Joo-hyuk Kwon - smistamento

Disabituarsi alla routine ed adattarsi ad un ambiente così distante dai paesi del Sol Levante rappresentava una vera e propria sfida per lui, che non era mai uscito dal confini della Corea del Sud prima e del Giappone dopo.
Anche solo l’aria che respirava aveva un peso ben diverso, così come gli odori che lo circondavano non sapevano di casa. Da un lato questa diversità lo eccitava, dall’altro però doveva ammettere di sentirsi un po’ in difficoltà.
Neppure un viso minimamente conosciuto.
Ma questo era un bene, almeno così continuava a ripetersi.
Aveva trascorso l'intero viaggio a studiare i suoi potenziali futuri compagni di corso e soprattutto gli studenti più grandi, cercando di memorizzare gli individui che gli davano l'impressione di valere la pena delle sue complicate attenzioni. Non un sorriso, per nessuno.
Sicuramente avrebbe fatto amicizia con qualcuno a lungo andare, ma era il ritardatario per antonomasia, compreso nello sviluppo delle sue relazioni interpersonali.
Un cipiglio scettico, quello di chi giudica senza cercare neppure di nascondersi, mentre osservava gli altri ragazzi accelerare il passo verso la sala d’ingresso. Discrezione nulla.
Con le dita della mano destra a stringere maggiormente la stringa della tracolla che si trascinava appresso, si incamminò da solo lungo il sentiero fino alle porte dell'accademia.
Non lasciava trasparire alcun barlume di eccitazione né dai movimenti del corpo né dalle espressioni del viso, ma la curiosità per tutto ciò che l'attendeva ribolliva latente dentro di lui e nelle iridi scure e dal taglio affilato che scrutavano i dintorni.
Il fatto che ci fosse uno Snaso gigante ad accoglierli lo sorprese abbastanza da portare l'espressione sul suo viso ad ammorbidirsi, rivelando un sottofondo di curiosità.
Si limitò ad affondare la mano nella tracolla e ad estrarre la bacchetta in ciliegio nel momento in cui arrivò il suo turno.
Un movimento fluido, ma deciso si accompagnò alla formula che sapeva di dover pronunciare per riuscire a svelare quello che era il suo destino tra le mura di Hidenstone.

Revelio.

Fu complicato in quel frangente riuscire a trattenere la scarica di adrenalina che lo attraversò interamente, amplificandosi sotto la spinta della curiosità che si impossessò di lui in maniera violenta.
Poteva sembrare totalmente disinteressato, ma in realtà la sua era un'impazienza feroce. Un tipo di impazienza difficile da decifrare.

Joo-hyuk
Kwon

If I was you, I'd wanna be me too.

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