The angel from my nightmare

E.M.

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  1. Joshua B. Evans
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    ScaredShallowAracari-size_restricted
    Joshua Benjamin Evans
    Ametrin | 20 anni
    Di quella prima estate trascorsa lontana da Hidenstone, Joshua ricordava ogni cosa.
    La consapevolezza del non poter tornare, il dolore che sapeva di portare ai propri genitori, l'insicurezza circa ciò che ne sarebbe stato del futuro... credere di poter andare oltre al tumulto di emozioni che lo aveva invaso in quel frangente sembrava un'utopia, dunque mai e poi mai si sarebbe aspettato che gli eventi prendessero una ben determinata piega.
    Non era la prima volta che i genitori gli proponevano di trascorrere l'estate a Brighton, nella vecchia casa dei nonni paterni. Erano anni che non vi metteva piede, ma l'idea di cambiare aria per un po' non gli dispiaceva.
    Non era la prima volta neppure che i suoi occhi incrociavano lei, Erin Murphy, una ragazza poco più giovane che all'epoca aveva tredici, forse quattordici anni. Avevano giocato insieme da bambini, ma col il trascorrere del tempo e la maturazione di entrambi, si erano persi di vista. Non se la ricordava così, con quei lunghi capelli del colore del fuoco, le lentiggini a colorarle il viso e gli occhi dallo sguardo intenso in grado di risvegliare la sua curiosità. Eppure certe cose non cambiano nel corso degli anni; probabilmente non l'aveva mai guardata con gli occhi di adesso.
    Si erano osservati da lontano quei primi giorni di agosto, tentando un avvicinamento spontaneo quando meno se lo aspettavano. Quel legame fra loro era nato in maniera così naturale da lasciare Josh in sospeso al termine di quella estate, non del tutto pronto a tornare alla vita di sempre.
    Dopo una serie di spiacevoli notizie e le conseguenze che ne conseguirono, Erin era stata la prima cosa bella in grado di distrarlo dal pensiero di ciò che lo avrebbe atteso da settembre in avanti. La cosa più sconvolgente era stato scoprire che fosse una strega. Il mondo era decisamente piccolo se bastava guardare al di là della siepe per incontrare qualcuno che, come lui, era dotato di poteri magici.
    Trascorse molto tempo a tentare di carpire a sua madre informazioni significative circa la famiglia Murphy, ma non ne cavò un ragno dal buco. La curiosità che nutriva nei confronti di quella ragazzetta dall'animo vivace ma contenuto diveniva via via sempre più intensa, tanto da impedirgli di pensare a qualunque altra cosa.
    Erin ben presto divenne la droga di cui aveva bisogno. Le scrisse per buona parte dell'inverno, poco prima di perdere i contatti. Lei impegnata negli studi a Hogwarts, lui intento a recuperare i programmi che riusciva a svolgere in completa autonomia.
    Arrivò l'estate successiva e la ragazzina di undici mesi prima era cambiata ancora: più alta, più bella. Josh impiegò molto meno tempo, quella volta, ad approcciarla, e da allora fu tutto in discesa. Erin era in grado di aprirgli una finestra sul mondo che aveva sentito di aver perso, lui le raccontava degli anni trascorsi in quella realtà a cui lei si era da poco affacciata.
    Ancora oggi forse non riuscirebbe a identificare l'esatto momento in cui la sentì diventare qualcosa di più di una semplice amica, ma ricorderebbe perfettamente la sensazione che provò nel baciarla per la prima volta.
    Da quel momento Erin fu la sua unica certezza in un mondo che non sapeva dargliene altre. La terza estate a Brighton fu il coronamento di un anno di attesa, al termine del quale gli fu detto di poter tornare a Hidenstone.
    Ciò che accadde in seguito e come si sentì è cosa ormai risaputa. Rimettere piede nella scuola che gli aveva sconvolto la vita fu più difficile di quanto avesse preventivato. La ricerca di Erin era l'unica cosa che gli dava la forza di non crollare davanti ai timori che si erano impossessati di lui negli ultimi giorni. Aveva atteso pazientemente, poi aveva iniziato a domandare in giro se qualcuno la conoscesse e finalmente una ragazza dai colori degli Ametrin gli indicò l'infermeria.
    Con un sospiro di sollievo e il cuore che accelerò di poco i suoi battiti, corse a perdifiato verso il luogo indicatogli.

    Spalancò la porta stando bene attento a non far troppo rumore. Non gli importava di rischiare di svegliare gli eventuali pazienti, voleva solo farle una sorpresa. Erin non sapeva del suo ritorno, ma Josh sapeva di poterla trovare a Hidenstone.
    La vide e la riconobbe in un attimo, individuando la chioma rossa che spiccava vivace sulle sterili lenzuola da ospedale. Non sapeva cosa le fosse successo e in quel momento non riusciva neppure a preoccuparsene: era solo contento di vederla.
    Le si avvicinò con lentezza esasperante, attento a non fare rumore. Lei gli dava la schiena, sdraiata e del tutto inerme tra quelle lenzuola.
    Il respiro, lento e calibrato, gli fece capire che stesse dormendo e, sedendosi sul materasso, poggiò le mani su entrambi i lati del suo corpo. Il peso fu tale che la ragazza venne trascinata verso il basso e a quel punto che non si svegliasse sembrava poco probabile.
    Si avvicinò al suo viso scostandole una ciocca di capelli dall'orecchio, a cui si avvicinò sussurrando parole che avevano condiviso per tre lunghe e felici estati.
    «Possiamo vivere come Jack e Sally se vogliamo...»
    Ma se qualcuno glielo avesse domandato, Josh avrebbe risposto che no, non l'amava. Come non aveva amato nessuno prima di lei. Un segreto che per Erin non era tale e che la ragazza aveva finito per accettare, perché parte del suo essere. E in maniera del tutto egoistica, Josh quella volta non scappò come aveva fatto in precedenza. In quel momento aveva bisogno di lei.
    La sua vita era come un puzzle: nessun pezzo era più importante di un altro, ma risultavano tutti indispensabili affinché l'insieme iniziasse ad avere un senso.
    Attese di rivedere quegli occhi, momento esatto in cui avrebbe saputo che sarebbe andato tutto bene.
    Avrebbe pensato poi a cosa quell'incontro significasse, in un mondo in cui le due dimensioni della sua vita si intrecciavano in una medesima e pericolosa realtà.
    RevelioGDR
     
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7 replies since 6/11/2022, 23:28   173 views
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