creatura a smettere di snudare i denti, ma la diffidenza in lui era ancora forte, del resto i legami non potevano essere generati con la magia, neanche quelli temporanei.
In lontananza, l'auror avrebbe potuto sentire un ululato che avrebbe fatto distogliere da lui l'attenzione della fiera creatura: altri esemplari non dovevano essere distanti.

La risalita fino in cima al monte non fu delle più ardue, anche se Delia collezionò ulteriori ferite, che la lasciarono provata, ondeggiante sulla scopa, di fatto prossima allo svenimento, senza opportuno aiuto.
Gli altri, avanti a loro potevano scorgere ergersi sulla nuda pietra grigia un ripetitore alto almeno 30 metri, attorno al quale si erigeva una rete metallica elettrificata di circa 3 metri, decisamente poco denrisiana, con quel filo spinato sopra, e che decisamente era meno denrisiana del cerchio runico che circondava tale ostacolo, a chiaro intento difensivo.
Il freddo, qui, era estremamente marcato, al punto che tutti, ma in particolar modo Kether, Delia e Gabriel, avrebbero iniziato a tremare, cosa non passata indifferente a Godstime.
"Ce la fate?" avrebbe chiesto loro, portando poi lo sguardo al loro bersaglio "Per quanto a noi noto, la difesa del ripetitore di notte è costituita da una barriera runica e da una rete incantata col fulmine e con filo spinato sopra... è probabile che quella rete riservi altre sorprese, ma non abbiamo ulteriori dettagli" chiarì infine, studiando la costruzione, in cerca di qualche segreto.

Rieccoci!

I pipistrelli sono andati e per il momento Charles è al sicuro: tutti tranne l'auror sono ora davanti all'ultima difesa del ripetitore (di notte).

Il volo su scopa vi rende, rispetto alle creature non volanti, difficilmente raggiungibili, quindi, in caso di attacco, attaccheranno con svantaggio, tuttavia, al contempo, subirete dei malus, non essendo voi esperti di volo.
- per chi ha destrezza inferiore a 30: -10 agli attacchi sui nemici e -5 alla schivata.
- per chi ha destrezza sopra 30, invece, solo -5 agli attacchi su nemici.

Regole generali
* Le scadenze sono fissate di tre giorni in tre giorni;
* E' concessa una sola proroga a player per quanto riguarda le scadenze;
* Se non diversamente specificato, potete fare un solo post a turno, comprensivo di due azioni e una mezza azione;
* Sotto al post dovete postare un breve riassunto delle vostre azioni, a scanso di equivoci;
* Potete convertire exp fino al termine della prima scadenza.

Scadenza: mercoledì 25 ore 22.00

codice role © Akicch;NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT

Un curioso destino stava accompagnando Charles ad accettare la propria anima di lupo e il proprio prestavolto: aveva iniziato con checcawolf e si era passato col salvataggio del ragazzo, poi era stata la volta del pastore (due volte) e ora era un metalupo.
L'enorme canide cavalcante si era placato grazie all'azione dell'auror, ma osservava ancora diffidente il ragazzo, avvicinando comunque incuriosito il muso quando egli trasfigurò della carne: la annusò e poi emise un verso di disgusto, del resto era era e era rimaneva, tuttavia le potenzialità dell'umano erano notevoli e lui restava un animale da branco. Come detto non era tra gli esemplari più forti mai visti, probabilmente perché era un mezzo cucciolo, ma le attenzioni dell'umano lo colpirono, quanto bastava per annusarlo e alla fine mettersi al suo fianco e seguirlo, anche se solo dopo un po' di lusinghe si sarebbe fatto accompagnare in cima fino dagli altri. Il lupo, infatti, era una femmina, e come tutte le donne amava essere corteggiata!

Il viaggio degli altri fu più lineare, costellato dalle creazioni di Godstime e dai vaneggiamenti di Morrigan, Kether e Gabriel (RIP Delia (?)) "La foresta è grande, se ne andranno da qualche parte dove non ci daremo fastidio a vicenda... e comunque sì, spariranno" chiarì gelido il terrorista a Kether, conducendoli al picco, laddove l'ambiente mutava di colpo e si faceva più moderno.
"L'hanno costruito i britannici infatti... i Denrisiani si limitano a mettere un paio di guardie e non abbatterlo " spiegò lui, a braccia incrociate, porgendo orecchio a tutti, specialmente a Morrigan "Marri chi?" chiese lui, domandandosi dentro di sé se il magitecnologo avesse iniziato a parlare di sé in terza persona, udendo poi la sua riflessione sulle minacce e sulle soluzioni che lui avrebbe adottate.
"Due tipi di danno?" disse lui con un filo di scherno, decisamente poco convinto "Non è un obiettivo sensibile, non avrei mai speso tutte quelle energie. Io avrei messo qualcosa che chiunque possa riparare senza disturbare druidi e magitecnologi esperti:una barriera fisica e avrei usato l'incanto Repello" affermò lui, lasciando le analisi agli altri e studiando il cielo e poi la direzione da cui erano venuti "Il ritorno confondiamo le tracce" confermò infatti, scorgendo in lontananza Charles sopraggiungere a dorso di metalupo. Il nero, semplicemente, alzò una mano per essere più visibile.
Mentre il gruppo si compattava, Gabriel diede gran sollievo a Delia, permettendole di trasfigurarsi addosso una giacca a vento bianca e nera, non propriamente adatta al clima, ma certamente meglio di come stava messa prima.
Kether verificò l'assenza di trappole, notando qui e là cespugli di strozzalupo, verbena, nonché mazzi di glicine e lavanda e arbusti di ginepro, tutte piante certamente poste dai druidi per scacciare diverse forme di creature oscure, che ora parevano lì, pronte ad essere colte, senza che si ravvedessero trappole di qualche genere.
I Teneo del castano andarono a buon fine, anche se quello sulla propria persona apparve debole, ma sufficiente comunque a compensare il freddo, almeno per il momento, lasciando il tempo a Morrigan per le proprie indagini.
Il cerchio runico non fu di difficile lettura, ma tradì di essere organizzato in più linee circolari iscritte una dentro l'altra, che impedivano l'ingresso agli intrusi, agli animali, agli spiriti e alle intemperie. Le quattro linee forgiavano una barriera insormontabile, la quale però poteva essere vinta nel classico modo in cui si abbattevano le linee runiche: incanti esorcistici, magia nera, magie grafiche. Esisteva poi un'ultima via, quella codificata: occorreva sangue di denrisiano per permettere ad una persona di varcare la linea.
L'analisi della rete si rivelò forse anche più interessante, specialmente quando le lame di vento di Gabriel si abbatterono su di essa, tranciandone una porzione e ritagliando un buco dentro il quale una persona sarebbe passato non poco a fatica. i fili tranciati emettevano scariche elettriche che attraversavano il buco, inoltre i lembi liberi parevano agitarsi come vermi e forse allungarsi, tradendo le magie su di esse applicate. In base alla sua esperienza, Morrigan non aveva dubbi che la rete si potesse riparare da sola e aggredisse qualsiasi cosa si portasse sopra di esso. Le uniche maniere che poteva intuire per superare l'ostacolo erano la violenza da un lato e dall'altro servirsi della porta predisposta. Si trattava di un cancello in ferro con accanto un tastierino numerico. Riprendendo in mano un attimo le istruzioni delle linee runiche, Morrigan aveva il sospetto: serviva la matricola di un auror per aprire il cancello?

Rieccoci!

Ce l'avete fatta a riunirvi: Morrigan ha parecchie informazioni, quindi ora che sapete che non ci sono rischi, sta a voi trovare un modo per entrare e agire.
Godstime ovviamente sa come sabotare il ripetitore, ma in qualche mdoo dovrà pur entrare e lui non sembra proprio avvezzo alle rune!

Il volo su scopa vi rende, rispetto alle creature non volanti, difficilmente raggiungibili, quindi, in caso di attacco, attaccheranno con svantaggio, tuttavia, al contempo, subirete dei malus, non essendo voi esperti di volo.
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- per chi ha destrezza sopra 30, invece, solo -5 agli attacchi su nemici.

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ULTIMA Scadenza: sabato 28 ore 23.59

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Nonostante avesse sempre in volto un'espressione di perenne noia, Godstime pareva incapace di non parlare con Morrigan "Non ho mai frequentato una lezione in vita mia." rispose molto asciutto all'osservazione dell'altro, acquisendo il nome di Marrigath con un cenno del capo, lasciando poi il magitecnologo intento a decantare la mediocrità altrui.
Lo osservò a braccia incrociate, come se lo stesse studiando come egli aveva poco prima fatto, solo in maniera palese, quasi teatrale, seguendo il suo ragionamento fino alla fine "Deduco che tu non sappia modificare quelle rune o riscriverle... come tutti noi" concluse lui, andando forse a disegnare sul volto quello che poteva sembrare un sorrisetto, osservando il gruppo rispondere al suo piano nel mentre sopraggiungeva anche Charles "L'importante è che tu sia arrivato" affermò lui, notando il metalupo con un sopracciglio alzato, posando poi gli occhi su Morrigan, che stava ora trasfigurando un abito da battaglia per lui per penetrare.
"Potevo fare da solo..." chiarì lui, rimanendo poi in silenzio, salvo emettere segni di impazienza a più riprese nell'esecuzione dell'incanto, tando da sospirare quando fu tutto finito. Osservò il lavoro finito ed annuì "Ottima fattura: pratica, completa, ben strutturata" precisò lui, in effetti spendendo fin troppe parole per descriverla, segno del fatto che fosse davvero colpito, per una volta "E' anche vero che un lavoro di qualità inferiore, con tutto il tempo che ci hai messo, sarebbe stato... come piace dire a te? Mediocre?" chiese lui, sfidandolo apertamente, facendo ben intendere di averlo ascoltato attentamente ed aver inteso forse anche aspetti che non lo avevano particolarmente compiaciuto.
L'uomo si lasciò anche incantare da Kether, il quale protesse il luogotenente in una tenue luce verdognola, che lui osservò, attentamente "Grazie, Kether." concluse infine, disponendosi come gli altri attorno al cerchio ed andando ad eseguire il rituale.
"No, Gabriel, non intaccare i segni se non è indispensabile: se vogliamo lasciare l'isola senza combattere non devono scoprirci e nessuno di noi sa ricreare il cerchio runico... anche se voglio sperare che chi ha ideato questo piano e li sa leggere li sappia anche riattivare" disse lui, osservando severo Morrigan, prima di ascoltare il conto alla rovescia e piantare in terra la bacchetta.
Sotto la loro azione, il sigillo si agitò, iniziando a risplendere nel mentre il mystes (che neanche avevano ben percepito fino a quel momento) attorno a loro iniziava a vorticare a sottolineare l'enorme impiego di energia che si stava dimostrando necessario per infrangere quel cerchio, il quale, alla fine, brillò intensamente e si spense, segnando la sua disattivazione.
Godstime osservò le rune e annuì "Sono intere, ma muoviamoci: abbiamo prodotto molta magia, qualche druido potrebbe averci sentiti" disse lui, pratico, servendosi delle sue due difese per avanzare spavaldo fino al cancello, che avvicinò, estraendo poi dalla tasca un foglietto, che riportava una serie di numeri "Questo è in ferie secondo il mio informatore, dovrebbe andar bene" affermò lui, inserendo un codice che sbloccò la porta, cosa che lo fece annuire ed avanzare sotto all'enorme colonna d'acciaio ed elettricità.
La studiò un poco, poi da una tasca estrasse un secondo foglio, una sorta di A3 in pergamena con sopra incisi dei simboli aritmantici che Morrigan nè nessuno degli altri aveva mai visto prima.
L'uomo apportò alcune precisazioni al sigillo, inserendo alcuni numeri per essere precisi, poi con la magia lo sollevò e fece aderire la pergamena al dispositivo, andando poi ad incantarlo non verbalmente, portando alla sparizione del foglio.
Godstime rimase in contemplazione un istante, poi tornò sui suoi passi, chiudendo il cancello "Obliviate" imperò poco convintamente, quasi con distrazione, sul dispositivo "Gli auror dovrebbero riuscire a recuperare la memoria che ho cancellato... dovrebbe convincerli del fatto che la prima matricola non è stata messa a caso e quindi trattare la cosa come un indizio" affermò lui, puntando gli occhi su Charles, superando le rune e mettendo una mano sulla spalla su Morrigan, aspettandosi che lui facesse qualche abracadabra con le rune "Non fare l'accademico: a noi basta che la sentinella del mattino, disattivandolo per entrare, non noti niente di strano, tanto poi indagando che tu faccia un bel lavoro o meno, capiranno comunque dai residui magici che abbiamo usato il rito"
Mai così verboso, Godstime lasciò agire Morrigan, avvicinando poi Charles, palesemente innamorato del metalupo, tanto da avere gli occhi a cuoricino "Non serve che lo dica io ad un auror" esordì lui, chiaramente affetto da una morriganite acuta "Ma se torni con il metalupo, ti porti dietro una prova che ti colloca sulla scena del delitto. Lascialo nel bosco e vieni a prenderlo un'altra volta... conosco da troppo tempo Layla per non sapere che un lupo è fedele, a vita." affermò lui, mostrando chiara stanchezza, forse per quel troppo parlare, così lontano dal suo modo di essere.
Si acquietò ed osservò compiaciuto la buona realizzazione di Morrigan, sufficiente ai loro scopi, cosa che permise a tutti loro di ritornare rapidamente, ma con un peso in meno sul cuore.
Godstime e gli altri si incaricarono di cancellare le tracce fino all'ultima e il viaggio di ritorno fu rapido su scopa, conducendoli rapidamente fino all'ingresso, che fu davanti a loro aperto, mostrando una guardia dall'aspetto diverso da quello dell'andata.
"Avete fatto un bel casino, il tizio di prima era incazzatissimo con gli Inglesi" rise lui quando la porta fu richiusa, posando poi gli occhi su Godstime "Quello vero è legato e pietrificato sotto il suo letto... lo troveranno solo quando lo cercheranno" chiarì, ricevendo un cenno di assenso da parte del luogotenente.
"Disperdiamoci... sono le 4 del mattino... domani verso l'ora di pranzo arriverà la Dragone degli Abissi... vedete di approfittare della calca per sparire prima" affermò lui, allontanandosi, salvo poi fermarsi "Avete svolto un buon lavoro." concluse lui, asciutto, lanciando un'ultima occhiata a Morrigan, come se avesse qualcosa da dirgli, ma che non intendeva condividere con lui.

Rieccoci!

Complimenti per esserne usciti vivi e non inquisiti.
Il finale è un po' aperto, ma non temete, uscirà un articolo di giornale che spiegherà come è finita e se alcuni di voi saranno interrogati dagli auror o dalle autorità denrisiane.

What if
* se Charles non avesse fatto 20 al meteo recanto, essendo una magia meteo, sareste potuti essere percepiti e quindi avrei fatto un altro tiro salvezza come quello del rito finale (ma hai avuto vantaggio per la bella idea);
* ovviamente la furia del boss che avete schivato (l'uccellone) vi ha risparmiato non pochi tiri salvezza su l'esser notati!
* Se avessero sgamato il rito finale, notando la manomissione del ripetitore, nella confusione generale sarebbe arrivato Sigurd in persona a risolvere la questione: lo avrebbe abbattuto e noi ci saremmo giocati 3 mesi minimo di Hidenstone e Denrise senza internet o telefono
* se vi avessero notati anche prima, era possibile che ingaggiaste una lotta direttamente con i predoni

Ricompense
Morrigan 1intu 1des +14exp +1quirk


Delia 1intu 1des +14exp +1quirk


Gabriel 1intu 1des +14exp +1quirk


Charles 1intu 1des +14exp +spunto


Kether 1intu 1des +14exp +1quirk


Snaso 8*3=24 exp da assegnarsi a Jesse Lighthouse