Nome Cognome
Era stato portato al porto con un inganno. Antonio, suo fratello, gli aveva promesso un viaggio insieme, uno di quei viaggi indimenticabili di cui avrebbe potuto parlare con i suoi amici da lì ai prossimi mesi, ma una volta arrivati davanti alla nave Denrisiana, Vincenzo scoprì che in quel viaggio sarebbe stato da solo.
"Che chiagn'affà? Tu si' nu buon guajon... chis' n'è post pe te"
Inerme, mentre le sue cose venivano caricate sulla nave verso una destinazione indefinita.
Avrebbe voluto urlare, tirare calci a qualsiasi cosa gli capitasse sotto tiro, ma l'unica cosa che riuscì a fare fu piangere, piangere a dirotto e pregare Toni di non farlo.
"Pari na creatura, nun fatte vedè chiagne da nishun" Freddo, glaciale, mentre la mano del fratello stringeva il suo avambraccio per portarlo a bordo.
I ricordi parvero confondersi, Vinny aveva smesso di piangere ma dentro di sé provava un vuoto incolmabile. Non era mai stato così lontano da casa. Gli mancava il sole di Napoli, i profili dei palazzi di Secondigliano, i suoi amici e la sua famiglia. Lui l'inglese lo parlava appena... tanto che rimase per tutto il viaggio seduto in un angolo ascoltando la musica sul suo mp3.
Si sentiva tradito dal suo stesso fratello, strappato così violentemente da casa sua... cacciato, forse. Il senso di inadeguatezza che provò, lo spinse a credere che se quel dannato giorno avesse trovato la forza di reagire, non sarebbe stato su quella nave. Era in qualche modo colpa sua, se la sua famiglia lo aveva allontanato, senza pensare neppure un momento al vero significato di quelle parole.
La barca arrivò a destinazione che era ormai sera, l'unica cosa che pensò Vinny in merito all'uomo che li stava conducendo verso Hidenston fu E mo' stu scem che vole?, ma rimase in silenzio, seguendo i compagni verso la statuaria struttura che pareva essere un antico castello.
Attese spazientito che tutta quella faccenda terminasse e quando pronunciarono il suo nome, con un inglese scolastico e tutta la spocchia di cui era capace risposeMi chiamo Vinny, e così dicendo, si affiancò alla statua dello snaso, puntò la bacchetta e pronunciò l'incantesimo che i compagni prima di lui avevano lanciato. Revelio.