Autunno britannico

Tutto aveva programmato quel tardo pomeriggio meno che di intrattenersi a chiacchierare con qualcuno.
Molte volte aveva davvero necessità di starsene per i fatti suoi a decomprimere. Essere costantemente circondato dalla gente gli risucchiava via tutte le energie di cui disponeva. Tuttavia, la chiacchierata con James si stava rivelando pressoché piacevole, specialmente perché così poteva consumare il suo bricco di latte senza annoiarsi.

No, certo che no. E non ne ho mai vista una.

Commentò, riferendosi alle divise dorate, scuotendo anche il capo in cenno di dissenso.
Credeva che fosse pressoché impossibile riuscire ad assorbire tutta la conoscenza del mondo, tant'è che erano secoli che nessuno - tra le mura di Mahoutokoro - poteva vantare di aver indossato una divisa dorata.
Non sembrava dispiaciuto della cosa.
Aveva un'alta stima di sé, ma accettava anche i suoi limiti.

I giardini. C'è una vegetazioni che da queste parti non troveresti mai.

Aggiunse in riferimento alla domanda dell'Ametrin, prendendo poi un ennesimo sorso di latte e prestando poi orecchio alle vicende che il ragazzo voleva condividere con lui a riguardo di Ilvermorny, annuendo piano con il capo ad ogni dettaglio aggiunto.

Interessante. E perché non hai continuato lì?

Si ritrovò a chiedere, stringendosi un po' nelle spalle mentre il sole si avviava ormai verso l'orizzonte e lunghe ombre scure cominciavano a minacciare le loro figure.
Il fresco della sera stava cominciando a farsi sempre meno tollerabile.
Scosse poi il capo e le spalle con fare disinteressato all'ultima domanda su Fujimoto.

In realtà no, ma mi piace pensarla così. Si spiegherebbero tante cose.

Si trattava solo ed esclusivamente di sue elucubrazioni mentali.

Comunque, mi sa che è meglio rientrare, sta cominciando a fare buio.

E lo stomaco aveva cominciato a gorgogliare fastidiosamente. Si rimise in piedi dopo aver vuotato del tutto il contenuto del bricco di cartone, recuperando anche la sua copia del volume di Chainsaw Man.

Ci becchiamo a lezione.

Terminò, rivolgendo a James un breve cenno del capo e un'ombra lontanissima di sorriso.
Dopo essersi congedato dall'Ametrin si sarebbe avviato alla volta del castello, procedendo probabilmente verso le cucine così da poter cercare la pace per il suo stomaco.

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