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.? James Beauvais ?« La vita è un’enorme tela: rovescia su di essa tutti i colori che puoi.
»[Sabato pomeriggio 18 dicembre ore 16.00]
Le vacanze di Natale nel castello erano una vera novità per James, una primizia che doveva essere scoperta e svelata ma ancora mancavano gli ultimi giorni di lezione tra le varie aule e le materie. Aveva sentito parlare di una stanza del castello che era ancora da scoprire per lui, quella denominata generalmente da tutti Aula in Disuso, era arrivato il momento di vedere cosa era e come era fatta, una prima volta per i suoi occhi in essa. Si diresse verso i sotterranei, diverse rampe di scale fatte rapidamente passo dopo passo, così come faceva solitamente. Cercò la porta che tutti i suoi compagni di casata gli avevano descritto, una che non era niente di che a prima vista, poteva anche sembrare la porta di uno sgabuzzino qualsiasi ma non lo era. Superò la stessa con nonchalance, quindi rimase alquanto sorpreso, i raggi di sole che erano ben replicati dalle finestrelle poste lateralmente, le lampadine che facevano un bell'effetto di luce e calore. Vide quel divano che era decisamente accogliente, anche le poltrone non erano da meno. Quella bella libreria lo invitava a prendere un tomo da lettura ma non era il momento. Ma la cosa che lo colpì maggiormente era quella macchinetta del caffè, amava quella bevanda. Si portò alla stessa per preparare un po' di ottimo caffè, almeno sperava. Prese le cialde, cercò una buona qualità in esse, trovò quelle che a Londra avrebbero chiamato Blonde Espresso Roast se fossero state della nota marca di Starbucks, ma sembravano una copia in tutto e per tutto. La fortuna è che c'era ancora qualche biscotto. Iniziò a mettere la cialda nella macchinetta quando sentì la porta aprirsi dietro di se, si girò per controllare chi fosse. La curiosità era sempre una parte importante di James.? Scheda Pg ? 16 anni ? Ametrin ? Ricco ?© psìche
SPOILER (clicca per visualizzare)Nicholas Mc Callister. -
.Hang the words
of a perfect stranger
in the hallways of my heartAQUARIUS16DUBLINBookwormestpDioptase. -
.? James Beauvais ?« La vita è un’enorme tela: rovescia su di essa tutti i colori che puoi.
»
Quel caffè scendeva dalla bocchetta della macchinetta mentre la porta si aprì completamente. Prima di girarsi per capire chi fosse attese la fine della stessa e mise lo zucchero nel suo caffè, chiaramente di canna che era decisamente più grezzo e più buono dal suo punto di vista. Non era così solito trovare altre persone in quella stanza, soprattutto in un sabato pomeriggio come quello, ma era sempre meglio stare in compagnia dal suo punto di vista. Vide che era un ragazzo, o meglio un bel fico senza ombra di dubbio, capelli sbarazzini, un bel fisico, uno di quelli che erano i suoi tipi a livello maschile. Poteva anche provarci se avesse avuto l'occasione in quel pomeriggio. Gli fece un sorriso e gli rispose prontamente.
Ciao, un nome che mi piace molto Nicholas.
Una pausa nelle sue parole poi riprese.
Il piacere è tutto mio, James Beauvais. Ma ti prego, non usiamo formalità tra di noi, lasciamo i cognomi ai professori. Sei per caso scozzese o irlandese?
Una risata inframezzo tra frase e frase. Allungò la mano per completare al meglio il saluto.
Piace moltissimo anche a me questo gusto, è il mio preferito.
La richiesta del ragazzo era semplicissima, perchè rifiutare? Poi poteva essere sempre un buon inizio per attaccar bottone con lo stesso.
Assolutamente. Dammi un attimo.
Dentro la sua testa pensò un qualcosa come "Per te questo e altro". Prese la cialda nuova e la mise nella macchinetta, poi la fece scendere nella tazzina posta sotto alla bocchetta.
Che zucchero vuoi?
Allungato il caffè al ragazzo riprese la parola.
Che ne dici se andiamo a bercelo con tranquillità sul divanetto?
Se il ragazzo avesse acconsentito si sarebbe diretto verso lo stesso divanetto che gli aveva proposto. Poi lì seduto accanto allo stesso ragazzo, avrebbe ripreso la parola.
Cosa ti ha portato qui oggi? Spesso passa decisamente del tempo prima di ritrovare qui qualcuno.
Fece una risata dopo quella frase. Se la sua risposta fosse stata che era lì per lui sarebbe stato un vero sogno.? Scheda Pg ? 16 anni ? Ametrin ? Ricco ?© psìche
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.Hang the words
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in the hallways of my heartAQUARIUS16DUBLINBookwormestpDioptase. -
.? James Beauvais ?« La vita è un’enorme tela: rovescia su di essa tutti i colori che puoi.
»
La pace in quel momento nella stanza, uno dei luoghi più tranquilli del castello per certi versi ma meno frequentati, ancora si stava chiedendo fin dal primo giorno il motivo di tale cosa ma non è che gli importasse molto cosa pensavano gli altri studenti e studentesse dell'aula in disuso.
Wow, irlandese. Mi hanno sempre raccontato che l'Irlanda è un paese bellissimo immerso nel verde, giusto? Se non sbaglio poi dalle vostre parti i capelli rossi sono quasi di obbligo e sinceramente i ragazzi o le ragazze rosse sono sempre stati i miei preferiti.
Una piccola pausa poi riprese.
No, ci hai preso in pieno sul mio accento, sono nato e cresciuto negli Stati Uniti, New York. E sono qui sono dall'inizio dell'anno accademico.
Ci sarebbe stato tempo e modo di lavorare su quell'accento del suo inglese, da americano doveva passare a quasi un vero britannico seppur non sarebbe stato assolutamente facile.
Si, proprio Beauvais. Marlee e Regina sono le mie due sorelle, poi abbiamo anche un altro fratello Adrien. Diciamo che siamo numerosi.
Fece una piccola risata poi tornò sul suo discorso.
Sono della tua stessa idea, il caffè non andrebbe mai preso in piedi e ti assicuro che qui nel Regno Unito il caffè è decisamente migliore di quello che esiste negli Stati Uniti, degli intrugli che non sono vero caffè.
Un sorriso sul volto mentre si mise a sedere e iniziò a sorseggiare il suo caffè, quel ragazzo gli piaceva veramente nella sua semplicità.
Vero, la calca di persone non manca mai in quella stanza e sinceramente devo ancora abituarmi a quella che per voi è una vera tradizione, quella del tè. Diciamo che è una cosa totalmente nuova nella mia routine.
Fece quindi una nuova risata.
Spero che non non sia niente di grave il motivo per cui devi schiarirti le idee.
Una pausa tra frase e frase.
Direi che anche io avevo bisogno di un luogo dove stare un po' a pensare, io e la mia testa, anche se amo eccome lo stare in compagnia, è un mio punto di forza. Voglio essere sincero con te, sono qui per qualche problema amoroso, credo che forse puoi capirmi. Ho avuto un problema con un ragazzo e sinceramente ormai la storia con lui è andata via del tutto, scomparsa nel vuoto più assoluto e l'ho lasciato io alla fine.
Una nuova sorsata al suo caffè.
No, non è assolutamente uno dei più frequentati luoghi del castello. Te sai come mai?
Lasciò la parola al ragazzo.? Scheda Pg ? 16 anni ? Ametrin ? Ricco ?© psìche
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