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.SPOILER (clicca per visualizzare)Blake Barnes.
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"Sono fatto cosi, bipolare col dramma"
Blake Barnes | Black Opal | 19 anni | 4 Anno
Il quarto anno di Hidenstone, e pensare che al primo anno stava già per essere espulso, oppure era il secondo? Beh, non lo ricordava, ma quello che ricordava bene era sicuramente il ragazzo che aveva rischiato di prendere fuoco quella notte ad un ballo scolastico. Blake non aveva mai avuto un temperamento calmo, non aveva mai detto di avere pazienza e spesso e volentieri era lunatico, presuntuoso, permaloso ed anche abbastanza arrogante, ma non si poteva dire che fosse cattivo. Blake aveva solamente un carattere oltremodo complicato, sempre vispo e forse, delle volte, era anche un chiaro modo di ricercare delle attenzioni che forse lui aveva ma comunque non vedeva veramente. Era incredibilmente testardo e quando si metteva in testa una cosa o comunque una sensazione non c'era niente da fare, nessuno lo avrebbe davvero distolto dalla sua idea, se fosse giusta o sbagliata. La cosa davvero buona, però, era che Blake rivendicava sempre le sue azioni prendendosene anche tutte le responsabilità del caso, sia nel bene che nel male. Era al penultimo anno di quell'avventura ed ancora, però, non aveva imparato a rispettare il coprifuoco. Non era tardissimo, ma non aveva nessuna intenzione di tornare nel suo dormitorio, specialmente perchè quella sera aveva fatto tardi a cena e non aveva mangiato come avrebbe voluto. In realtà, non aveva mangiato affatto visto che subito dopo i compiti si era infilato una tuta e si era messo a boxare in camera sua. L'ccaduto con Jesse a denrise lo aveva comunque segnato e stava ancora cercando di capire come parlare e se voler davvero parlare con Adamas, e tutto quel pensare, lo aveva portato a tirare cazzotti a raffica e non finire e di conseguenza a sudare come un maiale e ad avere una fame boia. Quando si era accorto di che ore fossero, era tardi, quindi decise di asciugarsi un pò il sudore, farsi una doccia al volo, infilare di nuovo una nuova tuta e scendere nelle cucine. In fondo sapeva cucinare bene, lo aveva imparato da piccolo. Si mise ai fornelli dopo aver battibbeccato con lo chef e quando tutti quanti se ne furono andati fece un sospiro di sollievo. Uova, bancetta, un succo di frutta all'arancia, sigaretta a modi matita muratore e si mise seduto a mangiare, quando sentì qualcuno entrare alzò gli occhi al cielo e continuò a fare quello che stava facendo salvo sentire le sue parole. Ne sono rimasti alcuni, se apri il frigo senza far cadere niente, prendine uno anche a me. Certo si era che seppur non era come thomas che riusciva a fare amicizia al volo, era uno che se voleva una cosa la chiedeva senza neanche pensarci due volte. E comunque, sei fuori orario ed in pigiama. Hai capito che siamo in un'accademia? Non voleva essere antipatico, era proprio il suo essere a parlare in quel modo..