Fine di un articolo

Louise & Alton

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Adulto
    Posts
    654
    Reputation
    +86

    Status
    🗲

    Jr6DxKM


    Alton McKinley | Giornalista | 35 anni | PC


    Il dover scrivere articoli per il giornale comportava sempre tanto tempo e voglia di trovare le parole giuste per coinvolgere più lettori possibili e soprattutto gente di ogni età, non era mai un compito facile ma era diventato alquanto esperto in quella cosa, poi lui aveva un suo piccolo segreto, quando scriveva si portava spesso in ambienti pieni di natura e a contatto con la stessa. Quel giorno si era messo su una panchina in legno che dava verso il porto di Denrise, un grande ambiente che amava particolarmente per certi aspetti. Scrisse diverse pagine sul suo taccuino babbano, tante cose che poi avrebbe elaborato con comodità dalla sua scrivania della sede della Gazzetta del Profeta, poco ma sicuro, ma almeno le idee importanti erano state scritte, le frasi fondamentali pure. C'era solo bisogno di rielaborare il tutto e renderlo un vero articolo, anche il tema poteva essere considerato delicato quindi ci voleva una decisa attenzione nelle parole usate.

    Dovremmo esserci, concludo tutto in ufficio.

    Si alzò dalla panchina e mise il tutto via nella sua valigetta da lavoro in pelle, era magica si apriva solo con la sua bacchetta, una sorta di sicurezza in più che non faceva mai male. Dette un ultimo sguardo verso il porto e il mare che lo circondava poi si rimise in cammino per tornare verso il centro del villaggio, tornare più al centro della vita mondana del paese nonostante non fosse Londra o Diagon Alley, ma almeno la vita era decisamente superiore tra bancarelle e negozi, poteva anche comprare qualcosa se gli fosse capitata l'occasione e trovava qualcosa che gli piaceva. A un buon passo arrivò al centro della cittadina iniziando a vedere e controllare le varie vetrine dei negozi, senza trovare però niente che gli piacesse particolarmente.





    Louise De Maris
     
    .
  2. Evrard Boyer
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    U
    n altro giorno in compagnia di sua "nipote".
    "Una giornata splendida, davvero!" pensò, ironizzando tra sé e sé quel che gli era toccato come destino. Non riusciva mai a liberarsi di lei, ma era costretta a tenerla tra i piedi per portarla come trofeo d'asta in mezzo a possibili compratori. In effetti, l'unico motivo per cui la portava con sé era per il semplice fatto che attirava l'attenzione di probabili buoni alleati. Ciò che contava, in quel momento, erano le alleanze e i patti di sangue che si potevano stringere. Il matrimonio aveva, quindi, un secondo fine.
    Vestito di un completo di alta manifattura, grigio, e con cappello marrone in testa, Evrard Boyer camminava poggiandosi elegantemente sul suo bastone per le strade di Denrise, mentre Louise era al suo fianco, tenendosi alla distanza che avevano concordato: non doveva, infatti, sfiorarlo, neanche per sbaglio, altrimenti ci sarebbero state conseguenze spiacevoli, per lei.
    Come al solito, la prima tappa era stato il negozio di pozioni: non aveva fatto troppo caso a sua nipote che stava gironzolando tra gli scaffali e che quel giorno aveva consentito ad entrare con lui, visto che l'affare di cui doveva occuparsi era troppo puro per essere nascosto ad orecchi ed occhi indiscreti.
    Una volta pagato gli acquisti, si rivolse brevemente a Louise, dicendole che era il momento di andare e, come una brava ragazza, non fiatò e non oppose resistenza.
    I suoi passi eleganti erano svelti, fino a quando la folla di persone non rivelò un volto familiare. Era Alton Mckinley, giornalista della gazzetta del profeta e membro dell'Acromantula Scarlatta, nonché buon partito per stringere una alleanza.
    Prima di dirigersi verso di lui ed attuare il suo piano, si rivolse a Louise: - Adesso andremo da quell'uomo e tu lo saluterai con educazione, come mia moglie ti ha insegnato. Dopodiché, tacerai per tutto il tempo, tranne quando io o il mio ospite ci rivolgeremo a te, dove risponderai in maniera intelligente. Se non hai abbastanza cervello, ti consiglio di sviare la domanda. Non voglio brutte figure. Sono stato chiaro? -.
    Non prestò attenzione alla risposta ottenuta, infatti, si incamminò a passo svelto verso Mckinley, senza mai girarsi, sapendo bene di essere seguito dalla ragazza.
    - Alton Mckinley. Che piacere incontrarti per queste strade! -

    Evrad Boyer

    40anni ◆ Purosangue ◆ Pozionista ◆ Acromantula


     
    .
  3.     +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Adulto
    Posts
    654
    Reputation
    +86

    Status
    🗲

    Jr6DxKM


    Alton McKinley | Giornalista | 35 anni | PC


    Quel girovagare per negozi o almeno la voglia senza alcun risultato di fare delle compere prima di tornare alla sede della Gazzetta del profeta durò per qualche minuto dato che improvvisamente si sentì chiamare da poco lontano, inizialmente la voce non gli fu molto familiare poi girandosi per controllare capì chi era riconobbe subito Evrad, non che fosse il suo più grande amico ma era una persona che conosceva bene tutto sommato dato che avevano condiviso diverse missioni per l'Acromantula Scarlatta, anche se all'esterno nessun altro sapeva chi fossero ed era meglio che non lo sapessero almeno poteva sfuggire tranquillamente dalle grinfie della legge, meno sapevano i nomi dei membri meglio era.

    Evrad, amico mio, che piacere mio incontrarti qui. Ero a fare una bozza di un articolo in uno dei luoghi che mi rende più ispirato di questa zona, il porto, non trovi che sia un luogo fantastico? Come stai? Invece te che ci fai di bello qui?

    Allungò la mano destra per salutare come si faceva tra uomini, Fece una piccola pausa poi vide che non era solo ma in compagnia di una ragazza, doveva essere la nipote da cosa sapeva lui, ne aveva parlato diverse volte definendola spesso in nomi un po' forti, ma a vederla sembrava decisamente una ragazza carina e a posto, non aveva nulla che non andasse, anzi.

    Lei deve essere tua nipote giusto? Me ne hai parlato un sacco di volte e finalmente la vedo di persona.

    Una piccola pausa poi si rivolse alla ragazza con un bel sorriso sul volto.

    Piacere di conoscerti, sono Alton McKinley, ma chiamami solo Alton e dammi del tu, lasciamo perdere la formalità. Forse mi conosci per la Gazzetta del Profeta, spero che ti piacciono i miei articoli. Te devi essere se non sbaglio o non ricordo male il tuo nome Louise? Correggimi se sbaglio.

    Attese quindi una risposta dalla ragazza.






    Louise De MarisEvrard Boyer
     
    .
  4. Louise De Maris
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    LOUISE DE MARIS

    Quella mattina aveva indossato abiti casual, ma non troppo, visto che, come era stato concordato la sera prima, doveva accompagnare suo zio per le compere settimanali: sapeva con certezza che il motivo per cui la portava con sé era esporla agli uomini altolocati del villaggio pur di ottenere possibili alleati. Non era una sciocca, a differenza di quello che suo zio le attribuiva. Una camicia bianca contrastava il pantalone scuro a zampa di elefante che scendeva fino ai suoi polpacci, mentre due orecchini a cerchio le pendevano dalle orecchie, incorniciandole il viso leggermente squadrato. I capelli voluminosi erano liberi e cadevano lungo le spalle, dandole slancio, come le stesse scarpe con un piccolo tacco.
    Dopo aver ascoltato con noia malcelata le regole sentenziate, seguì suo zio in tutto e per tutto, fino a quando non entrarono nel solito negozio di pozioni, senza che suo zio facesse storie.
    "Strano, generalmente mi dice di star fuori! Comunque, sempre meglio di star ad osservar gente..." pensò, contenta di quell'opportunità. Al suo interno, si diede all'indagine dei diversi ingredienti: in particolare, fissò il suo sguardo su un barattolo contenente grinzafico, una pianta utilizzata nella pozione restringente. Anche le cose più disgustose ormai non le interessavano più, probabilmente perché si era abituata alla loro vista ed anche al loro odore.
    Finalmente, suo zio aveva finito le compere ed erano usciti: tutto sembrava andare per il verso giusto, fino a quando Evrard non le disse che avrebbero raggiunto un amico.
    "E che cazzo!" pensò, gettando brutte sentenze sull'uomo. Tutto sommato, non le dispiaceva d'aspetto: alto, con corpo atletico, capelli castani, volto definito. Insomma, era un uomo elegante, ma la semplice idea che suo zio avrebbe potuto parlare con lui della sua mano le faceva venire la nausea. Osservò i due stringersi la mano, fino a quando Alton non le rivolse la parola.
    Alzò la testa in posa fiera, mentre lo sguardo accentuato dall'ombretto scuro e dal mascara che le ingrandiva gli occhi e le allungava le ciglia si posava sull'incontrato. Con voce ferma rispose: - Piacere di fare la vostra conoscenza, signore -.
    La situazione non poteva che precipitare quando le disse di dargli del tu, ma non poteva non seguire la sua richiesta.
    - Bene - disse, con un sorriso sulle labbra. - Ricordi bene, sono Louise De Maris, erede del cognome De Maris e studentessa di Hidestone. Ho letto qualche tuo articolo e posso confermare che mi sono piaciuti. -.
    Non aggiunse altro, non volendo esporsi in discorsi a cui non sarebbe riuscita a dar risposta.


     
    .
  5. Evrard Boyer
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    D
    ecisamente anche un occhio esterno poteva insinuare che lui e Mckinley fossero persone totalmente diverse: Evrard non era un uomo che dava peso a ciò che lo circondava, almeno che non fosse per una questione di soldi, potere e lusso. Perciò, la domanda sul porto che l'uomo gli aveva posto era del tutto vana e, in effetti, aveva risposto con un semplice grugnito.
    - Sto splendidamente bene. Sono qui per svolgere alcune commissioni. -
    Non aveva desiderio di star lì a spender parole per convenevoli inutili e, inoltre, voleva riservare il fiato per questioni assai più importanti di cui avrebbero discusso a breve. Strinse con fermezza la mano tesa e osservò ogni movimento di Mckinley verso Louise: non si aspettava di vedere modi gentili, avendo conoscenza della sua appartenenza alla criminalità.
    - Si, è mia nipote - rispose con tono indifferente, mentre una maschera fredda continuava ad essere tenuta sulla sua faccia, spianando ogni ruga del suo volto.
    La ragazza stava seguendo le sue direttive, anche se non aveva proprio dato delle risposte intelligenti, ma da lei non si aspettava molto di più. Tuttavia, doveva far "fede" sulle sue capacità, visto che era anche nel suo interesse trovarsi un pretendente meno... rude nei modi, altrimenti lui, come suo zio, avrebbe ritenuto darla in pasto alle acromantule più feroci, consapevole che l'avrebbe comunque fatto.
    Si intromise nel dialogo tra i due, pur di attuare il suo piano.
    - Che ne diresti di andare da qualche parte per un drink o un caffé? Penso che potresti averne bisogno, vista la mole di lavoro che non si trattengono dal darti -.
    La sua premura era tutta una farsa: non gli importava che fosse oberato di lavoro, erano problemi suoi.
    - Inoltre, vorrei parlarti di una faccenda importante, quindi non potrei accettare un "no" da parte tua -.

    Evrad Boyer

    40anni ◆ Purosangue ◆ Pozionista ◆ Acromantula


     
    .
  6.     +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Adulto
    Posts
    654
    Reputation
    +86

    Status
    🗲

    Jr6DxKM


    Alton McKinley | Giornalista | 35 anni | PC


    Gli fece piacere conoscere anche la ragazza di persona.

    Erede delle nobile e importante casata dei De Maris direi, un nome importante per il nostro mondo magico. Studentessa di Hidenstone, che gran bei tempo quelli da studente, mi ricordo sempre i miei, anni unici. Che ricorsi quando ero ancora un Serpeverde nel castello di Hogwarts. In che casata ti hanno smistata? Tuo zio deve essere fiero di te allora. Mi fa molto piacere Louise che ti piacciono i miei articoli.

    Prese una cosa dalla sua valigetta, una copia del giornale del giorno successivo, era una prova ma sarebbe stato stampato nella stessa maniera. Poi lo porse alla ragazza.

    Un piccolo regalo, puoi leggere in anteprima la copia di domani della Gazzetta del Profeta, in prima pagina troverai il mio prossimo articolo.

    Fece un sorriso poi si rivolse allo zio della ragazza e amico fidato. Tra di loro dell' Acromantula Scarlatta c'era una specie di patto di sangue.

    Ci credo anche te Evrard sei sempre impegnato, non ti mancano mai delle cose da fare.

    Fece un piccolo sorriso.

    Volentieri, mi fa sempre piacere un buon drink o caffè, un offerta che non si rifiuta mai.

    Una risata poi riprese.

    Hai proprio ragione, ci riempiono di lavoro al giornale ma spesso non è la parte complicata della giornata, penso che puoi capire cosa voglio dire. Noi adulti non abbiamo mai molto tempo libero.

    Una piccola pausa per poi tornare sul suo discorso.

    Sono curioso di sapere di cosa mi vuoi parlare, se dici che è importante mi fido. Ti seguo al bar o dove vuoi così possiamo parlare in tranquillità e seduti.

    Avrebbe quindi seguito l'uomo fino a un locale dove avrebbero parlato di quello cosa, era veramente curioso di sapere quale sarebbe stato l'argomento della conversazione.






    Louise De MarisEvrard Boyer Ti seguo al locale, puoi dirlo anche in On nel tuo post.
     
    .
  7. Louise De Maris
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    LOUISE DE MARIS

    De Maris era un nome importante, ma Louise avrebbe preferito che non lo fosse: mal sopportava tutte le cerimonie e le formalità che era costretta a mantenere in pubblico.
    - Io non ho frequentato Hogwarts, ma Bauxbatons. Ad Hidestone sono in Ametrin -.
    Avrebbe voluto evitare di dirlo, ma l'etichetta le imponeva categoricamente di rispondere ad ogni domanda che le veniva posta, così come le regole di Boyer: quando i suoi zii erano venuti a sapere della notizia che era stata smistata in Ametrin, e non in Black Opal, non ne erano stati affatto felici. Evrard le aveva promesso che sarebbe stata controllata da capo a piedi, in ogni suo movimento, ma non le aveva svelato chi l'avrebbe fatto. Comunque, ne aveva una vaga idea e un qualche sospetto.
    Il suo onore era stato leggermente intaccato da una scelta che non cadeva sulla sue spalle, ma ai suoi zii non importava minimamente.
    Osservò l'uomo porre la sua mano nella valigetta ed estrarre una copia del giornale che le aveva detto fosse quello del giorno successivo. Un gesto così gentile che Louise dimenticò per un istante chi avesse davanti a sé.
    - Oh! - esclamò con sorpresa, - Non dovevi! Ma ti ringrazio per questo regalo, è davvero... stupendo! -.
    Gli occhi le brillavano di gioia: era da questi piccoli gesti che poteva notare chi l'avrebbe in qualche modo salvata dalle grinfie di suo zio e di un marito cruento. Sapeva che Evrard voleva discutere con Alton della sua mano.
    "Forse è meglio così: se mi sposasse lui, so che mi tratterebbe bene" pensò.
    Diede uno sguardo veloce in prima pagina, osservando il titolo dell'articolo di Mckinley: una delle sue passioni era sfogliare i giornali, alla ricerca di testate giornalistiche importanti. Poi, dopo averli letti, li conservava per farne una collezione: un giorno sarebbero divenuti dei numeri importanti.
    Lo piegò e se lo mise sottobraccio, come una ragazza del suo ceto avrebbe dovuto fare.
    Ascoltò le risposte che l'uomo diede a suo zio e intravide la stima che aveva per lui. Sospettava, comunque, che quella di Evrard fosse tutta una messinscena per ottenere risultati per il suo obiettivo, anche se non ne era del tutto certa.
    Seguì i passi dei due uomini, fino al locale dove avrebbero condiviso la breve mattinata rimasta.


     
    .
  8. Evrard Boyer
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    H
    ai ragione, mio caro amico. Non mancano mai faccende da sbrigare -.
    Contento che Alton avesse accettato la sua offerta, lasciò che un sorriso prendesse piede sul suo volto.
    - Sono contento di sentire che ti unisci a noi! Non ho frequentato molti locali, ma direi che quello presente laggiù faccia al caso nostro! - disse, mentre con un dito indicava il punto in cui la strada terminava in un angolo di curva, laddove si ergeva una delle più lussuose caffetterie di Denrise, un luogo dove avrebbe potuto parlare senza paura di possibili indiscrezioni e future fughe di voci.
    Li guidò con passo elegante all'entrata del caffe: un campanellino annunciò il loro arrivo e furono accolti da un cameriere di Sala: era vestito d'un abito nero, con grembiule bianco, rigorosamente pulito, smacchiato di ogni sporco e ben stirato, e capelli tirati indietro da gel profumato. Le sue scarpe lucide avevano un leggero tacco, il cui rumore preannunciava il suo arrivo.
    - Signori, signorina, benvenuti al Caffe Suoli, la più lussuosa caffetteria italiana del villaggio di Denrise. - disse, mentre con un inchino li salutava elegantemente.
    - Se volete, potete darmi i vostri cappotti. -
    Al cenno del capo da parte di Evrard, si avvicinò a Louise.
    - Signorina - la salutò nuovamente, prendendo la sua giacca e posandola, piegata perfettamente a metà, sulla parte inferiore del suo braccio. Fece lo stesso con i due uomini. Nel frattempo, un secondo cameriere si era avvicinato.
    - Vi prego di seguirmi, vi condurrò al vostro tavolo -.
    Furono condotti davanti ad una grande vetrata specchiante, dove, di fronte, era posto un tavolino rotondo, coperto di una tovaglia finemente lavorata. Attorno, delle comode sedie in velluto rosso, laccate in oro.
    Presero posto e, nel frattempo dell'arrivo del cameriere per l'ordinazione, Evrard decise di andare dritto al punto.
    - Penso che tu sia più che curioso del motivo per cui voglia parlarti, non è cosi? -
    Era una domanda scontata, ovviamente.
    - Ti considero un amico, Alton, e tu lo sai bene. Abbiamo condiviso molte esperienze insieme e ti conosco quasi fossi mio fratello. Vista la stima che ho per te, vorrei metterti al corrente di un evento che si terrà all'inizio del prossimo mese presso la mia dimora: tutti i pretendenti della mano di Louise saranno invitati ed io, come tuo amico e compagno di Acromantula, vorrei invitarti come possibile pretendente. Ovviamente, sempre che ti faccia piacere -.
    Non riuscì a formulare meglio il suo discorso poiché il cameriere che li aveva condotti al tavolo si era avvicinato per prendere ordinazione.
    - Per me un caffè semplice, mentre per la ragazza una cioccolata calda. Tu, Alton, cosa prendi? -

    Evrad Boyer

    40anni ◆ Purosangue ◆ Pozionista ◆ Acromantula


     
    .
  9.     +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Adulto
    Posts
    654
    Reputation
    +86

    Status
    🗲

    Jr6DxKM


    Alton McKinley | Giornalista | 35 anni | PC


    Rispose alle parole della giovane ragazza.

    Scusami, intendevo dire che io ho frequentato Hogwarts. Bauxbatons, la scuola francese?. Spero ti sei trovata bene in essa.

    Fu lieto che le piacque quel piccolo pensiero.

    E' solo un piccolo pensiero, nulla di che. Mi fa veramente piacere che ti piaccia.

    Le fece un sorriso poi rispose all'uomo, al collega.

    Va benissimo quel locale, è alquanto di classe per essere qui a Denrise, se fossimo a Londra ti avrei detto di andare al bar che è vicino alla Torre di Londra, hai presente il locale a un passo da essa? Lo adoro.

    Fece un piccolo sorriso e seguì la ragazza e l'uomo al locale mettendosi in coda, poi salutò la donna all'ingresso.

    Grazie mille signorina, speriamo che sia al livello di un vero caffè italiano, ma ho delle buone aspettative.

    Fece un sorriso ad essa, gli lasciò il cappotto.

    Ecco a lei.

    Seguì il secondo cameriere giunto fino al tavolo. Un gran bel posto senza ombra di dubbio, almeno come location e vista all'esterno. Si mise a sedere con la schiena rivolta verso la grande vetrata specchiante. A primo impatto le sedie erano eleganti, poi scoprì che erano anche comode, un bel lusso per un villaggio come Denrise, non conosceva il locale però sarebbe potuto tornarci.

    Assolutamente, sono molto curioso. Mi hai messo interesse nella cosa.

    Una piccola pausa per poi riprendere.

    Sono lieto che mi consideri un amico, è la stessa cosa per me. Già, ne abbiamo passate veramente tante nella nostra vita. Hai detto la cosa giusta, potremmo essere quasi fratelli.

    Quando capì dove voleva andare a parare finì di ascoltarlo poi gli rispose.

    Anche io ho tanta stima per te, senza ombra di dubbio. Un evento bello e interessante devo essere sincero con te. Mi fa piacere che mi ha chiesto questa cosa, vuol dire veramente tanto, un grande segno da parte tua.

    Si fermò per poi riprendere.

    Mi fa assolutamente piacere, non posso mancare. Poi, devo essere sincero, Louise è veramente una bella ragazza e molto intelligente da quello che ho sentito. Sarò uno dei suoi pretendenti, quindi vuol dire che accetto volentieri la tua proposta. Dimmi quando è e ci sarò anche a costo di prendere ferie per un giorno.

    L'ordine al cameriere interruppe momentaneamente il loro discorso.

    Io prendo un cappuccino all'italiana. Grazie mille. Se possibile anche una bustina di zucchero di canna e non bianco.

    Detto ciò attese una risposta dalla ragazza e dall'uomo.





    Louise De MarisEvrard Boyer
     
    .
  10. Louise De Maris
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    LOUISE DE MARIS

    - Si, è stata una esperienza formativa solida - rispose, senza prender in considerazione una buona parte della sua storia personale tra quelle mura legate all'uomo che aveva al suo fianco.

    C'era un solo termine per descrivere la caffetteria: lusso. In ogni angolo del locale spiccavano velluto, diamanti, oro, tutto ciò che suo zio bramava ardentemente e che possedeva, seppure non proprio in grandi quantità, nella sua casa.
    Fu salutata cordialmente da una donna, un cameriere di Sala, al suo ingresso e fu lei stessa a togliere dalle sue spalle la giacca che aveva indosso, guadagnandosi da Louise un sentito: - Grazie! -.
    Il suo volto fu ombrato da un'occhiataccia di Evrard: non aveva, infatti, rispettato l'etichetta, per cui il personale di servizio e i camerieri non andavano mai, e poi mai, ringraziati, pena una cattiva reputazione tra i membri dell'alta società. Quella caduta di "stile", davanti ad un uomo come Alton Mckinley, sarebbe stato meglio se fosse stata evitata.
    "Eppure anche Alton ha ringraziato..." pensò. Subito dopo, però, le giunse alla mente che agli uomini fosse maggiormente permesso di rompere l'etichetta, soprattutto se si trattava di interesse: il loro ospite poteva essere stato benissimo attratto dalla donna di servizio e aveva voluto approcciarsi a lei. Questa nuova immagine concettuale dell'uomo le fece perdere qualche tacca di speranza, che fu totalmente ed inevitabilmente infranta quando accettò l'invito di suo zio senza nemmeno battere ciglio. Avrebbe almeno voluto che lottasse per lei e cercasse di far cambiare idea alla sua "guardia", ma era talmente bassa la stima che provava per lei che non le aveva nemmeno chiesto un parere.
    Un oggetto, era soltanto un mero oggetto di scambio: l'uno dava sua nipote in moglie, l'altro, in cambio, la sua alleanza, con silente accordo che tutti i suoi "amici" sarebbero stati tali anche del capofamiglia.
    Nell'ambiente delle antiche famiglie purosangue, il primo tra tutti, considerato capo-famiglia, era colui che dava in sposa la ragazza e, in questo singolo caso, suo zio, Evrard Boyer. Successivamente in grado di importanza e potere seguiva il marito della sposa, sua nuora e, solo alla fine, come ultima ruota del carro, il volere della sposa stessa. L'avrebbe imparato a sue spese, ne era certa.
    Si sentì offesa quando Mckinley disse: - E' veramente una bella ragazza -. Sembrava tutto puntato sulla sua apparenza: non aveva considerato che lei avesse dei sentimenti, un'anima con cui amare.
    "Non me ne frega un cazzo se dici di considerarmi intelligente: se l'avessi fatto, avresti chiesto il mio parere, bastardo che non sei altro!" pensò, mentre sul suo volto si mostrava una maschera di fredda impassibilità a quelle parole.
    Non c'era, poi, azione più crudele di quella che avevano appena compiuto: parlare tra loro come se lei non fosse presente. Ad aggravare la situazione ci fu l'ordinazione di suo zio: stava dettando persino le bevande che doveva assumere.
    "Non c'è mai fine alle assurdità! Almeno è una cioccolata calda: per una volta, si è sforzato..."


     
    .
  11. Evrard Boyer
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    U
    na parola. Era bastata una singola parola per accendere la furia di Evrard: quella stupida ragazzina si era permessa di ringraziare una cameriera.
    "Una cameriera! Per tutti gli Dei!"
    Le lanciò una occhiata perforante, una di quelle che promettevano situazioni spiacevoli. Era sicuro che lo facesse per farlo impazzire: osava continuamente sfidarlo, in un modo o nell'altro. Non sembravano fare molto effetto le sue punizioni, per quanto crudeli fossero: ecco perché cercava un uomo di polso, che potesse tenerla a bada. Era pericolosa: nella sua impulsività, avrebbe potuto mandare in aria azioni pianificate per molto tempo. Era una minaccia da tenere sotto controllo e solo qualcuno che fosse peggio di lui l'avrebbe potuto fare. Per quanto gli costasse, doveva ammettere una lieve sconfitta.
    Tentò di distogliere la mente e ascoltare le domande di Alton, contento che avesse accettato la sua proposta.
    Prima che potesse continuare ulteriormente, attese che il suo interlocutore desse la sua ordinazione.
    - Sono contento, mio caro amico, che tu abbia accettato. - disse, mentre estraeva la bacchetta e lanciava un Muffliato, escludendo dalla conversazione sua nipote, in modo tale che non potesse sentire alcuna parola che stavano per scambiarsi.
    - E', però, mio dovere dirti una cosa della massima importanza - affermò, con volto serio.
    Attese che il ragazzo comprendesse la gravità delle sue parole e riprese.
    - Non rimanere sorpreso se ho escluso la ragazza dalla nostra discussione: ciò che ti dirò, deve rimanere tra me e te e lei costituirebbe orecchi indiscreti. Mi capisci? -
    Se il ragazzo avesse annuito, avrebbe continuato.
    - Tu sai bene che sono stato io a creare la pozione per uccidere i genitori della ragazza, ma non credo tu conosca le circostanze: suo padre, Pacome De Maris, era fratello di mia moglie. Andò contro la sua stessa nomea e l'onore della sua famiglia sposando una sudicia babbana, dando vita a questa mezzosangue - disse, con un disprezzo nella voce evidente.
    - Quando, dopo molti anni, siamo venuti a sapere che avevano avuto una figlia, mia moglie mi chiese di aiutarla a vendicarsi: abbiamo ucciso i genitori della ragazza e l'abbiamo rapita, rieducandola secondo le maniere purosangue. Non è il massimo, come potrai immaginare: una mezzosangue, considerata da tutti purosangue, ma degna del nulla.
    A questo proposito, vorrei metterti al corrente della pericolosità della ragazza: da quando è arrivata in Inghilterra con me e mia moglie, ha quasi fatto saltare dei piani di estrema importanza, anche per l'Acromantula stessa. Ha fatto cadere sospetti su mia moglie, anche da parte di membri dell'Excalibur che, contemporaneamente, pongono l'attenzione su me. Ho bisogno di alleati, amico mio: il suo futuro marito dovrà avere polso, più di quello che ho io. Non deve avere alcun remore, in nessun caso. E' brava a fingere piagnistei e lacrime di coccodrillo. Non la do' in sposa per lavarmene le mani, sia chiaro, ma per costruire solide alleanze che abbiano vantaggi per entrambi: spalle coperte, potere e denaro
    . -

    Evrad Boyer

    40anni ◆ Purosangue ◆ Pozionista ◆ Acromantula


     
    .
  12.     +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Adulto
    Posts
    654
    Reputation
    +86

    Status
    🗲

    Jr6DxKM


    Alton McKinley | Giornalista | 35 anni | PC


    Era chiaro che la ragazza non era molto coinvolta in quella discussione, anzi sembrava esserne quasi estranea certamente per volere di Evrad, ma quello al momento gli stava importando poco. Ebbe conferma qualche attimo dopo quando la loro conversazione divenne ormai privata grazie al quel Muffliato ben lanciato ed eseguito, la cosa stava prendendo la giusta piega se era quello che voleva.

    Mi sembra il minimo, tra di noi sappiamo tanto, forse anche troppo e sarei lieto di fare questa cosa per te, non avrei assolutamente alcun problema.

    Riprese quindi la parola sapendo che era libero di parlare.

    Qualunque cosa della massima importanza, dimmi tutto. Sai bene che un tuo segreto rimane un mio segreto.

    Fece una piccola pausa, il volto divenne serio a quel punto. Poi riprese.

    Capisco questa mossa, se l'hai esclusa hai i tuoi motivi. Rimarrà assolutamente tra e me, hai la mia parola d'onore. Assolutamente, capisco quello che vuoi dire, vai pure avanti.


    Una piccola pausa poi riprese.

    Certo, questa storia la so bene del fatto che sei stato te a fare quella pozione. Se lo scoprisse sarebbe un duro colpo per la ragazza, meglio che non lo sappia mai.

    Ascoltò le sue parole poi gli rispose prontamente.

    Una brutta storia, ha disonorato il nome della famiglia, non doveva fare una cosa del genere andando in cerca di una sposa babbana, cazzo siamo purosangue e così dobbiamo rimanere, non mischiare e sporcare sangue magico puro. La cosa peggiore che poteva fare, hai fatto bene ad agire così.

    Si fermò un attimo poi riprese.

    Sai una cosa? Approvo tutto quello che avete fatto per rieducarla così come deve essere, una vera purosangue anche se non lo sarà mai di nascita. Non è assolutamente il massimo, concordo con te. Non ho paura della sua pericolosità, il pericolo fa parte del mio sangue, sai vero chi era mio padre? Un noto mangia morte e io sono suo figlio, ho il suo stesso temperamento e non mi faccio mettere i piedi in testa da una figliola. Per fortuna che almeno te e tua moglie ne siete usciti puliti da quello che ne so io.

    Fece una piccola pausa.

    Il polso non mi manca dovresti saperlo, sei in una botte di ferro. Credi che un pianto di una figliola mi metta paura? Assolutamente no. Sai bene quante cose malvagie abbiamo fatto quando era il momento, il pianto sarebbe l'ultimo dei miei problemi.

    Fece un mezzo occhiolino all'uomo.

    Ti credo, non lo faresti mai solo per lavartene le mani. L'alleanza sarebbe ottima tra di noi, due famiglie importanti come le nostre, la mia è la più nota famiglia nativa scozzese tra i purosangue e ormai trapianta a Londra da secoli e i soldi non ci mancano assolutamente come ben sai, voi invece i De Maris, ricchi, famosi sia in Francia che qui e potenti. Avremmo fama, potere e soldi, cosa vorresti di più? Ci invidierebbero tutti.

    Una piccola pausa poi riprese.

    Un accoppiata ideale e perfetta non trovi?

    Un mezzo sorriso poi fece una proposta all'uomo.

    Senti, ho un idea che non puoi rifiutare. Nella mia tenuta ho delle "amiche" che sono vogliose di compagnia, stai un po' con loro, ti assicuro che sono di prima scelta e sono brave in quello che fanno, e io ho del tempo per stare da solo con la tua nipotina, conoscerla meglio, farci due parole, insomma queste cose. Che ne dici? Ti piace questa idea, non è lontano da qui il posto.

    Era una proposta difficile da rifiutare.





    Louise De MarisEvrard Boyer


    Edited by Alton_McKinley - 13/9/2021, 22:44
     
    .
  13. Evrard Boyer
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    E
    vrard sorrise: le labbra tirate mostrarono i suoi denti bianchissimi e dritti, evocando quell'oscurità celata dentro la sua anima che avrebbe permesso di mostrarsi al presente suo amico.
    - In effetti, una accoppiata perfetta: devo metterti al corrente dell'esistenza di altri pretendenti, ma sappi che ti tengo in alta considerazione. Come potrei non farlo, dopo tutto quello che abbiamo vissuto assieme e tutte le missioni che abbiamo condiviso! -
    Tutto d'un tratto, volto lo sguardò verso Louise: la piccola mocciosa evitò i suoi occhi. Ma aveva capito cosa stava facendo: cercare di leggere il loro labiale per comprendere cosa stavano dicendo tra loro.
    - Ecco, guardala, proprio quello che ti dicevo: ci ha osservati tutto il tempo cercando di capire il nostro labiale. Fortunatamente, non ne è capace. Ti ripeto, Alton, e ora l'hai visto con i tuoi occhi: la piccola stronza è una minaccia ed è imprevedibile. Non si sa mai quello che potrebbe fare! -
    Lanciò un'altra occhiata a Louise, per poi ascoltare la proposta.
    - Amiche, dici. Mhh, come non poter accettare se ci sono meravigliosi bocconcini pronti a tutto. Vi darò un bel po' di tempo libero per parlare, puoi esserne certo. Così, avrai modo anche di far vedere chi sei e metterla al suo posto per quello che ha appena fatto: lo vedo dai suoi occhi, la mocciosa ti crede una brava persona. Sono sicuro che saprai metterla al suo posto ed io non metterò naso in affari che non mi riguardano. Non avere scrupoli, puoi farne quello che vuoi, come punirla, se necessario, cosa che, secondo me, lo è. Se lo farai, penso che ti dovrò qualcosa in cambio perché toglieresti un fardello dalle mie spalle: forse, se la punisci tu potrebbe finalmente prendersi paura e mettersi al suo posto. Non mi metterei mai contro di te, sappilo -.
    Evrard rise, in tutto il suo sadismo.
    - Si, i Mckinley e i De Maris frutterebbero molto, ma devi tener conto anche del cognome Boyer: il figlio di un famoso mangiamorte, l'erede di una antica famiglia purosangue francese e un pozionista di fama mondiale. -
    Una volta concluso il loro dialogo, annullò il muffliato e si rivolse a sua nipote, senza guardarla, perchè i suoi occhi erano fissati in quelli di Alton, in un patto silenzioso.
    - Il signor Mckinley ci ha invitati a casa sua: prendi le tue cose e andiamo! -
    Si alzarono e, dopo aver pagato anche per Alton, in offerta, lo seguirono, per poi smaterializzarsi.


    Evrad Boyer

    40anni ◆ Purosangue ◆ Pozionista ◆ Acromantula


     
    .
  14.     +1   -1
     
    .
    Avatar


    Group
    Adulto
    Posts
    654
    Reputation
    +86

    Status
    🗲

    Jr6DxKM


    Alton McKinley | Giornalista | 35 anni | PC


    Altri pretendenti non erano un problema, amicizia e ciò che erano poteva essere un grande punto a suo favore.

    Altri pretendenti? Non mi fanno paura. Mi fa piacere che mi consideri così tanto ugualmente.

    Fece un mezzo sorriso sul volto.

    Spero che non sia capace di leggere il labiale, sarebbe un grosso problema se scopre quello che hai fatto ai suoi genitori. Vai tranquillo, non ho paura di una ragazzina, so come farmi valere nel caso.

    Un attimo di pausa poi riprese.

    Bocconcini spettacolari, quello è poco ma sicuro. Bionde, rosse, russe, scegli cosa vuoi. Grazie mille dell'occasione, non te ne pentirai. Se lo crede è una buona cosa forse, ma io e te sappiamo che al momento del dunque non lo sono. Non avremo mai problemi se questa cosa va in porto, il nostro potere sarebbe illimitato. Il punire arriverà se ci sarà bisogno, poco ma sicuro, ma spero che non serva. Ho la tua approvazione nel caso che ci fosse da punirla, ottimo, non avrò scrupoli se ci fosse bisogno.

    Tre nomi tanto paurosi quanto potenti.

    De Maris, McKinley e Boyer, cosa vuoi di meglio? Tre nomi, una garanzia. Potremmo far scappare il Primo Ministro con il nostro potere. La tua fama come pozionista è unica, sei il migliore lasciatelo dire.

    Una piccola pausa per far si che quella zona protetta finisse.

    Seguitemi, appena fuori ci smaterializzeremo. Spero che vi piaccia la mia "umile" dimora.

    Fece cenno di uscire dal locale, lui fu il primo poi Evrad e Louise a ruouta. Appena fuori si fece toccare il braccio da entrambi e in un battibaleno sparirono da quella zona, la prossima meta era la sua tenuta. La sua gran bella villa non l'appartamento al centro di Diagon Alley, quello era per le cose minori chiaramente, quello invece era un appuntamento molto importante.

    [Role Conclusa]





     
    .
13 replies since 11/9/2021, 21:28   134 views
  Share  
.
UP