Discesa nell'abisso

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  1. Lo Snaso Ubriaco
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    Gli Snasi
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    Sussurri voraci | Quest
    Saper divinare non necessariamente significava essere un abile divinatore. Kenna pose la sua domanda al mazzo dei tarocchi e la prima carta che il mazzo rivelò era un arcano maggiore. Si trattava di una donna dal volto freddo mentre si versava addosso dell'acqua. Era il quattordicesimo arcano: la Temperanza. A lei veniva spesso affibiati i significati di consapevolezza di se stessi e dei propri limiti, mantenere salda la lucidità mentale e perseveranza per raggiungere un risultato. A prima vista sembrava un esito banale, tuttavia il significato sulla lucidità mentale poteva nascondere qualcosa di non chiaro, forse qualcuno o qualcosa che avrebbe attentato a essa? Ciò non era molto chiaro, forse la strega sarebbe riuscita più avanti a elaborare meglio quel significato.
    Jason, invece, prima di recarsi al tempio chiese a Sigurd cosa stesse cercando Kwaku. Ma che cazzo ne so, quando è partito io ero in mare, poi so tornato e un druido m'ha detto che è sceso nel Niflheimr. Te giuro che se ce more lassotto lo faccio resuscità dai druidi e lo riammazzo n'artra vorta.
    Airwen invece provò a documentarsi su cosa potesse esserci all'ottavo piano. Per farlo chiese nelle locande quali predoni erano già scesi in quel piano per far loro delle domande, dopodiché giunse all'abitazione di un certo Torback che a seguito di una disavventura non riusciva più a muovere le gambe. Quel piano nun è pericoloso pé le creature in se e per se, ma pecché so' tante e se sanno coordinà bene. Col tempo il Niflheimr è cambiato molto, quando c'ero sceso io e il mio gruppo avemo fatto un unico grande errore: dividerce. Poi c'era una porta. Grande. Gigantesca. Ma un attimo dopo non c'era più. C'erano i miei compagni. Poi anche loro non c'erano più. E prima che potessi comprendere cosa stesse accadendo uno dei nostri mi ha condotto via da quel piano. Io te consiglio d'andarce solo co' gente che sa picchià duro.
    Una seconda lista di domande venne posta a Renn, la quale però non rispose subito. Sta per arrivare una persona che farà un'altra domanda, seguita da un'altra persona che farà un'altra domanda. Quando ci sarete tutti vi risponderò, così non dovrò ripetermi. Attese così fino all'arrivo dell'ultimo membro della missione.
    Quel piano è popolato perlopiù da creature dotate di intelletto, purtroppo però non sono in grado di darvi notizie riguardo a Kwaku. Ho provato a lungo di ripercorrere i suoi passi lungo quel piano, ma qualcosa blocca i miei poteri divinatori. Potrebbe trattarsi di Mystes o dello stesso Niflheimr. Più una persona va in profondità e meno leggibili per noi sono i suoi passi. L'ultima alternativa, invece, è che la mia Divinazione sia bloccata da una forza esterna o addirittura dallo stesso Kwaku se per un qualunque motivo non volesse essere trovato.
    Per tornare indietro dovrete tornare nel punto stesso in cui vi smaterializzerete. Ai vostri piedi resterà un cerchio astronomico come quello che è stato preparato come quello su cui vi trovato. Resterà attivo per due non più di due ore.
    A Marina rivolse uno sguardo parsimonioso, dopodiché annuì. Non sapendo qual è il vero pericolo che si nasconde all'interno dell'ottavo piano non posso garantirvi nessuna benedizione o artefatto specifico. Però posso concederti una pozione cura-ferite per questa pozione. Naturalmente se non verrà usata ti sarei grata se me la restituissi. E naturalmente lei lo avrebbe saputo.
    Rebecca all'interno era alle prese con la sua preghiera, ma non ottenne un'immediato responso dalle dea. Probabilmente se avesse ottenuto o meno il suo favore se ne sarebbe accorta nelle profondità del Niflheimr

    Jonathan, Airwen e Sigurth


    Il trio composto dai due predoni e la druida proseguì in direzione sud-est. Passo dopo passo l'umidità che caratterizzava la stanza su cui erano stati smaterializzati venne meno e il soffitto si alzava sempre di più e divenne impossibile comprendere quanto fosse posto in alto. Il buio venne smorzato dalle fiammelle emesse dai bracieri e viste da così lontano parevano piccole stelle che riempivano un cielo nero.
    Jonathan proseguiva in prima linea senza far rumore. Riuscirci fu semplice, anche perché dell'erba parve nascere dal terreno. Era violacea, ma Airwen era sicura che non fosse nociva. Probabilmente era caratteristica di quel luogo tetro. Il cunicolo terminava con l'ingresso a un nuova stanza. Un fuoco era acceso e intorno a esso erano sedute quattro creature dall'aria poco amichevole. Erano umanoidi, ma la loro pelle verdognola chiariva come non fossero umani. Comunicavano con una voce sgraziata e rozza, ma nessuno dei nostri tre avventurieri riusciva a comprendere cosa stessero dicendo. Sopra il fuoco che avevano preparato c'era un calderone in peltro e l'odore che giunse ai nasi dei denrisiani era a dir poco nauseabondo. A giudicare dalle ciotole messe da parte era evidente come quello fosse il loro pranzo.
    Accanto a ogni creatura c'era una spada e dietro all'intero gruppo spiccava un carro coperto da un tessuto rovinato. Sembrava una scena di vita tranquilla se non fosse stato per alcune lance fissate sul terreno e disseminate qua e là con sopra alcuni teschi e in un unico caso il capo di un essere umano in decomposizione.

    Morrigan, Kenna e Black


    L'azione dei tre avventurieri fu coordinata: mentre Black cercava di azionare la sua bussola Kenna attivava il suo bracciale e Morrigan fece sfoggio delle sue competenze nell'arte della magia runica. Tutti i suoi alleato si sentirono particolarmente rinvigoriti e nell'ottica di un possibile combattimento tale sensazione sarebbe sicuramente stata positiva.
    La bussola del predone indicò verso sud-ovest. Sembrava che nulla potesse cambiare tale posizione, ma dopo un istante la punta ruotò verso ovest. In. Questo. Luogo. Una voce solenne, stanca e penetrante riecheggiava unicamente nella testa di Black. Vorrai ciò che io vorrò. La bussola cominciò a girare senza sosta per poi fermarsi in direzione delle scale che conducevano al settimo piano.
    La via che conduceva a sud-ovest era in discesa. Non così ripida da dover essere percorsa con attenzione, ma sarebbe stato da stolti non preoccuparsi di ciò che stava accadendo intorno a loro. Il soffitto anche parve abbassarsi e dai quattro metri di partenza scese a due. Per essere certi di non entrar in contatto con le fiammelle che illuminavano la via i più alti avrebbero dovuto chinarsi lievemente. Alla fine del cunicolo si apriva una stanza. Morrigan aveva provato a non far rumore, aveva fatto del suo meglio ed effettivamente fu silenziosissimo, purtroppo però chi viveva in quella stanza non ebbe la minima difficoltà a notare gli intrusi. Qualcosa provenire dal terreno balzò contro Morrigan, ma fortunatamente i riflessi di Kenna furono sufficienti per strattonare il docente indietro per evitare che venisse ferito. Cercando di analizzare la stanza si era infatti accorta di un'ombra sinuosa che venne per un istante riflessa nell'ombra sul soffitto. Doveva esserci qualcosa, ma cosa ci fosse non era chiaro. Sicuramente si trattava di una creatura di piccola taglia.
    All'improvviso furono loro a mostrarsi. Prendendo fuoco ben otto creature divennero visibili all'interno della stanza. Vi dicevo che c'erano intrusi. Sì, ci aveva detto che c'erano intrusi. Sì, hanno proprio la faccia da intrusi!
    Fu così che il primo che parlò di loro alzò le manine e dal nulla comparve una sfera di fuoco che si scagliò ai piedi di Morrigan, creando un'esplosione che lo travolse. In seguito a ciò che era successo le altre sette creature alzarono le mani. Facciamoli esplodere! Sì, facciamoli esplodere! Io li faccio esplodere di più!

    Nara, Rebecca e Marina


    Le tre ragazze scelsero la via est. Rebecca mandò avanti Carbuncle, ma tornò subito lasciando intendere che non ci fossero pericoli. Il cunicolo, infatti, proseguiva senza intoppi. Camminarono. Camminarono. Camminarono e il percorso parve sempre uguale. Nessuna stanza parve aprirsi, ma il cunicolo parve continuare ancora per molto. A un certo punto però fu evidente un dettaglio non indifferente: cominciò a crescere della vegetazione. Gli steli di erba violacea erano lunghi venti centimetri e delle piante rampicanti circondarono le estremità dal cunicolo.
    Poi l'attenzione venne catturati un mare di fiori che riempivano il percorso. Erano caratterizzati da un giallo brillante e piccoli semini rosso corallo. Il soffitto era rimasto a quattro metri di altezza e le fiammelle in alto rendevano visibili tre insetti. Erano tanto grandi quanto una mano, ma il pungiglione sul loro viso era di un intenso viola tendente al pervinca.
    Carbuncle si comportò in maniera strana: anziché attendere gli ordini di Rebecca si avvicinò verso un fiore, forse colpito dalla sua bellezza, ma nel farlo venne notato da uno di quegli insetti che volò in picchiata con l'intenzione di infilzarlo col proprio pungiglione. Il colpo fu devastante, tanto che il piccolo guaì dal dolore e cominciò a contorcersi su se stesso.
    Tale avvenimento spinse Marina a eseguire un Astra Congrego che però la piccola creatura tentò di schivare. Venne unicamente sfiorata, tuttavia ciò parve bastare per placare la sua vena combattiva e far tornare l'insetto sopra i fiori del cunicolo.

    Philipp, Jason e Kara


    Philipp era riuscito senza nessun problema a replicare lo specchio di Morrigan e a trasfigurare il suo famiglio, tuttavia da quell'avvenimento il comportamento di Dafar cambiò radicalmente. Sembrava piuttosto agitato e fremeva dalla voglia di dirigersi verso ovest. Questo avvenimento spinse il predone a optare verso quella direzione e il suo druido di fiducia decise di accompagnarlo insieme a Kara.
    Il soffitto proseguiva a ben quattro metri di altezza, mentre il percorso si faceva in salita. I famigli di Philipp e Kara stavano andando in avanscoperta, ma per non perderli troppo di vista il trio reputò saggio seguirli a debita distanza. Lungo il percorso Jason sentì bruciare il suo petto. Sì, all'altezza della cicatrice provocata dalla dea Lolth. Rrrricorrdati del dono che ti ho fffatto. La testa parve esplodere dal dolore. Potrrresti essere cossstretto a chiamarmi. Ogni parola era una coltellata contro la tempia del druido. Dall'esorcismo non aveva più sentito la voce di Lolth, purtroppo però in quel momento ebbe la consapevolezza che il loro legame non era mai stato del tutto spezzato.
    Se Jason aveva i suoi problemi a cui pensare, Philipp aveva i suoi. Tutto davanti a lui parve non essere degno di nota: le fiamme creavano quel minimo di luminosità sul soffitto, la roccia su cui camminavano non era accidentata e non mostrava impronte, ma poi ciò che vedeva davanti agli occhi parve sfocarsi. Gli parve di avere una visione: c'era Kenna con Morrigan e Black. Stavano proseguendo lungo il loro percorso fin quando non finirono vittima di un imboscata da parte di un gruppo di vampiri. Nella sua vita Philipp ne aveva visti a non finire e non ebbe nessuna difficoltà a riconoscerli come tali. Grazie alla loro velocità riuscirono a disarmare i loro compagni di viaggio dalla bacchetta, finché l'attenzione di tutti non finì su di lei. Si leccarono le labbra. Mostrarono i canini. Il collo di Kenna era ben scoperto.
    Un brivido gli percorse l'intera spina dorsale e riprese coscienza. Improvvisamente il percorso dietro di loro franò. É un vero peccato che tu non sia lì a salvarla. Un destino oscuro l'attende, ma almeno non morirà del tutto. Una voce silente, stanca e penetrante risuonò nella mente di Philipp. Se Jason avesse attivato lo specchio che aveva con sé avrebbe visto un grande portone, ma non era il momento per pensar a quello. I famigli emisero un suono piuttosto allarmato e avvicinandosi a loro il trio sarebbe giunto all'interno di una stanza. La pietra che un secondo prima faceva da terreno ora venne sostituita dalla sabbia. Le creature erano in cima a una duna, circondate da quattro mummie. Erano concentrate su un talismano che tenevano in mano e da lì partì un raggio scuro che colpì le due creature. Non parvero aver subito dolore, ma in seguito al colpo cominciarono a muoversi senza senso alcuno, scontrando tra loro di tanto in tanto.


    RevelioGDR



    Tiri di dado

    Black: bussola -> 8+5
    Jon: Furtività -> 17+4+10
    Morrigan: Chorium Astra, percezione e furtività -> 17+12+4 2+11+3 e 4+5+3 -> +3 Res fino alla fine del prossimo esito
    Philipp: Gemino -> 15+12+4+1
    Rebecca: preghiera -> 7+8
    Kenna: percezione -> 16+9
    Marina: Astra Congrego -> 3+7+4-5
    Airwen: Ricerca -> 15+8
    Jason: Chorium Runae -> 20! -> +5 agli incantesimi curativi per i prossimi 3 turni

    Mephit del fuoco -> 17+5-5
    Chasme -> 18+6-7

    Punti vita

    Morrigan: 78-17= 61
    Carbuncle: 27-17= 10


    Prossima scadenza: giovedì alle 23:59 se risponderanno tutti i membri di un gruppo potrete aver prima la mia risposta come mini-esito.
     
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