Beast and the beast

J.

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  1. Joshua B. Evans
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    ScaredShallowAracari-size_restricted
    Joshua Benjamin Evans
    Ametrin | 20 anni
    Parlare con una rosa non era esattamente in cima alla sua lista di cose da fare per quel giorno, ma Joshua tendeva a essere un tipo alla mano con chiunque gli rivolgesse la parola, con tutte le conseguenze del caso.
    Si ritrovò per questo motivo a conversare amabilmente con una rosa vestita di rame e d'argento, non potendo fare a meno di smettere pur di scorgere quei petali muoversi e dar adito a parole compiute e sensate che, a onor del vero, parevano più sagge di quelle che riusciva a proferire lui in quel momento.
    Quando una seconda voce si unì al coro, Josh evitò di trasalire per la seconda volta di fila. Parlare con Rose - così si chiamava il fiore - gli aveva permesso di distendere sufficientemente i nervi e, quando si voltò a scorgere il viso del nuovo arrivato, riscoprì qualcuno che non conosceva.
    Non affatto una novità da un giorno a quella parte.
    «E' più o meno la stessa domanda che mi sono posto io.»
    Ad eccezione del discorso dell'essere o meno sufficientemente "fatti". Se c'era una cosa che Joshua non aveva mai provato - né aveva intenzione di farlo - era proprio la droga. Questo continuava a raccontarsi, mentre fingeva di non sapere che non fosse solo la marijuana a creare dipendenza. E le sue ossessioni - una delle quali palesata fino a un paio di minuti prima e che lo aveva condotto lì - ne erano una dimostrazione lampante.
    Gli sorrise e allungò una mano in sua direzione. Non era nel mood adatto a stringere amicizia, ma si era ripromesso, una volta rimesso piede a scuola, che avrebbe tentato di ambientarsi a tutti i costi. Di nuovo.
    Fortuna che era un tipo socievole e che, nonostante le circostanze, la faccia tosta non gli mancava.
    «Mi chiamo Josh. Sono capitato qui per caso e sono incappato in lei.»
    Disse, accennando con il capo in direzione della rosa.
    Sollevò le mani in segno di resa, sul viso un'espressione di scuse rivolte più al fiore che non alla sua nuova conoscenza.
    «Nulla da ridire, è fantastica, ma inizio a pensare di aver bisogno di stare più con altre persone che non con fiori parlanti.»
    D'altro canto il passo da Hidenstone al Paese delle Meraviglie era piuttosto breve e dubitava che il livello di follia discostasse troppo dall'una all'altra dimensione. Inoltre, a dirla tutta, la testa gli serviva ancora per qualche altro anno.
    Lo sguardo gli cadde spontaneamente sulla canna dell'altro, arricciando inconsapevolmente la punta del naso in un riflesso involontario. La sigaretta, la cui estremità bruciava tra le sue dita, sembrava aver assunto un ruolo secondario in tutta quella strana vicenda e l'ingresso vietato del labirinto diveniva via via sempre più intrigante, soprattutto ora che non era più solo.
    «Parlato» "Pensato" Ascoltato | Scheda | Stat.
    RevelioGDR
     
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8 replies since 4/11/2022, 21:11   139 views
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