Beast and the beast

J.

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  1. Joshua B. Evans
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    ScaredShallowAracari-size_restricted
    Joshua Benjamin Evans
    Ametrin | 20 anni
    Fare la ramanzina ad altri era ciò che di più incoerente avrebbe potuto iniziare a fare Joshua Evans. Lui, che del vizio e della perdizione abusava pur senza mostrarlo al mondo intero, riusciva a lasciar trasparire l'ideale di bravo ragazzo dedito alle regole, mentre il fuoco della devastazione gli bruciava dentro. Inutile dire che negli ultimi anni di impotenza e inesistenza quella sensazione si fosse accentuata, rendendogli difficile delle volte persino respirare.
    Non avrebbe detto a Julian di non fumare quella canna né di non entrare nel labirinto. Di recente la trasgressione che comportava la consapevolezza di aver fatto qualcosa di illecito o semplicemente di non consentito era una delle poche cose in grado di dar tregua al suo tumulto interiore.
    L'Inferno, gli avevano detto, non era propriamente facile da gestire.
    «Sono una vecchia conoscenza.» Asserì senza scendere nei particolari. Se quel Julian avesse voluto conoscerlo meglio e lo avesse annoverato tra le conoscenze interessanti di quel castello, non solo Josh si sarebbe sentito un redivivo, ma avrebbe addirittura acconsentito a trascinare il ragazzo nella parte più cupa della propria esistenza. A quel punto della conoscenza, però, si sentì di concedergli ancora qualche speranza.
    Sorrise e ricacciò indietro una serie di commenti a cui in altre circostanze avrebbe dato voce, conscio che dire di avere tra gli amici Blake Barnes fosse il peggior bigliettino da visita da esporre se si voleva passare come uno che le amicizie sapeva selezionarle. Julian sembrava essere una contraddizione vivente, il che lo rendeva un papabile candidato tra le persone in grado di bazzicargli intorno: si vendeva in un modo, ma era evidente dai gesti e dagli sguardi che dietro simili apparenze ci fosse ben altro.
    Il fatto di avere un grado di empatia equiparabile a quella di un bradipo, se messo a confronto con le donne, lo aiutava a farsi meno seghe mentali del previsto, motivo per cui si lasciò guidare all'interno del labirinto ben predisposto a far sì che fosse il Dioptase a fare strada, nei crocevia come nelle confidenze che lì a breve avrebbero avuto luogo.
    Con le mani in tasca e la sigaretta abbandonata chissà dove tra i rovi che li accostavano in parallelo - non aveva la predisposizione di Julian nel rispettare l'ambiente, doveva ammetterlo - si strinse tra le spalle reprimendo un brivido dovuto alle ormai basse temperature di novembre. Accolse la proposta del ragazzo seguendolo verso un ambiente che lo avrebbe reso forse maggiormente predisposto a sbottonarsi in più di un senso, prima di rendersi conto che avrebbe dovuto iniziare a raccontare qualcosa di sé.
    La curiosità, si disse, si sarebbe placata se di prima o poi avessero iniziato a girovagare voci su quella faccia nuova che tuttavia aveva conoscenze tra gli studenti più grandi.
    Sospirò e, dopo aver scandagliato mentalmente le versioni che si era preparato negli ultimi giorni, optò per quella più breve e indolore.
    «L'accento inglese mi tradisce, non ti pare?» Domandò di retorica esalando una mezza risata, prima di iniziare a fare sul serio. «Vediamo... mi piace lo sport, ma non posso abusarne. Adoro il cinema, ma detesto i film dell'orrore, anche se questa non è una cosa che mi piace divulgare. Ho un cane fantastico e una madre apprensiva, i miei voti sono sempre stati nella media, vesto casual e ho frequentato Hidenstone per un anno circa tre anni fa. Sono tornato a casa per via di scomode condizioni di salute e tornando mi sembra di aver battuto la testa.»
    Arricciò il labbro inferiore mentre rifletteva sull'essenzialità di ciò che aveva appena detto di sé, sfilando una mano dalla tasca dei pantaloni della divisa per passare le dita tra la zazzera disordinata che gli ricopriva il cranio.
    «Te lo dico onestamente: non capisco cosa sia successo in questi tre anni, ma è come se fosse scoppiato il putiferio.»
    Lanciò uno sguardo accigliato al compagno mentre intraprendevano una nuova svolta e la temperatura iniziava effettivamente ad aumentare.
    «Ricambi il favore?»
    A quel punto, se Julian voleva trovare un amico simpatico, tanto valeva iniziare a conoscersi reciprocamente.
    RevelioGDR
     
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8 replies since 4/11/2022, 21:11   139 views
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