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George Clarke
."Siamo mille universi dentro una sola persona"
Daniele Salvatore | Londinese | Vampiro |
Halloween, per i babbani, era la festa dei mostri giusto? E lui non stava diventando proprio uno di loro? Non aveva l'indole di andare alle persone e levargli completamente il sangue di corpo? No, effettivamente non era diventato un assassino ne tanto meno così cattivo, ma comunque ci era andato molto vicino. La vita da vampiro, ultimamente, la stava prendendo un pò più alla leggera, come se la sua immortalità potesse essere davvero un bel gioco da utilizzare. I,l sangue non mancava, le ragazze neanche, e soprattutto aveva cominciato a frequentare quelli della sua razza, a capire un pò come andavano le cose e soprattutto cominciare ad apprezzare i suoi sensi avanzati, la sua forza, ma in particolar modo il suo udito. I fatto di sentire tutto, e prima del tempo era bello, era rilassante e soprattutto era diventente. Si, ultimamente Daniele sperimentava le sue nuove doti un pò a discapito degli altri, ma ehi! Era una vita che faceva il bravo ragazzo! Adesso poteva anche un pò lasciarsi andare, vivere quella non vita in maniera differente e soprattutto fare quello che mai aveva fatto nella sua vita precedente: godersi quello che aveva ed utilizzarlo al meglio delle sue possibilità. Era sicuramente una persona attenta alle esigenze degli altri, ma cominciava ad esserlo anche alle sue, quindi, dopo un'abbondante bevutina di sangue, entrò in quel locale, che oramai frequentava quasi abitualmente: la gestrice era un vampiro e tanto bastava per sentirsi a casa, poi era la loro notte. I babbani si travestivano da vampiri sempre, costantemente, come se li stuzzicasse ed ammaliasse anche solamente il pensiero dell'importalità. Lui ci si era travestito un paio di volte, ed adesso, bastava un'elegante camicia nera arrotolata fino ai gomiti, un pantalone nero dal tessuto elegante, delle dottor Martis ben legate alle caviglie, e basta. Se voleva gli occhi rossi bastava pensare al sangue, se voleva i canini bastava concentrarsi sul sangue. La sua carnaggione era chiara ed il battito del suo cuore inesistente. Il cambiamento era avvenuto del tutto. Una volta entrato dentro fece per inalare tutta l'aria che potè, giusto per sentire un pò i vari odori del sangue. Sogghignò portandosi una mano nei ricci ben tirati indietro. Divertiamoci! Pensò semplicemente prima di immergersi nella misca e cominciare a ballare quella musica, mentre i suoi piedi si spostavano sempre di più verso il bancone. PHEOPE! Richiamò la sua attenzione, le fece un occhiolino. Stasera, voglio uscire almeno brillo, quindi fai tu e mettici anche un pò di... calmante! (?) Il sangue adesso lo chiamava così? Beh si, specialmente perchè c'era tanta gente e per quanto lui fosse migliorato davvero nell'autocontrollarsi, tutte quelle vene pulsanti erano veramente troppo da gestire. Attese la ragazza mentre il suo corpo si muoveva leggermente a ritmo di musica!SPOILER (clicca per visualizzare)Daniele si avvicina al bancone ed interagisce con pheobe dicendole di fare lei.
Porta con se solamente una piccola boccetta di sangue, giusto per le emergenze..
