Siamo amici, giusto?

Regina&Aidan

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    Dioptase
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    AIDAN HARGRAVES
    Beh, da una prima stima mio caro ragazzo
    Dovresti convenire che Tu sei pazzo, mica Van Gogh!
    Code ©#fishbone

    Il signorino Aidan era di nuovo felice. Aveva decisamente messo da parte l'odio, la rabbia e la delusione per far posto, un'altra volta, alla felicità e alla spensieratezza di stare assieme ad una persona che amava. La prima volta, con Gyll, era sicuro che sarebbe durata più a lungo. Adesso, con Aibileen non sapeva cosa aspettarsi. Stavano assieme da Marzo. Era estate e stava ancora con lei. Non poteva chiedere di meglio. E voleva che continuasse in questa direzione.
    Era seduto su una sdraio, sul balcone di casa sua, a godersi l'ombra del pomeriggio londinese quando sua madre gli urlò, ricordandogli di avere un appuntamento. Aidan, qualche ora prima, aveva ricevuto un messaggio da Regina che gli chiedeva se avesse voglia di magiare assieme a lei. Quando lo lesse rimase sorpreso. Era una bella ragazza, le aveva anche detto che le piaceva e lei disse la stessa cosa di lui. Aidan era uno che diceva sempre la verità e non poteva negare una cosa del genere. Era dell'idea che un pensiero, che sia poco felice o no, la persona interessata doveva saperlo a prescindere. Non aveva senso nascondere una cosa e poi dirla ad una persona diversa dall'interessata, almeno secondo lui. Quindi quello che aveva detto a Regina era vero e assolutamente sincero. Con Aibileen aveva passato molto più tempo ovviamente, erano diventati migliori amici ed infine si erano messi assieme. Regina era bella (il player sarebbe svenuto in mezzo a tutta questa gnoccaggine... tra Aibileen, Regina, Lilith...cazzarola, c'è l'imbarazzo della scelta!), simpatica, gentile e comprensiva(?). Il suo gemello era l'esatto opposto, ma non entriamo in questa discussione. Stava di fatto che non aveva senso rifiutare. Quindi le rispose che sarebbe venuto. Ed aveva chiesto alla madre di ricordargli dell'appuntamento.
    Fortunatamente sua madre era una sveglia umana. Si ricordava sempre qualsiasi cosa, a differenza di Aidan (e del padre di Aidan, quando era giovane. Ecco da chi aveva preso).
    “Grazie mamma!” urlò di rimando. Si alzò dalla sdraio e andò in camera sua a sistemarsi. Indosso un paio di Jeans scuri ed una camicia a maniche corte, grigia. Quindi partì subito verso il canto della sirena, dove Regina lo aspettava.
    Finalmente arrivò, con cinque minuti di ritardo (tutta colpa di un idiota che aveva incontrato per strada e non la finiva di parlare.). “Ehy, ciao Regina...scusa il ritardo, ma non è stata colpa mia!” disse rivolgendole un sorriso. “Mi ha fatto piacere il tuo invito, sai?” era sincero (e non ho intenzione di ripetere la tiritera che ho scritto qualche riga prima.).
    “Come stai?” chiese, per finire, in attesa di entrare nel locale assieme a lei.

     
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11 replies since 5/7/2022, 20:29   189 views
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